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Hanno tutti torto ma Mattarella di più

Non sto a farvi un post sulla costituzionalità o meno delle scelte del presidente della repubblica anche se mi pare ci sia spazio per interpretazioni visto che l’Italia è divisa in due anche tra esperti. Personalmente tendo pero’ ad accusare Mattarella piu dell’altra parte per un semplice motivo: la sua scelta contro Savona è stata la più estrema e meno razionale. Non è vero che non aveva altra scelta. Se l’interesse superiore (anche all’art. 92) è quello di proteggere la Repubblica da scelte irresponsabili come uscita da Euro avrebbe potuto tranquillamente accettare Savona (che poi abbia questo potere è  un altro discorso). Se poi il governo con Savona ministro avesse proposto qualche progetto autarchico no-euro Mattarella avrebbe avuto il potere di veto. Infatti uscire da euro non è cosa semplice e richiede cambio di trattati internazionali di cui Mattarella è il garante. E’ lui che poi mette le firme a leggi e ha potere discrezionale su trattati internazionali.

Mattarella ha fatto la scelta peggiore: per prima cosa ha fatto esattamente quello che Salvini aveva in mente; e secondo ha dato un argomento in più a chi giustamente vede la longa manus dell’Europa e della finanza internazionale sulla vita politica italiana. Mattarella ha creato il prossimo governo Lega con maggioranza molto più grande di adesso e con proposte ancora più estreme. Ho sentito gente che fino a ieri era supereuropeista andare contro Germania e parlare di complotto. E’ psicologia da manuale che utilizzano tutti i politici autoritari da sempre: quando c’è nemico esterno la propria tribù si mette intorno al leader che la protegge. siamo animali e come tali ci comportiamo. Quando l’Italia fu punita dalla Società delle Nazioni con le sanzioni tutti, perfino gli antifascisti, furono d’accordo con Mussolini che si era superato il colmo. E furono proprio quelle sanzioni a dare legittimità a Mussolini per i futuri anni di guerra.

Mattarella ha creato un martire da un idiota, un leader da un minus habens, insomma ha affondato l’Italia.

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Il catastrofico 2012 che verrà del… Corriere

Dopo averci regalato articoli di intensa ispirazione “X-filiana” con una rubrica, Mistero Bufo, dedicata agli UFO nel 2011 (sempre in prima pagina ovviamente) il Corriere ci dà un’anteprima del suo 2012 con una sezione interamente dedicata agli astri (non astronomia, qui si parla di congiunzioni astrali e zodiaco) in collaborazione col grande settimanale scientifico Astra. Abbiamo anche un bel banner in prima pagina tra la testata e il primo articolo, mica a fondo pagina tra le cazzate e i cruciverba. Ma non è tutto perché quelli del Corriere ci vogliono comunque rassicurare per dirci che l’apocalisse del 2012 non avverrà con un articolo pubblicato in “cronache”. Ah, direte voi, si sono ravveduti e ci vogliono far capire che quelle sull’astrologia sono tutte cazzate. Macché, l’articolo ci spiega che l’apocalisse del 2012 non avverrà perché si tratta di una profezia che si basa sui numeri sbagliati e su interpretazioni sbagliate, mica perché è una boiata stratosferica new age: parola dell’avvocato sportivo Cantamessa, massimo luminare di astro…logia. Quelli del Corriere si sono pure scomodati ad intervistarlo perché loro non ci credevano alla profezia dei Maya sulla fine del mondo perché non ha “alcun fondamento scientifico” e sembra veramente una “patacca”. L’avvocato del Milan fa spallucce e fa sorrisi rassicuranti: tranquilli, l’apocalisse del 2012 non avverrà. Pfiu meno male che c’è Cantamessa!

Ma dopo “le tranquillizzanti parole di Cantamessa” giusto per rassicurarci ancor di più che non ci troviamo di fronte all’apocalisse il giornalista ci consiglia di leggere un libro sulle apparizioni mariane moderne che, lungi dall’essere delle suggestioni di massa miste a pareidolia diffusa tra pastorelli di 10 anni e/o schizofrenici, ci danno (queste sì!) delle indicazioni “per i tempi a venire. Un’indagine mariana contro le ipotesi nate dai Maya.” La Madonna sì, i Maya no. La Madonna vince a tavolino perché come puoi fidarti di questi messicani ante litteram tutti sicuramente narcotrafficanti e drogati e coi baffoni e il sombrero quando hai i profeti in casa tua nel nostro bel paese del sole mare calcio pasta tutti gli scaraffoni sono belli a mamma sua?

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La provincia

Pare che in Italia tutti si siano accorti dell’esistenza di Twitter in poche settimane: attori, presentatori, politici e soprattutto i giornalisti che ora ci spiattelleranno i tweet dei personaggi famosi sui giornali. Ci hanno scarcassato i maroni quando hanno scoperto Youtube, poi Facebook ora è il turno di Twitter. Aspettatevi titoli tipo “Il popolo di Twitter dice…”, “E su Twitter e già polemica.”, “E c’è su Twitter chi tuitta che l’assassino è un eroe”. Poi quando uscirà un hashtag tipo #berlusconicrepa o #papaculattone arriveranno le solite Gabrielle Carlucci a dirci che Twitter bisogna chiuderlo e regolamentarlo altrimenti è un Farwest. Ovviamente lo faranno utilizzando i messaggi in bacheca di Facebook, quello che qualche anno fa volevano chiudere per lo stesso motivo. Ma tranquilli arriverà un altro strumento del demonio e le solite Gabrielle Carlucci utilizzeranno un tweet per chiedere la chiusura del nuovo. Provincia, solo provincia.

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Linkissimi

1) ho intervistato Chiara Lalli al riguardo del suo nuovo libro C’è chi dice no. Da leggere qui.

2) su come la grammatica sia influenzata dalla politica e viceversa. Un post geniale che non si è cagato nessuno ma penso che sia mindblowing.

3) basterebbe seguire questa lista di consigli per far ripartire l’Italia. Tutta la lista più il taglio a quei fottuti miliardi che regaliamo a quegli inculabambini ogni anno.

4) non ho mai visto Bressanini così incazzato in un post. Talmente tanto che ho paura che la Fiorucci sguinzagli uno dei suoi avvocati per diffamazione. Ma ha santissima ragione. Abbiamo le scatole piene di tutte queste cazzate sul biologico, sul naturale vs chimico ecc. ecc. Le molecole sono sempre le stesse, non importa da dove provengano. Non esiste il nitrito di sodio “naturale” né biologico, esiste solo il nitrito di sodio. Punto. O capite questo oppure siete dei cretini e Bressanini ha ragione ad incazzarsi. Le aziende che usano questi espedienti infantili sono complici di spargere ignoranza nella popolazione.

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Perché succede solo in Italia

La manifestazione di Sabato era stata concertata internazionalmente in decine di paesi al mondo ma solo in uno è sfociata in violenza. Wall Street è occupata da più di una settimana, Londra, Madrid e Tokyo assediate. In generale manifestazioni pacifiche con addirittura gli indignados di Wall Street con scope e cestini per ripulire le strade. Perfino Piazza Tahrir ci insegnò la dignità di centinaia di migliaia di egiziani pacifici pronti a prendere manganellate e colpi di pistola.

In Italia invece no. E perché succede solo in Italia? Per due motivi molto semplici:

1) gli anni 70 fatti di manifestazioni studentesche, centri sociali, anni di piombo ecc. qui non sono mai morti ma continuano in altre forme. Antagonisti, centri sociali, no global, blackblock sono solo alcuni dei nomi per indicare i soliti figli di quella cultura collettivista e violenta mai estinta. Una cultura che ha protezione anche a livelli alti, cioè in sindacati, partiti politici, media e opinione pubblica. Una cultura tanto violenta quanto vigliacca. Vuoi fare guerriglia? Va benissimo, però poi non ti lamentare se ti prendi una manganellata. Prenditi le tue responsabilità di antagonista.

2) la polizia più corrotta e collegata alla destra sociale del mondo: tutti sanno chi sono questi antagonisti, tutti sanno in quali centri sociali si trovano, in quali forum scrivono. Tutti sanno (e la Polizia e i Carabinieri soprattutto) cosa faranno quel giorno, dove e quali obiettivi avranno. Ma ovviamente la polizia non interviene mai, si trova sempre impreparata e ogni volta è come se fosse la prima volta. Decine di ragazzi che prendono a sassaiole banche, mettono a fuoco auto private e pubbliche, camionette dei Carabinieri. Tutto questo indisturbati nonostante paghiamo fior fior di milioni per cannoni ad acqua, lacrimogeni e la presenza di polizia tra le più massicce al mondo ecc.

Perché? Perché fa parte dell’economia complessiva del teatrino delle parti. Ve lo immaginate nei giornali dei giorni successivi: “Manifestazione pacifica, la polizia riesce a controllare la folla e i facinorosi.” Non avrebbe senso. E i politici, di cosa discuterebbero, delle scritte sui cartelli della manifestazione?

Ovviamente no. Fa parte del teatrino: facciamogli fare un po’ di casino, tanto i mezzi blindati sono pubblici, così poi li possiamo additare come violenti.

Ma, non pensiate male, la cosa va benissimo anche ai ragazzi di sinistra. Tornano a casa ogni volta con trofei, foto ricordo, possono usare le bombolette spray per scrivere ACAB e tanta adrenalina da riutilizzare per la prossima volta: G8, G20, riforma Gelmini, OGM, antiUSA, anti Berlusconi, antibanchieri ecc.; ci sono tanti motivi per tirare un sanpietrino.

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I veri parassiti

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Le malattie dei media

Nonostante le nuove tecnologie disponibili, nonostante l’esperienza dei media maturata in più di 50 anni non riusciamo ancora a dare spazio alle notizie in modo omogeneo e disinteressato. I media sono incapaci di lavorare in multitasking. Prima l’Egitto, poi subito dopo la Libia, poi il Giappone, ora di nuovo al guerra in Libia. Sembra che le notizie debbano essere date una alla volta e non si possano sovrapporre. Qualsiasi cosa succeda in queste ore dall’altra parte del mondo sposterà di nuovo la nostra attenzione dalla Libia o dal Giappone. Ed è anche grazie a questo che Gheddafi è riuscito a riconquistare la Libia: tutti gli occhi erano puntati sul Giappone. Perché usare questo metodo gerarchico per le notizie? Sembra un residuato della struttura del giornale cartaceo: la prima pagina. Eppure ora abbiamo la possibilità di dare notizia in modo simultaneo senza problemi e senza gerarchie. Forse non è solo colpa dei media ma anche dell’opinione pubblica che non riesce a focalizzarsi su più argomenti allo stesso tempo. La mente umana non è fatta per il multitasking e troppe tragedie la anestetizzano. Tutto deve essere somministrato in modo lento e graduale e la tragedia non può durare più di uno o due settimane altrimenti non si attivano più le leve delle emozioni.

Ieri per esempio, sembravamo sull’orlo dell’apocalisse atomica grazie anche alle esagerazioni giornalistiche. La mattina ci siamo svegliati liberi dalle radiazioni e dalle paure atomiche ma impauriti dalle vendette gheddafiane. Nel frattempo nel silenzio dei media in Bahrein c’è una repressione senza precedenti e gli ospedali vengono chiusi e i medici picchiati a sangue. Tutto questo con l’aiuto dei sauditi di cui siamo alleati. In Yemen ministri e ambasciatori si stanno dimettendo dopo che l’esercito ha ucciso quasi cento manifestanti negli scorsi giorni. In Costa d’Avorio sta per scoppiare la guerra civile e l’ONU deve inviare altri 2000 caschi blu. In Egitto oggi c’è stato il primo referendum libero da 30 anni sulle modifiche costituzionali.

E tutto quello che sappiamo trasmettere ai cuori dei telespettatori è la morte dell’orsetto Knut.

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“They are snakes, my friend”

Posso dire di non aver capito tanto bene perché i francesi sono così desiderosi di bombardare Gheddafi? Qual è la posta in gioco? Quali sono le mire di Sarkozy in tutto questo? I francesi non dipendono così tanto quanto l’Italia per il petrolio libico. Non sarà forse per nascondere i finanziamenti che Sarkozy ha ricevuto da Gheddafi per le sue elezioni?

E l’Arabia Saudita? Il mio collega inglese di origini pakistane ieri mi dice: “Saudis are snakes my friend, they are snakes. One day they support you, the day after they bomb you.” In effetti i sauditi la settimana scorsa hanno inviato le proprie truppe in supporto del re del Bahrein, loro parente, per schiacciare le rivolte della maggioranza sciita. Poi hanno continuamente supportato Ben Alì e Mubarak nei mesi scorsi. Ovviamente hanno paura che la rivolta arrivi fino a loro. Eppure attaccare Gheddafi è un po’ come giustificare la rivolta della Cirenaica. Che abbiano anche loro mire espansionistiche per infiltrare le scuole saalafite in Libia? Per quanto Gheddafi parli sempre di Corano il suo è un regime socialista avverso al clero. Cosa c’è di meglio di una Libia amica post-Gheddafi per controllare il prezzo del petrolio?

Per quanto riguarda l’Italia la questione è molto semplice: avremmo potuto far fare tutti agli USA e ai francesi ma il governo Berlusconi è in crisi e ha bisogno di distrazioni di massa. Non vorrete mica protestare il 6 Aprile contro un Primo Ministro che è in guerra? Sareste ovviamente dei traditori e i giudici che lo chiamano in tribunale degli irresponsabili golpisti.

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Notizie paesane

Scusate la breve assenza ma è un periodo impegnatissimo.

Volevo solo rompere il mio “periodo impegnatissimo” con questo pensiero: da giorni basta che arrivi la notizia di qualche assassinio o ritrovamento di cadavere ché tutti i giornali lo schiaffano in prima pagina, e la Libia e il medioriente cadono nel dimenticatoio. Bastano poi quattro parole cretine di un Maroni o di un Bossi sul rischio terrorismo per riportare la Libia su (giorno dopo giorno mi convinco che questo terrorismo stia diventando solo lo spauracchio moderno dei governi, come lo furono prima delle guerre mondiali l’anarchismo, comunismo ecc.). E’ ovvio che c’è una volontà politica di mettersi il paraocchi con quello che sta succedendo nell’altra sponda del Mediterraneo. Anzi spesso la si usa a proprio vantaggio elettorale come nel caso della Lega. Questo insistere continuamente sui casi di cronaca di provincia è solo un modo per eccitare le vecchiette di paese che come unico argomento quando si incontreranno avranno solo “Hai visto che hanno trovato il corpo di quella ragazzina.” E giù milioni di donne che diventano piccole ispettrici Colombo per capire chi è l’assassino. Un Cluedo nazional-popolare insomma. In realtà che una ragazzina sia scomparsa e sia stata trovata uccisa dovrebbe essere una notizia per i giornali locali, non per quelli a tiratura nazionale. Anche perché di persone scomparse e uccise ogni giorno se ne contano a migliaia in Italia ma solo i casi più morbosi arrivano in prima pagina. Ci sono persone che hanno un bisogno ossessivo di ascoltare e seguire questi casi di cronaca ed è su questa fascia di persone che i politici più spregiudicati puntano: un elettore distratto è un elettore perfetto.

L’Italia non uscirà mai da questo provincialismo gossipparo.

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