Sequestro di persona

Se davvero pensate che la trovata dell’ospitalizzazione quando si usa la Ru486 sia un compromesso accettabile o addirittura un’apertura del fronte antiabortista allora pensate solo a questo: come potete costringere una donna all’ospitalizzazione forzata dopo che ha ingerito la pillola?

Ecco, se riuscite a trovare una risposta a questa domanda vincete il cilicio della Binetti.

20 commenti

Archiviato in anticlericalismo, da ridere, Italia provinciale

20 risposte a “Sequestro di persona

  1. juhan

    È solo il primo passo del regime clerico/fascista/berluschista, ci attende ben altro, a cominciare dalla santificazione della mafia.

  2. Impossibile, un paziente, se lo ritiene, sotto la propria responsabilità firma e se ne torna a casa. Ma il clima sarà quanto mai intimidatorio, questo è certo.

  3. Infatti è una ordinanza stupida che ha il solo scopo dell’intimidazione. Non esiste alcun modo per forzare qualcuno all’ospedalizzazione, per ora. Infatti mi aspetto in futuro l’intervento dei carabinieri. E non sto scherzando. Ormai non esiste più limite.

  4. Isabella

    E’ raccapricciante. Chissa’ quante se ne inventeranno. Scommetto che arriveranno a dire che la paziente non puo’ essere dimessa per motivi di sicurezza psichica e vaccate di questo tipo. Volendo proprio fare appello ai buoni sentimenti prenatalizi, mi verrebbe da dire che magari il ricovero ospedaliero garantisce un intervento piu’ immdiato in caso di insorgenza di effetti collaterali. Ma siccome la spilletta con la scritta “Bah, Humbug!” non la porto sul cappotto cosi’ per caso, mi viene solo da dire che e’ un’altra trovata per colpevolizzare e intimidire ancora di piu’ una donna che gia’ da sola -e questo loro, dall’alto delle beate ceppe da cui predicano, non lo vogliono capire- si trova ad affrontare una situazione dolorosissima, con cui comunque si ritrovera’ a fare i conti per il resto della vita.

  5. Temo che dietro a questa mostruosità tecnocleroburospedaliera a danno delle libertà responsabili dell’individuo ci sia anche il solito tentativo di giustificare e far aumentare la spesa pubblica sanitaria nazionale.
    Anche perchè le degenze ospedaliere costano ai cittadini ops!, Stato.;)
    E giustificano-coprono le solite mangiate di denaro politico.

    Post: Ma in vista delle regionali 2010 anche di questo tipo:
    http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2009/25-novembre-2009/assistenza-malati-due-milioni-euro-regione-diocesi-1602062134556.shtml
    Ciao da LucaF.

  6. vincenzol

    Articolo molto interessante per te, sotto il link (scusami se utilizzo questo commento fuori tema)

    http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/scienze/uomo-futuro/uomo-futuro/uomo-futuro.html?ref=hpspr1

  7. si e come si può impedire ad una donna di abortire fuori dalla194 ? od ad un marito violento di pestare a sangue la moglie?

    suvvia siamo seri. .

    esiste una normativa che regola l’aborto:

    se il PdL farà una norma restrittiva sulla RU486 che seguirà la 194 non ci sarà piagnisteo che tenga.
    se una diversa maggioranza modificherà la 194 adattandola ai ritrovati della scienza sarà altra questione.

    i problemi semmai sono due:

    1) lo spreco di denaro pubblico nel far in ospedale ciò che potrebbe esser fatto fuori(qui PdL/Lega e clericali hanno la colpa)

    2) lo spreco di denaro pubblico nel sovvenziare l’aborto di Stato come anticoncezionale d’emergenza(tale è ridotto l’aborto in alcuni Paesi, Italia compresa) se l’embrione non è ritenuto vita. In tal caso infatti si tratta di un’operazione inferiore a quella di cura dentistica e quindi se la paghi chi vi ricorre . (qui le femministe ed i sedicenti laici hanno le loro colpe)

  8. Socialista, nel mio mondo ideale l’aborto dovrebbe essre usato solo in casi eccezionali e non certo come postanticoncezionale come si usa qui in UK per esempio. Ma d’altra parte non puoi vietare ad una donna di abortire come ben sai. E’ un dilemma enorme e di certo le posizioni troppo estreme da una e dall’altra parte non aiutano. Tra l’altro non vedo perché un cattolico dovrebbe finanziare col suo denaro un atto che per lui è mostruoso. Io per esempio sono contrario all’aborto (nel senso che non lo farei se fossi donna e non spingerei la mia partner a farlo per casi futili) ma sono disponibile a finanziarlo con le mie tasse. Tra l’altro ora con la Ru486 risulterebbe uno dei servizi meno costosi del sistema sanitario, meno di una visita dal dentista (l’ospitalizzazione lo renderà invece costosissimo).

  9. Per Vincenzo

    E’ un articolo scritto da un cane. Il titolo poi è fuorviante perché tutti i ricercatori citati (a parte uno) dicono che l’evoluzione si è fermata nell’uomo, e il ricercatore a cui fa riferimento il titolo parla di potenziamento di caratteristiche fisiche e mentali tramite tecnologie e macchine, non tramite evoluzione biologica.

  10. non ci siamo chiariti:

    qualsiasi legge non può obbligare qualcuno a rispettarla!
    vale per l’aborto come per la rapina o la violenza sessuale o l’omocidio.
    sono poi inserite nell’ordinamento delle pene per chi infrange la legge.

    dire che l’aborto deve essere legale perchè tanto nessuno può obbligare una donna a non abortire è una fregnaccia come dire che nessuno può obbligare uno stupratore a non violentare, per cui lo stupro dovrebbe esser legale!

    non c’entra nulla con la presenza di una legge e le pene relative!

    poi la tendenza ad infrangere la legge è determinata da vari fattori , tra cui il valore culturale che si attribuisce alla norma infranta; se l’embrione è un qualcosa di insignificante come spacciano gli pseudo.laici, l’aborto sarà di fatto una semplice contraccezione d’emergenza.
    (ed i movimenti politici che devono fare mea culpa, sarebbe ora che cominciassero a farli)

    ripeto poi: se l’aborto è qualcosa di insignificante non dovrebbe essere a carico del sistema sanitario nazionale, ne dovrebbero essere prese agevolazioni per le donne che vi ricorrono (non più un intervento estetico).

    ( tra l’altro , ad essere pignoli, nell’ambito di una società organizzata l’individuo ha degli obblighi sociali verso la società anche in contrasto con la propria libertà individuale.nel proprio privato e questo si tende a dimenticarlo con faciloneria. In una società la libertà assoluta NON esiste, neanche nel privato…..ammesso ma non concesso che l’aborto sia fatto privato del singolo e non rapporto tra due individui e quindi da regolare socialmente)

    il problema dell’attuale tendenza legislativa sulla RU486 è giurisprudenziale : l’aborto è una azione umana regolata dalla 194,
    se il centrodestra inserisce la propria visione nell’ambito della 194 e coerentemente con essa, non si può far nulla per contrastarlo ( gli italiani dovevano pensarci prima di dargli la maggioranza e far uscire le varie Sinistre dal Parlamento!) .

    un cattolico potrebbe(mica sto dicendo che DEVE) decidere di non finanziare con il suo denaro la pratica dell’aborto perchè per lui è omicidio.
    Se non è lecito sottrarre fondi allo Stato quando si pensa che esso commetta un omicidio quando sarà lecito rifiutarsi di pagare? sul canone RAI come chiede Berlusconi? ….

    detto questo…. fosse per me, da tempo si sarebbe messo mano alla 194 distribuendo calcioni alla faciloneria clericale e pseudo.laica., partendo dalla Roccella e finendo a Viale e soci.

  11. ” tra l’altro , ad essere pignoli, nell’ambito di una società organizzata l’individuo ha degli obblighi sociali verso la società anche in contrasto con la propria libertà individuale”

    La “società” non esiste. Esistono gli individui e i patti che questi individui sottoscrivono. Gli unici obblighi che hai sono quelli che accetti di avere (ad esempio pagare per ciò che compri, o rispettare i regolamenti in un luogo che tu non possiedi).

    “In una società la libertà assoluta NON esiste, neanche nel privato”

    Un bello stato etico magari?

  12. Mi accodo al commento di Kirbmark per contestarti l’inevitabilità della privazione di libertà anche nel privato. Non starò lì a difendere la 194, la quale mi pare un buon compromesso visto che abbiamo difficoltà in italia ad andare d’accordo su questi temi, ma vorrei sapere cosa cambieresti della 194 a questo punto.

  13. @Kirbmarc:

    la società è data dal rapporto tra gli individui.

    si usa parlare di società appunto quandi si mette al centro del discorso gli individui. (altrimenti si parlerebbe di nazione, classe…)

    se poi vogliamo pensare l’individuo senza interazioni , si sta facendo una cattiva modellizzazione del reale.

    l’individuo oggetto di discorso politico,sociologico,economico è un individuo inserito nella società.

    l’eremita non è un soggetto a nessuno e non costituisce oggetto di analisi politica.

    ed onde sfatare un mito: il riconoscimento della proprietà privata è un obbligo sociale che è contrario alla liberà personale e che non è liberamente sottoscritto(nella società si nasce e vi è coercizione al rispetto della proprietà).

    ———————

    @fabristol:

    cambiare quel “dal suo inizio” con “concepimento” che mi sono piuttosto rotto le balle di sentire che il nuovo individuo non comincia con il completamento del corredo genetico e l’innesco del processo di crescita/invecchiamento/morte.

    stabilire uno status giuridico per l’embrione (i cui contenuti sono discutibili e non necessariamente equiparati ad un nato umano) superiore ad oggetti ed animali.

    abrogare nell’articolo 4 questo passaggio “o alle sue condizioni economiche, o sociali o familiari” che non siamo più nell’ Italia patriarcale e morta-di-fame per cui se si fa un figlio si muore di fame o si finisce emarginata dalla comunità a morire d’inedia,

    consentire la possibilità di aborto per le minorenni (con richiesta di chi ne ha la potestà, come art.12 dice) anche in deroga ai casi citati nell’art.4.

    abrogare l’obiezione di coscienza per i neo-assunti in strutture pubbliche o private convenzionate.
    chi vuole essere obiettore, lo faccia nelle proprie strutture private senza fondi pubblici.

    fare un richiamo alla possibilità di eutanasia pre-natale (da regolarsi in norma apposita di una legge per l’eutanasia) in caso di gravi patologie che impediscano una vita non dolorosa e non breve.

    sottrarre alla regioni l’applicazione della 194.

    attuare l’art.1 dove ci si pone l’obiettivo di assicurare assistenza alle donne affinchè l’aborto non sia mezzo utilizzato quale mezzo di controllo delle nascite.

    e naturalmente inserimento di un punto per obbligare le istituzioni(in particolare le scuole) in una campagna a tappeto per la diffusione di preservativi e per una valorizzazione della vita nascente.

  14. Sono delle ottime posizioni che condivido a occhio e croce quasi tutte, ma sai bene che non è possibile a causa del dibattito avvelenato. I cattolici non accetterebbero mai queste modifiche. e allo stesso tempo qualsiasi passo indietro da parte dei partiti laici (quali a parte i radicali?) verrebbe visto come una ritirata da parte dei cattolici. Sono processi sociali mostruosi in cui la razionalità non ha posto ma siamo in guerra. La vinceranno i cattolici ovviamente e la modifica della 194 sarà inevitabile.
    E non dare uguali colpe a cattolici e laici. Il dibattito è diventato guerra a causa dei cattolici e del loro modo di vedere la realtà fatta di dogmi, verità assolute e crociate.
    La tua proposta di dare uno status giuridico all’embrione diverso dall’oggeto o animale ma anche diverso dall’individuo nato mi trova d’accrodissimo e arrivai ad una conclusione simile mesi fa. Ma io e te possiamo discutere su questa possibilità, un cattolico non può farlo perché parla per dogmi.

  15. vincenzol

    Questa storia dell’evoluzionismo che si e’ fermato e’ molto interessante. 😮
    mi piacerebbe leggere qualcosa se un giorno avrai tempo per scrivere a riguardo.

  16. “abrogare nell’articolo 4 questo passaggio “o alle sue condizioni economiche, o sociali o familiari” che non siamo più nell’ Italia patriarcale e morta-di-fame per cui se si fa un figlio si muore di fame o si finisce emarginata dalla comunità a morire d’inedia”

    Questo lo dici tu. Dipende dai luoghi e dalle condizioni sociali, appunto. Ci sono ancora parecchie sacche di povertà.

    “cambiare quel “dal suo inizio” con “concepimento” che mi sono piuttosto rotto le balle di sentire che il nuovo individuo non comincia con il completamento del corredo genetico e l’innesco del processo di crescita/invecchiamento/morte. ”

    Legalmente, sei dichiarato morto dopo che il tuo cervello ha smesso di funzionare (per quanto è possibile accertare). Perchè dovresti essere dichiarato vivo prima che il tuo sistema nervoso si sia formato?

  17. Il tuo ultimo esempio non mi convince Kirbmark. L’embrione è vivo eccome! Così come lo sperma e l’ovulo e il sangue. Io invece sono d’accordo con socialista eretico sul la possibilità di dare un terzo status giuridico. In fondo un embrione è un essere umano in fieri. Cioè non è un animale, né un oggetto ma non è neppure una persona giuridica come i nascituri o i neonati.

  18. “L’embrione è vivo eccome! Così come lo sperma e l’ovulo e il sangue”

    Anche un essere umano il cui cuore batte pur avendo l’elettroencefalogramma piatto è “vivo” biologicamente ma legalmente è morto.

    Dato che il problema dei diritti non è un problema biologico ma legale, mi pare logico che come si fissa un termine alla vita se ne fissi uno per l’inizio, basato sugli stessi criteri (funzionalità del sistema nervoso centrale).

  19. Evitiamo di fare discorsi troppo estremi, del tipo o vivo o morto, o persona o oggetto. Cerchiamo di vedere le cose (e fare leggi di conseguenza) usando le scale di grigi. Le eccezioni alle regole sono il succo della giurisprudenza.

  20. Pingback: Quando gli embrioni sono più intelligenti dei Gasparri « Fabristol

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