Archivi del mese: giugno 2008

Non mancava proprio nulla

La stereotipizzazione del rumeno è arrivata ad un livello tale nella comunicazione italiana che questo trafiletto d’agenzia se opportunamente modificato, mettendo al posto di “rumeno” ebreo o negro, sarebbe potuto stare perfettamente nella seconda pagina di un quotidiano nazista anni ’30 di provincia.

“ANCONA – Non lo ha rubato, ma solo trovato su un autobus di linea. Il ritrovamento e’ stato opera di un romeno di 40 anni, da diversi anni residente ad Ancona, che lo ha portato ai carabinieri. Dentro c’erano 1.100 euro, diverse carte di credito e documenti del proprietario. Che e’ stato chiamato dai militari e ha constatato: non mancava proprio nulla. (Agr)

Rileggetelo attentamente due o tre volte perché fa venire i brividi.

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Sempre i migliori se ne vanno

Ieri è morto uno dei più grandi dissacratori di tutti i tempi, George Carlin.

Oggi invece un giovanissimo Claudio Capone ci ha lasciato. La sua voce è sempre stata presente nella mia vita fin dalla mia infanzia, da quando dopo pranzo negli anni 80-90 mandavano in onda Quark su RaiUno. Sono cresciuto con la sua voce ascoltando migliaia di documentari che mi trangugiavo ogni giorno. Se sono qui a questo punto della mia vita lo devo a Quark, Piero Angela e ovviamente anche a Capone.

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Aspettando “Unleash”

In questo periodo mi sto dilettando con questo bel giochino. Forse il piu’ bel gioco per ora della serie si Star Wars ed uno dei migliori a cui abbia mai giocato.

E piu’ passa il tempo piu’ sono convinto che l’Impero avesse ragione. Non fosse altro per quelle ridicole tutine dei soldati della resistenza. “Wipe off the rebel scum!”

Aspettando questo:

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Ora pro Vader

Quest’uomo è un mito!!

Da Raelisreal

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Protezionismo intellettuale

La notizia e’ passata un po’ in sordina ma e’ di quelle che potrebbero cambiare (se esportato agli altri paesi europei) il nostro modo di vivere internet.

Sarkozy ha presentato un progetto di legge contro chi scambia file in rete (i giornali e i politici la chiamano “pirateria”, un chiaro uso del vocabolario per deligittimare l’avversario). In cosa consiste il progetto di legge? Taglio della connessione a chi fa utilizzo di peer to peer software e, incredibilmente, la pubblicazione dei nomi dei “criminali” in rete.

Non solo ma verra’ istituita un’autorita’ specifica (l’Hadopi) col compito di monitorare, scovare e punire i malfattori. Secondo il governo una funzione “pedagogica“, piu’ che repressiva, parola perfetta che si sono scelti da soli per indicare il loro modello di Stato Etico.

La questione dello scambio di materiale coperto da copyright e’ fatta passare dalle autorita’ come “crimine”, “pirateria”, “illegale” da cosi’ tanti anni che la gente non si rende conto di essere all’interno di un processo puramente illiberale. Il concetto di copyright nasce appena duecento anni fa e l’accordo tra stati per il copyright nasce a Berna nel 1886. Un accordo tra stati non di certo democratici per il controllo della stampa, delle idee e ovviamente per tutelare chi l’opera la scrive. Ma la tutela dell’opera e dell’autore, comprensibile e sotto certi aspetti condivisibile, non ha niente a che vedere con la copia e la riproduzione dell’opera. Il concetto di “attribuzione di un’opera al suo legittimo autore” non e’ la stessa cosa della “riproduzione dell’opera stessa”.

Infatti e’ da poco entrato nell’uso comune l’utilizzo del Copyleft o delle licenze Creative Commons. Le opere si possono riprodurre ma a patto che vengano nominate fonte e autore. E quando vi si dice che l’assenza di leggi che tutelino l’autore farebbe scendere il numero di copie vendute e’ una baggianata bella e buona. Il collettivo Luther Blisset (ora Wu Ming) pubblico’ “Q” sotto copyleft e vendette centinaia di migliaia di copie. Anzi spesso un’opera viene venduta di piu’ proprio grazie al libero scambio. Coloro che fanno una copia di un’opera la aiutano a diffondersi, ad essere conosciuta ed apprezzata, ma le ricadute di questa celebrita’ popolare poi si fanno sentire comunque nelle vendite del prodotto originale, che comunque verra’ venduto.

Quando lo Stato Etico punisce chi si scambia informazioni liberamente non fa altro che fare una violenza alla liberta’ ma soprattutto alla stessa conoscenza. Abbiamo vissuto per millenni senza il copyright e gli autori hanno sempre avuto i riconoscimenti e la fama che si meritavano. Vi immaginate cosa sarebbe successo se ai tempi di Omero fosse esistito il copyright?  Se Omero avesse usufruito del copyright i cantori che viaggiavano per le varie citta’ greche per riprodurre i suoi canti sarebbero stati fermati e arrestati dalla polizia.

Ecco allora immaginate i cosiddetti “pirati”, i “criminali” della rete come moderni cantori omerici.

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Fate piu’ fi…lm!

Ma e’ mai possibile che per far funzionare la giustizia contro i reati gravi di mafia si debbano fare film denuncia?

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I matrimoni gay portano felicita’ e denaro

Guardate la felicita’ di queste due donne che finalmente coronano il sogno di venir riconosciuta legalmente la loro unione. Ma come si puo’ pensare, come fanno i preti di casa nostra, che la loro felicita’ possa ledere i diritti degli altri? O che addirittura la loro volonta’ di sposarsi e’ solo frutto di un capriccio?

E se proprio siete cinici almeno pensate al lato economico della faccenda. La California sta avendo un boom turistico enorme grazie all’approvazione dei matrimoni omosex come dimostra questo servizio:

Per saperne di piu’ prego leggere il gran bel pezzo che io e Yoshi abbiamo scritto a quattro mani (e un piede) su Giornalettismo.

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La stampa clandestina

Cose che succedono solo in Cina, Corea del Nord e da poco in Turchia. Ma ovviamente anche qui nel cuore dell’Occidente, in Italia. Un blog del siciliano Carlo Ruta oscurato e il curatore costretto ad una pena pecunaria per il reato di “stampa clandestina”. Avete capito bene.

Stampa Clandestina.

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La triste storia di un cortigiano di serie B

La carriera di Capezzone continua a stupirci. Oltre ad aver abbandonato le tematiche laiche e anticlericali adesso il ragazzo si è convertito al tremontismo, buttando nel cesso quel poco di credibilità che gli era rimasta.

Via Ermes su Abeona Forum

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Gipsy Power

Italia dove la partigianeria dei giornali è di casa. Ovvero dopo la partita di oggi un giornale serio avrebbe scritto:

“Brave merde. Tornatevene a casa buffoni. Come fate a pareggiare contro la Romania?”

E invece no:

Domani mi aspetto un bel pogrom nei campi nomadi. 😉

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