Approfitto ancora della nascita reale per affrontare un’altra serie di bizzarrie tutte britanniche.
1) avrete notato che il pargolo di Willy e Kate ha tre nomi. Ora tre nomi sono abbastanza inusuali in UK ma due nomi invece è la NORMA. Come in tutte le attività/scelte di questo paese non esiste alcuna eccezione: tutti hanno almeno due nomi, First name e Middle name. Ma la cosa più straordinaria è che il secondo nome non viene dato al bimbo perché si era indecisi tra un nome o un altro, o perché i genitori volevano commemorare uno dei nonni defunto. No, si mette perché si deve mettere e come al solito alla domanda “perché?” gli inglesi rispondono con la solita scrollata di spalle che ho visto per altre domande: perché avete i rubinetti separati caldo/freddo, perché avete tutti il caminetto se non funziona mai, perché avete la moquette in bagno, perché parcheggiate sempre in retromarcia ecc. Tutti comportamenti o abitudini che vengono ereditati senza qualcuno che si fermi e si chieda: perché? Il Middle name poi è una tradizione che rimane solo nel Passaporto e lì rimane fino a quando in una vacanza qualche amico te lo vede e ti sfotte. Perché i Middle Name sono sempre particolari, arcaici, finto nobili. Mai usati, né per firme né per burocrazia. Solo nel passaporto e ogni tanto sulla lapide. E per noi immigrati la domanda è sempre la stessa quando si tratta di dare i propri dettagli: …and your middle name is…?
2) Tutti i nomi DEVONO essere accorciati ad una o due sillabe. Jonathan diventa Jon, Suzanne diventa Suzie, Michael diventa Mike, Peter diventa Pete, Robert diventa Bob, Matthew diventa Matt ecc. ecc. Esistono eccezioni ovviamente come i nomi già monosillabici/bisillabici che non vengono accorciati (Hanna, Jack, James, Ian, Paul) oppure quelli rari e di importazione.
3) le donne quando si sposano per norma perdono il loro cognome e prendono quello del marito. Ci sono eccezioni ma sono rare e incredibilmente c’è più burocrazia nel tenerlo che nel cambiarlo!
Motivo? Tradizione ovviamente e una caratteristica “embedded” della lingua inglese: quel Mrs ha un genitivo sassone che rende la moglie patrimonio del marito. In sostanza se il marito è Johnson ma la moglie si fa chiamare Mrs Brown sta dicendo una menzogna perché Mrs Brown significa “la moglie di Mr Brown” quando invece lui è Johnson. La regola è che tutta la famiglia deve avere lo stesso cognome: marito, moglie e figli.
Il cambiamento però comporta un’odissea senza fine per la moglie che deve cambiare tutti i suoi documenti: passaporto, patente conto bancario, bollette, email praticamente tutto! E se dovessimo studiare la vita di una donna troveremmo uno spartiacque nella sua documentazione tra prima del matrimonio e dopo il matrimonio. Esempio che mi riguarda da vicino a causa del mio lavoro è che se una ricercatrice ha il suo nome su pubblicazioni scientifiche con il cognome da signorina e poi da sposata si ritroverà la propria carriera stroncata perché su motori di ricerca come Pubmed avrà qualche pubblicazione con un cognome e poi con un altro come se fossero due persone diverse!
Altro caso estremo è quando una coppia di stranieri ha un bimbo in UK. Un’amica italiana all’ospedale ha dovuto combattere contro le infermiere che dubitavano che lei e il marito fossero sposati! Infatti le infermiere nei documenti hanno tempestivamente e meccanimente messo il cognome di lei pensando che lei fosse la Mrs di suo marito ma ovviamente i bambini dovevano avere il cognome del marito.
Altri problemi possono arrivare quando si prendono i bambini all’asilo o a scuola perché le maestre potrebbero non acconsentire visto che nei documenti il cognome dei bambini non corrisponde a quello sui propri documenti. E questo vale per qualsiasi accertamento tra figli e madre. Qualsiasi discrepanza viene vista come sospetta e sono necessarie spiegazioni lunghissime.
E quando ci si divorzia? Nella maggior parte dei casi le donne mantengono il cognome del marito per vari motivi: burocrazia (spesso ci si divorzia molto in là con gli anni e magari si è passato più tempo col cognome del marito che col maiden name); problemi di discrepanza con il cognome dei figli e quindi questi ultimi non riconosciuti come legittimi; togliere il Mrs significherebbe tornare Miss, ovvero titolo che si riferisce ad una giovane ragazza che non è mai stata sposata. In realtà esiste la possibilità di usare Ms che indica qualsiasi donna indipendentemente dal suo stato. Ma è così recente – si è diffuso negli anni 50 e soprattutto negli Stati Uniti – che in UK è usato veramente poco.
Incredibilmente tra le clausole del divorzio c’è anche quella di cambiare cognome inventandoselo! L’idea che la donna debba cancellare dalla propria storia il cognome da signorina è così drastica che la società consente in via eccezionale alle donne divorziate di lasciar perdere il proprio cognome di nascita e di inventarselo uno tutto nuovo.