Archivi del mese: novembre 2015

No one

No one cares about the innocent yemenis killed by the french bombs thrown by the Saudi; no one cares about the brave kurds killed by the NATO turkish on a daily basis; no one changes Facebook profiles for the hundreds of shia lebanese killed on the same day of Paris attacks; no one gives a shit about the alawites beheaded by ISIS; and no one gives a god damn shit about the 250 russians killed on the bombing of a flight in Sinai.

2 commenti

Archiviato in Uncategorized

Perché la Francia

Da più parti oggi sento una domanda: perché la Francia? Già, perché non la Russia, gli USA o UK?

Credo che ci siano alcuni motivi:

  1. a volere essere cinici credo che sia anche e soprattutto una questione di facilità. In un paese in cui il 10% dei cittadini sono musulmani sunniti e molti dall’ex colonia Siria risulta molto più facile far entrare armi e organizzare una strage. Il Regno Unito è un’isola e gli USA, beh sono dall’altra parte dell’Oceano.
  2. pochi osservatori si sono resi conto che la Francia ha incominciato a bombardare ISIS da Settembre per farsi riconoscere nel club delle Nazioni. Una mossa politica, non militare o antiterroristica per far parte di quelle nazioni che avranno i contratti per il post-Assad. Stesso giochetto che ha fatto con la Libia. Peccato che la Russia si sia messa di mezzo. Infatti Hollande la scorsa settimana ha pensato bene di bombardare gli impianti petroliferi e di gas dell’ISIS, ovvero ha spostato il target da militare e industriale, magari per fare un favore alla francese Total?
  3. in un certo senso quindi l’attacco dell’ISIS è una risposta diretta e personale a Hollande: non metterti in mezzo con i tuoi giochetti da politico provincialotto in cerca di fama. Hai il 10% della popolazione musulmana sunnita, possiamo creare la guerra civile in casa tua. La Siria non è piu la tua colonia.
  4. far intervenire un terzo paese, dopo US e Russia, a bombardare il Califfato potrebbe sembrare una mossa stupida ma in realtà è geniale. La Francia dovrà ora intensificare i raid e interloquire con i russi, facendo cosi incazzare gli americani. Dovrà appoggiare i curdi facendo cosi imbestialire la Turchia. In un certo senso è come mettere il bastone fra le ruote della NATO.

Dei leader musulmani il primo e forse l’unico a mandare le condolianze è stato Rouhani, giusto per far capire chi veramente sia l’alleato naturale dell’Occidente tra Arabia Saudita e Iran.

3 commenti

Archiviato in Uncategorized