Ho dato una scorsa alle statistiche del mio blog e posso dire che:
I post a carattere religioso tirano ancora (ma ne scrivo sempre meno), quelli scientifici un po’ meno; quelli di geopolitica attirano molti commenti ma poche entrate; le recensioni di film (che facevo) tirano ancora molto. La maggior parte delle persone entrano qui attraverso Facebook, quindi per me irrintracciabile il percorso che hanno fatto (magari dicono peste e corna del post e la gente clicca, pubblicitá negativa aiuta lo stesso).
Mi rincuora ma allo stesso tempo sconsola il fatto che riceva ancora migliaia di entrate su questo blog per questa serie di articoli. In particolare questo qua (circa 80000 entrate). Leggere poi quello che viene chiesto a Google per poi arrivare a questo blog fa venire i brividi. Tra l’altro so benissimo che la maggior parte delle persone che arrivano qui sono gggiovani: infatti le assurde domande che fanno sull’inglese sono piene di x, anke, perké, Xké ecc. Non c’é speranza neppure con la nuova generazione (mi chiedo come si possa fare una ricerca su Google usando Xké, ma evidentemente funziona).
Uno dei post piú cliccati é invece Pèsca e pésca. Il sondaggio funziona ancora e al momento 152 persone riescono a distinguere tra i due ma 113 non ci riescono, 60 a 40% circa.
Tieni presente che una gran parte dei tuoi affezionati (tra i quali il sottoscritto) ti segue via lettore feed, e quindi – credo ma non ci giurerei – non incide sul numero di visitatori né sul tracciamento dell’origine delle visite. A meno che poi non vengono a commentare, come in questo caso.
Internet è come il ristorante. Non guardare in cucina.
Sì, anch’io ti seguo tramite feed… e sono d’accordo anche che la quantità non è davvero indice di successo — non almeno per te, visto che non cerchi click per pubblicità.
Anch’io da feed!
A margine: purtroppo ci sono tantissimi 40enni che scrivono ancora “xke”, se non addirittura la maggioranza – i giovani non usano sms e hanno capito che risparmiare caratteri non serve.
Beh non immaginavo ci fossero tanti lettori che utilizzano feed. Di certo questi non entrano nelle mie statistiche. Significa quindi che è impossibile avere un’idea della propria audience.
In realtà secondo me in termini quantitativi il contributo dei feed resta comunque marginale: il punto è se mettere sullo stesso piano gli accessi “casuali” che arrivano occasionalmente tramite query da motori di ricerca (che pure saranno la maggioranza) rispetto a quelli che ti seguono con più costanza perché apprezzano i tuoi post e sono interessati alla tua opinione. Di questi ultimi sì, probabilmente è pressoché impossibile avere un’idea di quanti siano davvero.
Ciao Fabri, a me arrivano gli aggiornamenti direttamente in mail e a volte condivido l’articolo su Facebook, quindi magari anche colpa mia se ti arriva gggente brutta dai social 🙂
Per il resto gli articoli sull’Inglese, le recensioni dei film e gli articoli scientifici rimangono il TOP.
M.
Ah ok questo spiega tante cose. 😉