Archivi del mese: gennaio 2011

Sopprimere le rivolte, in Egitto le prove generali

[…]Dicevamo che i governanti di mezzo mondo dei paesi sottosviluppati (sì anche lo Stivale) sono preoccupati, ma da ogni errore si può imparare qualche lezione. Mubarak ha sperimentato per primo al mondo quello che in tanti vorrebbero fare, compresi Obama, Sarkozy e Cina: spegnere internet nel caso di un’emergenza.[…]

 

Per il resto qui.

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Nuova inquilina in casa

E’ con grande piacere che vi presento Dionea, la nuova inquilina in casa Fabristol. Dionea è una Dionaea muscipula ed è una pianta molto particolare. Ha un appetito carnivoro e non delude i propri padroni. Quello che vedete di seguito è il video della sua colazione l’altra mattina. Se siete di animo sensibile vi consiglio di non guardarlo.

Dionea ha una tecnica speciale per mangiare. Nei bordi delle sue foglie secerne delle sostanze zuccherine per attrarre gli insetti. Uno potrebbe pensare che il meccanismo per il quale le due foglie si chiudono sia il peso o il contatto con la foglia stessa. Invece questa pianta ha evoluto un sistema ben più complesso. All’interno delle foglie aperte ci sono dei piccoli peletti ad una certa distanza l’uno dall’altro. Quando l’insetto tocca uno di questi peli scatta il meccanismo. Se l’insetto ritocca lo stesso pelo o uno limitrofo entro 20 secondi un segnale elettrico viene trasmesso al resto della foglia e scatta la trappola quasi instantaneamente. Questo meccanismo si è evoluto per evitare chiusure inutili date dalla sollecitazione dei peli da parte di polvere, vento, o materiale vegetale. Una volta imprigionata la preda i peli verranno sollecitati ulteriormente dai suoi movimenti e questo attiverà l’entrata in gioco degli enzimi (per lo più acqua ossigenata) per la digestione. Dopo 10 giorni la foglia si riapre e della preda rimane solo l’esoscheletro che verrà disperso dal vento.

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Un’altra rivoluzione

E’ da due giorni che seguo la diretta live di Al Jazeera news in inglese e sono giunto alla conclusione che è l’unico canale di cui fidarsi per le informazioni riguardo a ciò che sta succedendo in Egitto. Una BBC mediorientale di alta qualità con giornalisti e telecamere dentro Il Cairo e Alessandria 24 ore su 24. Quello che sta succedendo in Egitto è eccezionale e interessante. Una rivoluzione bellissima e partecipata da tutti.

Non è vero che l’Egitto è nel caos. Non è vero che ci sono violenze incontrollate contro negozi e saccheggi. Non è vero che si sono gli islamisti in piazza. Ci sono centinaia di migliaia di persone che gridano a gran voce “Mubarak vattene.” E tutta la violenza è focalizzata contro Mubarak, la sua tv di stato, la sua sede del partito e la polizia che spesso li ha caricati e uccisi. I militari ci sono, i carriarmati pure ma sono accolti dalle folle con canti e fiori. La gente sale sui carroarmati e bacia i militari. Anche molti poliziotti si sono uniti alla folla di protestanti.

Certo ci sono stati 100 morti a causa dei proiettili della polizia ma stiamo parlando di centinaia di migliaia di protestanti, di un paese di 80 milioni di persone. E nonostante questi morti la gente non è andata in escandescenza e i cortei sono prevalentemente pacifici. L’unica violenza in Egitto è da parte dello Stato e di chi lo utilizza impunemente per sopprimere libertà e vite umane.

Rimango senza parole ogni qual volta faccio un giro nei giornali italiani. La rappresentazione che ne danno è distorta, parziale, filtrata dalla lente mediocre di un italiano qualunque. Ho sentito addirittura dei commentatori parlare di nuovo caso Iran in Medioriente. La rivolta tunisina e quella egiziana non sono dei fenomeni nati dall’islamismo. E’ qualcosa di più simile alla caduta del muro di Berlino e della cortina di ferro dal 1989 in Europa dell’Est.

Io credo che le notizie date dai media italiani ed europei siano distorte, forse volutamente per dare un’immagine dell’Egitto nel caos e in mano agli islamisti. Capisco che Mubarak sia stato l’uomo dell’occidente per 30 anni ma quello che sta succedendo in questi giorni è una rivoluzione di velluto e non c’è alcun dubbio da quale parte stare.

E trovo scandalose le parole della Clinton che parlava di  rispettare i diritti fondamentali e la libertà di stampa ecc. quando per 30 lunghissimi anni gli USA hanno appoggiato Mubarak e tutti i dittatorelli del medioriente per i loro scopi. Nello stesso momento mentre diceva quelle cose il governo americano tagliava il fiume di denaro per gli aiuti all’Egitto. Le parole di una serpe quindi.

(nella foto i lacrimogeni Made in USA usati per reprimere le folle de Il Cairo.)

Update, una precisazione: forse nella foga mentre scrivevo il post non sono riuscito a spiegarmi bene. Alcuni commentatori occidentali appoggiano Mubarak dicendo che le centinaia di migliaia di dimostranti stanno creando caos e sono spinti dagli islamisti. Ovviamente ci sono gruppi di violenti che stanno rubando, mettendo fuoco ecc. ma la stragrande maggioranza che sta dimostrando sta facendo il suo dovere: ovvero abbattere il tiranno. E non c’è una regia islamista.

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La ricerca è frustrante

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Un po’ di bunga bunga a me e un po’ di soldi per te

Sapevo che sarebbe arrivato. Stavo anche per scriverci un post giorni fa.

Ormai li conosco bene i preti: non gliene importa un tubo delle radici cristiane, dei valori e tutte quelle cazzate lì. A loro interessa solo la grana. Signori e signore ecco a voi l’esenzione fiscale dall’ICI per tutti gli immobili commerciali della Chiesa aggiunta come ultima postilla ieri giusto giusto dopo la bufera di Ruby.

(ANSA) – ROMA, 20 GEN – Niente Imu non solo sugli immobili sede di culto e di proprieta’ della Santa Sede, ma anche per ospedali e cliniche legate alla Chiesa, scuole private, alberghi del mondo cattolico e oratori. Lo prevede l’ultima versione del decreto del federalismo fiscale sul fisco comunale che mantiene anche per la nuova imposta comunale, che scattera’ dal 2014, le stesse esenzioni gia’ previste dall’Ici. Nella precedente bozza di decreto l’esenzione per gli immobili ‘non di culto’ non era prevista.” Da qui.

Un classico del genere clericalporno, il sequel che stavamo tutti aspettando da anni.

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Skyline – Recensione (versione estesa)

La storia di un palazzo di una megalopoli che attrae tanti brutti mostri.

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La lista di proscrizione

Torno su questo episodio medioevale perché ci sono novità importanti. A quanto pare l’assessore all’istruzione della Regione Veneto Donazzan rincara la dose dicendo che “nei prossimi giorni invierò a tutti gli istituti superiori del Veneto una lettera in cui esorterò insegnanti e bibliotecari a non diffondere tra i ragazzi i libri di questi autori. Sono diseducativi.”

Per chi non avesse ancora capito cosa è successo: il sito Carmilla online ha incominciato nel 2004 una raccolta firme per la liberazione di Cesare Battisti. A quell’appello aderirono molti scrittori italiani e non, che ora sono finiti nella lista di proscrizione veneta.

Nella lista di proscrizione ci sono i seguenti scrittori: Valerio Evangelisti, Massimo Carlotto, Daniel Pennac, Roberto Saviano, Collettivo Wu Ming, e decine di altri scrittori.

Non ho mai condiviso le posizioni politiche di questi scrittori, anzi siamo proprio agli antipodi, ma ho sempre letto e apprezzato le loro opere. Seminale ed educativo il meraviglioso Q di Luther Blisset (o Wu Ming), affascinanti e oscuri i romanzi sull’inquisitore Eymerich di Evangelisti, rivelatore Cristiani di Allah di Carlotto. Il fatto che abbiano firmato per un ex-terrorista non inficia assolutamente il valore che io do a questi romanzi, al massimo la stima (poca) che ho degli autori come persone.

La cosa interessante è che per l’assessore all’istruzione (da brividi) non è  l’atto della firma dello scrittore da stigmatizzare ma la sua produzione artistica. “Sono diseducativi” dice. Che si riferisca agli autori o ai libri non fa differenza. Lei pensa che un ragazzino leggendo Q o l’Inquisitore Eymerich o Cristiani di Allah possa diventare un terrorista come Battisti. E questo è grave per un errore, prima ancora che di cattivo gusto, di intelligenza.

 

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Come il governo limita la ricerca scientifica

Mentre mi informavo sull’IVA in questi giorni (vedi questo post), ho scoperto che l’Italia è l’unico paese (forse, se qualcuno ha più informazioni a riguardo mi faccia sapere) che impone l’IVA al 20% sull’acquisto di materiale scientifico. Dagli strumenti come microscopi, tavoli, macchine ecc. ai consumabili come provette. In pratica il governo tassando la propria ricerca tassa se stesso e limita i fondi destinati alla ricerca scientifica!

E questo vale per la ricerca di base come per la ricerca clinica per malattie comuni o rare. Ho parlato con alcuni ricercatori italiani e mi hanno detto che a volte hanno dovuto rinunciare all’acquisto di certi strumenti perché l’IVA era troppo alta. In compenso in tutti i paesi europei non esiste l’IVA sulla ricerca e lo stesso vale per paesi emergenti come la Cina dove appunto le case farmaceutiche possono comprare strumenti per millioni di euro senza tasse.

Non solo lo stato italiano non è in grado di fare ricerca a livelli competitivi ma si dà la zappa sui piedi autotassandosi. E i soldi dell’IVA vengono usati per pagare la scorta e il sistema di sicurezza dei festini del puttaniere.

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Cervelli di pasta frolla

Non c’è bisogno di scomodare fascismi e nazismi, né di evocare spettri da Farhenheit 451 o 1984. L’iniziativa della destra veneta di bandire dalle biblioteche pubbliche i libri degli autori che hanno firmato per Battisti è quella di una serie di deficienti che non sanno manco cosa sono Farhenheit 451 (un profumo?) o 1984 (anno di uscita de L’allenatore nel pallone?). Gli autori da bandire poi, non è neppure importante che siano tra i migliori che la recente letteratura italiana abbia prodotto. Semplice: non hanno mai letto questi autori e questi libri. Stop.

Quello di bandire, bruciare o censurare libri è uno dei crimini più odiosi che l’uomo possa concepire, ma di fatto spesso è evocato dal coglione di turno. Votato da altrettanti coglioni per fare quattro coglionate e nel frattempo rubare i soldi ai contribuenti, ovviamente. E’ la tanto osannata democrazia bellezza. In un paese sano gente del genere sarebbe a pulire i cessi. Nel nostro invece

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[…]

Un po’ di tempo fa scrissi un post contro l’Italia che finiva con un “crepate maiali”. Ad alcuni non piacque: troppo volgare, grezzo. E però mi riferivo ad un porcile, non ad un club di giocatori di golf. Non si trattava di coprolalia gratuita quindi, ma di un genuino turpiloquio.

Credo che si debba resuscitare quella frase che scrissi col cuore senza pensarci due volte, come tutto il post del resto. I post scritti di getto sono i più genuini. E allora crepate ancora maiali. non siete in grado di scandalizzarvi per il porcile che avete al governo, figuriamoci di impiccare un tiranno. Tipi come voi ci sguazzano nel fango, lo mangiano la mattina e lo cagano la sera. Non me ne frega nulla del destino del vostro paese. Nessuna rivoluzione vi salverà, nessuna ghigliottina vi ripulirà, né tanto meno potranno quelle firmette del cazzo che fate ogni giorno seduti dietro al vostro computer. Stasera guardatevi V per Vendetta e sognate per un paio d’ore di essere uomini. La mattina dopo sarà un altro giorno e vi sveglierete come vostro solito e allo specchio vedrete la solita vecchia faccia di sempre: un sorriso ampio e beota, i capelli trapiantati, la pelle di un 74enne e un cazzo tirato su a Viagra.

 

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