Archivi del mese: Maggio 2008

Clerikalia

1. Il papa benedice Berlusconi e il suo governo ufficialmente a meno di dieci giorni dall’incontro bilaterale tra Stato della Santa Sede e Stato Italiano (violazione del Concordato del 1929 e della sua revisione del 1984 tra Santa Sede e Stato italiano).

2. Fa l’elenco delle sue richieste tra cui soldi per le scuole private cattoliche e leggi clericali (violazione del Concordato del 29 tra Santa Sede e Stato italiano).

3. Bagnasco interviene ogni giorno sulla politica italiana come unico governo ombra. Interviene su politica interna, tasse, immigrazione, sicurezza e etica (violazione del Concordato del 29 tra Santa Sede e Stato italiano. Violazione art. 7 Costituzione Italiana).

4. Dopo che il Comune di Roma aveva dato l’autorizzazione al Gay Pride di Giugno, dopo che tutto era stato organizzato per bene, il Vaticano decide di fare un concerto lo stesso giorno e nella stessa piazza. E il Comune di Roma offre la piazza al Vaticano e la toglie al Gay Pride.

A me pare una cosa sconcertante. Ci stiamo abituando a tutto e’ vero ma esiste sempre un limite.

Arrivati a questo punto il Vaticano puo’ indire concerti, messe, cori o manifestazioni quando vuole e dove vuole semplicemente per il gusto di bloccare altri manifestazioni “concorrenti”.

Ah e se volete sapere perche’ esiste il Gay Pride e quale e’ il suo significato leggetevi questo.

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Riassunto: monopartito, opposizione scomparsa, gerarchie ecclesiastiche che comandano e dettano leggi, leggi contro minoranze etniche, discriminazione sessuale e religiosa. Ho un deja vu’…

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L’asterisco è simbolo di laicità

Era da molto che volevo scrivere questo post ma il tempo e’ stato tiranno.

Riguarda la piu’ grande cazzata mai detta e scritta da un teologo da quando esiste il Cristianesimo sulla Terra (vabbe’ a parte San Paolo, Sant’Agostino che ne hanno dette anche loro): la possibilità che esistano altri mondi e altre forme di vita non contrasta con la nostra fede di José Gabriel Funes.

Secondo Funes: “E’ possibile credere in Dio e negli extraterrestri” e “si può ammettere l’esistenza di altri mondi e altre vite, anche più evolute della nostra, senza per questo mettere in discussione la fede nella creazione, nell’incarnazione e nella redenzione”.

E ancora: “Se anche esistessero altri esseri intelligenti, non è detto che essi debbano aver bisogno della redenzione. Potrebbero essere rimasti nell’amicizia piena con il loro Creatore”.

Come fa notare Galatea:

“Cioè noi, per colpa di quel quaquaraquà di Adamo e quella zoccola della moglie sua, l’amicizia con Padreterno ce la siamo giocata manco due giorni dopo che ci avevano messo nel Paradiso terrestre, e loro, i marziani, no, perché possono pure essere verdognoli come un bandiera leghista, ma sono assai più scaltri di un padano qualsiasi. Non hanno mangiato la mela, né l’insalata, manco una ciliegia. E dunque nessun peccato e Dio che li ama come il primo giorno.”

In poche parole significa che secondo Fures solo noi esseri umani del pianeta Terra dobbiamo espiare i nostri peccati. Non solo ma, aggiungo io, dobbiamo sorbirci una serie di professionisti castrati rappresentanti del Supremo che ce lo ricordano un giorno sì e l’altro pure; con lo spiedo e le pinze roventi per giunta. E gli altri esseri intelligenti? Possibile che per loro nessuna inquisizione, nessun ferro rovente, nessun catechismo, nessun Angelus la domenica sulla RAI?

“Gesù si è incarnato una volta per tutte. L’incarnazione è un evento unico e irripetibile. Comunque sono sicuro che anche loro, in qualche modo, avrebbero la possibilità di godere della misericordia di Dio, così come è stato per noi uomini”.

No secondo Fures non è possibile avere un altro Gesù Cristo. Infatti mica è scemo il nostro: la possibilita’ che esistano altre forme di vita intelligenti nell’Universo dovrebbe erodere fin dalle fondamenta, se non tutte, almeno le religioni monoteistiche che hanno fatto dell’unicita’ umana e della Terra il dogma centrale. In particolare l’arrivo di Gesu’ sulla Terra, unigenito figlio di dio e’ l’evento cardine della Storia secondo la dottrina cristiana. La sua nascita rappresenta una singolarita’ nello spazio e nel tempo che non puo’ essere ripetuta. Il suo messaggio, la sua vita, la resurrezione hanno una coordinata spazio-temporale precisa, scritta nelle profezie bibliche e ricordata ogni giorno dai preti nelle chiese. Non se ne esce.

Ma allora perché noi ci siamo beccati Gesù per espiare i peccati “di quella zoccola” dell’Eden e gli altri esseri no? Tutta l’intervista del signor Funes in pratica aumenta esponenzialmente le domande a cui cercava stupidamente di rispondere.

Detto in altri termini e’ come se il signor Funes si fosse dato una randellata ai maroni ma con un sorriso rassicurante sulle labbra. Infatti a parte qualche commentatore tra i blog (come Galatea e Malvino e pochi altri tra noi) le esternazioni di Funes hanno suscitato solo curiosità, ma nessuno nei giornali, nei media, tra gli intellettuali, e a questo punto neppure in Vaticano, si è reso conto delle stronzate gigantesche che sono state dette. Stronzate così grandi che erodono l’intera dottrina cristiana: Sant’Agostino e S. Tommaso si rivoltano nella tomba. Il Concilio di Nicea buttato allegramente nel cesso con una banale ed innocente intervista.

Mi affido a Malvino:

“Unigenito vuol dire che non ve ne sono altri: questo implicherebbe che, prima e/o dopo la sua resurrezione, Cristo debba essersi reincarnato un numero di volte pari a tutti i mondi nei quali vi sia stato peccato originale. Un continuo incarnarsi, morire e resuscitare nei secoli dei secoli. Non vi sarebbe alcuna difficoltà, ovviamente, ma allora bisognerebbe riconsiderare la natura di Cristo, che alla luce della rivelazione e della tradizione è malcompatibile con questo viavai. Per dire: se c’è l’inferno, ce n’è uno; quando Cristo vi è sceso, e vi è sceso una sola volta, da quale pianeta veniva? E perché vi è sceso proprio dopo quella resurrezione?
Ora, io non so se alla Congregazione per la Dottrina della Fede convenga di più rimettere mano a questa materia bollentissima o cavarsela con un solenne cazziatone a padre José Gabriel Funes, rimandando la questione a quando sulla Terra arriveranno degli extraterrestri che troveranno divertentissime tutte queste stronzate.”

Ma per ora non ho ancora sentito nessuno che si sia reso conto della più grossa implicazione di queste parole: e cioé che Funes se l’Inquisizione di Santa Romana Chiesa fosse ancora attiva (*) a quest’ora starebbe a fare un bel barbeque a Campo dei Fiori.

Ricordo infatti che Giordano Bruno venne arso vivo per aver detto cose simili a quelle di Funes:

“Non bisogna dunque cercare, se estra il cielo sia loco, vacuo o tempo; perché uno è il loco generale, uno il spacio immenso, che chiamar possiamo liberamente vacuo; in cui sono innumerabili ed infiniti globi, come vi è questo in cui vivemo e vegetamo noi. Cotal spacio lo diciamo infinito, perché non è raggione, convenienza, possibilità, senso, o natura che debba finirlo: in esso sono infiniti mondi simili a questo, e non differenti in geno da questo; perché non è raggione né difetto di facultà naturale, dico tanto potenza passiva quanto attiva, per la quale, come in questo spacio circa noi ne sono, medesimamente non ne sieno in tutto l’altro spacio, che di natura non è differente e altro da questo.”

Traduzione: l’Universo è infinito, vi sono infiniti mondi e in questi mondi ci sono altri esseri viventi come noi. Un panteista è chiaro, un po’ freakettone New Age, un po’ Stephen Hawking, di fatto eretico e da abbrustolire per benino. Chissà se Funes non provi un brivido lungo la schiena: d’altronde sia lui che Bruno erano chierici, ma eretici per l’appunto.

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(*) rimando al precedente post per rinfrescarvi la memoria su chi ha abolito l’Inquisizione.

(**) spiegazione per la figura in apertura: mentre mi immaginavo infiniti Gesù che si immolavano sulla croce per ogni mondo dell’Universo, mi sono chiesto: ma se in un mondo dove la razza intelligente è un cefalopode (simile ai polpi) e Gesù si dovesse incarnare in uno di loro la croce (subacquea) avrebbe la forma di un asterisco. Ed in questo mondo ipotetico ci sarebbero dei chierici che portano al collo un asterisco; e nelle pareti dei luoghi pubblici ci sarebbero asterischi appesi un po’ dappertutto; e ci sarebbe chi difenderebbe quell’asterisco appeso allaparete come simbolo della laicità dello stato.

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Disse la vacca al toro

“Una donna è stata arrestata e processata, in Algeria, perché trovata in possesso di bibbie (Avvenire, 28.5.2008). È già accaduto, qualche secolo fa: erano bibbie protestanti, gli sbirri e i giudici erano sudditi del papa, la cosa passava per difesa della fede.”

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Malvino in questo breve ma efficace pezzo, ci ricorda che coloro che adesso si lamentano di essere perseguitati un tempo erano i perseguitatori. E, aggiungo io, ora non perseguitano piu’ perche’ noi eretici gli abbiamo insegnato a forza di calci in culo i concetti di tolleranza e liberta’ di culto.

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Gli yankee son dappertutto

Circondati dalle basi americane? Una bufala.

Grillo alla fine e’ un po’ un leghista: invece di vedere i rumeni e i rom dappertutto vede gli americani.

Perche’ Grillo non si mette a contare i beni del Vaticano, e allora si’ che ne vedremmo delle belle (*)!

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*A tutt’oggi lo Stato italiano non ha ancora una stima dei beni di uno stato estero nel suo territorio. E a queto punto credo che neppure lo Stato del Vaticano conosca l’esatta quantita’ e ubicazione dei propri beni.

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Sveglia

Mah, questa cosa qui in UK esiste da un paio di anni e viene usata con successo (proprio il mese scorso una studentessa nel mio dipartimento e’ stata smascherata per aver copiato da internet piu’ del 60% del suo essay) e Repubblica se ne accorge solo ora.

Magari domani ci fanno un articolo informandoci che al mondo esiste Skype.

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Trovata soluzione ai lavavetri rom

Li sostituiamo con queste:

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Now go my son and rooooooock!

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Se i campani usassero la stessa energia  con la quale affrontano la polizia o bruciano i campi rom per combattere la camorra, la Campania sarebbe un paradiso.

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AAA cercasi miliardario libertario

Leggendo quest’articolo mi e’ venuta in mente un’idea.

Invece di cercare di fare una rivoluzione liberale-libertaria-liberista e libertina in Italia o in qualsiasi altro paese al mondo, l’idea di costruire una nazione in mezzo al mare bypasserebbe tutti i problemi.

Questo e’ il mio progetto:

1. tecnicamente qualsiasi installazione in acque internazionali (oltre le 20 miglia marittime dalla costa) e’ fuori dalla giurisdizione degli stati. Quindi possiamo costruire un’isola artificiale o una piattaforma offshore nel Mar Tirreno nel triangolo compreso tra Lazio, Sardegna e Sicilia.

2. costruzione di una comunita’ totalmente libertaria. Scrittura di una costituzione di un paio di paginette: pochi punti ma buoni. L’isola si fonda sul sacro ed inviolabile principio (art. 1) del “su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente l’individuo e’ sovrano.” Da cio’ deriva tutto il resto.

3. prima di salire si firma un contratto. Chi non rispetta il contratto viene espulso. Easy. Chi nasce nell’isola al compimento dei 16 anni firma il contratto. Se non vuole firmarlo se ne va.

4. liberta’ di stampa, espressione, ricerca, culto assolute. Niente proibizionismi di alcun genere.

5. la popolazione a causa del contratto da firmare e della costituzione da rispettare verra’ automaticamente selezionata: niente comunisti, niente fascisti, preti, mullah, bonzi e quant’altro. Niente di tutti questi perche’ nessuno dei citati rispetterebbe l’art. 1 della Costituzione.

Unico problema: abbiamo bisogno di un plurimiliardario che ce la costruisca. Qualche volontario?

A parte le battute e’ tecnicamente possibile farlo: serve solo il denaro. Tra l’altro se si organizzasse una colletta tra i futuri cittadini si potrebbe veramente realizzare.

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O tempora o mores

Chissa’ se ai tempi di Giuliano l’Apostata si fosse istituita la Legione Antisette (LAS) quante neosette ebraiche sarebbero sopravvissute…

Quest’articolo l’avrebbe potuto scrivere un romano del secondo secolo:

“I ******** invece fanno proprio come quelli che, contro i principi della ragione, prestano fede ai sacerdoti questuanti di Cibele,[6] agli indovini, ai vari Mitra e Sabadii [7] e al primo venuto, comprese le apparizioni di Ecate o di altra dea o di altri demoni. Come infatti tra quelle persone spesso degli uomini scellerati trovano facile terreno nella dabbenaggine di chi si lascia facilmente ingannare e le portano dove vogliono, così succede tra i ********. Alcuni su ciò in cui credono non sono disposti ne’ a dar conto ne’ a riceverne, ma si limitano a dire: “Non indagare, ma abbi fede” e “la tua fede ti salverà”. E aggiungono: “La sapienza nel mondo e’ un male, la stoltezza un bene”. Le cerimonie della religione ******** sono simili ai riti egiziani. Chi si accosta a quelli vede splendidi santuari, boschi sacri, vestiboli grandiosi e splendidi, templi meravigliosi e intorno ad essi superbi padiglioni. Vede cerimonie molto pie e dalla misterica religiosità. Quando però poi si entra e ci si fa più accosto, si osserva che vengono adorati un gatto o una scimmia o un coccodrillo o un caprone o un cane.[9] I ********* deridono gli Egiziani che pure presentano molti misteri di non poco conto, poiché insegnano che tali cerimonie sono onori resi non ad animali effimeri, come i più credono, ma ad eterne idee. Perciò quelle cerimonie producono l’impressione, in chi ha appreso questi misteri, di non essere stato iniziato invano. E i *********, così facendo, si comportano da sciocchi, perché nelle interpretazioni che riguardano **** non introducono nulla di più serio dei caproni e dei cani degli Egiziani. […] Attirano la gente usando mille modi e inventano motivi di terrore.[8] Infatti combinano insieme le errate interpretazioni dell’antica concezione, con queste, come fossero melodie di un flauto, incantano ed ammaliano preventivamente la gente, come quelli che strepitano coi tamburi intorno agli iniziandi ai riti coribantici.”

Celsio, Contro i ********

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