Comunicazioni di ISIServizio

E così si chiude la settimana dell’attentato a Manchester con la solita pletora di hashtag – #prayformanchester #terrorismwontwin – e frasi fatte come “vogliono toglierci la nostra libertà”. Lo abbiamo visto ogni volta che c’è stato un attentato terroristico. Il magico mondo di internet si attiva immediatamente con riflesso pavloviano e poi dopo una settimana tutto torna come prima: #xfactor #bigbrother #wewantboobs

Come al solito l’opinione pubblica e i media sono completamente slegati dalla realtà se pensano che gli attentati dell’ISIS abbiano come obiettivo quello di fare terrore e toglierci libertà. L’ISIS con i suoi attentatori suicidi non parla alle folle ma ai governi. Non parla ai libertini apostati occidentali ma ai servizi segreti. Usa le masse e i mass-media come amplificatore per smuovere governi e servizi segreti. E in questo chi fa retweet soprattutto durante le prime ore degli attacchi è tecnicamente uno strumento nelle mani dell’ISIS. Ma cosa vogliono dire gli attentatori ai governi occidentali e ai servizi segreti? Semplice: lasciateci stare. ISIS, al contrario di Al Qaeda, non ha canali ufficiali con i governi occidentali (almeno di cui abbiamo evidenza) e non ha altri strumenti per comunicare se non gli attentati terroristici. Infatti tutti gli attentati terroristici sono sempre legati a battaglie su campo in Siria o Iraq. Raqqa è circondata dalle truppe SDF (alleanza curdo-araba) con l’aiuto logistico e militare di US e UK. Proprio nei giorni scorsi hanno incominciato la manovra a tanaglia per assediarla completamente. Inoltre l’esercito siriano sta conquistando Maskanah a Est di Aleppo e sta muovendo le truppe per liberare Deir Ezzor. È un modo per dire ai governi occidentali: se non ci lasciate in pace ne faremo degli altri e ancora e ancora e ancora. E visto che ci siete fermate le truppe di Assad con ogni mezzo (quello che gli USA stanno facendo in questi giorni con l’invasione segreta dal confine giordano). È un modo già usato da altri gruppi terroristici anche negli anni 70 e mi pare assurdo che nessun analista ne parli oggi. Quando le milizie sciite irakene conquistano un nuovo quartiere di Mosul, ISIS fa detonare le sue bombe a Baghdad. Di nuovo, comunicazione per dire una sola cosa: fermatevi. Non è un caso che Al Qaeda abbia smesso di fare attentati terroristici in Occidente. Al Zawahiri ha esplicitamente vietato di farli perché ora i governi occidentali sono alleati su campo di Al Qaeda e la proteggono. Se qualcosa va storto hanno canali di comunicazione aperti tramite intermediari locali, non hanno più bisogno di fare attacchi suicidi. Al Qaeda è stata sdoganata e la comunicazione normalizzata. Governi, servizi segreti e ISIS sono indifferenti alle sorti delle masse. Lavorano su altri piani di esistenza rispetto a quello della nostra vita reale, su livelli paralleli che intersecano con il nostro mondo solo quando fa comodo per amplificare il messaggio.

 

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