Make Peace

Ho sempre avuto un grande rispetto per il vegetarianismo -nonostante io non sia neanche lontanamente un vegetariano- e spero che in futuro la scienza ci possa dare la possibilità di produrre proteine in laboratorio senza dover uccidere animali – ma già lì sento gli ambientalisti del futuro che si lamentano del cibo Frankestein costruito in laboratorio, ma questa è un’altra storia.

Dicevo il vegetarianesimo è una filosofia da rispettare sotto tanti punti di vista ma ho grandi difficoltà ad accettare l’alimentazione vegan (per chi non la conoscesse significa: niente carne o qualsiasi altro derivato da animali come latte, uova ecc.).

Sono venuto in possesso di un piccolo volantino di BeVeganMakePeace.com che pubblicizzava il veganesimo e tra i tanti punti positivi (a loro dire) di una dieta vegana come l’abbassamento dell’inquinamento a causa dei gas serra e della deforestazione (questi sono veritieri) ce ne sono alcuni che mi paiono senza alcuna base scientifica e perfino contro producenti per gli stessi animali.

Per esempio, secondo i vegani del volantino una dieta vegan contribuisce ad un miglioramento dell’umore e del sistema immunitario. Sul primo mi pare che ci siano pochi studi e l’umore è anche un parametro difficile da misurare, ma sul secondo ho dei grossi dubbi. Un vegano sicuramente può vivere esattamente come un vegetariano o onnivoro nel 2012 ma da qui a dire che la dieta vegana aumenta il sistema immunitario ce ne vuole. Per non parlare poi dei proclami un po’ new age del veganismo come cura contro il cancro. Insomma c’è tanta fuffa e mi pare che i vegani siano una sorta di branca new age del variegato mondo degli acarnivori.

Un altro punto che mi ha fatto molto pensare è: dicono che se il mondo diventasse vegano 64 milioni di animali ogni anno verrebbero salvati dal macello. E’ vero, ci mancherebbe, ma mi chiedo che fine farebbero questi animali se il loro consumo calasse o venisse meno completamente. Sappiamo che fine fanno le razze di animali domestici che non vengono più allevate o macellate: si estinguono. Secondo la FAO ci sono 4000 specie o razze domestiche attualmente e in un mondo prevalentemente onnivoro un terzo di queste sono a rischio d’estinzione. Negli ultimi 100 anni 1000 specie domestiche si sono estinte. Motivo? Appunto il mancato uso umano e l’utilizzazione di poche specie globalizzate. Per la maggior parte la reintroduzione in natura è impossibile dopo decine di migliaia di anni di domesticazione, per altre andrebbe bene ma in ambienti non naturali per loro.

Insomma un mondo vegano sarebbe un mondo con 4000 razze di animali in meno. E questo potrebbe accadere anche in un mondo dove le proteine vengano prodotte in laboratorio. Insomma quello che a me pare è che i vegani, così come molti vegetariani, abbiano più un problema col concetto di morte che con la carne in generale. Mi spiego: ormai nel 2012 la morte nelle nostre società è quasi invisibile. I malati vanno direttamente in obitorio nascosti alla società o addirittura ai parenti; le guerre nelle nostre società non esistono più e quelle che facciamo dall’altra parte del mondo sono sterilizzate dalla morte che non vogliamo vedere; gli animali vengono macellati lontano dai nostri occhi e vediamo solo fettine in scatole di polistirolo. La morte è diventata tabù. In una società così perfino il naturale processo di predazione e di selezione degli individui più deboli viene visto come un abominio. Ora questi 64 milioni di animali domestici che uccidiamo ogni anno, che cosa dobbiamo farcene se diventiamo tutti vegani?

Non possono essere reintrodotti in natura perché distruggerebbero il territorio non essendoci più grandi predatori, molti morirebbero di stenti, altri sopravviverebbero e incomincerebbero a riprodursi a dismisura come è successo con i conigli in Australia o con gli erbivori di Yellowstone (hanno dovuto reintrodurre i lupi dal Canada perché la vegetazione di Yellowstone stava soffrendo). Insomma, gli erbivori esistono e si sono evoluti per essere predati. Che ci piaccia o no qualcuno deve controllare il loro numero, noi o i grandi predatori o le malattie. In un certo senso se la macellazione è fatta con tutti i crismi ed è indolore (purtroppo oggi non è così) a mio parere è preferibile una morte data dagli umani che una data da un lupo o da un virus. Inoltre se riuscissimo ad allevare gli animali in modo più “umano” potrebbero vivere una vita eccezionale, nel senso che i loro cugini selvatici se la sognano.

So che questi sono discorsi inutili perché per i vegani il primato dell’etica viene prima di tutto, però sono dei problemi che bisogna considerare. Insomma prima di fare pace con gli animali forse bisognerebbe fare pace con la natura e con la morte.

10 commenti

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10 risposte a “Make Peace

  1. Totentanz

    Ottima osservazione sui malefici di un’eventuale diffusione di massa della dieta vegana. Tra l’altro, è già successo con gli animali da soma dopo l’avvento della motorizzazione. Un tempo gli Appennini erano pieni di asini.

  2. E’ da un po’ che sto mangiando carne umana. Vi consiglio di provare. I vantaggi sono indubbi: costa nulla; si combatte la sovrapopolazione; si aiuta l’Inps a diminuire l’onere per le pensioni; si riduce l’affollamento dei Pronto Soccorsi; si diminuiscono i rischi di contagio per le malattie epidemiche; si aumenta lo spazio ambientale disponibile per la fauna e la flora selvatica; si riduce la domanda di edilizia abitativa; ci si sbarazza in fretta dei rompicoglioni.
    Di contro, l’eccessivo consumo ha il difetto di aumentare l’acidità gastrica, di provocare il reflusso nonché favorire l’insorgere dell’ernia iattale.

  3. Emanuele

    Non lo so. Il modo più umano di allevare gli animali costa, se siamo arrivati nel 2012 ammettendo legalmente che specie animali debbano vivere in spazi così ristretti che neanche una cella di un carcere permetterebbe evidentemente la storia dell’allevamento più umano è un desiderio irrealizzabile. L’allevamento è un affare non un’opera pia. Mi ricordo, tanti anni fa, un professore di agraria che tranquillamente spiegava come si era tentato di aumentare il numero di vitelli partoriti dalle vacche anticipando sempre più il momento della prima fecondazione (artificiale). Il risultato fu che le vacche rimanevano gravide ma non avevano l’ossatura sufficientemente sviluppata per reggere il peso e gli si spezzavano le gambe. A quel punto ovviamente le abbattevano.
    Allora se la preoccupazione è l’estinzione di 4000 razze nulla vieterebbe di conservarle, allevandole in piccoli numeri in maniera più naturale e in spazi appropriati da trasformare in veri e propri zoo agrari. A quel punto non ci sarebbe pericolo di esplosioni demografiche e nemmeno estinzione, mentre i sempre più urbanizzati abitanti moderni potrebbero visitarle scoprendo che sono qualcosa di più di fornitori di cibo.
    Nota per chi non è pratico: mai mettersi dietro le mucche. Se non scalciano prima o poi fanno (molto) altro.

  4. Tutto il male possibile? 😉

  5. è la moda del momento, il new age-slow food-naturabiodinamicolistico a km 0. Se non non sei à la page. E poi il vegano è buono e non aggressivo come il carnivoro. la storia riporta Hitler come un vegetariano convinto e davvero grande amante degli animali.

  6. Paolo

    Tra l’altro i vegan non mangiano nemmeno il miele e non possono coprirsi nemmeno con un maglione di lana! Preferiscono vedere le pecore morire di caldo piuttosto che tosarle.

  7. Corrado

    io ho tra i miei amici e contatti numerosi vegetariani e vegani. La mia impressione nel parlare con loro è che per molti sia una vera e propria religione dove se mangi la bistecca sei nel migliore dei casi guardato con sufficienza (povero scemo) o nei casi peggiori una pessima persona.
    Personalmente credo che ci sia un vantaggio nell’alimentazione a basso tasso di proteine animali e che un consumo così massivo sia dannoso per l’ambiente quanto per gli uomini. Il problema è quando si va per gli estremismi.
    Il punto è che come in tutte le religioni, per lo zelota se non sei un fedele allora sei un eretico.

  8. Emanuele

    Ehm, il link di prima lo avevo preso da qui
    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11142
    non ho capito se si può linkare direttamente la pagina da Cancer Epidemiology o no.

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