Mentre i media occidentali ci fanno credere che ci sia un muro contro muro tra US e Russia sempre piu’ vicino al limite della guerra, recentemente invece le cose tra le due superpotenze stanno cambiando in meglio. Per la Russia soprattutto ma anche per tutti gli altri paesi occidentali. La Russia e’ al collasso economico a causa delle sanzioni ma soprattutto a causa della guerra del petrolio con l’Arabia Saudita. Tra Russia e Arabia si e’ instaurata una guerra fredda fatta di controllo del prezzo del petrolio oltre che di vera e propria “proxy war” in Siria. In pratica i sauditi hanno fatto una scommessa: quanto riuscira’ la Russia a rimanere al di sotto dei 40 dollari al barile? Poco si direbbe dall’economia russa ormai prossima al tracollo. Questa guerra del petrolio sta distruggendo la Russia ma di riflesso anche l’Arabia Saudita. Analisti parlano di meno di un anno prima che l’Arabia vada pure anch’essa al tracollo. Putin sa che i russi potrebbero farcela a resistere e sa che i sauditi stanno a galla grazie al petrolio con cui finanziano il welfare e il settore pubblico (si dice che il 90% dei sauditi siano dipendenti pubblici). Si prospettano tempi bui nella penisola arabica. Se i sauditi perdono consenso l’ISIS avanza.
Ora, la cosa interessante e’ che entrano in gioco gli USA per salvare la Russia e in un certo senso se stessi (vediamo perche’ piu’ avanti). Lavrov e Kerry stanno comunicando quotidianamente sul da farsi e sta vincendo per ora la diplomazia russo-iraniana. Infatti pare che gli USA abbiano tagliato gli approvvigionamenti di missili anticarro ai ribelli siriani da qualche settimana, per permettere a Bashar di riconquistarsi la Latakia, la regione costiera. Negli ultimi giorni i siriani, grazie ai bombardamenti a tappeto dei russi hanno conquistato 100 chilometri quadrati e quasi 30 paesi e villaggi dalle mani di Al Nusra e Turcomanni arrivando al confine con la Turchia (i giornali occidentali di propaganda non vi hanno detto niente vero?). Gli USA hanno inoltre fatto ritardare di una settimana, in accordo con Russia e Iran, gli accordi internazionali di pace. Proprio per far si che milizie sciite e esercito siriano possano riconquistare piu’ territorio possibile. Si dice che i sauditi e i turchi siano fumanti dalla rabbia. Putin tra l’altro, d’accordo con gli USA, vorrebbe i curdi sul tavolo di pace. Erdogan ormai e’ fuori dal gioco e lo si vede anche dagli utlimi commenti degli USA: “la Turchia e gli altri partner anti-terrorismo (leggi sauditi) non stanno facendo abbastanza per combattere l’ISIS”. Detto ad una settimana dai colloqui di pace…
Nel frattempo Rouhani si fa il tour europeo, incluso il Papa, tanto che fa gia’ la parte del vincitore. Italiani, tedeschi e francesi si sono gia’ fiondati sul mercato iraniano e ora nessuno li ferma piu’. Gli europei sono pro-asse russia-iran e gli USA se ne sono resi conto, a loro spese, troppo tardi. Renzi prima con South Stream (e greci e bulgari) e ora la Merkel con North Stream vogliono il gas russo nonostante quello che la Clinton o Obama vogliano.I tedeschi e i francesi vogliono fare affari coi russi. Cameron, anche se fa lo schizzinoso vuole i soldi dei magnati russi a Londra. E adesso la distensione avviene proprio perche’ la Clinton e’ in piena campagna elettorale e Kerry puo’ muoversi dietro le quinte.
Dicevo prima che gli USA salvando la Russia vogliono salvare anche loro stessi. Infatti pensate una Russia al collasso economico cosa creerebbe a livello globale:
1. un regime ancora piu’ fascista nelle mani di Putin a cosa potrebbe portare? Cosa farebbe un Putin umiliato dall’occidente, con la guerra civile in casa se non utilizzare la carta piu’ violenta contro l’occidente?
2. le repubbliche caucasiche e centroasiatiche come Ingushetzia e Cecenia vedrebbero il ritorno degli islamisti, l’Afghanistan diventerebbe un inferno grazie ai confini porosi tra Tajikistan e Russia. La Russia e’ il mastio che controlla l’Asia e che previene l’avanzata islamista.
Insomma una Russia con la museruola va bene ma una Russia all’angolo con la bava alla bocca sarebbe un disastro. Il fatto e’ che gli USA non hanno alcun controllo dei sauditi, forse l’unico paese al mondo che disobbedisce agli ordini americani. Ecco perche’ Kerry sta facendo di tutto per salvare la Russia. E i russi lo sanno e infatti stanno abbassando la retorica in Ucraina e nei balcani. Il nuovo ordine mondiale passa con gli stivali sopra Ryad e Istanbul, beccatevi questa wahabiti e ottomani del menga.
Qualsiasi Paese messo “all’angolo con la bava alla bocca” rappresenta una minaccia alla pace.
Posto che la pace sia l’obbiettivo da perseguire anche dai più cinici (in quanto e l’opzione più conveniente dal punto di vista economico) non possiamo che rallegrarci degli “aiutini” alla Russia.
Tuttavia, per la stessa ragione bisognerebbe evitare che anche la Turchia e l’Arabia Saudita finiscano nell’ “angolo con la bava alla bocca”, dato che sono entrambi Paesi di un certo peso economico e militare.
Quale sarà il “contentino” per loro?
beh ..per esempio la turchia continua a gioire della delocalizzazione industriale (che di paesi che se ne sbattono dell’ambiente e con manodopera a basso costo ce ne sono tanti, fiat 500 docet) e ringrazia.
Sembra proprio che l’asse russo-iraniano sia in vantaggio in questo momento, almeno rispetto Il problema sarà la reazione dei sauditi e dei turchi, e la politica americana del dopo elezioni.
Prevedo tempi bui per gli sciiti che non vivono in Iran e per i curdi. E siamo sicuri che la Clinton o chi per lei continuerà una politica di apertura con gli iraniani e i russi? I sauditi, i turchi e gli israeliani restano ancora abbastanza potenti con le loro lobby negli USA. Se vincesse Trump (difficile, ma non si sa mai) potrebbero persino tornare alla carica. Se vincerà la Clinton non credo che accetteranno il tutto supinamente.
Per carità, il regime saudita e Erdogan si meriterebbero di sparire, ma tremo al pensiero di una guerra aperta nel medio oriente. Senza contare i cani rabbiosi dell’ISIS, a cui nessuno sembra più prestare attenzione fra i giochi di potere.
Non so se l’Arabia saudita sia all’orlo del collasso. Ho letto di riserve per ancora 600 mld di $. Secondo me prima di crollare loro, gli altri (USA con le fraking companies e Russi) son già sotto terra.