Archivi del mese: marzo 2020

La più grande concentrazione di potere mai vista nella storia moderna

Distratti, troppo distratti dall’emergenza pandemia la situazione democratica nei paesi occidentali è passata in secondo piano. Eppure ogni giorno è sotto gli occhi di tutti quello che sta succedendo: i governi si sono dati poteri eccezionali, spesso anticostituzionali, spesso senza consultare i parlamenti e hanno di fatto sospeso tutti i diritti fondamentali dei cittadini nonché le regole fondamentali su cui si fondano le democrazia moderne.

Nel caso italiano dobbiamo tornare indietro di molti secoli per vedere una concentrazione tale di poteri in una persona sola. Parliamo della storia preunitaria, prima che lo Statuto Albertino fosse promulgato. Insomma di monarchia. Infatti, neppure durante il Fascismo il potere si era concentrato cosi tanto come in questi mesi con il governo Conte. Mussolini si consultava con il Gran Consiglio, i gerarchi del Partito Fascista e il Re. Giuseppe Conte ha sospeso con una serie di decreti tutti i diritti fondamentali dei cittadini garantiti dalla costituzione senza consultare Parlamento e spesso neppure il Consiglio dei Ministri. Di fatto creando uno stato di polizia permanente con imposizione di misure draconiane, poteri illimitati a forze di polizia e equiparazione dell’esercito alle forze di polizia.

Tutto quello che abbiamo criticato dei paesi autoritari come Cina, Russia e Iran è stato adottato in poche settimane. La situazione istituzionale è preoccupante perché è peggiore rispetto a quello che succede appunto in Cina e Russia dove invece un minimo di bilanciamento dei poteri è esistito. Putin, per dire, ha dovuto parlare di fronte alla Duma.

“Ma si tratta di un’emergenza, sarà solo temporaneo.” Sento dire. E invece il problema è che anche quando questa pandemia sarà finita molte di queste misure rimarranno. Cosi come molte leggi, istituzioni e prassi del fascismo sono rimaste dopo la guerra, cosi come molte leggi anti-terrorismo sono rimaste dopo gli anni di piombo, cosi come il Patriot Act è rimasto dopo l’11 Settembre 2011 cosi molte di queste regole e disposizioni rimarranno nel Dna del paese. Alcune come legge, altre come disposizioni locali, altre come format latenti da tirare fuori quando un governo avrà bisogno di poteri speciali. Nessuno potrà dire nulla quando il prossimo governo Lega-FDI vorrà chiudere i confini o sospendere Schengen o usare i militari per la prossima emergenza migranti. O per una ipotetica Italexit.

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Cassandra in terra straniera

In questi giorni vivere nel Regno Unito è alquanto estraniante. È come avere poteri di preveggenza mentre tutti gli altri sono ciechi. 48 ore fa dicevo ai miei amici inglesi che sarebbe successo questo e quello e mi guardavano come se fossi una Cassandra. Tutto è accaduto esattamente come negli altri paesi ma 10 giorni più tardi eppure NESSUNO ci credeva. Ieri sono andato al supermercato ed era vuoto per l’assalto delle persone. Domani ci sarà la chiusura delle scuole come previsto. I miei bimbi li ho presi in casa una settimana prima. Fra un po’ forse arriverà l’obbligo di quarantena in casa. E tuttora le persone non ci credono. In quasi tutti i paesi abbiamo avuto rivolte ed evasioni dalle carceri. Son sicuro che capiterà pure qui.

Il problema principale è che essere un anglosassone ti permette di vivere in una bolla tutta tua. Il mondo potrebbe morire oltre La Manica e nessuno se ne accorgerebbe a parte noi stranieri che abbiamo contatti fuori dalla bolla. E questo si nota immediatamente anche all’interno della società britannica tra classi sociali che hanno contatti con l’esterno, cosmopolite, altamente istruite rispetto alla working class che non ha mai viaggiato e che pensa che il mondo finisca dove incomincia il mare. Tra i miei amici, solo quelli che hanno vissuto all’estero, hanno laurea e/o hanno partner straniero erano allarmati fin dall’inizio. Gli altri, quelli che chiamo arci-inglesi (equivalente dei nostri arci-italiani ma questa è un’altra storia) sembravano delle macchiette churchilliane degli anni 40, francamente insopportabili. È la stessa suddivisione che abbiamo visto durante il referendum su Brexit. E chi ha fatto lo snob in questi giorni sono proprio gli stessi che facevano campagna per Brexit. Stessa mentalità da propaganda bellica: “abbiamo sconfitto i nazisti, sconfiggeremo pure UE/questo virus!”. Decenni di propaganda churchilliana hanno reso questo popolo completamente cieco al resto del mondo. A volte penso che ogni paese debba sperimentare una sconfitta in guerra per imparare un po’ di umiltà e di buon senso.

 

 

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L’ipotesi di una correlazione tra Covid-19 e PM10 rafforzata

Due giorni fa è uscita su tutti i giornali la notizia che forse esiste una correlazione tra alti livelli di PM10 nella Pianura Padana e numero di casi infetti, come potete leggere qui. Il particolato può forse essere un vettore che facilita la dispersione del virus. Molto simile a quello di cui parlavo nel mio post precedente dove evidenziavo una forte sovrapponibilità tra mortalità e alti livelli di PM10. C’è da dire che ambedue le ipotesi, la mia e quella dell’Arpa, sono e rimangono delle congetture. Causation is not correlation, si dice in questi casi. Quindi la cautela è d’obbligo ma è sicuramente un punto di partenza. La scienza prosegue da intuizioni e ipotesi che devono essere provate, quindi sarebbe sciocco e antiscientifico sminuire una ipotesi solo perché non è ancora provata.

Il più grande merito di queste ipotesi sta però nell’evidenziare che esista qualcosa nella Pianura Padana che aumenta contagi e morti e non può essere attribuito al sistema sanitario italiano (livelli infezioni e numero morti nel resto della penisola è ai livelli del resto del mondo) o all’anzianità (identica al resto della penisola). Alti contagi e mortalità hanno cause multifattoriali e nella Pianura Padana esiste un fattore in più rispetto ad altre parti d’Italia e del mondo.

La mia ipotesi comunque è facilmente dimostrabile: finita la pandemia basterebbe fare uno studio epidemiologico sui residenti delle regioni del Nord. I dati di chi nato e spostato da poco da regioni del centro-sud o dall’estero contro gli autoctoni. E sarebbe pure facile fare semplicemente uno studio preliminare guardando ai necrologi di questi giorni: i cognomi dicono tanto sulle origini delle persone specialmente in un paese come l’Italia dove la mobilità è molto bassa. Qualche anima buona che ha accesso ai nomi dei deceduti e che possa confermare la loro origine?

Vedremo nei prossimi mesi.

 

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Perché la mortalità italiana per coronavirus è cosi alta? Questo potrebbe essere il motivo

Come hanno fatto notare in molti esiste una discrepanza enorme tra contagiati in Italia e nel resto dei paesi europei e extra-europei eccezion fatta per Cina, Corea del Sud e Iran. Come è possibile che paesi confinanti con l’Italia non siano stati toccati? Come può il virus in un contesto come quello Schengen fermarsi al confine invisibile tra i paesi? Questo è stato spiegato con varie ipotesi, una delle quali è che l’Italia abbia fatto più test (vero rispetto a Francia e Germania ma non vero rispetto a UK dove i test pro capite sono molto alti) o che la demografia italiana sia molto anziana. Ambedue le ipotesi possono essere vere ma non tengono conto di due fattori: il primo è che paesi con demografie simili a quella italiana come Germania e Giappone non sono stati colpiti allo stesso modo e il secondo riguarda la mancanza di sovraccarico della terapia intensiva. Su quest’ultimo punto in particolare vorrei spostare la vostra attenzione: se fosse vero (e potrebbe anche esserlo o contribuire a vedere meno contagiati) dovremmo comunque vedere un picco o sovraccarico dei reparti di terapia intensiva in paesi come Germania e Giappone. Ma questo non avviene. Mi potreste dire che questi paesi stanno falsando i dati categorizzando le morti per coronavirus come semplici polmoniti o altro. Sì, potrebbero anche farlo ma dovremmo vedere un sovraccarico di questi casi (polmoniti e company) nei loro sistemi. Ciò non sta accadendo a meno che non pensiate che gli anziani stiano morendo come mosche nelle case tedesche e giapponesi e le autorita stiano bruciando i corpi di nascosto. Mi pare una cosa assurda. Quindi eliminate le ipotesi qui in alto ci rimane questo dato di fatto: gli anziani italiani muoiono più degli anziani degli altri paesi. Anzi quelli del nord Italia muoiono piu degli altri anziani europei, inclusi gli italiani. Questa è una epidemia del nord Italia. Come è possibile? A meno di scomodare cause genetiche improbabili forse esistono cause ambientali specifiche. I morti sono nelle zone più produttive della Lombardia e del Veneto. Sono circoscritte da qualche elemento geografico che rende queste zone ad alta mortalità? Avremmo dovuto vedere centinaia se non migliaia di morti nel resto dello stivale e questo non è (ancora) successo. Sotto gli Appennini e oltre le Alpi non si muore come nella Pianura Padana nonostante sistema sanitario sia peggiore e ci sia stessa demografia se non addiruttra più anziana. Cosa rende la Pianura Padana diversa rispetto al resto d’Europa e del mondo?

Guardate questa mappa. Mostra i livelli di PM10 in Europa. Notate qualcosa? La Pianura Padana ha i livelli di PM10 più alti in Europa e uno dei più alti al mondo.

La mia ipotesi è questa: l’alta concentrazione di PM10 rende il sistema respiratorio più suscettibile alle complicazioni dovute al coronavirus. Piu è alta l’esposizione a PM10 e costante nel tempo (come per gli anziani) più è alta la probabilità che il sistema respiratorio sia indebolito e predisposto ad avere complicazioni date da coronavirus. Questo spiegherebbe il motivo per cui le persone sotto i 40 anni e soprattutto i giovanissimi non muoiano,  e questo perché sono stati esposti per meno tempo a inquinamento. Sarebbe interessante confrontare i dati di chi ha vissuto dal dopoguerra a oggi in queste regioni e chi invece vi si sia spostato recentemente. Mi aspetterei una più alta mortalità per autoctoni (che hanno vissuto tra gli anni 50 e oggi con altissimi livelli di PM10 per decenni) rispetto a chi vi è emigrato recentemente.

E questo spiegherebbe anche per quale motivo le regioni con più alti livelli di PM10 in Cina hanno anch’esse i più alti livelli di mortalità. Guardate queste mappe: livelli di PM10 combaciano quasi perfettamente con alti livelli di mortalità.

L’epicentro dell’epidemia, Hubei province, è esattamente in un’area con alti livelli di PM10, esattamente come il Nord Italia. Per l’Iran si tratta di un caso a parte: anni e anni di embargo possono avere effetti tragici sui livelli di mortalità  quindi non possiamo giudicare per il momento. Però credo che la mia ipotesi possa essere interessante e possa essere un cofattore insieme alla demografia della maggiore mortalità nel Nord Italia.

Che ne pensate?

 

 

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