E voi dove andreste?

20140407_090631Guardate bene questa pagina pubblicitaria trovata sul magazine che si può trovare nei voli Easyjet a Maggio. Ho preso una pagina a caso delle tante che pubblicizzano destinazioni per le vacanze. Questa pubblicizza una catena di club/ristoranti delle isole Baleari. Con tanto di foto invitanti, informazioni utili su come raggiungere il luogo e contattare per prenotazioni. Un turista inglese quando apre il magazine viene attratto dalle foto accattivanti e che invitano al relax e allo svago. Non ha bisogno di un testo che gli descriva dove è il posto e che cosa si possa fare. E’ tutto lì in quelle foto. Dopo mesi e mesi di lavoro e pioggia e grigiore ha bisogno di un posto come questo per rilassarsi. L’unico motivo per cui una pubblicità esiste è per attrarre un cliente. Questo messaggio dovrebbe essere invitante, semplice e accessibile a tutti. Ora guardate bene la pubblicità che il comune di Cagliari invece ha deciso di pagare nel magazine di Easyjet.

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Ora immaginatevi un turista inglese medio che non conosce Cagliari, men che meno la Sardegna (solo il 15-20% degli inglesi sanno che esistem a d’altronde quanti italiani sanno dov’è l’Isola di Man o le Shetland?) e si ritrova questa pagina qui. Cagliari? Cosa è? Un vino? Un gelato? Un club? Ah no dev’essere una processione religiosa di qualche paese mediorientale. Un mosaico a pois, un albero in primo piano di notte e un acquario sotto. E poi un lungo e noiosissimo testo tradotto papale papale dall’italiano all’inglese. Incomprensibile per un italiano, figuriamoci per uno straniero che non sa nulla di questo posto. Migliaia di euro di tasse comunali spese per 4 quadrati messi uno sopra l’altro. Uno spreco di spazio, di risorse per una pagina incomprensibile nel messaggio che vuole dare e nel design.

Sorvolando sulla scelta del font, l’assenza di giustificazione del testo e altre questioni estetiche, trattasi di un lavoro così provinciale che mi sorge il dubbio che al comune sia andata così: “Abbiamo bisogno di fare pubblicità per la città. Tu conosci qualcuno Ignazio?”. “Sì c’è il cugino di Chicchitta che smanetta con il computer. E’ bravissimo guarda.”

E voi dove andreste se foste un turista inglese che ha bisogno di sole e relax e non conosceste né un posto né l’altro? Al Nikki Beach o nella terra delle palme viste di notte, i mosaici a pois, gli acquari e le statue di Gesù?

Ecco perché nessuno conosce la Sardegna, ecco perché non esiste turismo, ecco perché gli amministratori locali sono così provinciali.

10 commenti

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10 risposte a “E voi dove andreste?

  1. Ho visto cose talmente assurde nel poco tempo che ho avuto a che fare con l’amministrazione di Cagliari che non mi stupirebbe se fosse andata davvero come dici.

  2. @–>Fabristol

    Consolati. Non è solo l’amministrazione di Cagliari, ma anche quella di Venezia, di Milano, di Trieste e, probabilmente, di quasi tutte le province italiane.
    Questo perché, in Gran Bretagna, il soggetto a cui è stata affidata la comunicazione è uno super referenziato, con un titolo accademico idoneo, anni di duro lavoro e pluriennale esperienza nel settore, selezionato dopo una attento concorso in cui si sono valutate oggettivamente più proposte e più preventivi. La pubblicità è stata commissionata per promuovere efficacemente le località e non si sono mai persi di vista gli adeguati rapporti tra costi previsti e incremento di ricavi sperati dall’azione promozionale.
    Al contrario, in Italia, quando si fanno queste cose, si pensa solo al fatto che ci sono da depredare i fondi comunitari stanziati per il rilancio delle zone turistiche. La selezione viene fatta tra un mucchio di incapaci la cui unica qualità dev’essere il possesso d’una tessera d’appartenenza politica al partito che controlla l’ente responsabile della promozione.Tra questi, vincerà quello maggiormente ammanicato e più in grado di assicurare un idoneo flusso di denaro in nero ai politici di riferimento. Se poi la pubblicità è un cesso, chi se ne frega!
    Pensa che a Venezia, col Mose, venivano foraggiati addirittura i Verdi perché rompessero i coglioni, di modo che i lavori fossero sistematicamente interrotti così da non finire mai, garantendo denaro perpetuo ai politici di riferimento.
    E tu ti meravigli della pubblicità di Cagliari? Ma dove vivi? In Inghilterra? 🙂

  3. è sicuramente andata come dici, con l’aggravante che il “cugino di Chicchitta” si deve essere visto assegnare una consulenza di qualche migliaio di euro

  4. Sì Lector ma fa rabbia che tra le migliaia di foto di attrazioni di una città così affascinante come Cagliari abbiano messe quelle due cagate messe in croce. E’ uno schifo.

    Per Lamespior

    sicuramente e questo fa ancora più rabbia

  5. Snem

    Condivido la critica. Mi sento di dire che forse il paragone è un pò ingiusto, perché Nikki Beach è una società privata che sta pubblicizzando i propri hotel… poveri amministratori di provincia!
    Un dettaglio: Marbella è in Andalusia, non nelle Baleari.

  6. Snem a me pare pure peggio perché almeno la società privata paga di tasca sua se il marketing è sbagliato. Invece il comune di Cagliari continuerà a sborsare migliaia di euro per queste pubblicità cretine con i soldi dei contribuenti. Nessun feedback arriverà mai al comune, mentre la società privata monitorerà continuamente il suo marketing e se non andrà bene lo cambierà.
    Vabbè tra le tre località ‘ibiza, mallorca e marbella ‘ ho scelto proprio quella che non era nelle baleari. 🙂

  7. Snem

    fabristol ovvio che è peggio… non era mia intenzione difendere la pubblica amministrazione, au contraire! Mi fa pena il comune di Cagliari che gioca una partita in Champions quando sembra non essere qualificato nemmeno per la Serie B (forse con la metafora calcistica è più chiaro…)
    Un saluto e vediamoci a Mallorca!

  8. Kirbmarc

    Ma il problema (restando in metafora) è che serve qualcuno che faccia il centravanti nella partita di Champions contro il Real. Un allenatore che insiste per fare giocare a tutti i costi suo figlio o il suo amico, che non ha abbastanza talento nemmeno per la C2 non mi suscita pena, solo disappunto per la sua stupidità (e dato che, restando in metafora, io pago per la squadra, fastidio per vedere come sono investiti i miei soldi).

  9. Vincenzo

    E’ assurdo che la pubblicita’ migliore su l’Italia la vedi sempre sui siti e giornali stranieri.

  10. Incredibile! Amo la Sardegna, che ho visto innumerevoli volte. Mio figlio ha anche una parte di sangue sardo nelle vene. Ma ho visitato soprattutto il nord, l’arcipelago, e sono stata all’isola di s. pietro. Non sapevo assolutamente che non fosse pubblicizzata: è meravigliosa e, proprio nel cagliaritano ci sono posti, ancora poco battuti.
    Sono stata anche a Minorca, ma nel ’90.. devo essere imparziale, è l’unico posto che io ho visto (anche se non ho girato molto) ad essere uguale alla Sardegna (come bellezza del mare, dico).
    Sì, ricordo:-) era piena di inglesi!

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