Perché mi dovrei sentire offeso?

In tutti i giornali ha fatto molto scalpore la notizia che i giocatori di calcio delle squadre di serie A vengono pagati milioni di euro. “Milioni di euro per vendere il proprio corpo” titolava il Corriere. “Scandalosi comportamenti che ledono la dignità umana.” titolava l’Avvenire. ” ed è stata subito avviata la campagna web di Repubblica: “Ora dico basta allo sfruttamento degli uomini nei campi di calcio. Inviaci una tua foto indignata.”

Per Domenica le associazioni maschiliste hanno indetto una manifestazione per la dignità dei maschi contro la prostituzione dei propri corpi nei campi da calcio. Ma io mi chiedo: perché dovrei sentirmi offeso? E che dignità è stata lesa se degli altri maschi hanno venduto il proprio corpo per soldi?

***

OK, sembra una stupidaggine ma è davvero così lontano dalla realtà? Perché mai una persona che fa parte di una categoria (di genere, di razza, di cultura ecc.) dovrebbe indignarsi se un’altra persona rappresentante della stessa categoria utilizza il proprio corpo in un libero scambio con un’altra persona?

Perché le donne che sono andate volontariamente a letto con B. dovrebbero far sentire milioni di altre donne offese? Non vi è alcun nesso logico né morale.

Il punto è che la manifestazione cretina di oggi ha sbagliato completamente il suo bersaglio: ovvero B. non si deve dimettere perché ha dato soldi a donne consenzienti per fare sesso; si deve dimettere perchéha chiamato in questura per liberare una minorenne abusando del suo potere; perché ha utilizzato per anni la sua scorta e il suo potere e i palazzi delle istituzioni pubbliche per fare sesso con minorenni e maggiorenni; perché ha fatto festini e orge legittime ma abusando del suo potere e mancando ad importanti impegni ufficiali e mentendo sul suo stato di salute.

Che cazzo c’entra la dignità della donna in questa faccenda? E perché si dovrebbero offendere tutte le donne come categoria se qualcuna di queste fa qualcosa che nella mente di qualche bigotta è considerato peccato?*

Le vecchie femministe, che altro non sono che delle bigotte sessiste, prima chiedevano la liberazione sessuale della donna, ora la sua completa sottomissione al modello patriarcale tutta casa e bambini. O come dice Stefano: “Pur di liberarci di Berlusconi, questi sono tornati a elogiare modelli di virtù ottocenteschi – a quando copriremo le gambe dei tavoli? – e a prendere a esempio i vecchi democristiani.”

O come dice Vulvia: I veri mandanti dello smutandamento siete voi, indignati di sinistra. Voi che avete lasciato che la polemica da un piano squisitamente politico, quello nobile ed elettivo,scivolasse in quello vischioso di un moralismo che vi ha snaturato distruggendo ogni barlume di credibilità, almeno per chi avesse conservato un minimo di memoria storica. Mi avreste potuto persuadere se piuttosto che strumentalizzare la causa dei diritti delle donne aveste scelto di parlare di dignità delle istituzioni e della politica. Forse però poi molti, troppi di voi sarebbero stati costretti a fare il mea culpa e non conveniva a nessuno. E allora donne, correte pure in strada con pentole e coperchi, tanto le carnascialate s’intonano bene con il mese di febbraio.

Io preferivo le donne in minigonna degli anni 60/70 che andavano a letto con chi gli piaceva e che mandavano a fanculo i preti quando le comandavano di comportarsi in modo dignitoso. Ma credo che ci sia qualcosa di strano in me, ormai credo di far parte di una razza in via d’estinzione in un mondo capovolto.

*Domanda assurda: Perché non si dovrebbero offendere invece gli uomini allora? che in quel libero scambio alla pari sono quelli che ci devono mettere migliaia e migliaia di euro per un servizio che ne vale molti di meno?

E’ una domanda assurda perché in questo pazzo mondo la prostituzione volontaria femminile è oltraggiosa e scandalosa e il peccato ricade su chi paga, ovvero il maschio, mentre il contrario è perfettamente legittimo e anzi è molto “cool” quando una donna va dal gigolò.

I veri mandanti dello smutandamento siete voi, indignati di sinistra. Voi che avete lasciato che la polemica da un piano squisitamente politico, quello nobile ed elettivo,scivolasse in quello vischioso di un moralismo che vi ha snaturato distruggendo ogni barlume di credibilità, almeno per chi avesse conservato un minimo di memoria storica. Mi avreste potuto persuadere se piuttosto che strumentalizzare la causa dei diritti delle donne aveste scelto di parlare di dignità delle istituzioni e della politica. Forse però poi molti, troppi di voi sarebbero stati costretti a fare il mea culpa e non conveniva a nessuno. E allora donne, correte pure in strada con pentole e coperchi, tanto le carnascialate s’intonano bene con il mese di febbraio.

56 commenti

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56 risposte a “Perché mi dovrei sentire offeso?

  1. Dicendo pressapoco lo stesso mi sono infilato in un ginapraio. Auguri.

  2. Sì si ho visto 😉
    GinApraio mi sembra appropriato trattandosi di donne. 😀

  3. Solo una cosa Fabristol, poichè tengo ai miei lettori vorrei che tu spiegassi il passo relativo all’incipit del tuo commento. Sai noi bloggers si è permalosi. 🙂

  4. wildestwoman

    non hai capito un cazzo tu, caro Fabristol
    lettore di Ferrara? cchecculoo

  5. “non hai capito un cazzo tu, caro Fabristol
    lettore di Ferrara? cchecculoo”

    Mmm qualcosa mi dice che Berlusconi rimarrà al potere per altri 50 anni con una opposizione così (che manco sa leggere un post tra l’altro).

  6. mate

    Ciao Fabry!
    Grazie per questo post, lucido e opportuno. Ti ringrazio soprattutto per l’occasione che mi dai di riflettere un po’ su queste faccende. Perche’ sono del tutto d’accordo con te sul fatto che la prostituzione in se’, fin quando fra adulti e consenzienti, non puo’ essere considerata reato ne’ offensiva. Pero’ devo confessarti che io mi sono sentita offesa dalla faccenda del bunga bunga, offesa di pancia, per cosi’ dire. Leggendo il tuo post mi sono costretta fare un po’ di auto-analisi: cos’e’ che mi ha offeso cosi’ tanto?

    Usando il tuo paragone, ho provato a immaginare questo scenario:
    -la nostra presidentessa del consiglio, Ms B., milionaria al governo dal 1994 e grande appassionata di calcio, usa il denaro per reclutare ragazzi minorenni da paesi in via di sviluppo, evitare che entrino nel mercato del lavoro e ricevano una benche’ minima educazione, e piuttosto farli giocare a calcio per il suo piacere durante dei tornei-festini organizzati nella sua villa;
    -la nostra presidentessa usa questi calciatori molto talentuosi come merce di scambio con altri potenti e presidenti, per esempio la presidentessa della Russia, Ms. P, per siglare accordi politico-economici o solo per rinforzare l’alleanza;
    -la nostra presidentessa premia i migliori giocatori con posti di governo in consigli regionali, parlamento europeo e parlamento italiano. Un giocatore particolarmente capace e’ stato fatto ministro per ‘la promozione della cultura e l’educazione fra i giovani maschi’.

    Ecco, io mi sento offesa dalla strumentalizzazione che b considera normale di queste ragazze. Mi sento offesa dal totale lavaggio del cervello che si sta tentando nelle giovani generazioni ad opera di tv e giornaletti, per cui darla in giro e’ diventato un mestiere piu’ appetibile di altri, e per alcune e’ l’unico possibile. Mi sento offesa dal fatto che queste poverette siano diventate merce di scambio (anche se questo e’ sempre avvenuto,e basta leggere Balzac). Mi offende, specialmente da un paese meritocratico come il Canada, il modello per cui avere le tette grandi e la gola profonda siano una garanzia di promozione e carriera, a prescindere da qualsiasi altro merito intellettuale.
    Se fossi stata in Italia sarei scesa in piazza a protestare contro tutto questo, non contro la prostituzione in se’.

    Per chiudere questo post circolare: sono d’accordo che il dibattito e’ stato stupidamente spostato da questioni politico-istituzionali a questioni piu’ sdrucciolevoli come ‘la dignita’ della donna’. Sono d’accordo sul fatto che i reati di belusconi sono il problema, non il Bunga Bunga. E mi lascia perplessa la proposta di usare pentole e mestoli, attributi della donna casalinga, per protestare contro la strumentalizzazione della donna.
    Ma forse questi sono i temi che faranno rialzare la testa agli italiani…

    PS E comunque a me sembra che sia un po’ troppo tirare la corda quando si mettono sullo stesso piano la liberalizzazione sessuale con la prostituzione; le disinvolte ragazze del 68 la davano in allegria e liberta’, ma non mi risulta che chiedessero soldi in cambio, perche’ NON NE AVEVANO BISOGNO: erano donne che si proponevano come modello indipendente, e usavano il sesso come mezzo di piacere, non di sopravvivenza. ” A hungry man is not a free man”, e io dico che non c’e’ sesso libero dove c’e’ un milionario che va a letto con ragazzine di periferia. Che ne dici tu?

    Saluti da Montreal!

  7. Ginepraio! 🙂

  8. Mate, come affermi tu bisogna distinguere tra reazione di pancia e reazione razionale. Anche io se penso al presidente del consiglio puttaniere mi viene il voltastomaco, ma questo fa parte del mio retaggio abramitico, che è un imprinting indelebile fin dalla nascita.
    Per quanto riguarda le signorine che pensano di fare strada così sono fatti loro. Questo rispecchia la loro mediocrità in altri campi. Ma potrei dire lo stesso dei Buffon e dei Cannavaro che vendono il loro corpo allo stesso modo: ma nella Bibbia nessuno condanna la prostituzione delle gambe…

    Ecco io non vorrei che fra qualche anno dovessi andare in piazza per chiedere il diritto della gente a prostituirsi come pare e piace. Perché prostituirsi è un diritto, non un reato!

  9. Ho obiettato qualcosa del genere anch’io; mi hanno spiegato che l’indignazione è non per l’immoralità, ma per l’indecenza del ritrovarci al potere delle puttane decerebrate (cosa tristemente vera e fatalmente dannosa), e ho subito immaginato (e provato a fare immaginare) una manifestazione di maschi reputantisi intelligenti indignati per (e manifestanti contro) l’idiozia e lo zerbinismo degli scagnozzi al potere.

  10. ugolino

    Pubblico e Privato. Sono liberale e tale ti ritengo, quindi evito buona parte del preambolo. Del prorio ciascuno fa ciò che vuole: puttane, gioco, beneficenza. Del Pubblico no. Quando si è PdC il Pubblico si estende quasi totalmente, restandone comunque fuori la camera da letto. Il solo dubbio che ci sia una contiguità tra la camera da letto e lo studio di un PdC, questo sì Pubblico, è un vulnus gravissimo alle Istituzioni. Ecco perchè da gians ho detto che un PdC serio e responsabile sarebbe andato a svegliare il Tribunale nottetempo per esigere di essere processato per direttissima e togliere da questo gravissimo imbarazzo lo Stato.
    Ecco perchè dico che qualsiasi cosa di meno legittima lo sdegno di tutti quanti ritengono che dei propri soldi e del proprio corpo (!) ognuno fa ciò che vuole, ma le marchette pagate con Cosa Pubblica (soldi, benefit o cariche) sono un’offesa inaccettabile alla dignità dei cittadini e delle cittadine, ed un esempio per le giovani generazioni da stigmatizzare (mai avrei pensato di usare questo termine). Ecco cosa c’entra la dignità della donna!

    Quanto alle citazioni che fai, vulvia ha un suo personale e motivato centro di attenzione, il comportamento del PD, e a quello più che altro si riferisce, non certo alla liberale difesa di Berlusconi; l’altro, Stefano, è quello che si definisce un liberale a giorni alterni, non presterei troppa attenzione a quello che dice.

  11. wildestwoman

    immagina di essere ricercatrice donna in Italia…
    immagina di essere donna che fa politica con passione e che si vede scavalcare da una papigirl…
    immagina di essere una donna in politica, che crede in quel che fa e crede nelle isituzioni, quando si vede un premier che telefona in questura per una minorenne che è stata acciuffata per furto…una papigirl…
    potrei continuare
    adesso dimme se un pizzico di indignazione scaturisce dal tuo cervello superiore…

  12. Caro Fabri, concordo al 100% su quanto affermi nel post. In quanto alle donne, spesso predicano bene, ma altrettanto spesso razzolano male, Inoltre, posso assicurarti che nel gentil sesso l’amnesia risulta spesso strategica rispetto al non voler prendere reale coscienza dei fatti (a rapporto concluso, è infatti assai frequente per la donna il negare d’aver commesso adulerio o l’attribuirne la causa a misteriose volontà esogene da lei del tutto indipendenti).
    Ciò che i più dimenticano è che siamo solo degli animali e che come tali ci comportiamo, anche quando non ce ne rendiamo conto. Ogni atteggiamento volto a reprimere l’istinto (soprattutto quello riproduttivo), si traduce in turbamenti psichici e in un malessere interiore, le cui conseguenze possono vedersi negli ormai quotidiani e cruenti fatti di cronaca.
    Non ne posso più di questa inutile e rumorosa marea di deficienti che mi circonda. Ho tanto bisogno di silenzio.

  13. Per Davide

    L’immagine dei maschi che si lamentano in piazza per l’idiozia e lo zerbinismo dei loro “colleghi” maschili al governo fa ridere ma è l’immgine speculare di quello che è successo oggi.

    Per ugolino

    ti ringrazio per il commento ma forse nella fretta non hai letto bene il mio post. Come ho detto nel post la manifstazione di oggi doveva essere contro tutto quello che fa Berlusconi contro le istituzioni, non per la dignità delle donne. Diciamo la stessa cosa.

    PEr wildestwoman

    immagina di essere una persona, non una donna, e vedrai che il mondo ti sembrerà diverso. Tu vedi uomini e donne dove io vedo solo persone con uguali diritti di fronte alla legge, tra i quali il sacrosanto diritto di darla a chi pare e piace.
    E il tuo bell’elenco che cosa c’entra con la dignità delle donne? Assolutamente niente.

    Per Lector

    “Non ne posso più di questa inutile e rumorosa marea di deficienti che mi circonda. ”

    idem.

  14. ugolino

    Si, ma io dico: bene anche solo una, se é giusta, altrimenti Bersani che ci sta a fare?

  15. Bersani non ci sta a fare un cazzo infatti. 😉
    come tutto il PD.

  16. ma alla fine si dice tutti la stessa cosa, il problema non è delle signorine , che giustamente facciano quello che a loro pare meglio, ma di chi rimane sottoposto a ricatti e deve metterle, grazie al porcellum in posti dove si dovrebbe decidere sul benessere dei cittadini, pagandole coi soldi nostri, che almeno le signorine diano anche a me la (piccola per carità) parte che mi spetta.

  17. Engine

    Obiezioni molto simili le ho mosse anche io. Le risposte sono state sulla scia di quella di wildestwoman, con annessa strisciante arroganza di chi si ritiene moralmente superiore.

  18. Per Enrico

    in natura o in denaro? 🙂

    Per Engine

    benvenuto. hai un blog?

  19. Paolojt

    Prima hanno fatto le battaglie per poter “gestire” tutto il loro corpo ed ora se la prendono contro chi ha deciso di prendere alla lettera i loro inviti.
    Per me le donne dovrebbero protestare per il poco (o forse nulla) che questo governo (ed i precedenti) hanno fatto per loro. Solo per fare un esempio ci dovrebbero essere molti più asili per le madri che lavorano, e maggiore assistenza (e meno discriminazioni) per le ragazze incinta sul posto di lavoro, e così via si potrebbe continuare su molti temi decisamente più importanti del bunga bunga. Tenendo conto ovviamente che la telefonata in questura è (per ora) il vero episodio grave dell’intera vicenda.

  20. Engine

    @Fabristol

    No, nessun blog. Le risposte le ho ricevute sul luogo di lavoro (in un campo a maggioranza femminile, quello infermieristico). Ho l’impressione che la manifestazione del 13 non conceda alcuna devianza dall’ortodossia proposta, pena la (s)qualifica di maschilista – o peggio.

  21. Francamente non sono d’accordo. La manifestazione non era contro la prostitituzione in quento tale.
    Il problema peró sorge quando grazie ad essa si diventa ministro delle pari opportunità, dell’istruzione o del turismo, parlamentare o consigliere regionale.
    Qual’è il messaggio che arriva da Berlusconi alle donne? O ti prostituisci, o fai la botta al call center
    Questo è offensivo per la dignità della donna. Altro che manifestazione fuori luogo. In qualunque altro paese basterebbe molto meno per otttenere le dimissioni di un politico.

  22. Fabristol, non sono totalmente d’accordo con quanto dici.
    In linea di massima credo che ogni essere umano debba avere piena disponibilità del proprio corpo, e totale libertà sessuale; questo a rigor di logica riguarda anche le prestazioni sessuali dietro compenso. Sta di fatto però che oggi la prostituzione, anche se depenalizzata tra adulti consenzienti (nel senso che nè il cliente nè la prostituta sono perseguibili), è un attività illegale che può facilmente configurare dei reati, e per questo motivo che un leader politico non può indulgervi (a meno che non si tratti di un’azione di disobbedienza civile contro delle leggi proibizioniste, si intende; ma Berlusconi, al contrario, voleva inasprire la legislazione al riguardo).

    Ma su questo sono sicuro che sei d’accordo (così come sul fatto che un’alta carica dello stato non possa ospitare a casa sua donne sconosciute raccattate in questo modo; non è moralismo, ma buon senso. Probabilmente il nostro presidente del consiglio è stato sottoposto a ricatti nel corso degli ultimi anni, e questo è gravissimo), il mio discorso è un altro.

    La visione della sessualità di Berlusconi non è quella del ’68, è quella di un vitellone degli anni ’50, intrisa di maschilismo e di galanteria untuosa, rivestita dell’edonismo più stupido degli anni ’80, ed esplosa nel contesto di per sè fetido dei reality e del veliname vario (che B. in persona ha contribuito a portare, e far sviluppare oltre ogni misura, in Italia).
    Ovvio che parliamo di maggiorenni (vabbè, quasi tutte maggiorenni) consenzienti che della loro vita possono fare quel cavolo che vogliono, ivi incluso darla al mondo inseguire uno stupido sogno di celebrità di serie Z invece che studiare o fare un lavoro vero. Ma il fatto che il capo del governo avalli e addirittura propagandi questa forma mentis che io ritengo disgustosa è così irrilevante? Non voglio arrivare agli eccessi di politically correct degli USA, dove il presidente deve misurare ogni parola per non offendere inavvertitamente qualche minoranza, ma è possibile (ad esempio) che un politico insulti pubblicamente una sua collega in quanto brutta? O che sminuisca la leader della Confindustria o altre figure pubbliche con commenti sessisti, magari convinto di fare dei complimenti?

    In ultima analisi, io penso che le donne facciano bene a incazzarsi, e non solo per gli atti più gravi commessi da Berlusconi (concussione, sfruttamento della prostituzione minorile, promozione a cariche pubbliche di amanti totalmente non qualificate), ma proprio perchè un presidente del consiglio puttaniere come lui è speculare a un paese in cui le donne hanno un peso proporzionalmente ridotto nella politica, nella ricerca, nell’industria e dove la morale della Chiesa viene imposta, o vorrebbe essere imposta, nel momento in cui una donna deve fare delle scelte riproduttive; in poche parole, un paese sessualmente arretrato. Altro che ’68.

  23. spiritoaspro

    da quelle poche persone che ho sentito sostenere la manifestazione in televisione non mi è parso di sentire i ragionamenti ivi riportati. Comunque trovo troppo limitante fare il paragone tra calciatori maschi e prostitute donne, mi pare che si stia dimenticando l’humus culturale su cui si appoggia la visione dei ruoli di genere.

    Il ‘lavoro’ di calciatore è socialmente edificante, quello di escort/prostituta no. Non so come venga definita in letteratura, ma io inizierei tutto il discorso dalla controparte femminile dell’omofobia e dell’omofobia interiorizzata: intendo riferirmi alla visione della donna come ‘sesso debole’ e al fatto che non solo dai maschi la posizione della donna sia vista come intrinsecamente inferiore, ma anche da esse stesse.

    La prostituzione sarebbe un lavoro come un altro in una società utopistica, ma non nella società in cui viviamo perché ha dei riferimenti negativi piuttosto magniloquenti che rimandano sempre ad un ruolo subalterno e soggiogato.

    La donna, per quanto forte, arrivista ed indipendente sia, ha inconsciamente appresso la propria situazione di inferiorità, sintetizzato nel dover fare cose socialmente devianti o fare il doppio dello sforzo maschile per ottenere lo stesso risultato. Quando una donna vede che altre giocano ‘sporco’ dando ai carnefici quello che loro vogliono, si incazza perché quelle donne hanno rotto il patto, hanno ceduto al fatto di non volere essere apprezzate per il proprio impegno, la propria intelligenza, per i valori con cui un uomo giudica un altro uomo, ma per gli attributi che l’uomo stereotipato usa per giudicare una donna, in sintesi l’avvenenza.

    Cosa c’è di negativo nell’essere apprezzata perché bella? La bellezza è caduca e il bello è facilmente sostituibile, l’intelligente molto di meno.

  24. Per vinz

    Certo che e’ offensivo ma per la dignita delle persone, delle istituzioni e deli elettori. Nn per la categoria delle donne. Il fatto che quelle sul letto fossero donne e’ totalmente irrilevante. Ci potevano essere anche degli uomini o dei trans. Ma nn credo che qualcuno avrebbe parlato Di perdita di dignita della categoria maschile o trans.

  25. Per cachorro

    Le tue parole sono complementari al mio post non contrarie. Le condivido in massima parte ma da in punto di vista personale non politico. Per dire penso sia disgustoso che la binetti si frusti per questioni religiose ma nn m permetterei mai di chiedere le sue dimissioni per questo motivo.
    Come dicevo nel post sono altri i reati per cui si dovrebbe dimettere.

  26. Fabio

    In un mondo ideale sarei perfettamente d’accordo con il tuo ragionamento, Fabristol, ma purtroppo stiamo parlando dell’Italia del 2011, e credo che le argomentazioni di Cachorro Quente e Spiritoaspro, qui sopra, siano ineccepibili. Qui non si tratta tanto di Berlusconi e delle ragazze dell’Olgettina, quanto piuttosto della necessità di scardinare una visione machilista e maschio-centrica dei rapporti sociali che paralizza l’Italia. Concordo totalmente con Spiritoaspro quando dice che si tratta della stessa situazione per cui gli omosessuali devono innanzitutto lottare contro l’omofobia interiorizzata e all’idea di essere in qualche modo “inferiori” e “diversi”.

  27. Per spirito

    Nn capisco perché definisci la prostituzione non socialmente edificante. Il paragone col calciatore va bene eccome come qualsiasi lavoro che sfrutta una parte del proprio corpo. Il fatto che la vagina abbia in valore sacro rispetto al piede fa parte del retaggio abramitico. Ed è un processo mentale che non accetto. La vagina è una parte del corpo che può essere utilizzata in qualsiasi maniera.
    La prostituzione volontaria poi al contrario di quanto dici è segno di superiorità rispetto al cliente il quale è subalterno. Molte prostitute amano il loro lavoro proprio perché le rende dominanti. Questo vale anche nei rapporti di coppia. Quindi chi ha perso la dignità è quell ometto che chiede in servizio che nn riesce ad avere normalmente. In definitiva fa pena.

  28. Corrado

    Come spesso a cade sono in gran parte d’accordo con te.
    Alcune cose:
    1°) Quanto sta succedendo ora non mi coglie affatto di sorpresa. Le cariche pubbliche e i voti di scambio ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Che poi la contropartita sia una figa o un appalto, o soldi, o la possibilità di fare qualche affare conta poco. Berlusconi semplicemente l’ha fatto in grande. L’Italia è questa e va così. Mi aspetto quindi uguale casino per ogni ministro incompetente piazzato là perchè è figlio di…
    2°) La vera problematica in tutto questo è far passare il messaggio che scemo è bello! E questo è trasversale ai generi: si va da Corona a Ruby, da Costantino e Daniele a Noemi Letizia, dal GF alla Talpa… E questo va avanti a 360° non solo dal fronte Berlusconi… Svegliatevi! Mi viene in mente il teatrino dei burattini in cui il cavaliere e il drago se le danno di santa ragione, però le mani nei fantocci sono tutte della stessa persona.
    3°) Trovo squalificante per le donne, e terribilmente incoerente, rompere di continuo le palle per la parità dei sessi, voler essere considerate per quello che valgono e per quello che sono, evadere dallo stereotipo della”donna schiava, stira e chiava”, e poi scendere in piazza proprio con gli attributi di quel ruolo che a quanto pare non si vogliono scollare…
    “Non più cagafigli bensì dolce e caparbia, cagatrice dei tuoi figli”(cit.)
    4°)Portare la discussione sul piano morale, sessuale ma direi moralistico ha, tanto per cambiare, distratto l’attenzione da quello che succede in realtà: cosa viene fatto per il Paese? Come viene gestita la Cosa Pubblica? All’uomo della strada, seduto sul divano che vede la televisione o legge il giornale che messaggio passa? Di una torma di sgallettate che fanno carnevale n anticipo sbattendo le pentole lamentandosi perchè quel gran figlio di puttana(ma lo dicono come compilmeto) scopa di brutto e loro sono invidiose perchè loro non sono al posto di Ruby. Purtoppo l’Italia è questa e se non si sposta seriamente il punto del dibattito sul contenuto dei portafogli di ognuno di noi, difficilmente credo che il berlusconismo avrà vita breve come molti auspicano.

  29. vabbè dai, mi dispiace per cachorro e spiritoaspro, ma è palesemente una manifsetazione antiberlusconiana e la parità dei sessi è solo un pretesto, se domani si scopre che berlusconi si fa le pippe, farsi le pippe diventa il nuovo peccato capitale. il resto è “sovrastruttura”.

  30. Kirbmarc

    Un commento che forse farà incendiare il blog, ma che per coerenza mi sento in dovere di postare:

    Berlusconi non è immorale perché paga per il sesso (atto pienamente legittimo), è immorale quando usa la forza dello stato per violare i diritti altrui (ad esempio quando crea delle leggi che limitano i suoi concorrenti, o quando impone il passaggio a una tecnologia che favorisce le sue industrie).

    Non c’è assolutamente nulla di male nell’utilizzare le proprie risorse liberamente e nel modo che si ritiene più opportuno. Chi ha un fisico attraente o una dote atletica e scambia delle prestazioni con una retribuzione non è più immorale di chi scambia liberamente altre prestazioni.

    Le uniche azioni immorali sono quelle che prevedono l’esercizio della violenza (diretta o indiretta) sugli altri.

    Nel contesto di libero mercato esiste solo il libero scambio, e l’essere più o meno istruito non crea nessun “diritto”, semmai può aumentare il valore del proprio lavoro.

    E’ la vecchia storia dei “diritti positivi” che altro non sono, stringi stringi, che pretese di posti statali. Nessuno ha il “diritto” ad essere pagato più o meno di un altro: sono i contratti a stabilire il prezzo di una prestazione.

    Inoltre non capisco lo scandalo di chi grida al “decadimento morale”. Gli esseri uomini pagano per il sesso dalla notte dei tempi, e del resto anche il matrimonio è stato, per molto tempo, un contratto economico che si basa anche sullo scambio di pratiche sessuali (e lo è tuttora, dato che i tribunali regolano il divorzio come lo scioglimento di un contratto e il rifiuto di concedersi al coniuge può essere un motivo per richiedere di pagare meno alimenti).

  31. Ottimo, Kirbmarc. Sottoscrivo.

  32. Kirbmarc

    “La bellezza è caduca e il bello è facilmente sostituibile, l’intelligente molto di meno”

    Questo è un problema di chi usa la bellezza per farsi strada, quindi un vantaggio per chi non la usa. (E anche l’intelligenza, intesa come competenza, svanisce nel tempo: a ritmi più lenti, nella maggior parte dei casi, per cui può essere un investimento migliore).

    Non capisco dove stia lo scandalo: le donne che usano il proprio corpo hanno l’handicap dell’età , quelle che non lo usano possono superarlo. Il problema, semmai, è la minore libertà economica per le donne (dovuta in parte alle strutture statali di ispirazione conservatrice e religiosa).

  33. “ma è palesemente una manifsetazione antiberlusconiana e la parità dei sessi è solo un pretesto”

    Ma, su questo non ci piove. E’ una manifestazione contro Berlusconi, che pone l’accetto su certi aspetti. La cosa non mi scandalizza.

    “Nel contesto di libero mercato esiste solo il libero scambio, e l’essere più o meno istruito non crea nessun “diritto”, semmai può aumentare il valore del proprio lavoro. ”

    Sì, ma quando si parla di cariche pubbliche il concetto di libero mercato non è così attinente, ma a parte questo… se in un’impresa privata metto in una posizione dirigenziale un’amante 26enne igienista dentale rispetto a una laureata in ingegneria gestionale con dieci anni di esperienza nel settore, sono cazzi dei miei azionisti, che si rifaranno su di me (poi magari l’igienista è mille volte più brava dell’ingegnera, ma non c’è modo di saperlo prima ed è estremamente improbabile ed è giusto pretendere scelte basate sul buon senso); se la cosa capita in consiglio regionale sono gli elettori che dovrebbero incazzarsi.

  34. Kirbmarc

    “se la cosa capita in consiglio regionale sono gli elettori che dovrebbero incazzarsi”

    Capisco il tuo ragionamento, e infatti se lo stato fosse un impresa gli azionisti/elettori potrebbero mandare a casa l’igienista dentale e il dirigente che la ha piazzata nel consiglio alla prima votazione.

    Il problema è che lo stato non è una società per azioni. Non ci sono disincentivi economici a chi candida amici e amiche: anzi gli stipendi delle cariche più alte dello stato sono aumentati di recente di svariati milioni (questo sì che è un vero scandalo, dato che sono soldi nostri).

    L’unico modo per punire Berlusconi sarebbe non votarlo, o organizzare un programma di opposizione che attiri i voti della maggioranza. Cosa che sia il PD che il Terzo Polo evitano accuratamente di fare, preferendo lo stracciarsi delle vesti e le manifestazioni (importanti a livello di marketing politico, per carità, ma non quanto un programma che almeno faccia finta di ascoltare la domanda popolare).

    Berlusconi non vince perché “la gente è stupida”, vince perchè i suoi avversari sono impopolari e non si sanno organizzare. Il PDL , se non altro, promette qualcosa. Il PD non sa nemmeno che poltica economica adottare.

    Che poi Berlusconi mantenga o meno promesso è un altro paio di maniche e non è nemmeno detto che le decisioni popolari siano quelle giuste, ma è innegabile che i suoi avversari hanno marciato sul puro anti-berlusconismo per anni senza concludere nulla.

  35. Kirbmarc

    E lo dico da persona che non nutre la minima simpatia per Berlusconi o il mercantilismo vecchio stampo di Tremonti.

  36. spiritoaspro

    Alcune donne vogliono essere apprezzate per le stesse motivazioni per cui un uomo apprezza un altro uomo, non per gusti estetici, per la forma, ma per il contenuto. In questo senso vogliono essere alla pari dei maschi. Solitamente un maschio eterosessuale ad un colloquio di lavoro viene giudicato da altri maschi eterosessuali per le reali capacità, non per l’avvenenza.

    Comunque si usa il proprio corpo anche andando in minigonna al colloquio di lavoro, non solo facendo l’escort, l’uno non nega l’altro, però quando l’aspetto ha priorità sul contenuto si entra nella sfera della negazione della meritocrazia.

    Paradossalmente la bellezza nella società odierna non è un valore positivo, perché associata, nell’esempio della classica bionda (e ancora una volta donna), alla stupidità. La bellezza è la via breve, e socialmente deviante, per arrivare ad un qualsiasi fine. E così ci possiamo trovare davanti tre tipe di donne:

    Chi la può usare e solitamente non la usa
    Chi non la può usare
    Chi la può usare e la usa sistematicamente

    L’intelligenza dimostra quello che realmente sai fare al lato pratico, l’utilità sociale dell’individuo e oltretutto serve per ottenere un apprezzamento esterno, per l’autostima, perché ha un valore maggiore rispetto alla mera bellezza. La bellezza, e qui sta probabilmente la parte culturalmente appresa, è vista come un dono delle dea bendata mentre l’intelligenza e la cultura sembrano essere conseguenze di sforzo, impegno e lavoro su se stessi.

    Ci sono studi di psicologia sociale che dimostrano quanto alcuni apprezzamenti estetici apparentemente edificanti in realtà non siano affatto positivi per le donne, perché confermano determinati pregiudizi.

    Ho come la sensazione che la maggiorparte dei maschi etero non riesca proprio ad immedesimarsi nella situazione femminile, forse perché non ha mai provato sulla pelle determinate sensazioni. Eppure mi è capitato di conoscere maschi stanchi di essere considerati belli e stupidi, e la frustazione generata da questo era ecclatante.

    Non ho difeso la manifestazione a priori e credo che, come in qualsiasi situazione, ci siano persone andate per uno o per l’altro motivo. Mi limitavo a suggerirvi un’altra visione, visto che non mi sembrava una manifestazione esclusivamente antiberlusconiana. Per il resto concordo con le persone che hanno esternato un pensiero simile a quello della littizzetto a che tempo che fa.

    A Padova, dove risiedo, le foto della manifestazione ritraggono molte donne, pochi maschi e nessuna bandiera né politica né di associazioni.

  37. Kirbmarc

    “un colloquio di lavoro viene giudicato da altri maschi eterosessuali per le reali capacità” “Comunque si usa il proprio corpo anche andando in minigonna al colloquio di lavora”

    La prima impressione conta molto anche per gli uomini. Quando sono andato a un colloquio di lavoro mi sono messo un abito elegante, scarpe lucide e una cravatta, non i miei comodi jeans e scarpe da tennis che indosso a casa o quando esco con gli amici.

    Sono un venduto, uno yes man o un “servo del sistema”? No, semplicemente mi sono presentato nel modo migliore possibile.

    “Ci sono studi di psicologia sociale che dimostrano quanto alcuni apprezzamenti estetici apparentemente edificanti in realtà non siano affatto positivi per le donne, perché confermano determinati pregiudizi.”

    Non lo metto in dubbio. Purtroppo i pregiudizi esistono e continueranno ad esistere finché non cambia l’interpretazione sociale dei ruoli.

    Esistono pregiudizi su tutti: donne, uomini, alti (“homo longus, raro sapiens”) e bassi (“quello è un Napoleone”), magri (“miserabile omunculo”) e grassi (“ciccione ingordo”), belli (“superficiali, stupidi”) e brutti (“faccia da galera” o ” povero/a sfigato/a”). Eccetera.

    Sono sicuro che le donne hanno ragione se sostengono di fare più fatica in certi ambiti lavorativi, ma non sono le sole. Il mondo è fatto di interazioni sociali, che non sono sempre piacevoli. Il meglio che si può fare è garantire a tutti la massima libertà possibile.

  38. @—>Spiritoaspro
    Visto che sei di Padova, se passi in Via San Francesco, nei pressi dell’omonima mensa studentesca, forse c’è ancora una scritta che recitava testualmente: “Le signore padovane sono tutte troie”. Un’anonima mano aveva cancellato la parola “troie” sostituendola con “intelligenti”. Dopo l’intervento, la scritta si leggeva come “Le signore padovane sono tutte intelligenti”. Dacché, l’originario autore dell’epitaffio aveva provveduto immediatamente ad aggiungervi: “Sì, ma troie”.
    Come ben sapeva il nostro, le due “qualità” non si escludono a vicenda. Ho conosciuto donne intelligentissime, ma spregiudicate e ciniche al punto tale da conoscere perfettamente il potere di cui disponevano in mezzo alle gambe e capaci d’usarlo per i propri fini senza alcuno scrupolo .
    Un altro aneddoto. Mio padre era una persona retta ed onesta. E’ morto povero ed ha lasciato poco o nulla ai propri figli. Il suo predecessore, nel posto di lavoro ricoperto da entrambi, era un ladro patentato che, di notte, svuotava i magazzini della ditta per la quale lavorava con i camion, per venderne i prodotti per proprio conto. Grazie a questa lucrosa attività sotterranea e alla stupidità dei titolari, condotta per almeno una quindicina d’anni, prima che lo scoprissero era riuscito ad accumulare una fortuna così ingente da permettere ai suoi figli di continuare vivere nella più completa agiatezza e nel lusso, anche dopo il suo licenziamento e successiva dipartita. A distanza di due generazioni, nessuno ricorda più quale fosse stata l’origine fraudolenta di quelle fortune (a dire il vero, nessuno ci fece molto caso neppure quando il nostro era in vita) e i suoi nipoti vivono tutt’ora ossequiati e rispettati da tutta la comunità della nostra piccola città di provincia, grazie a un patrimonio immobiliare e mobiliare di svariati milioni di euro.
    Purtroppo, il bene che prevale sul male esiste solo nelle favole e nell’illusione di un aldilà che ci viene da millenni inculcato dai preti e da cui non riusciamo proprio ad affrancarci per riuscire a dare alle cose il loro autentico peso.
    Solo quando ci libereremo da questo condizionamento subliminale, forse riusciremo ad affrontare questi problemi sociali nella loro reale dimensione e nella consapevolezza che la loro soluzione “politico-legislativa” è tutt’altro che semplice e scontata.

  39. P.S. cioè non serve a nulla la pagliacciata dell’andare in piazza a protestare contro l’abuso della fica della Minetti, così come non servono a nulla le lenzuola contro la mafia.

  40. Che rabbia; manco un’altra donna oltre Ww a tenere banco.

  41. Per Spiritoaspro

    Ma siamo d’accordo sul fatto che le donne abbiano più problemi in certi campi. Nessuno lo nega, ma il mio post voleva proprio far capire che putnare tutto sulla “dignità delle donne” intaccata dalla prostituzione è un favore al maschilismo del paese perché le relega alla dimensione di “idiote che non sanno usare il cervello e si fanno soprassare dal primo porco di turno”. E invece no. La prostituta (volontaria) dovrebbe essere il simbolo del femminismo perché è una donna dominante sull’uomo, che sa quello che vuole e che lo ottiene senza ruoli subalterni.

  42. Un’ultima cosa. Come diceva Kirbmarc anche gli uomini si vendono a lavoro. Solo che questo è considerato normale in una società di origine patriarcale come la nostra. Ai colloqui di lavoro (dipende dal lavoro) puoi essere selezionato in base alla tua altezza, prestanza fisica, bellezza ecc. Ai colloqui di lavoro dovevo vestirmi in un certo modo per evidenziare i tratti maschili: giacca per aumentare le spalle larghe, cravatta come simbolo e/o direzione fallica (secondo voi qual è il significato della cravatta?), viso rasato per indicare cura della persona, voce impostata e sguardo sicuro ecc. Ognuno di questi indumenti o canoni è un simbolo per amplificare o evidenziare determinati caratteri sessuali secondari. E i maschi o le femmine che ti devono assumere sono impressionati inconsciamente da questi simboli tanto quanto lo sono dai caratteri sessuali secondari femminili che sono nella nostra specie ben più importanti e visibili di quelli maschili.
    E le donne selezionano i propri dipendenti allo stesso modo degli uomini ma è considerato normale quando lo fanno. E se vanno a letto con loro… be’ è molto “cool” e ci fanno una puntata di Sex and the city.

  43. il significato della cravatta credo sia: accetto le norme sociali, non sono un specie di punk, ergo ti puoi fidare di me

  44. Kirbmarc

    “il significato della cravatta credo sia: accetto le norme sociali, non sono un specie di punk, ergo ti puoi fidare di me”

    Che poi è lo stesso significato della giacca o delle scarpe di vernice: so come funziona il gioco, sono affidabile, assumimi.

  45. Quello è il significato sociale ma avevo letto di uno studio che identificava la cravatta come simbolo fallico o come una freccia che indica la zona pubica

  46. se non ricordo male è la pronipote, insieme al papillon di una specie di foulard che si mettevano dei soldati croati che ebbe successo nel mondo del fascion.
    le analisi simil freudiane in cui tutto è un pene o una vagina mi lasciano un po’ perplesso, se vivevi nel 600 e ti mettevi la gorgera cosa rappresentavi? una candida vagina in cui la tua testa era un clitoride?

  47. Avresti molti motivi per sentirti offeso. Sei un maschio, e come tale non riuscirai mai a capire la frustrazione di una donna; però puoi cercare almeno di capire. E non buttare lì frasi sulla legittimità della vendita del proprio corpo fra adulti consenzienti. Io conosco molte persone, ma di prostitute non ne conosco. Se fosse così legittimo come dici tu, come mai non ne sono mai venuto a contatto? Eppure, seguendo il tuo ragionamento, dovrebbe essere un mestiere come un altro. Non lo è. Forse lo è per una su cento, se va bene. E le altre 99? Riguardo alla manifestazione, io ho trovato molto interessati i post di Giulia Blasi http://www.saitenereunsegreto.com/index.php/2186/ora-subito-adesso/ e di Giovanna Cosenza http://giovannacosenza.wordpress.com/2011/02/08/se-non-ora-quando/ (che analizza molto limpidamente i pro e i contro della manifestazione). Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi.

  48. Se devo essere sincero con te mi sarei anche un po’ rotto le scatole di sentirmi dire che in quanto maschio non riuscirò mai a capire il mondo femminile. Una donna non è niente di più e niente di meno di un uomo e ad essere sinceri tutta questa complessità del carattere femminile è solo fuffa e dopo che vivi con qualche donna capisci che qualsiasi bisogno e/o problema può essere compreso e studiato tanto quanto quello di qualsiasi altro essere vivente.
    La cosa buffa è che ho sentito più donne darmi ragione (compresa la mia ragazza) che uomini su questa faccenda. E tra i blogger basta leggersi Vulvia o Federica Sgaggia e tante altre per capire che non è un problema di incomprensione maschile.
    La prostituzione volontaria (maschile, femminile, omosessuale) è normale, naturale e se realmente voluta è una cosa buona per chi offre il servizio e per chi lo ottiene. D’altronde basta leggere cosa dicono nelle interviste le varie D’Addario sul loro mestiere. Non solo ma dal punto di vista giuridico è anche un diritto inalienabile della persona.
    Non è un mestiere come un altro perché c’è l’ipocrisia della cultura millenaria cristiana e patriarcale. In diverse culture e in diversi periodi della storia la prostitutzione era normale e a volte perfino sacra (le vestali romane, babilonia, molti riti pagani celtici ecc.).
    E comunque il problema che ponevo nel post era squisitamente politico: berlusconi si deve dimettere per i suoi reati, non perché alcune donne si sentono frustrate e non comprese dagli uomini.

  49. mari

    bravo fabry, sono d’accordo con te al 100%, io non mi sento per niente indignata d’altronde abbiamo ancora la liberta’ di fare cio’ che piu’ ci aggrada. dov’è finito il vecchio slogan delle femministe (l’utero è mio e lo gestisco io). Sarei scesa in piazza per altri problemi non solo per le donne, ma come dice farbristol per tutte le persone………ora si dice che tutte coloro non hanno partecipato o sono puttane o l’hanno data al B. , tutto cio’ è sconcertante

  50. Corrado

    Qua sta per scattare la Ola!

  51. Condivido l’analisi nella risposta iniziale di Mate, alla quale non sono convinto che Fabristol e altri commentatori abbiano fornito risposta esaustiva. Mate integra il paragone con i calciatori in modo ben delineato e molto più completo di come è fatto nel post: la presidentessa si sceglie una squadra di dilettanti allo sbaraglio, senz’arte né parte (né professione), molti tra immigrati senza permesso di soggiorno. Li porta tutti in villa a giocare a pallone, anche con macchine della polizia, li ricopre di soldi per ogni giocata, mette pressione ai presidenti delle altre squadre per farli entrare in rosa nonostante l’evidente dilettantismo, poi quelli che costano troppo li sistema in parlamento, al parlamento europeo, nei consigli regionali e via dicendo.

    L’obiezione apparentemente corretta di Fabristol sarebbe allora: “sì, ma allora secondo voi gli uomini manifesterebbero per la propria dignità”? No, certamente no se abbiamo in mente la società italiana di adesso. Ma immaginate ancora che la metà degli uomini non trovasse lavoro, che gli uomini fossero sistematicamente cassati a favore delle donne nella maggior parte dei posti di responsabilità, privati ma anche pubblici, che la stessa presidentessa avesse pubblicamente affermato che gli uomini invece che lamentarsi potrebbero trovarsi delle donne ricche da sposare, che Totti, o Cassano, o Del Piero lavorassero al mercato della frutta perché al loro posto giocano le schiappe preferite dalla presidentessa. Beh, gli uomini in questo caso, all’ennesimo scandalo del calcio in villa tate sicuri che non manifesterebbero pacificamente per la propria dignità come hanno fatto le donne, ma starebbero probabilmente quasi tutti in giro a spaccare vetrine dalla mattina alla sera.

  52. Corrado

    Mi spiace Paolo, ma io non lo credo.
    Non lo credo perchè già in buona parte molti degli uomini sono disoccupati, e riguardo ai posti dir esponsabilità tanto uomini quanto donne di talento cedono il passo alla mediocrità della raccomandazione, come dimostrano i fallimenti di alcune delle maggiori compagnie di bandiera, gli interventi statali per salvarle e il fatto che i manager responsabili dei peggiori fallimenti invece che essere esclusi da tutti i C.d.A. del regno vengono messi a capo di enti e aziende ancora più grosse.
    Non lo credo perchè quello che sta succedendo ora in questo sexygate all’italiana è successo, con altre forme e con altre merci di scambio, dall’inizio della Repubblica in poi snza alcuna soluzione di continuità. Eppure nessuno ha alzato la testa, nessuno ha rotto vetrine e nessuno ha protestato.
    Questa divisione maschi\femmine inizia ad essere una scusa e una giustificazione ma non si può volere la parità da una parte e pretendere una dignità diversa dall’altra, volere uguaglianza dei diritti salvo pretendere le quote rosa.
    Ci sono soltanto persone che dovrebbero essere indignate dalla mancanza di meritocrazia, a prescindere dal sesso e che invece sono troppo preoccupate di stare a vedere per quale motivo la d’Urso farà la faccia contrita nella puntata odierna!

  53. Per Paolo

    Allora: a me pare scontato che viviamo in una società patriarcale dove esistono ancora sacche di maschilismo e dove le donne hanno problemi in alcuni ambiti. E chi lo nega? L’ho irpetuto più volte qui.
    Ma è una situazione preesistente a Berlusconi e spesso ben accetta dalle stesse donne: ricordatevi che sono le mamme e le nonne spesso a spingere le proprie figlie ad assumere comportamenti che poi le esporranno alla sottomissione. Qunte volte ho sentito le vecchie madri sarde prendersela perché le figlie non cucinavano per i loro mariti. Ogni volta che cucino (mi piace cucinare e lo considero una parte essenziale della vita) le donne di una certa età mi guardano come se fossi un alieno: “Quello non è il tuo posto.” mi dicono. Oppure mi dicono: “Che bravo, sa cucinare!” Ogni volta mi sento male quando sento queste frasi e allora comprendo perché le donne hanno ancora difficoltà a farsi valere.
    Provate voi uomini a chiedere di lavorare come baby sitter o come badante. Le donne vi guarderanno malissimo, penseranno di voi che siete dei freak o omosessuali.
    E non dimentichiamoci che ci sono milioni di donne che votano Berlusconi e che sono tra l’altro le sue migliori supporters. E voteranno ancora Berlusconi per decenni e decenni.

    Quindi ripeto: i reati di Berlusconi sono quelli per cui è stato convocato per il 6 Aprile, le sue dichiarazioni misogine sono esecrabili e in un paese civile ci può stare la richiesta di dimissioni. Ma sulla questione dell’olgettina e delle sue prostitute niente mi farà cambiare idea che quello non è stato reato (a parte le minorenni) e che nessuna persona, donna o uomo che sia, può dare le dimissioni per le sue scelte sessuali.

    Altrimenti domani 1 milione di coglioni scenderebbero in piazza chiedendo a Vendola di dimettersi per la sua vita sessuale. Volete questo?

  54. Luca

    Si però difatto è già successo, Marrazzo è sparito dalla faccia della terra.
    A me è quello che fa incazzare, come pensano gli italiani: se ti fai una persona che oltre le tette ha anche il pisello fai schifo, se invece è una simil velina sei un figo e non ti devi dimettere perchè è pura libertà sessuale.
    Aggiungiamoci che il PDC dovrebbe essere un esempio di rettitudine, se non altro in una paese che si proclama cattolico, e andare a 74 anni con 20enni non lo è affatto! La libertà sessuale o sociale in genere non deve esistere per i politici. Se vogliono essere liberi che vadano a “costruire ospedali per il mondo” e non rompano i coglioni a noi.

  55. Ma infatti non capisco una cosa: quelli che adesso si stracciano le vesti per le dimissioni di B. prima difendevano Marrazzo. Anche Marrazzo andava a puttane ma in quel caso tutti a sinistra lo difendevano e facevano discorsi liberali e giustissimi sul fatto che le scelte sessuali di un politico non debbano essere giudicate politicamente. Ora che è B. fanno i bigotti. Ecco perché è un comportamento pericoloso, perché oggi è B., domani può essere chiunque per qualsiasi comportamento sessuale.

  56. Ingmar

    Nulla mi toglierà dalla testa che prostituzione non è libertà sessuale, pur se difenderò sempre il diritto di farlo. La prostituzione nasce dal potere, diciamocelo questa non è una questione di donne e uomini nella misura in cui è una questione di potere di gerarchia e disuguaglianza o disequivalenza sociale, dove comanda il politico, dove comanda il datore di lavoro, etc ed è contro questo che si dovrebbe manifestare. Il secondo mestiere più vecchio del mondo (che sia il primo è un luogo comune sessista al pari di “tira piu un pelo etc.”) non è libertà sessual,e perchè altrimenti chiedere soldi per una cosa che normalmente, in un rapporto paritario faresti con piacere? O perchè non ti piace e/o perchè hai bisogno di soldi, e la necessità di soldi è il primo motivo di corruzione sociale, invece di contare il rispetto della persona e dei reciproci lavori e il riconoscimento del rispettivo contributo alla società, in pratica la moneta della fiducia e dell’utilità sociale, l’uomo è ridotto al denaro che ha in tasca come dice Andreoli, e come dice Celestini processando Tony Mafioso voi processate il denaro, condannando lui condannate simbolicamente il capitalismo, perchè un euro fatto inquinando vale come un euro fatto costruendo scambiando energia solare, un euro per corrompere un giudice vale come un euro per comprare il pane. Se invece si guardasse l’utilità sociale (non parlo in termini utilitaristici, parlo semplicemente del riconoscere l’utilità di un lavoro per la comunità anche se magari non si è interessati a quel prodotto.), siamo però schiavi della moneta debito, non mi addentro in quelle questioni di signoraggio non condividendone del tutto le conclusioni, spesso presuntuose e sensazionalistiche, ma c’è una bella parte di verità.

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