Immaginatevi un quartiere popolare di Parigi, di Londra o di Roma in mano ad una gang di jihadisti che tiene in ostaggio la popolazione civile, che riceve armi e sostegno finanziario da Arabia Saudita, Emirati e CIA. Immaginatevi la quotidiana pioggia di bombe che da quel quartiere piovono sui cittadini inermi degli altri quartieri colpendo indiscriminatamente case, scuole e parchi. Immaginatevi circa 800 vittime di questo bombardamento. E immaginatevi la reazione di un Macron, una May o un Gentiloni a tutto questo. Mai acconsentirebbero a questi jihadisti di averla vinta, mai. Bombarderebbero il quartiere fino a raderlo al suolo e accuserebbero sauditi e americani di fomentare il terrorismo islamista.
Ora traslate il tutto in Siria e capirete cosa sta succedendo nel Ghouta orientale, un quartiere in mano ai jihadisti dal 2013. Ci sono due gruppi rivali jihadisti in Ghouta: Jaish al Islam e Failq Al-Rahman. Jaish al Islam vorrebbe instaurare uno stato islamico retto dalla sharia in Siria ed è appoggiato dall’Arabia Saudita. Nel 2015 hanno catturato centinaia di alawiti, della stessa religione di Assad, e rinchiusi dentro gabbie di metallo li hanno fatti passare nelle strade di Ghouta sputandogli addosso e lanciandogli ingiurie e usandoli come scudi umani contro bombardamenti (qui le foto). Di loro non si sa più nulla. Il suo leader Zahran Aloush (qui lo potete vedere mentre arringa i suoi miliziani stile Hamas) ha pubblicamente dichiarato di volere eliminare tutti gli alawiti dalla Siria perché infedeli come un Hitler qualsiasi. E nessun Netanyahu, nessun Obama o May ha detto nulla. Anzi soldi a pioggia da Arabia e CIA.
Dal 2017 sono in guerra con Failq Al-Rahman per il controllo del commercio della merce contrabbandata, armi, narcotici, tabacco soprattutto. Si stanno uccidendo a vicenda e tutto questo mentre tengono civili prigionieri nel loro quartiere. Il programma di “de-escalation” promosso dalla Russia l’anno scorso, che ha riconciliato migliaia di combattenti in tutta la Siria, è fallito a causa loro. Più volte gli è stata data la possibilità di lasciare le armi ed essere trasportati a Idlib o a Daraa sugli ormai famosi bus verdi che hanno trasportato migliaia di ribelli fuori dalle zone assediate nel resto della Siria. Ma hanno rifiutato perché i sauditi gli hanno detto di resistere, che sarebbe probabilmente arrivato l’aiuto dell’opinione pubblica occidentale con tutte le campagne contro Assad a salvarli. Nelle ultime due settimane l’esercito siriano si è ammassato alla periferia di Ghouta per convincere gli islamisti a desistere ma niente. Anzi, hanno pure aumentato il numero di ordigni lanciati sui civili inermi uccidendo solo ieri 12.
Qui affianco le loro foto in bianco e nero che non vedrete mai nei giornali occidentali tutti presi a raccontarvi la solita trita e ritrita storia del cattivo dittatore che assedia civili inermi e degli eroici ribelli che combattono per la loro libertà. Ma a nessuno passa per la testa che in cinque anni Assad avrebbe potuto togliere acqua, corrente, accesso al cibo e alle medicine, radere al suolo l’intero quartiere se fosse stato davvero quel mostro che viene dipinto. Avrebbe potuto fare come ha fatto l’America a Raqqa e a Mosul uccidendo solo in quest’ultima oltre 40000 persone. 40000 persone uccise dalle bombe di un nostro alleato e nessuno ha fiatato, come con Dresda, come con Hiroshima. Nessuno intervento all’ONU, niente. Se sei una vittima degli americani non esisti, il tuo necrologio non è degno di essere pubblicato sulle migliaia di account bot che in questi giorni invece ripetono le solite bugie sui “ribelli moderati” siriani. Associazioni, account e politici che invece di chiedere ai loro amici terroristi di abbassare le armi continuano ad appoggiarli e a dirgli di resistere. Armi che sono state date dai governi occidentali con i nostri soldi delle nostre tasse. Che ironia che i paladini della giustizia e della pace siano gli stessi che hanno armato gli jihadisti e ora piangono lacrime di coccodrillo per le vittime collaterali. Chiedetevi come facciano 300mila persone a sopravvivere senza acqua, cibo e medicinali e corrente se non grazie al cattivo dittatore che gliele faceva passare attraverso i check point mentre appena arrivavano i camion i militanti islamisti se ne appropriavano per poi rivendere il tutto sul mercato nero dieci volte il prezzo originale. Chiedetevi come possano decine di migliaia di “ribelli” continuare ad avere centinaia di migliaia di munizioni e missili anticarro dopo 5 anni se non grazie ai tunnel da cui contrabbandano. E chiedetevi perché invece dei missili anticarro non contrabbandino medicine visto che hanno così a cuore i civili. Chiedetevi queste cose invece di retwittare, cliccare mi piace e diffondere la propaganda jihadista. Pensateci la prossima volta che nei prossimi giorni vedrete appelli contro i famosi gas al cloro, oppure sull’ultimo ospedale di Ghouta ancora non bombardato che resiste come ad Aleppo dove secondo i calcoli sarebbero stati distrutti migliaia di ospedali senza alcuno straccio di prova.
Si dice che ieri un aereo russo sia atterrato a Riad per chiedere al monarca saudita di togliere l’appoggio ai jihadisti di Ghouta e di chiedergli di lasciare le armi. I russi, dipinti come i mostri e i nemici dell’Occidente, sono invece quelli che hanno sconfitto ISIS con l’aiuto dell’Iran e della Siria, che hanno aiutato nella “de-escalation” di centinaia di villaggi e paesi della Siria, forse proprio loro saranno i salvatori dei 300mila civili di Ghouta orientale. Amen.