Giornalismo provinciale

Per i giornalisti italioti la notizia più gettonata di oggi è che l’attentatore di Brindisi aveva uno yacht. Ma pensate! Ovviamente c’è una connessione inconscia nell’italiano medio tra un bene di lusso e la criminalità. L’invidia sociale in Italia si insinua anche nelle più piccole cose. Pensate le vecchine il giorno dopo: “E aveva pure uno yacht!”.

Che cazzo ce ne frega se l’attentatore aveva lo yacht? E qual è la connessione tra l’atto criminale e le sue proprietà? State insinuando che chi ha uno yacht è più propenso al crimine?

4 commenti

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4 risposte a “Giornalismo provinciale

  1. anvaccar

    forse si insinua invece che aveva meno motivi di tanti altri italiani nello stare incazzati fino al punto di commettere un’atrocità del genere… anche perchè se dovessimo fare le giuste proporzioni se uno che ha un certo stile di vita sta incazzato fino a questo punto, una persona che negli ultimi dieci o quindici anni invece lavora solo a progetto con uno stipendio da fame e casomai negli ultimi mesi visto la crisi non lavora per nulla che dovrebbe fare? piazzare una bomba nucleare nel centro di Roma?

  2. Sono concorde con anvaccar. Inoltre spero che alla fine del processo a quel lurido assassino siano vendute casa, terra, negozio e yacht per ripagare le vittime del suo attentato. Inoltre dovrebbe morire in galera povero. Ma in italia è l’ingiustizia a farla da padrona e chi uccide ma è ricco sta fuori dalla galera e chi uccide ma è povero sta dentro.

  3. Engine

    A me sembra che il tono delle notizie sia differente. Certo c’e’ sempre la propensione al pettegolezzo che caratterizza molto giornalismo italiano, ma a me parso che il tono fosse piu’ di sorpresa. Anzi, in realta’ a me sembra che il tono suggerisse l’opposto della tua conclusione: qualcuno di benestante ha commesso un crimine orribile. Proprio perche’ si presume che chi e’ comunque benestante sia MENO propenso al crimine.

  4. Le atrocità del genere, non hanno giustificazione, perché rivolte nei confronti d’innocenti e di chi non c’entra per nulla.
    Se avesse indirizzato il proprio risentimento a Equitalia o all’Agenzia delle entrate, probabilmente molti lo avrebbero considerato un eroe.
    Cari terroristi, pazzi, maniaci, fottuti aspiranti suicidi d’ogni specie: non sprecate l’ingente valore d’un gesto estremo. Rivolgetelo verso giusti obiettivi e avrete tutta la nostra riconoscenza.

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