Archivi del mese: aprile 2011

D-Day pasquale

Domani sbarcherò in Normandia e incomincerò a migliorare il mio francese. Ci vediamo fra una settimana. Fate da bravi!

6 commenti

Archiviato in viaggi

La notte dei morti viventi

5. Quale deve essere il rapporto del fedele con le autorità religiose?
I battezzati non appartengono più a se stessi, e sono chiamati a essere obbedienti e sottomessi ai capi della Chiesa
(cfr. Catechismo della Chiesa cattolica, n. 1269)

9. Da dove pensi che derivi il male presente nel mondo?
È legato alla colpa di Adamo, che ci ha trasmesso un peccato per il quale tutti nasciamo contaminati
(cfr. Catechismo della Chiesa cattolica, n. 403)

18. Cosa pensi della contraccezione?
È intrinsecamente cattiva ogni azione che si proponga di impedire la procreazione
(cfr. Catechismo della Chiesa cattolica, n. 2370)

21. Cosa pensi del suicidio?
Non disponiamo della vita che Dio ci ha donato, il suicidio è contrario all’amore del Dio vivente
(cfr. Catechismo della Chiesa cattolica, nn. 2280-2281)

23. Qual è il rapporto tra fede e ragione?
Con la fede l’uomo sottomette pienamente a Dio la propria intelligenza e la propria volontà
(cfr. Catechismo della Chiesa cattolica, n. 143)

24 Cos’è per te la libertà religiosa?
Il diritto alla libertà religiosa non è né la licenza morale di aderire all’errore, né un implicito diritto all’errore
(cfr. Catechismo della Chiesa cattolica, n. 2108)

25. Da dove proviene e chi detiene il potere?
L’autorità, esigita dall’ordine morale, viene da Dio: ciascuno deve essere sottomesso alle autorità costituite; poiché non c’è autorità se non da Dio
(cfr. Catechismo della Chiesa cattolica, n. 1899)

28. Qual è la tua opinione sugli omosessuali?
Gli atti di omosessualità sono gravi depravazioni, sono intrinsecamente disordinati, sono contrari alla legge naturale e precludono all’atto sessuale il dono della vita; le persone omosessuali sono chiamate alla castità
(cfr. Catechismo della Chiesa cattolica, nn. 2357-2359)

29. Qual è la tua opinione sulla pena di morte?
Supposto il pieno accertamento dell’identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di morte non va escluso, quando questa fosse l’unica via praticabile per difendere efficacemente dall’aggressore ingiusto la vita di esseri umani
(cfr. Catechismo della Chiesa cattolica, n. 2267)

Il resto lo potete trovare qui.

Conoscevo tutti i dogmi del cattolicesimo sopra citati (cosa che il 99% dei cattolici non sa) ma vederli così in lista in modo così razionale, conciso e preciso mi ha fatto venire i brividi.

Soprattutto le parti in cui si dice che l’individuo “non appartiene più a se stesso” e “non disponiamo della nostra vita”.

Non appartenere più a se stessi è una frase da incubo, roba che può stare scritta solo in 1984 di Orwell.

“L’uomo sottomette la propria intelligenza a Dio.”

Un uomo che non appartiene più a se stesso e che sottomette la propria intelligenza al rappresentante di dio in terra, questo è il cattolico. Le radici su cui si basa l’occidente sono criminali e possono produrre solo rovi e frutti marci.

18 commenti

Archiviato in anticlericalismo, spunti di lettura e scrittura

L’Iran dietro casa

“Insulti e percosse all’arrivo degli arrestati da parte di assembramenti di varie forze di polizia, ma non con sistematica frequenza, come detto da diverse parti offese; posizione vessatoria, (in piedi, gambe divaricate e braccia alzate diritte sopra la testa) nel cortile, contro il muro della palazzina delle celle, contro la rete di recinzione del campo da tennis o nei pressi della palazzina delle fotosegnalazioni; passaggio nel corridoio tra due ali di agenti di varie forze che percuotevano con schiaffi e calci, sgambettavano, ingiuriavano e sputavano; posizione vessatoria in cella o in ginocchio col viso alla parete, per 10, 18 o 20 ore, senza riposarsi o sedersi se non per pochi minuti; la posizione vessatoria della “ballerina”, sulla punta dei piedi o su un a gamba sola e far stare per ore con le mani strette nei laccetti di plastica; provata l’imposizione di tali posizioni anche a persone ferite o in menomazione fisica; provate le percosse al corpo compresi i genitali con le mani coperte da pesanti guanti di pelle, o con i manganelli, in tutti i locali per costringere alla posizione vessatoria, senza motivo o perché i soggetti avevano chiesto un magistrato o un avvocato o di andare in bagno o di conoscere il motivo del fermo o dell’arresto; provati spruzzi di sostanze urticanti o irritanti nelle celle; provati insulti a fondo sessuale, razzista; a contenuto politico; provate minacce di percosse o di morte, di stupro; provata la costrizione a pronunciare frasi lesive della propria dignità personale e frasi e inni al fascismo al nazismo e alla dittatura di Pinochet; provato il taglio forzato dei capelli e la distruzione di oggetti personali; provate le lunghe attese prima di andare in bagno e costrizione dei soggetti a urinarsi addosso; provata la “marchiatura” sul volto con pennarello degli arrestati della scuola Diaz.”

Da Qui.

Lascia un commento

Archiviato in Uncategorized

Solo uno dei due può viaggiare in UK

Lascia un commento

Archiviato in anticlericalismo, politica, tristezze

Il prossimo sarà leghista

Forse ha ragione Tosi: il prossimo leader di centrodestra sarà un leghista. Ma non solo in Italia, in tutta Europa. Il vento leghista sta soffiando forte dappertutto nel vecchio continente: dalla Francia all’Austria, dall’UK all’Olanda, dalla Scandinavia alla non-UE Svizzera. A proposito di quest’ultima la vittoria alle elezioni del leghisti del Ticino è una beffa per la Lega italiana: per la prima volta i leghisti italiani verranno trattati a pesci in faccia da qualcuno più leghista di loro. Trattati come immigrati extraconfederati che rubano il lavoro agli onesti svizzeri ticinesi. Un bel contrappasso non c’è che dire. Sicuramente i leghisti dei cantoni tedeschi in futuro tratteranno i leghisti ticinesi allo stesso modo e così via.

L’Europa odierna nella sua struttura e nei suoi trattati è destinata a morire. E forse questo è un bene ma non so se il futuro che ci riserva la Lega “europea” sarà migliore. L’Europa è malata fin dalla sua nascita, non c’è dubbio. Europeista entusiasta e convinto per anni, ora mi rendo conto che l’UE è solo un castello di carte tenuto insieme solo dal libero scambio di merci e persone. Per il resto ogni stato pensa ai fattacci suoi e cerca di far fuori i rivali. A mio parere l’UE leghista si trasformerà in una UE pre-euro (cioè prima del 2000). Prima o poi al Parlamento Europeo siederà una maggioranza similleghista e ne vedremo delle belle.

8 commenti

Archiviato in politica, spunti di lettura e scrittura

44 leggi in fila per sei…

Se è vero che Berlusconi da quando è al potere è riuscito a farsi fare 44 leggi a suo favore per sfuggire a processi (più gli aiutini periodo Craxi) tanto vale fargliene fare una 45esima, ovvero l’immunità totale a vita.

Paradossalmente io metterei la firma per dare il potere assoluto a Berlusconi. Niente più discussioni, niente più voti al parlamento per salvarlo in extremis, niente più compravendite di parlamentari e senatori, niente più corruzione, niente più figuracce all’estero. Tanto le cose che vuol fare le fa comunque con giochetti legislativi e con il denaro. Stiamo qui a perdere tempo, l’Italia è paralizzata perché sta dietro a questo personaggio da cabaret. Abbiamo bisogno di chiudere questo capitolo. E lo possiamo fare solo dandogli tutto. Ma ho il sospetto che anche se fosse in grado di avere il potere assoluto continuerebbe a non essere contento perché Berlusconi vive di questa continua pantomima del perseguitato e vuole essere sempre al centro dell’attenzione.

3 commenti

Archiviato in politica, Smash the system

Jean Pierre, un San Bitter

Io e il francese abbiamo un pessimo rapporto.

Come abbiamo visto molti dei problemi della lingua inglese derivano dalla sua schizofrenia, ovvero dalla doppia origine germanica e francese dei suoi termini. La classica lamentela di chi sta imparando l’inglese infatti è che “non si legge come è scritto” e che la pronuncia delle singole lettere è diversa da parola a parola. E’ un problema certo ma ha la sua origine nel francese imposto ai poveri antenati dei britannici.

Non conosco la storia del francese (e per questo magari cheido aiuto a chi ne sa di più di me) e non so come sia possibile passare dall’austerità del latino al barocco schizoide del francese scritto odierno. Mi sfuggono i passaggi logici che bene o male riesco a vedere nelle altre lingue. Per imparare una lingua ho bisogno di vedere una certa logicità e cominciato ad ingranare con l’inglese solo dopo che ho capito la sua storia dicotomica.

Il francese sembra che abbia avuto un’invasione “basca” di x. Dappertutto, anche quando non ci stanno a fare niente e non vengono pronunciate.  Poi ci sono le vocali o meglio gruppi di vocali che spesso vengono completamente ignorate nella pronuncia. Ora capite bene che i poveri anglosassoni quando furono invasi e conquistati rimasero alquanto shockati da tutto questo. E l’inglese non è altro che un tentativo di mettere un po’ d’ordine nel casino che fecero i francesi stuprando l’anglosassone.

Il francese poi è forse una delle poche lingue al mondo che ha subito un’involuzione alfabetica.

Per esempio il gruppo eaux (eaux, chateaux ecc.) si legge come una singola vocale. Ecco eaux è diventato quasi come un’ideogramma fonogramma, cioè un gruppo di lettere che rappresenta un suono ma non utilizza le regole alfabetiche.

Ecco, questo post è solo perché sono frustrato da questo librettino di francese che ho comprato prima di andare in Normandia a Pasqua. Non ci capisco una mazza.

10 commenti

Archiviato in spunti di lettura e scrittura

Stanco (?)

Avrete sicuramente notato che la frequenza di aggiornamento di questo blog è diminuita notevolmente. Non vi preoccupate, non è la solita sindrome da blogger che sta per chiudere. Riguarda altro, forse. Sono stanco come dice Malvino qui, ma non come blogger. Non so, forse come essere umano? Sì la vita è interessante dal punto di vista diciamo enciclopedico, ma è veramente raro e difficile poter cambiare qualcosa al mondo. Mi piace leggere il mondo, studiarlo, mettere assieme i pezzi del puzzle. Ma poi? In qualche modo sento la frustrazione della goccia che non è in grado di muovere l’oceano. In realtà mi basterebbe una vasca, non tutto l’oceano. Ma neppure quello. E così vedo gli avvenimenti degli ultimi mesi come un bibliotecario che ha trovato una vecchia ma interessante enciclopedia; la mette sul leggio, se la sfoglia alla luce di una lampada, lascia il segno per il giorno dopo e va a dormire. Tanto vale leggersi un libro che descrive un mondo fantastico o perdersi nei meandri ludici di un videogioco. Insomma se la realtà non è esperibile, modificabile, interagente che differenza c’è con la lettura di un libro o la visione di un film? Ognuno di noi ha veramente poco intervento sulla vita di questo mondo. Ci si alza, si va a lavoro, si mangia, ci si coltiva la propria piccola e insignificante vita e poi si crepa. Non prima di aver dato alla luce dei pargoli a cui far passare lo stesso identico processo. Chi può cambiare il mondo è un’elite, la quale è al potere per varie ragioni non ultime la parentela, la fortuna, l’imbroglio e in rari casi la bravura.

Ecco perché mi sento distaccato da tutto quello che avviene in questi giorni: guerre, politica, cultura, perfino la scienza. Bah, non so che dire. Lascio il segnalibro nel browser e lo riapro domani.

11 commenti

Archiviato in spunti di lettura e scrittura, tristezze

20 anni fa

4 commenti

Archiviato in politica

Sulla speciazione operata dall’intervento antropico

Spesso nei dibattiti sul peso dell’attività antropica sulla biodiversità e sui tassi di estinzione delle specie non si menzionano mai gli effetti “positivi” della presenza umana sul pianeta.

La specie umana è di fatto il più grande e potente superpredatore della storia della vita sulla Terra. Ma non è solo questo: è anche un distruttore-costruttore, un mix tra un impatto di un asteroide e una epidemia globale. Ma come dopo l’arrivo di un asteroide o la fine di un’epidemia le carte della vita si rimescolano così succede con l’uomo. Di fatto l’uomo distrugge nicchie e estingue specie ma allo stesso tempo crea altre nicchie ex novo e altre specie si sostituiscono a quelle estinte. Quindi è un po’ ingiusto vedere l’impatto dell’attività antropica solo dal punto di vista negativo.

Ho voluto elencare una carrellata di casi positivi interessanti, se per positivo in ecologia intendiamo un aumento di biodiversità, di speciazione, di nicchie e di variabilità genetica.

1) animali/piante da allevamento. Sebbene siano animali completamente dipendenti dall’uomo quelli di allevamento rappresentano un successo di variabilità genetica che forse non ha precedenti nella storia della vita sulla Terra. In poche migliaia di anni l’uomo ha preso una specie e ha creato da questa centinaia o migliaia di razze e varietà. Basti pensare alle centinaia di razze di cane, gallina o cavallo. Un processo che la natura avrebbe fatto in tempi molto più lunghi e forse con meno fantasia. Abbiamo estinto l’uro, il cavallo e il dromedario selvatici ma abbiamo creato centinaia di varianti sparse per tutto il pianeta. Per le specie allevate questo rappresenta un successo enorme. Protetti, curati, trasportati dappertutto e soprattutto liberi di procreare e di diffondere geni e variabilità genetica senza le costrizioni dell’ambiente. Stesso discorso per le piante addomesticate che hanno avuto un successo e una distribuzione enorme grazie alle migrazioni umane e alla selezione operata nei millenni dagli agricoltori. Se in futuro degli alieni paleontologi dovessero studiare ciò che è successo negli ultimi 100000 anni sulla Terra arriverebbero a questa conclusione: accanto ad una estinzione di massa globale della megafauna postglaciale e delle specie tropicali, c’è stata una esplosione di poche decine di migliaia di specie sparse su tutti i continenti: bovini, equini, canidi, gallinacei, suini, graminacee, tutte le piante da frutta ecc. Potrebbero chiamarla l’esplosione dell’Olocene.

2) urbanizzazione delle specie. L’uomo ha di fatto creato nel tempo delle nicchie ecologiche specifiche che prima del suo arrivo non esistevano. Prima zone rurali con campi arati e case di pietra o mattoni isolate, poi piccoli villaggi, oggi megametropoli. Al contrario di quanto possa sembrare le città sono piene di vita e la speciazione nei prossimi millenni potrebbe raggiungere velocità considerevoli. Si va dai roditori agli uccelli, dagli insetti ai mammiferi onnivori ecc. Gli animali notturni sono avvantaggiati rispetto a quelli diurni. Nei prossimi millenni vedremo una serie di specie diurne che piano piano cercheranno di spostare il loro ciclo biologico verso le ore notturne per avvantaggiarsi delle nicchie antropizzate.

3) onnivorizzazione delle specie. In natura esistono tre grandi categorie di animali: erbivori, carnivori e onnivori. Da quando esiste l’uomo i carnivori sono diminuiti considerevolmente e rappresentano le specie al mondo più minacciate mentre quelle erbivore sopravvivono se sono domesticate. Ma la terza categoria, quella degli onnivori, ha beneficiato molto più delle altre dall’arrivo dell’uomo. La discarica rappresenta un sistema ecologico a sé con centinaia di nicchie ben delineate. Mi piace pensare alle discariche umane come a quelle solfatare sottomarine dove la vita esplode per quantità e variabilità. Gli unici punti per migliaia e migliaia di chilometri di fondale oceanico buio e senza vita dove si può trovare cibo e calore in quantità.

4) selezione estetica. Di nuovo, se gli alieni dovessero atterrare in un futuro postumano potrebbero definire una linea di demarcazione “estetica”. L’allevamento di specie animali e vegetali da parte dell’uomo ha determinato la nascita di varietà multicolori, con vistosi piumaggi, gorgere e ventagli a discapito di varietà monocromatiche o banali. Nel caso dei vegetali l’arrivo dell’uomo ha significato un boom delle piante fanerogame angiosperme, ovvero piante con fiori e frutto. Animali come il panda, destinati all’estinzione in natura a causa dell’eccessiva specializzazione e bassa fecondità sopravvivono grazie alla loro colorazione del pelo e alla vaga rassomigliana con un’espressione umana del viso. Altre specie meno fortunate soccomberanno perché hanno colori poco sgargianti.

5) miniaturizzazione e gigantismo. Gli umani dopo aver contribuito all’estinzione della megafauna postglaciale sembra siano rimasti recentemente affascinati dall’ultima megafauna rimasta in Africa e un po’ in Asia. Ma solo nelle riserve purtroppo. Significa che nel pianeta Terra rimarranno solo poche sacche o riserve dove i grandi animali potranno ancora sopravvivere. In compenso gli animali tenderanno in futuro a diventare sempre più piccoli per evitare il contatto con l’uomo e per approfittare delle nicchie ecologiche urbane.

6) selezione genetica e crossbreeding tra regni. Questo è un vero e propio spartiacque nella storia della vita sulla Terra. Per centinaia di milioni di anni virus e trasposoni sono stati gli unici elementi di contatto e crossbreeding tra specie diverse. Un processo random che ha sicuramente dato un boost all’evoluzione a più riprese. Ma ora grazie alle tecniche di ingegneria genetica possiamo trasferire geni non solo tra specie diverse della stessa famiglia ma addirittura tra regni diversi! Dai batteri agli animali, dagli animali alle piante, dalle piante ai batteri, dagli animali ai batteri. Le possibilità sono infinite. Il rimescolamento di carte operato da questa rivoluzione è una singolarità nella storia dell’evoluzione della vita sulla Terra.

7) globalizzazione delle specie. L’uomo non solo distrugge, estingue o crea specie ex-novo ma come abbiamo visto le sposta da un continente ad un altro. Questo rende le specie addomesticate (e non) globalizzate tanto quanto la stessa popolazione umana. Un’altra singolarità mai accaduta prima (o forse solo nel periodo della Pangea).

9) panspermia nel sistema solare e oltre. Ultima ma non meno eccitante la possibilità in futuro di seminare la vita in altri pianeti o satelliti del sistema solare o addirittura oltre.

Nota finale: so che molti criticheranno questo scritto adducendo al fatto che le estinzioni sono più delle speciazioni e che comunque l’estinzione di massa dell’olocene per opera antropica è più veloce della speciazione. In più la biodiversità è dimunita dall’arrivo dell’uomo. Questo è vero, ma dobbiamo anche vedere i risultati finali fra milioni di anni di questo intervento umano.  L’uomo sta dando la possibilità alla vita di rimescolare il suo potenziale come non è mai successo prima. Mentre gli impatti di asteroidi o le megaeruzioni vulcaniche del passato spazzavano via qualsiasi specie, l’uomo è un elemento selettore e creatore. E poi se proprio devo fare un po’ di campanilismo siamo l’unica specie che può fermare l’impatto degli asteroidi o nel caso di qualcosa di più serio siamo gli unici che possiamo salvare la vita terrestre spostandola su altri pianeti. Se vi sembra poco…

7 commenti

Archiviato in spunti di lettura e scrittura, Uncategorized