Chissà cosa sarebbe diventata la Sardegna senza l’Aga Khan in Costa Smeralda. Basterebbe guardare al resto della Sardegna oggi per avere la risposta. Dopo 50 anni di onorato dominio l’Aga Khan passa la torcia ad un altro ultramiliardario, l’emiro del Qatar. L’amministrazione delle proprietà e il modo di pubblicizzarle potrebbe cambiare completamente da ora in avanti, in meglio o in peggio non lo so. Quello che mi ha fatto molto pensare è che siamo passati da un uomo che rappresenta l’ismailismo sciita ad uno che diffonde il wahabismo sunnita.
Aga Khan è un titolo onorifico dell’ismailismo sciita. L’Aga Khan viene considerato come un discendente del profeta e viene considerato come l’incarnazione di dio (Allah). L’ultimo Aga Khan, il quarto, un businessman filantropo è più secolarizzato e si definisce più come un rappresentante di dio in terra ma comunque sempre una figura semidivina.
L’emiro del Qatar è un monarca assoluto che ha abbracciato il wahabismo, una versione integralista dell’islam sunnita che ha come missione la purificazione dell’islam da tutte le correnti o sette minori, compreso l’ismailismo sciita ovviamente. L’emiro del Qatar finanzia il wahabismo in tutto il mondo e recentemente in Europa ha speso 50 milioni di euro per la sua diffusione in Francia, Italia e Spagna. Il minimo che farà sarà costruire una moschea in Costa Smeralda.