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Lo specchio

Sulla vicenda della visita a Roma di Gheddafi credo che i giornali si siano focalizzati un po’ troppo sulla parte folkloristica piuttosto che su quella politica, economica e perfino antropologica. Bloggers più autorevoli di me hanno già detto la loro e non starò qui a dilungarmi: Stefano ci fa notare come i giornali di regime si inchinino al volere del monarca anche in questo caso, a costo di dover riscrivere la linea delle testate; Luigi ci ricorda che “non si sente fiatare neanche un ciellino, né dentro né fuori dal Governo.” per quanto riguarda le frasi incriminate sulll’Islam, come a dire “i nemici del cattolicesimo quando ci sono gli affari diventano amici”. Ma è Alessandro che c’entra il punto con questo post magistrale, in cui sono elencati tutti gli affari in corso tra la Libia e l’Italia.

Su una cosa Berlusconi ha ragione: quello che abbiamo visto in questi giorni era folklore, ma per nascondere ben altro. Decine di miliardi di euro regalati alla Libia e agli imprenditori italiani per gli appalti. Da dove vengono questi miliardi? Dalle vostre tasche, dalle vostre tasse. Per far cosa? Per finanziare un dittatorello del Nord Africa di modo tale che gli imprenditori italiani possano utilizzare il sudore della vostra fronte per i loro affari. Mai come ora è evidente che lo stato sono loro, cioè i politici e gli amici dei politici, cioè i grandi imprenditori. Parassiti della peggiore specie che vi prendono per il culo dalla mattina alla sera con idee farlocche come la democrazia, lo stato, la società, il welfare ecc. Bullshits. E non voglio sentire nessuno parlare di capitalisti brutti e cattivi. Questo non è capitalismo, si chiama corporativismo ed è vecchio come il cucco qui in Italia. Capitalismo, ovvero libero mercato, è ben altro: questo è parassitismo, statalismo, corruzione, mafia. Dai padroni del vapore di rossiana memoria che portarono Mussolini al potere agli Agnelli fino a Berlusconi e ora Impregilo.

Sulle amazzoni, sulle lezioni di Corano e i cavalli berberi ecc. c’è poco da dire se non che si tratta di una presa per il culo di Gheddafi nei confronti di Berlusconi: belle donne, harem, puttane, potere assoluto, spettacolo e sorrisi. Gheddafi ha centrato il punto meglio di chiunque altro, ha capito quali sono i modelli del successo berlusconiano e sbeffeggia il Bel Paese. Gheddafi non fa altro che portare uno specchio appuntato sul petto per farci vedere da chi siamo governati, che merda di paese siamo e in definitiva che merde siamo. Bravo Gheddafi, tu sì che ci hai capito.

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“Perché tanto odio?”

Lasciando da parte la questione della violenza, delle responsabilità ecc. vorrei concentrarmi sulla parola più usata ed abusata di questi giorni: odio.

“Perché tanto odio?” E’ questa una delle prime cose che ha detto Berlusconi in ospedale. Come “Perché ce l’hanno tutti con me?”, “Cosa ho fatto di male?”, “Perché sono così cattivi mamma?”. I bambini piccoli, così come molti altri vertebrati superiori, vedono il mondo solo dal proprio punto di vista. I bambini piccoli, ma anche il cane se ne avete uno, penseranno che qualsiasi bisticcio in casa sia contro di loro. Non solo, ma non capiscono le conseguenze contro gli altri dei propri gesti. In pratica mancano dell’immedesimazione. Fa parte del carattere degli egocentrici e sappiamo quanto Berlusconi sia superegocentrico. Si è detto da più parti che è inevitabile che un uomo come Berlusconi attragga su di sé sentimenti contrastanti come amore e odio (lo vediamo anche con Obama per esempio) nell’opinione pubblica, ma io dico che a molti esponenti del governo ha fatto anche piacere in passato attrarre questa contrapposizione violenta contro di loro. D’altronde non si basa su questo la discesa in campo di Berlusconi? Eliminare i comunisti che controllano l’Italia, bloccare chi semina odio contro di noi con manifestazioni, girotondi, giornali e tribunali. Davvero Berlusconi sarebbe salito al potere senza il tema dell’odio dell’avversario? Berlusconi ha coltivato nell’orticello della opposizione le piante più spinose, come Di Pietro, e ora se ne lamenta. Di Pietro è una creatura di Berlusconi, è il rovescio della sua medaglia, è lo specchio deformante su cui ogni giorno si guarda. Senza l’odio Berlusconi sarebbe il nulla, non esisterebbe nemmeno politcamente.

Non so perché ma quando ho letto quel “Perché tanto odio?” mi sono immaginato un elefante che passa ogni giorno sopra un formicaio tormentando le sue formiche e ad un certo punto, colpito da una pietruzza lanciata dalle formiche, si chieda: “Perché tanto odio?”.

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Una nuova tecnica per combattere la criminalità

Interessante.

Ora vorremmo sapere quanti criminali avete nel mirino ma aspettate un processo contro Berlusconi per tirarli fuori al momento giusto.

Che so, se accusiamo Berlusconi dell’attentato alle Torri Gemelle il giorno dopo arrestate Bin Laden? Son sicuro che ne sareste capaci.

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Taglia e cuci

Dopo le clamorose immagini ritoccate da Videolina prima (non avevamo dubbi sulla fedelta’ della TV sarda al premier) e poi riprese dalla RAI, pare che anche nel sito del Governo ci si diverta a togliere e taroccare interventi, interviste com’era abitudine nell’Unione Sovietica staliniana. Infatti nella trascrizione dell’intervista alla CNN manca la parte relativa alle “gaffes internazionali”. Quella parte in cui dice che di gaffe non e’ fatta nemmeno una. Forse in questo modo Berlusconi potra’ negare quella parte dell’intervista dicendo: “Sono tutte menzogne della sinistra. Ho i trascritti ufficiali e lo posso dimostrare.”

Grazie a Tau Zero per averci fatto notare la cosa.

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La periferia di Villa Certosa

1182856134715_lavillaOggi e’ una giornata triste per la politica italiana. Non solo per chi ha perso ma anche per chi ha vinto. Per quanto sia stato sempre critico in passato per alcune scelte di Soru, in queste elezioni regionali non avevo dubbi su chi avrei votato se fossi stato in Sardegna. Quello che ha vinto (chi e’? da dove e’ uscito fuori? cosa vuole? quale e’ il suo programma?) e’ stato solo una pedina della grande scacchiera ordita da Berlusconi. Il monarca assoluto d’Italia ormai sceglie tra i propri amici e parenti chi mettere ad amministrare le proprie baronie. Caduto l’Abruzzo, presa la Sardegna, fra un po’ una spinta alla Campania e Berlusconi regnera’ su tutto e su tutti. Ecco perche’ dico che questo e’ un giorno triste anche per chi ha vinto. Perche’ una democrazia liberale e’ tale solo quando vi e’ pluralita’. Altrimenti diventa dispotismo oligarchico. Per quanto Soru potesse avere alcuni difetti, aveva in mente un’idea del futuro della Sardegna e la voleva portare avanti con passione e impegno. Si puo’ avere rispetto di un uomo coraggioso come lui anche quando non lo si appoggia apertamente. Ma come possiamo avere rispetto di un manichino, una marionetta, un cortigiano di un monarca? Cosa sara’ ora della Sardegna amministrata direttamente da Porto Cervo o da Arcore? La Sardegna sara’ il giocattolo di una persona; la periferia della sua Villa Certosa. C’e’ poco da gioire.

E c’e’ poco da gioire perfino per quello che significa a livello nazionale per l’opposizione. Un’altra debacle vergognosa del PD e di Veltroni che in un paese normale si sarebbe gia’ dimesso. Nello stesso giorno tra l’altro un berlusconiano DOC come Renzi veniva eletto alle primarie del PD di Firenze. L’onda lunga sta arrivando perfino nelle regioni piu’ rosse. La Toscana sara’ la prossima a cadere nelle mani del berlusconismo di sinistra rutelliano, o forse addirittura di destra.

L’UDC prende piu’ del 10% nelle elezioni sarde dando un segnale chiaro a Berlusconi. Se l’UDC tornera’ nel centrodestra Berlusconi potra’ contare sul 70% del potere partitico piu’ gli infiltrati dell’opus dei rutelliani nel PD. Un potere immenso senza argini.

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Conati guzzantiani

Guzzanti dice che Berlusconi che equipara Saaksvili a Saddam lo fa vomitare. Ci credo, Berlusconi quando gioca col diavolo fa vomitare un po’ tutti. Pero’ non so cosa sia piu’ vomitevole: chi dice stronzate o chi sta ancora nel partito di chi dice stronzate.

Ti hanno tolto la scorta, Guzza’, ti hanno pure graziato la figlia dopo che la volevano dare in pasto alle iene. Non sara’ il caso di andarsene da quel partito “vomitevole”?

Sono sicuro che arrivera’ a breve una (vomitevole) dichiarazione del portavoce del PdL Capezzone, il quale lecchera’ il culo a Putin. Antonio Russo si stara’ rivoltando nella tomba.

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Il Nano frega Soru 2-0

Nel teatrino che si è svolto ieri a Cagliari con l’arrivo del papa c’è da registrare una bella cronaca politica. A me fa ridere ma per molti che hanno a cuore Soru farà piangere. La situazione è questa: Soru accoglie il pontefice con 1 milione 400.000 di euro e una organizzazione faraonica, ma il papa si dimentica di nominarlo preferendogli Berlusconi, Letta e Floris. In pratica il governatore sardo ha regalato una vetrina elettorale per Berlusconi il quale è apparso insieme al papa in diretta nazionale giusto giusto per le elezioni regionali che si terranno a breve in Sardegna. Il Nano è un genio. Ha usato Soru e il papa per il proprio tornaconto. Non solo ma in una intervista ha detto che chiunque contesti il papa è un comunista, tutto questo detto di fronte al neoproprietario dell’Unità!

Ah dimenticavo: un riassuntino di ciò che è successo ieri a Cagliari con la notizia che i soldi per la visita papale hanno quasi sfiorato i 2 milioni di euro. Presto su Giornalettismo.com.

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L’Alleanza

Curioso come a sinistra nessuno abbia protestato contro le bordate vaticane sui temi dell’immigrazione. Curioso dico, perché pare che a sinistra (o come la chiamano ora estrema-sinistra-radicale, ma che non ha niente della tradizione Radicale con la R maiuscola), protestino contro il papa e i preti solo quando fa comodo a loro. Cioé solo quando i preti vanno contro i loro interessi e programmi.

Invece un vero laico (e aggiungerei sano e adulto anticlericale) si dovrebbe opporre ad ogni intrusione clericale nella vita politica italiana, perché è in palese violazione del Concordato tra Stato italiano e Vaticano. Tanto palese che i patti tra i due stati sono ormai carta straccia e dalla parte italiana si è su(p)ini alle direttive papali come non lo si era da secoli. Secondo i trattati internazionali i politici italiani non possono contestare le leggi vaticane, né l’amministrazione vaticana, né la palese mancanza di diritti civili, sindacali di quel fazzoletto di terra concesso anni orsono. Ma i preti sì. I quali parassitano in regime di monopolio cultuale ed economico lo Stato italiano succhiando denaro, cultura e progresso in quello che noi laici chiamiamo “clericalismo“.

L’unica cura per il cancro del clericalismo è l’anticlericalismo. Cioé eliminare tutti i privilegi accumulati in duemila anni della casta sacerdortale, tagliando i flussi di denaro, compiacenze e ingerenze della vita pubblica. Una volta ridotto il chierico a normale cittadino come tutti gli altri, l’anticlericalismo non ha più motivo di esistere e si può rimettere nel cassetto. Subito pronto però a riapparire quando la Storia lo richiede. E di questa cura antitumorale c’è un disperato bisogno, credetemi.

Tanto più è vero quando un Berlusconi inusuale si schiera apertamente a fianco della Chiesa e di fatto con le parole papali della scorsa settimana fonda un patto di alleanza che lo terrà sul suo scranno per decenni (almeno fino a quando non muore). E suvvia, almeno Mussolini aveva la schiena diritta e nella sacra alleanza tra fascismo e vaticano era pur sempre lui che comandava e papa Pio XII relegato a mero alleato per istupidire le masse di analfabeti rurali. Qui invece, in questo sciapido presente, mi pare che il burattinaio sia il Benedetto XVI e Berlusconi relegato a mero alleato per istupidire le masse di analfabeti borghesi.

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Clerikalia

1. Il papa benedice Berlusconi e il suo governo ufficialmente a meno di dieci giorni dall’incontro bilaterale tra Stato della Santa Sede e Stato Italiano (violazione del Concordato del 1929 e della sua revisione del 1984 tra Santa Sede e Stato italiano).

2. Fa l’elenco delle sue richieste tra cui soldi per le scuole private cattoliche e leggi clericali (violazione del Concordato del 29 tra Santa Sede e Stato italiano).

3. Bagnasco interviene ogni giorno sulla politica italiana come unico governo ombra. Interviene su politica interna, tasse, immigrazione, sicurezza e etica (violazione del Concordato del 29 tra Santa Sede e Stato italiano. Violazione art. 7 Costituzione Italiana).

4. Dopo che il Comune di Roma aveva dato l’autorizzazione al Gay Pride di Giugno, dopo che tutto era stato organizzato per bene, il Vaticano decide di fare un concerto lo stesso giorno e nella stessa piazza. E il Comune di Roma offre la piazza al Vaticano e la toglie al Gay Pride.

A me pare una cosa sconcertante. Ci stiamo abituando a tutto e’ vero ma esiste sempre un limite.

Arrivati a questo punto il Vaticano puo’ indire concerti, messe, cori o manifestazioni quando vuole e dove vuole semplicemente per il gusto di bloccare altri manifestazioni “concorrenti”.

Ah e se volete sapere perche’ esiste il Gay Pride e quale e’ il suo significato leggetevi questo.

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Riassunto: monopartito, opposizione scomparsa, gerarchie ecclesiastiche che comandano e dettano leggi, leggi contro minoranze etniche, discriminazione sessuale e religiosa. Ho un deja vu’…

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Sindrome di Stoccolma collettiva

Ora sono diventati tutti berlusconiani. Da non crederci.

E gli unici a fare opposizione a Berlusconi sono… gli spagnoli.

D’altronde molti a sinistra avrebbero voluto uno come Zapatero all’opposizione. Beh siete stati accontentati.

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