Passeggiavo per Cagliari la sera tardi quando vedo un uomo con un bambino. Si vede subito che non è italiano. Lo classifico come cingalese (ma per i nostri occhi potrebbe essere del bangladesh o delle Mauritius boh), ecco diciamo che Mr Cingalese entra in un bar e chiede un caffè con un italiano perfetto. Prima di entrare però chiama il figlio così: “Andiamo al bar, ayò!” con un accento sardo da far invidiare Benito Urgu.
Più tardi incontro amici di amici e tra questi vedo un cingalese (ma per i nostri occhi potrebbe essere del bangladesh o delle Mauritius boh). Vedo che però parla con gli altri italiani e non deve vendere niente. Mi avvicino un po’ e mi rendo conto che quello che mi era parso un cingalese era un italiano, anzi sardissimo da far invidia a Benito Urgu. E’ stata una sensazione strana: due incontri così ravvicinati, due persone che sono il contrario di quello che sembrano. Chi era il vero sardo e chi era il vero cingalese? Erano tutti e due sardi o tutti e due cingalesi? Il colore della pelle era identico, l’accento identico, vivevano nella stessa città. Solo ad un esame ravvicinato ti rendi conto delle piccole differenze. Qual è allora il confine tra i due se non il pregiudizio dell’osservatore (e forse un passaporto)?
Più tardi nella serata dei ragazzini urlano contro un cingalese (ma per i nostri occhi potrebbe essere del bangladesh o delle Mauritius boh) che vende cappelli e coroncine con luci colorate: “Lampione! Oh lampione!”. Lo sbeffeggiano, lo insultano, lui passa avanti facendo finta di niente. Chissà chi veramente c’era sotto quelle coroncine di luci colorate.
Potrei essere io, ieri mi aggiravo da quelle parti, non volevo vendere nulla ma sono stravagante di natura. 😉
Questo perché anche i sardi… Noi di razza Celta o Longobarda o _______________ questo rischio non lo corriamo. Si vede che sono della zona che vota Borghezio? (e voterebbe Salvini se si presentasse qua).
Mi è venuto male, non sono allenato! Vi prego di inserire “Pura Razza Padana” nel messaggio di prima. Pota!
Juhan, are you or do you? (Ce sei o ce fai?)
Ah ah! Poe ha colpito ancora!
Maestro Popinga da te non me l’aspettavo 😦
Juhan, noi geni talvolta per modestia facciamo finta di non capire delle cose 😉
L’avevo capito. Magari sono gli altri che pensano male e si domandano se ci mettiamo d’accordo prima 8)
Ma basta con questa storia sul razzismo somatico: io quando ero a NYC ho passato un bel po’ di tempo a dire che non parlavo spagnolo (e avrei voluto aggiungere “del resto neanche voi”). Ops ci sono ricaduto 😦
Io quando vivevo a Stoccolma dopo che mi presentavo dovevo dire: “…e non sono iraniano.”
Un’altra volta ho organizzato un mirabile scherzo insieme al mio compare tedesco ad un party svedese dove io impersonavo il figlio di un principe saudita e lui il mio cugino (di madre tedesca). Eravamo nel business delle corse di cavalli.