“Fabristol, ma da voi in Italia c’è la pizza?”
Mascella a terra, occhi fuori dalle orbite, salivazione bloccata.
“Clotilde*, la pizza è un’invenzione italiana.”
“Ah, pensavo fosse americana.”
*nome inventato per difendere l’incolumità della persona.
Questa è peggio di “Italiani: pizza e mandolino”
a oslo sono stato in una birreria dove nei menu c’era la storia della pizza.
diceva che era stata inventata negli stati uniti.
ho preso e me ne sono andato.
gezoooo! 😀
i napoletani hanno inventato la pizza, gli americani la pizza a domicilio. entrambi sono stati fondamentali 🙂
La pizza ad omicidio…
quella con l’ananas intendo.
che buona la pizza hawaiana! 😀
O tempora, o mores.
Anche in Brasile mi hanno chiesto se in Italia sappiamo cos’è la pizza …….
Purtroppo c’è chi sa fare dell’ottimo marketing per il proprio “made in” (ad esempio, i francesi) e chi no.
Quando di parla di “sistema paese” che non funziona, s’intende esattamente questo: un prodotto come la pizza, che ha delle potenzialità miliardarie e che all’estero neppure si sa esser stato inventato in Italia, esprime tutta la reale inefficienza del nostro apparato di supporto a quelle imprese che vorrebbero e potrebbero penetrare i mercati mondiali, ma vengono lasciate a se stesse e alla loro improvvisazione (la c.d. inventiva italica).
mah, in brasile sanno cos’è la gnocca?
Per una volta i luoghi comuni sarebbero serviti.
Una volta ho litigato con un peruviano: sosteneva che se avessi voluto mangiare la vera pizza sarei dovuto andare a Lima.
“Per una volta i luoghi comuni sarebbero serviti.”
I luoghi comuni sono (quasi) sempre veri. Gli stereotipi sono molto utili e spesso descrivono la realtà nell’80-90% dei casi.
@—il Ferrista
Non è che puoi incazzarti con Clotilde o con Umdoistres de Oliveira Quatro Soares Rodrigues da Silva, se son convinti che la pizza l’abbiano inventata gli americani. Ripeto: sono le nostre istituzioni che non sono in grado di sostenere adeguatamente il “made in Italy”, valorizzando in maniera efficace con un marketing adeguato l’immenso patrimonio artistico, culturale e gastronomico lasciatoci in eredità dai nostri avi e che da solo basterebbe a risollevare le sorti della nostra asfitica economia. Abbiamo vini che superano in qualità quelli francesi, ed altrettanto dicasi per formaggi, insaccati ed altri prodotti tipici, eppure all’estero i nostri cugini d’Oltralpe riescono a vendere e a farsi pagare i propri prodotti molto ma molto di più di quello che riusciamo a fare noi.
Se qualcuno vuole smentirmi, lo faccia pure: in questo caso sarei veramente lieto di sbagliarmi.