The Geneva butterfly effect

butterfly-effect-magicalPare incredibile ma quasi nessuno si è reso conto di quello che sta succedendo a livello geopolitico (a parte i protagonisti ai piani alti ovviamente) dopo l’accordo di Ginevra. A pochi giorni dall’accordo dei 5+1 di Ginevra, la Cina ha mandato un chiaro messaggio agli USA: ti abbiamo lasciato firmare l’accordo con l’Iran ma ciò non significa che ti faremo rovinare i nostri piani per l’oleodotto che passerà per il Pakistan e il Tibet.

E lo ha fatto in maniera plateale affermando che d’ora in poi lo spazio aereo cinese sarà spostato verso sud-est sulle Senkaku, sovrapposto a quello giapponese sul Mar di Cina. Gli USA hanno risposto facendo sorvolare i bombardieri proprio su quello spazio aereo e forzando il parlamento giapponese a far votare una legge bavaglio “anti-Snowden” (segnale che ci sono dei cabli che riguardano il paese del Sol Levante e gli USA non vogliono far trapelare niente in un momento così delicato).

La Cina ne esce in parte avvantaggiata da Ginevra perché l’Iran costituisce un potenziale mercato per materie prime, gas e petrolio e per i propri prodotti. Ma allo stesso tempo apre la strada anche agli USA che non vedono di buon occhio la sua alleanza con il Pakistan.

Allo stesso tempo la Russia sta combattendo una guerra fredda con gli USA sul confine degli Urali con l’Ucraina. Non esistono pro-europeisti e pro-russi in Ucraina: esistono fantocci comandati dagli USA e dalla Russia in territori di confine. Ucraina, Siria, Georgia, Pakistan ecc. La linea Kiev-Hormuz tracciata da Putin.

Intanto i francesi approffittano del buco americano in Africa centrale e occidentale per il controllo degli elementi rari in chiave anticinese con la scusa di guerre umanitarie. Cina che ormai ha il controllo del Corno d’Africa ad Est (Mogadiscio-Beijing passando per Gwadar). Gli USA stanno perdendo su tutti i fronti e su tutti i continenti inebriati da sogni di autarchia energetica grazie allo shale gas.

L’apertura con l’Iran è stato come aprire il tappo del vaso di Pandora. Tutti adesso hanno le mani libere per muoversi nello scacchiere. E’ come se invece di firmare sul nucleare iraniano (una cazzata per distrarre l’opinione pubblica) avessero firmato per riscrivere la geopolitica mondiale dalla caduta del muro di Berlino.

Sembra incredibile che i sauditi abbiano tenuto in scacco l’intero pianeta per 50 anni semplicemente grazie al ricatto dei petrodollari. E sembra incredibile come gli USA abbiano cambiato strategia in così poco tempo. Si devono essere resi conto che Russia e Cina stavano premendo troppo in Medio Oriente e hanno cercato di spostare l’attenzione sul Pacifico, là dove la vera guerra fredda si combatterà in futuro tra lo Stretto di Malacca, la Corea e il Mar di Cina.

Ma la cosa più incredibile è che i media e l’opinione pubblica continuino a vedere gli avvenimenti in maniera scollegata: chi parla di imperialismo cinese, chi di voglia del popolo ucraino di Europa, di dittatori e popoli che si ribellano romanticamente in piazza e cazzate del genere. Possibile che nessuno riesca a vedere i fili che legano tutti questi avvenimenti? Che esistono delle mosse e delle contromosse come con gli scacchi e che è tutto collegato? Che ribelli, dittatori, terrorismo, guerre umanitarie, nucleare, antisionismo, imperialismo cinese sono tutte parole vuote? Che tutto si gioca sull’approvvigionamento di gas, petrolio e controllo di stretti e corridoi geografici?

15 commenti

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15 risposte a “The Geneva butterfly effect

  1. Stefania D.

    Sei troppo avanti! Ma sopratutto fai capire ancora di più che l’Italia a livello mondiale ed europeo non conta una cippalippa!
    Dopo 7 morti siamo arrivati a questo: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_italiana/2013/12/10/lavoravano_per_chanel_e_luis_vuitton_ma_dei_111_operai_nessuno_era_in_regola-5-344977.html
    C’era forse bisogno dei morti per capire tutti gli illeciti?
    Ci sarà il solito polverone per poi far tornare tutto come prima.
    Spero di non essere andata troppo fuori tema 🙂

  2. Altra analisi perfetta che condivido. Le stesse considerazioni valgono per gli avvenimenti siriani dove,mi sembra ,la partita ha avuto come vincitore assoluto la Russia.

  3. Noi però lo sappiamo che chi controlla la spezia controlla l’Universo.

  4. Marco

    Ti assegno ad honorem la direzione a vita di Limes 😉

  5. Grazie di nuovo a tutti. 😉
    Se vi può interessare gli USA la settimana scorsa hanno importato dalla Arabia Saudita il minimo storico di greggio, giusto per far capire a Re Abdullah che cfine farà. I sauditi sono letteralmente fottuti. E’ tutto questo grazie allo shale gas. Incredibile come una nuova tecnica estrattiva possa cambiare il globo.Questo significherà anche meno interventismo americano in medioriente.

  6. Per Lector

    Shai-Hulud ne sapeva una più del diavolo! 😉

  7. Sì ma su Dune non sapevano che si sarebbe trovata la shale spice dovunque nell’universo !

  8. Ahi, ahi, caro Enrico.
    Allora non hai letto con la dovuta attenzione e il religioso rispetto che merita tutta l’esalogia del Ciclo di Dune. Se l’avessi fatto, sapresti che, dopo la caduta dell’Imperatore-dio di Dune e l’inizio del Sentiero Dorato, il Bene Tleilax scoprì come produrre la spezia in maniera artificiale grazie alle vasche axlotl (le stesse che servivano per creare i gholas), interrompendo così il monopolio di Arrakis.

  9. non ti applichi abtastanza Enrico. 😉 A parte gli scherzi è stupefacente quanto Herbert fosse riuscito a descrivere le vere ruote dentate che fanno girare il mondo: spezia/melange o petrolio/gas.

  10. Marco

    “Questo significherà anche meno interventismo americano in medioriente.”
    Grazie shale gas!

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