Ne scrissi anni fa anche nel vecchio blog ma grazie a questo articolo ne approfitto per riproporre gli stessi argomenti. Sull’aborto in Cina c’è tanto mito e tanta disinformazione in Occidente. E’ chiaro che l’episodio linkato è raccapricciante e se ne sono sentiti tanti altri in passato ma è importante comprendere una cosa essenziale: in Cina non esiste l’aborto di Stato e chi spinge una donna ad abortire o la costringe con la forza è un criminale e la legge cinese lo punisce.
Per togliere ogni dubbio dico subito che il sistema comunista cinese è agli antipodi rispetto alla mia società ideale e che la mia opinione sull’aborto è molto più sfaccettata di quanto si possa credere. Scrivo questo post solo per amore per la corretta informazione e per chiarire le idee a molti. Si leggono tante cose inesatte e esagerazioni sui giornali e sui social network la cosa è perfino peggiore.
Ma per prima cosa cerchiamo di capire come funziona la legge del figlio unico e quali sono gli effetti di questa legge sulla società cinese.
- la legge fu varata nel 1978 dal governo cinese per limitare la crescita quasi esponenziale della popolazione cinese.
- la legge consiste nell’incentivare le famiglie con figlio unico e disincentivare quelle con più figli. Come? Con punizioni fiscali: chi viene scoperto paga un’ammenda, proporzionale al salario annuale. Chi è ricco paga di più, chi è povero paga di meno anche se comunque si tratta di una multa salatissima. Inoltre il figlio nato illegalmente dovrà essere sostenuto dalla famiglia, non più dallo Stato (sanità, istruzione ecc.). Chi invece mantiene una famiglia con un solo figlio ha incentivi fiscali, bonus a lavoro ecc.
- nelle zone rurali se il primo bambino è femmina ai contadini viene concesso un secondo tentativo sperando che sia maschio per aiutare il padre nei campi.
- nelle famiglie con particolari problemi, per esempio padre incapace di lavorare, viene concesso un secondo figlio.
- altre cose che pochi sanno sono: due figli unici possono avere due figli, se il bambino è nato all’estero e ha passaporto straniero non viene multato, i parti gemellari sono ammessi, l’aborto selettivo è illegale. Con tutte queste eccezioni alla fine la legge interessa solo il 36% della popolazione cinese.
- ovviamente in un contesto del genere gli effetti sulla società sono devastanti: i ricchi hanno più figli, i poveri meno e tenderanno a scegliere l’aborto, spesso selettivo per avere maschi invece che femmine. Una famiglia non ha la libertà di decidere come organizzare la propria vita e gli aborti per evitare multe o complicazioni sono all’ordine del giorno.
- le istituzioni nel caso scoprissero una gravidanza illegale si comportano nel seguente modo: multano i genitori oppure chiedono alla donna se vuole abortire gratuitamente. Gli ufficiali che forzano l’aborto, soprattutto nelle zone rurali magari anche per prendersi mazzette, stanno facendo qualcosa di illegale e la legge li punisce. Ma sappiamo bene quanta corruzione ci sia in Cina quando si parla di ufficiali delle amministrazioni.
Quindi chiariamo subito questa cosa: in Cina non esiste l’aborto di Stato. Punto. Altra stupidaggine che si sente riguarda l’eugenetica di Stato. Giusto per farvi venire qualche dubbio riguardo a questo punto vi basti sapere che tutte le minoranze etniche in Cina sotto i 10 milioni di abitanti sono esenti dalla legge. In pratica la legge è applicata solo sulla maggioranza Han, più del 90% della popolazione cinese, proprio per preservare le minoranze etniche del paese.