Credo che dall’alto della mia esperienza di circa 25-30 voli all’anno possa dire di aver acquisito una certa saggezza quando si parla di voli aerei. Ho pensato di scrivere alcuni consigli per i miei connazionali, i quali sono i peggiori e più inesperti viaggiatori sulla faccia della Terra quando si tratta di aerei.
Avete presente quelle lunghe file col biglietto in mano prima di poter entrare nel bus e poi nell’aereo? Potete andare sul sicuro quando vi dico che i primi in fila sono i più inesperti in fatto di voli mentre gli ultimi sono quelli più intelligenti. Notateli gli ultimi: hanno sempre giacca e cravatta e una 24ore, frequent flyiers. Infatti essere primi in quella fila è la cosa più stupida che si possa fare. La signorina vi avvertirà che il volo sta imbarcando 20 minuti prima del volo, significa che voi sarete in piedi per 20 minuti se non di più. Non è assolutamente vero che chi è primo in fila sarà primo nell’aereo. Nei bus spesso le portine sono solo da un lato, quindi quando entrerete e verrete spinti in fondo sarete gli ultimi a scendere dal bus e quindi gli ultimi a salire sull’aereo. Tra l’altro aspetterete come stoccafissi nel bus fino a quando non verrà riempito dagli ultimi cioè quelli più furbi con la 24ore. Per lo stesso motivo lo speedy boarding è solo un placebo. Come detto prima rischierete di stare nel bus al caldo aspettando che si riempia pensando che siete stati i più furbi a pagare 2-3 euro in più rispetto agli altri per stare in piedi sul bus! Altro discorso è quando si tratta di aeroporti muniti di ponti mobili che vanno direttamente sull’aereo ma sono comunque una minoranza in Italia.
Una volta saliti nell’aereo ricordatevi di far vedere il biglietto, quindi evitate di buttarlo in borsa o in una tasca della giacca. Farete una figuraccia sudando venti camicie perché non lo trovate e rallenterete la fila. Ah, tra l’altro non buttate quel biglietto, potrebbe tornarvi utile all’arrivo quando con vostra sfortuna scoprirete che la vostra valigia si trova alle Maldive invece che a Linate (voi a Linate ad Agosto e la vostra valigia alle Maldive: la vita è proprio crudele).
Sui posti a sedere vi consiglio caldamente quelli delle uscite d’emergenza: sono i più spaziosi e la gente li evita, a parte quelli con le 24ore in cravatta (insomma fate tutto quello che fanno quelli con la cravatta e andrete sul sicuro). La gente li evita perché pensa sempre alla responsabilità di dover aprire lo portellone in caso di emergenza. Tranquilli in caso di emergenza sarete già morti oppure in panico e morirete comunque. Nel remoto caso in cui invece riusciste ad aprirli sarete considerati degli eroi e non è male! Se poi siete tra quelli che si fanno le seghe mentali riguardo al posto migliore nell’aereo in caso di emergenza… be’ vi farà piacere sapere che non esiste.
Ci sono cinque categorie da evitare: i bambini, i bambini, i bambini, i bambini e quelli alti più di un metro e ottanta. Per quanto riguarda i bambini se avete la sfiga di sedervi nel raggio di cinque metri da loro preparatevi ad un viaggio d’inferno. I pargoli sanno benissimo chi ha paura di loro e se glielo farete notare si impunteranno contro di voi. Poiché non potete ucciderli l’unico modo è munirsi di auricolari e musica a tutto volume, reclinarsi sul davanti appoggiando la testa sul tavolino per evitare i loro calci oppure quando la madre è girata sussurrargli: “Ti spezzo un braccio e lo infilo nel culo di tua madre.”
Sui vatussi c’è da dire che gli aerei sono stati costruiti per chi si trova nella media della curva gaussiana della popolazione. Chi è agli estremi quindi, ovvero nani e giganti, è come un handicappato in sedia a rotelle nel centro storico di una città qualunque d’Italia: ovvero fottuto. Se avete uno più alto di un metro e ottanta dietro di voi preparatevi a ritrovarvi due stigmate là dove si trovano i reni. Non è bello. Il peggior scenario è salire in un volo con la squadra locale di basket in trasferta. Se siete invece tra quelli più alti di un metro e ottanta sappiate che avrete sulla coscienza quei poveri cittadini che si trovano nella mediana della curva di Gauss e che le vostre ginocchia vi faranno male per giorni.
In realtà esiste una sesta categoria da evitare: due donne sedute l’una affianco all’altra. Dovrete sorbirvi ore e ore di commenti malevoli contro le loro colleghe d’ufficio. A volte può essere interessante però: a meno che non sappiate già tutto dell’universo intimo femminile.
A proposito di gente che chiacchiera in aereo: mai, dico mai parlare di cose compromettenti in italiano. Nel raggio di cinque metri rispetto a voi c’è sempre un italiano. Questo vale per qualsiasi ambiente, dal bus preso a New York alla fermata dell’autobus in una favela brasiliana, alla peggior locanda di Caracas. Evitate anche commenti malevoli nei confronti dei vostri vicini che pensate siano stranieri. Non è così. E questo è lo sport nazionale italiano che difficilmente morirà. Spero di poter contribuire alla morte di questa abitudine nazionale. Credetemi, c’è sempre qualcuno che riferirà quello che avete detto a qualche cugino della zia del vicino di casa vostra.
Quando siete in aereo fate tutto quello che vi dicono le hostess o i messaggi. Dovete sapere che le hostess sono pagate per contratto specificamente per rompervi i coglioni. Tavolino, sedile reclinato, cintura, valigia ecc. Dovete anticiparle mi raccomando.
Se vi annoiate a morte sugli aerei non pensiate di potervela cavare con la rivista di bordo. E’ il peggior strumento di intrattenimento mai concepito e, a meno che non facciate il viaggio di ritorno dopo un mese, nell’aereo di ritorno rivedrete sempre la stessa.
Per quanto riguarda la sicurezza è inutile che vi preoccupiate durante il volo. Il 90% degli incidenti avvengono in fase di decollo e atterraggio. E anche in quel caso che vi preoccupiate pregando Krishna e/o Padre Pio o che vi mettiate a ridere oppure ancora meglio a ripetere a memoria frasi di film americani al vostro vicino di sedile (frankly my dear I don’t give a damn oppure Hasta la vista baby) non cambierà nulla: morirete comunque quindi utilizzate gli ultimi secondi della vostra vita per fare qualcosa di originale e divertente.
Ultimo consiglio: l’aviazione è il più recente tipo di trasporto ma è anche il più complicato e assurdo. Se pensate che un viaggio sulla carta duri un’ora in realtà dovete sempre pensare che sono (segue formula): n + 3 ore + m, dove n sta per ore di volo ufficiali ed m per decine di minuti dall’aeroporto più vicino. A volte è più conveniente prendere il treno, credetemi.
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