Nel mio piccolo anche a distanza posso fare molto per combattere la casta dei tassisti (un pericolo non solo per il libero mercato del trasporto pubblico ma anche per il paese visto che hanno un potere coercitivo e politico non indifferente). Infatti ho deciso che da ora in poi nei miei viaggi di lavoro in Italia non prenderò più un taxi, mai più. E ne prendevo molti.
Inoltre vorrei aggiungere qualcosa alla discussione in rete riportando la mia esperienza qui in UK. Nel Regno Unito i taxi sono una istituzione, un po’ come le Poste della Regina o la BBC. Dei tassisti ti puoi fidare soprattutto quando sono di pakistani, punjabi, sikh e minoranze varie per servizio, efficienza, gentilezza e costo. Certo ogni tanto può capitarti uno stronzo ma poiché ci troviamo in un mercato libero vorrà dire che la prossima volta non chiamerò più quella compagnia. Oops ho detto mercato libero!? Già perché qui posso scegliere il miglior servizio o il prezzo più basso e in questo modo guido il mercato verso servizi e prezzi migliori. Esempio: vivo in un paesino di appena 15000 anime che ha la bellezza di 5 compagnie di taxi più varie compagnie valet taxi. Ogni compagnia fa servizi e prezzi diversi e questo dipende da tante cose: orario, distanza, destinazione, tipo di auto ecc. Un anno fa ho avuto problemi con un tassista e da quel giorno in poi non lo prendo più preferendo altre due compagnie che non sono in competizione perché offrono due servizi diversi: una porta i clienti all’aeroporto, l’altra dalla stazione a casa mia. Se devo fare qualcosa di particolare, come una destinazione nuova o lontana, alzo la cornetta e chiamo 3-4 compagnie e chiedo un preventivo di spesa. Può anche capitare che dica: “Eh ma l’altra compagnia mi fa meno.” e allora si può scendere di prezzo. Eh quel diavolo del libero mercato! Che cosa brutta davvero. Secondo i tassisti italiani che in questi giorni stanno scioperando se ci fosse il libero mercato tutti sarebbero senza lavoro a morire per le strade. Invece qui in UK ci sono 70000 taxi più i valet taxi con numero imprecisato a fronte dei 20000 italiani. E la popolazione inglese e italiana sono identiche, circa 60 milioni.
Quindi per favore tassisti mafiosi, evitate di dire cazzate e imparate dagli inglesi ché almeno su questo hanno molto da insegnare.
Per maggiori dettagli sulla facilità e serietà (si fa anche un corso di bon ton!) per avere una licenza di taxi in UK leggere questo interessante articolo.
Io li evito da sempre se non in caso di vita o di morte!
Senza contare il fatto che l’abbassamento delle tariffe disincentiva a usare la macchina per tornare a casa dopo essersi sbronzati.
Gli inglesi si riducono in condizioni disperate ogni venerdì sera, ma almeno tornano a casa in taxi.
Piuttosto che prendere un taxi vado a piedi fino alla prima fermata della metro, tram, bus, noleggio bici , noleggio moto, noleggio auto o quello che c’è.
Secondo la Cgia Mestre e l’Istat i taxi per 1000 abitanti nelle principali città europee sono:
Dublino 9,5 (11.299 taxi x 1.186.000 ab.)
Milano 3,7 (4.900 x 1.336.000)
Barcellona 3,4 (10.482 x 3.047.000)
Madrid 3,1 (15.646 x 4.961.000)
Londra 2,9 (21.681 x 7.512.000)
Roma 2,8 (7.800 x 2.774.000)
Parigi 2.5 (15.500 x 6.164.000)
Berlino 1,9 (6.587 x 3.406.000)
Bruxelles 1.2 (1248 x 1.067.000)
Se i numeri sono corretti c’è qualcosa che non va
Mi ero dimenticato di dire dove avevo preso quei dati. Ecco il link
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=19DUWB
Per Emanuele
I dati che riporti sono per città, non sul territorio nazionale. Quelli che riporto io sono su scala nazionale. per quanto riguarda Londra c’è da dire una cosa: non tutte le zone sono servite dai taxi. Le zone più esterne che coincidono con l’anello della M25 sono quasi in campagna, le zone più servite dai taxi sono quelle in zona 1, 2 e 3. Parliamo di 7 milioni di abitanti!
E comunque, indipendentemente dal numero degli abitanti, la densità abitativa, la zona ecc., chiunque lo desidera e ha i mezzi e i requisiti per farlo, deve avere la possibilità di diventare tassista. O farmacista. O avvocato. O,o,o. Punto e basta.
Saluti
@ Emanuele: aggiungo che è possibile che a Roma ci siano tanti tassisti in rapporto alla popolazione quanti ce ne sono a Londra, solo che a Londra i servizi pubblici funzionano benissimo, a Roma sono disastrosi per cui il mercato per i tassinari idealmente sarebbe molto maggiore…