La linea Kiev-Hormuz è stata oltrepassata

Come dicevo già qua a Dicembre (https://fabristol.wordpress.com/2013/12/11/the-geneva-butterfly-effect/) quella che si sta combattendo è una vera e propria Guerra Fredda 2.0 su più fronti tra USA e Russia/Cina. O meglio tra USA e resto del mondo. Nella sua continua sete di conflitto perpetuo (d’altronde la Pax americana può definirsi tale solo quando tutti i paesi del mondo accetteranno la supremazia dell’Aquila) l’America ha oltrepassato quella linea tracciata da Putin per il mutuo rispetto, la Kiev-Hormuz passando per Ossezia e Damasco. Su questa linea Putin aveva chiaramente fatto capire che si giocavano gli equilibri mondiali. Noi da questa parte, voi da quella. Ma niente gli USA con l’aiuto di un fantoccio europeo sempre più accondiscendente stanno spingendo verso Est. Pochi giornali vi stanno facendo notare i fili che legano tutti gli avvenimenti. Si parla di rivoluzione, democrazia, diritti dei gay, dittatori. Sono tutte cazzate. Queste sono le classiche strategie delle democrazie occidentali per preparare l’opinione pubblica a interventi armati. Le democrazie hanno bisogno di scuse, di ragioni nobili per poter attaccare frontalmente e i giornali di regime preparano il terreno. In questo senso Putin ha ragione a parlare di propaganda occidentale in Russia. Basta vedere il caso dei diritti gay per le olimpiadi di Sochi. La comunità LGBT usata, sfruttata senza ritegno dagli USa per i loro sporchi disegni geopolitici. A nessuno importa un cazzo dei gay russi, in molti paesi arabi alleati degli USa li impiccano per dire. Ma quelli non fanno scandalo. Fanno scandalo solo alla vigilia del colpo di stato in Ucraina così che i giornali progressisti potranno dire che “abbiamo attaccato gli interessi della Russia perché maltrattava i gay”. Nessuno vi ha detto che mentre Putin era distratto da Sochi la Merkel sborsava 600 milioni all’opposizione ucraina, quella che assaltava i palazzi del potere con l’aiuto di unità parafasciste. E che dagli USA arrivavano centinaia di milioni di dollari per lo stesso motivo. Buttare giù un presidente regolarmente eletto ma che purtroppo era filorusso. La forza della rivoluzione, i poveri giovani trucidati dal dittatore! Peccato che le rivoluzioni funzionano solo quando sono finanziate da qualcuno. Merkel e Obama hanno sulle coscienze quei morti, burattini per i loro disegni geostrategici. E così dopo più di cento anni le potenze europee tornano in Crimea per togliere dalle mani russe Sebastopoli, il più grande sbocco al Mediterraneo per la flotta russa. Una volta presa l’Ucraina rimangono solo Serbia, Montenegro, Macedonia e Moldavia. E magari ci passa pure la Transnistria. Per poi lamentarci degli immigrati dall’Est che vengono in Europa occidentale a causa dell’ampliamento dell’Unione. Ma alla Germania servono lavoratori a basso costo dall’Ucraina, quindi chi se ne frega se poi salgono al potere i partiti antieuropeisti?

A Obama non è andata giù la vittoria russa a Damasco e quindi punta alla Crimea e al Caucaso quindi. Scommetto tutto quello che volete che da ora in poi aumenteranno gli attacchi terroristici nel Caucaso, indovinate con le armi e con i finanziamenti di chi? Ma a prederci sarà anche la vecchia e stupida Europa perché una volta svegliato l’orso russo, il gas il prossimo inverno ve lo scordate. Pax Americana certo, ma a spese di tutti gli altri.

15 commenti

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15 risposte a “La linea Kiev-Hormuz è stata oltrepassata

  1. Penso che tu abbia tremendamente ragione.

  2. Un argomento simile è apparso nell’ultimo podcast di uno dei miei analisti storico/politici preferiti: Dan Carlin. Secondo lui punto di rottura è avvenuto quando gli Stati Uniti si sono rimangiati la promessa di non estendere la NATO ad est negli anni novanta.

    Consigliatissimo è anche l’altro suo podcast dedicato alla storia ed intitolato Hardcore History.

  3. stranolopiteco

    Sono poco informato, attraverso un periodi di nausea da politica nostrana, ma non è che erano arrivati ad uno stato di corruzione assurdo, di povertà assurda, e quando hanno visto questi oligarchi con ville che forse son più ricche del nostro più ricco che si sono avvicinati all’amico del nostro più ricco, si sono un po rotti er membro?
    Mi sono auto moderato come da richiesta…

  4. Per Noa77

    Ottimo il podcast che hai suggerito. Infatti dice cose molto simili e avverte “don’t mess with the bear!”

    Per Stranolopiteco

    La risposta è no. Puoi mandare in piazza quelle persone solo col supporto di un paese straniero, sopratutto in un paese spaccato tra filorussi e fileuropei come l’ucraina. E comunque chi sale adesso al potere farà lo stesso solo che i media non lo dipingeranno come dittatore.

  5. @fabristol Quello che piu’ apprezzo di Dan e’ la sua prospettiva storica. Hardcore History poi e’ fuori ogni parametro: comincia dai Mongoli (Wrath of the Khans) e non te ne pentirai.

  6. Grazie! Ho visto che anche tu hai tumblr 😉

  7. Non da molto, non estremamente frequentato e probabilmente piuttosto noioso, cmq grazie per seguirmi.. 🙂

  8. Caro Fabrizio non sono d’accordo. Mi sembra di capire che per te (e ovviamente ti invito a correggermi se pensi che stia distorcendo il tuo pensiero) tutto si riduca ad uno scontro geopolitico tra Occidente, che apertamente usa il gergo della democrazia ma che sottobanco non fa altro che perseguire i propri obiettivi a suon di dollari (o euro), e Oriente, che seppure formato da regimi autoritari vede la propria sfera d’influenza intaccata e non può far altro che rispondere con la forza. E dunque, se ho capito bene, in questo equilibrio si deve neccessariamente scegliere una posizione, e se si ragiona con la mente scevra dalla propaganda occidentale non si può che accettare la risposta russa in virtù del fatto che essa reagisce ad un tentantivo (americano) di sovvertire i presenti equilbri.

    Se il mio riassunto del tuo modo di pensare è corretto, allora ne consegue che chi in Ucraina (ma anche in Russia) desidera di vivere in uno stato democratico non può far altro che emigrare o rassegnarsi allo status quo, perché ogni tentantivo in tale direzione non può che fare il gioco degli USA.

    Insomma, per farla breve, è possibile essere genuinamente a favore di chi cerca di portare la democrazia in Oriente senza dover per forza essere tacciati di essere dei servi dell’imperialismo americano?

  9. Kirbmarc

    E’ da anni che penso che la Guerra Fredda non e’ finita, ma si e’ trasformata. Gli USA speravano di avere vinto e di far scivolare pian piano tutti gli ex stati comunisti nell’orbita occidentale, ma gli interessi internazionali russi sono rimasti gli stessi, comunismo o no. Ovvero evitare di rimanere circondati da paesi che ospitano basi americane.

    E’ dai tempi di Bush Jr. che gli USA hanno preso di mira l’Asia centrale e l’Europa Orientale per arginare una un orso russo che, dopo la parentesi di Boris “Alcohol” Eltsin, ha ripreso a mostrare i muscoli.

    Ma nella sfida per il controllo dell’ Ucraina Obama e la Merkel rischiano di avere stuzzicato Putin oltre il dovuto.

    I russi dicono sempre che “Украина не заграница” (tradotto piu’ o meno letteralmente: l’Ucraina non e’ “oltre frontiera”) . La Crimea in particolare e’ etnicamente a maggioranza russa, e’ storicamente legata piu’ a Mosca che a Kiev, e militarmente dominata dalle basi navali russe.

    L’est dell’Ucraina e’ praticamente russo, e lo e’ stato da anni: citta’ come Donetsk o Kharkiv di ucraino hanno per poco. Anche a Kiev i russi sono una minoranza consistente. Solo l’Ucraina occidentale e’ veramente anti-russa e filo-europea (e non mancano eccezioni, come Odessa).

    Insomma gli USA e l’UE hanno invaso (sia pure in maniera non dichiarata) il cortile di casa di Putin. Fin quando si trattava dei paesi baltici o della Polonia i russi potevano anche accettare compromessi (a denti stretti). Ma l’Ucraina non si tocca, e Putin non ha voglia di scherzare sull’argomento.

    Obama sara’ costretto a scegliere se fare marcia indietro o scatenare una guerra civile che nessuno sarebbe in grado di gestire se non Putin. Insomma a scanso di assi nella manica questo confronto gli USA non lo possono vincere.

    I russi l’Ucraina non la molleranno mai, a meno che Obama non organizzi un colpo di stato e rimpiazzi Putin con un tuo burattino (molto difficile) o che non lanci un’atomica sul Cremlino (impensabile, si spera).

    Finira’ come in Georgia: l’Ucraina riconoscera’ gli interessi russi in Crimea (che magari diventera’ una regione “autonoma” filo-russa sul modello dell’Abkhasia e dell’Ossezia del Sud) e nell’Est dellUcraina (che stringera’ legami economici e politici sempre piu’ stretti con Mosca). L’occidente rimediera’ un’ennesima figura di merda (dopo la Georgia e la Siria) e magari Putin chiudera’ i rubinetti nel prossimo inverno giusto per dare una lezione all’UE.

    Insomma non so voi ma io credo proprio che sostenendo i “rivoluzionari” anti-Yanukovic Obama e la Merkel l’abbiano fatto fuori dal vaso.

  10. Kirbmarc

    Per fare un paragone sarebbe come se Putin avesse pagato dei separatisti del Quebec per creare una repubblica filo-russa a un tiro di schioppo dal New England. Provocare un rivale politico da cosi’ vicino e’ un errore grave, non si fa (a meno di non volere provocare una crisi tipo missili cubani).

  11. Kirbmarc

    “Insomma, per farla breve, è possibile essere genuinamente a favore di chi cerca di portare la democrazia in Oriente senza dover per forza essere tacciati di essere dei servi dell’imperialismo americano?”

    Il problema e’ che la democrazia non esiste piu’ nemmeno in Occidente (se mai ‘e esistita: vedi i “democratici” interventi americani in Cile, Nicaragua, Panama, etc).

    Se contesti il sistema russo e ne sveli i crimini finisci in carcere. Ma anche se contesti il sistema americano e ne sveli i crimini anti-democratici finisci in carcere (vedi Bradley Manning).

    Insomma anche in Occidente la democrazia e’ un illusione. A governare non e’ “il popolo” (che non esiste: esistono interessi speciali corporativi e dipendenti del welfare da un lato e taxpayers sfruttati dall’altro) ma chi controlla i votanti.

    Le cricche militari-industriali-politiche al potere si scambiano candidati, governi, etc e fanno contenti i mantenuti a colpi di sussidi o lavori statali.

    E anche i pochi spazi di liberta’ (come il web) sono sempre piu’ controllati e gestiti dalle varie agenzie alla NSA. La censura viene giustificata con la scusa del “terrorismo” o del rendere il web “sicuro per i bambini”.

    Insomma e’ difficile dire se siano piu’ liberi e democratici gli USA di Obama o la Russia di Putin.

  12. Frank77

    é incredibile come gli USA non sian in grado d’imparare dai propri errori.
    Gia avevan fatto una figura da cioccolatai in Geogia,adesso fan il bis in Ucraina.

  13. Kirbmarc

    Gli USA possono permettersi questi errori, tanto chi ne subisce le conseguenze e’ l’UE (e specialmente chi dipende molto dal gas russo, come l’Italia).

  14. Frank77

    @Kirbmarc:In disaccordo su entrambi le affermazioni.
    Ormai siam in primavera,non c’è nessun problema col gas.

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