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La Rivolta di Atlante – recensione

Finalmente ho finito di scrivere una serie di impressioni sul romanzo La rivolta di Atlante, o Atlas shrugged in inglese, di Ayn Rand, il romanzo su cui si basa il titolo dell’altro mio blog. Potere darci un’occhiata qui per capire anche le ragioni che mi hanno spinto ad aprire il blog Who is John Galt.

Buona lettura e spero che vi possa spingere a leggerlo.

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Un nuovo (piccolo) progetto

E’ da qualche tempo che sto lavorando ad un progetto parallelo “blogghettaro”. Purtroppo il tempo è diventato scarso e soprattutto prezioso e ho continuamente procrastinato l’avvio del progetto. Ora ho una prima bozza di lavoro ma ci sono ancora tante cose da aggiungere. E’ un nuovo blog che si muoverà parallelamente a questo e che si occuperà solamente di un argomento: il libertarismo. Sotto tutti i punti di vista: politica, cultura, letteratura, cinema, arte ecc. Non sarà il solito blog libertario che parlerà solo di economia e utilizzerà un linguaggio criptico comprensibile solo agli “adepti”. Quello che ho voluto creare è un blog per chi libertario non è, cercando di immedesimarmi in quello che ero io anni fa prima di diventarlo. Le paure, i pregiudizi, le critiche, la rabbia che proverete leggendolo, le conosco bene. Perché le ho provate anch’io e so cosa si prova e cosa si pensa leggendo o ascoltando i discorsi dei libertari. “Ma questi sono pazzi!”, “Sono fuori dal mondo!”, “Questo è inaudito, va contro tutto quello che ho sempre pensato!”. Arriverà un giorno, come è successo a me, in cui vi si apriranno gli occhi e potrete dire come ho fatto io: ma come ho fatto ad essere stato cieco per così tanti anni?

Clickate sull’Atlante che sorregge il mondo e se volete commentare lì siete i benvenuti (questo post ha i commenti disabilitati).

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Gli incentivi statali visti sotto la lente libertaria

Cosa può dire un libertario su questa notizia, ovvero gli incentivi statali da 21 milioni di euro per acquistare elettrodomestici? Qual è il suo punto di vista? Una volta scoperto l’inganno dello stato cosa ci può dire dall’esterno?

Il concetto semplice semplice è questo:

lo Stato ti preleva forzatamente soldi tramite tasse, balzelli, IVA ecc. Poi usa parte di questi soldi (90%) per se stesso, per sopravvivere e continuare la sua propaganda ingannevole e per nutrire i parassiti (ovvero i politici, i burocrati ecc.). A questo punto entrano in gioco i parassiti più bastardi di tutti, ovvero i grandi imprenditori che, riuniti nella lobby più grande la Confindustria, pretendono parte del bottino. Cosa fanno? Si inventano “gli incentivi“. I politici in combutta con gli imprenditori (da cui riceveranno aiuti economici e politici per le elezioni) prendono il restante di quello che vi è stato preso dalle tasse e dicono: “Ora vi diamo tanti soldini così potete comprarvi quello che volete.” Traduzione: “Ora che vi abbiamo ciulato i soldi, ma facendovi credere che erano per il vostro bene, ce li dividiamo tra noi e gli imprenditori. Però vi diamo il contentino dello 0.0001% di quello che vi abbiamo dato così lo spenderete di nuovo per rimpinguare le casse dei nostri amici. In questo modo incassereremo il 100% di quello che ci avete dato fin dall’inizio.”

Una lavatrice che vi sarebbe costata 100 euro ora vi costa 150 euro e voi ora siete tutti contenti perché pensate di fare l’affarone.

In questo sistema diabolico chi ci guadagna? Ma è chiaro, solo gli sfruttatori, ovvero i parassiti dello stato politici e imprenditori. Chi ci perde? Gli sfruttati, ovvero tutti gli altri.

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Punti di vista sul genio

Il punto di vista di un collettivista:

“There’s no such a thing as the intellect. A man’s brain is a social product. A sum of influences that he’s picked up from those around him. Nobody invent anything, he merely reflects what’s floating in the social atmosphere. A genius is an intellectual scavenger and a greedy hoarder of the ideas which rightfully belong to society, from which he stole them. All thought is theft. If we do away of private fortunes, we’ll have a fairer distribution of wealth. If we do away with genius, we’ll have a fairer distribution of ideas.”

“Non esiste alcuna cosa come l’intelletto. Il cervello di un uomo è un prodotto sociale. Una somma di influenze che ha preso da coloro che sono intorno a lui. Nessuno inventa alcunché, egli [l’uomo] semplicemente riflette ciò che sta fluttuando nell’atmosfera sociale. Un genio è uno spazzino intellettuale e un avido accaparratorre delle idee che appartengono per diritto alla società, dalla quale le ha rubate. Tutto il pensiero è furto. Se eliminiamo le proprietà private, avremo una più giusta distribuzione delle ricchezze. Se eliminiamo il genio, avremo una più giusta distribuzione delle idee.”

Il punto di vista di un individualista.

“An inventor is a man who asks ‘Why?’ of the universe and lets nothing stand between the answer and his mind.”

“Un inventore è un uomo che chiede ‘Perché?’ dell’universo e non lascia che rimanga nulla tra la risposta e la sua mente.”

Ayn Rand Atlas Shrugged

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Quando i governi ci metteranno a dieta

Question: Your solutions, on stopping drug trade, is, give up, give up to world drugs. I say zero tolerance, we use the military for aid, we stop it from getting into the country, we cut it off at the source. Why give up on that fight?
Ron Paul: What you give up on is a tyrannical approach to solving a social and medical problem. We endorse the idea of voluntarism, self-responsibility, family, friends, and churches to solve problems, rather than saying that some monolithic government is going to make you take care of yourself and be a better person. It’s a preposterous notion, it never worked, it never will. The government can’t make you a better person, it can’t make you follow good habits. Why don’t they put you on a diet, you’re a little overweight…

The Morton Downey Jr. Show, July 4, 1988

Traduzione:

Domanda: Le sue soluzioni, sul fermare il traffico di droga è arrendersi, arrendersi al mondo della droga. Io dico zero tolleranza, usiamo l’esercito come aiuto, fermiamo la droga dall’entrare nel paese, tagliamo alla radice. Perché arrendersi in questa battaglia?

Ron Paul: Ciò a cui ti arrendi è un approccio tirannico per risolvere un problema sociale e medico. Noi sosteniamo l’idea del volontariato, responsabilità personale, famiglia, amici e chiese per risolvere i problemi, invece che dire che una qualche sorta di governo monolitico si prenderà cura di te e ti farà diventare una persona migliore. E’ una nozione ridicola, non ha mai funzionato, e mai lo farà. Il governo non può farti diventare una persona migliore, non può farti seguire sane/buone abitudini. Perché non ti mettono a dieta, sei un po’ sovrappeso…

Via Il Gobbo Mefistofelico!

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Pensionamenti

Fin da bambino mi sono sempre chiesto come funzionasse il sistema pensionistico. Cioè da quanto mi fu spiegato lo stato prende i soldi di una persona in prestito per poi ridarglieli nel futuro quando non lavorerà più. Ecco, io questa cosa non l’ho mai capita né da bambino né oggi. Che senso ha dare i soldi a qualcuno per poi farteli restituire fra qualche anno? La storia poi si complica perché lo stato tassa quei soldi e te ne restituisce meno di quanto avevi dato. Quando chiedi in giro perché esiste la pensione la gente cade dalle nuvole come per tutte le cose a cui sono abituati ma a cui non hanno mai pensato. Ti rispondono “Perché quando sarai vecchio non avrai lavoro.” Io rispondo che: “I soldi della pensione non sono regalati dallo stato. Sono soldi tuoi che ti ha preso dalla busta paga e ora ti ridà a poco a poco. Quei soldi avresti potuto conservarli in banca, investirli in immobili o in azioni, creare un’attività, darli in beneficienza, costruire una casa per i tuoi figli ecc. Invece lo stato te li prende perché…”

“…perché i cittadini non sarebbero in grado di gestire i propri soldi e non gli rimarrebbe niente da vecchi.” Ti rispondono.

Ecco, io questo ragionamento proprio non lo concepisco. Cioè capisco uno stato socialista del 900, i fascismi europei e quant’altro, ma perché uno stato che si definisce liberale si permette di decidere della gestione del mio capitale? Perché non posso essere il fautore del mio destino, prendermi le responsabilità della mia vita, gestire i miei beni come piace a me? Lo stato mi prende i soldi senza chiedermi se lo voglio. Me li ruba quando avrei potuto utilizzarli investendoli in una mia attività, per i miei figli ecc.

Il sistema pensionistico statale è un furto perché: A) non è volontario; B) ti danno meno soldi di quanti ne hai dati; C) lo stato usa gli interessi maturati da quei soldi per guadagnarci a tue spese.

Ora tutto questo post nasce perché io ho un problema grosso come una casa. Lavoro e lavorerò all’estero per alcuni anni e in ogni stato in cui vado mi vengono rubati soldi dalla mia busta paga per la mia futura pensione. Ma se io cambio residenza in un altro paese quei soldi non mi verranno più restituiti. Quando tornerò in Italia i contributi versati all’estero non potranno essere più recuperati. In poche parole gli stati che mi hanno ospitato si sono beccati migliaia di euro da me gratis.

Ecco, c’è qualcuno che vive all’estero che ha lo stesso mio problema? E qualcuno conosce una soluzione? Grazie.

P.S.

E per quanto riguarda gli anni d’Università da riscattare? Beh leggetevi questo e capirete perché se uno può scegliere tra versare i contributi per una pensione fra 50 anni e tenersi il capitale ore sceglie la seconda. Se alle persone viene data la possibilità di scelta veramente pochi verserebbero i contributi.

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AAA cercasi miliardario libertario

Leggendo quest’articolo mi e’ venuta in mente un’idea.

Invece di cercare di fare una rivoluzione liberale-libertaria-liberista e libertina in Italia o in qualsiasi altro paese al mondo, l’idea di costruire una nazione in mezzo al mare bypasserebbe tutti i problemi.

Questo e’ il mio progetto:

1. tecnicamente qualsiasi installazione in acque internazionali (oltre le 20 miglia marittime dalla costa) e’ fuori dalla giurisdizione degli stati. Quindi possiamo costruire un’isola artificiale o una piattaforma offshore nel Mar Tirreno nel triangolo compreso tra Lazio, Sardegna e Sicilia.

2. costruzione di una comunita’ totalmente libertaria. Scrittura di una costituzione di un paio di paginette: pochi punti ma buoni. L’isola si fonda sul sacro ed inviolabile principio (art. 1) del “su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente l’individuo e’ sovrano.” Da cio’ deriva tutto il resto.

3. prima di salire si firma un contratto. Chi non rispetta il contratto viene espulso. Easy. Chi nasce nell’isola al compimento dei 16 anni firma il contratto. Se non vuole firmarlo se ne va.

4. liberta’ di stampa, espressione, ricerca, culto assolute. Niente proibizionismi di alcun genere.

5. la popolazione a causa del contratto da firmare e della costituzione da rispettare verra’ automaticamente selezionata: niente comunisti, niente fascisti, preti, mullah, bonzi e quant’altro. Niente di tutti questi perche’ nessuno dei citati rispetterebbe l’art. 1 della Costituzione.

Unico problema: abbiamo bisogno di un plurimiliardario che ce la costruisca. Qualche volontario?

A parte le battute e’ tecnicamente possibile farlo: serve solo il denaro. Tra l’altro se si organizzasse una colletta tra i futuri cittadini si potrebbe veramente realizzare.

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