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Come funziona il sistema scolastico britannico

E sottotitolo dovrebbe essere: molto diversamente da quello italiano!

Scrivo questa breve guida dopo aver visitato circa 10 scuole elementari (primary) per i miei bambini perché il prossimo anno inizieranno la scuola. Premetto che vivo in una zona di provincia e non in una grande citta quindi le cose che vedrete scritte qui potrebbero non essere le stesse in grandi città o nella capitale Londra.

Per prima cosa nel Regno Unito si incominciano le elementari a 4 anni. Il primo anno si chiama reception ed è una sorta di anno preparatorio per le elementari vere e proprie che durano 6 anni. Quindi 7 anni in tutto di elementari. Non esistono le scuole medie, che mi pare di capire siano rare nel mondo. Già dal 4 anno d’età i bambini incominciano a leggere e scrivere e fare di conto.

Secondo punto cruciale e che condiziona l’intera società britannica: esiste il sistema del catchment area, cioè ogni contea divide il territorio in aree e decide in quali scuole i vostri bambini andranno. All’interno di una catchment area ci possono essere una o più scuole. Sta ai genitori mettere tre preferenze e in base al fatto se ci sia posto o no si scala di una. Fanno eccezione le scuole religiose (che possono essere pubbliche) e quelle private. Cosa significa tutto ciò? Che è estremamente importante decidere dove andare ad abitare. E’ il fattore più importante nel prezzo di una casa. A parità di numero di stanze e metri quadri la casa più vicina ad una buona scuola vale mooooolto di più. E la gente si sposta in una buona area appena i bambini hanno compiuto 3 anni pur di accedere ad una buona scuola.

Terzo punto quindi, valutazione delle scuole: le scuole in UK vengono valutate in base ai risultati dei bambini, alle condizioni della scuola, insegnamento ecc. da un organismo imparziale chiamato Ofsted. Le scuole con i punteggi più alti sono quelle ovviamente più scelte e di conseguenza questo fa aumentare i prezzi in quell’area. Se le scuole non vanno bene, ci saranno meno bambini e quindi la scuola non riceverà finanziamenti, quindi le scuole faranno di tutto per migliorare le carenze quando possibile.

Queste le premesse organizzative, ora vediamo in cosa le elementari si distinguono da quelle italiane per insegnamento per esempio.

L’anno si divide in terms, ovvero trimestri, all’interno dei quali si trova il midterm break, ovvero una pausa di una settimana circa. La scuola incomincia alle 9 e finisce alle 3 e i pasti vengono dati dalle scuole. Dopo le 3 esiste il cosiddetto afterschool club, ovvero la scuola garantisce attività collaterali per il dopo scuole per chi non può andare a prendere i bambini alle 3. In UK il supporto dei nonni è quasi inesistente a causa dell’elevata mobilità della popolazione, quindi il 90% dei bambini fa afterschool club. Possono essere sport, musica, teatro, scienza ecc.

Le classi sono in genere massimo di 30 bambini. Ogni classe ha due insegnanti, uno principale e uno di supporto, quindi in alcuni casi possiamo dire che la ratio è di 1 insegnante per 15 bambini o meno. In più esistono altri insegnanti che aiutano i singoli bambini con problemi di lettura, matematica o scrittura a migliorare. Questi insegnanti portano il bambino in un’altra classe e fanno lezioni mirate.

Le classi non hanno i banchi in fila rivolti verso la cattedra ma sono distribuiti in gruppi, spesso in cerchio. Non esiste una cattedra dell’insegnante che in genere si muove tra i banchi o sta vicino alla lavagna elettronica. Non ho visto una sola lavagna con gessi nelle 10 scuole che ho visitato. La lavagna elettronica può essere usata come proiettore/schermo e gli insegnanti usano powerpoint slide, youtube video ecc. Le lezioni sono per lo più digitali e i bambini possono accedere a computer e tablet fin da quando hanno 4 anni.

Non esistono libri di testo. Ho visto solo alcuni libri per test di matematica ma in generale non si studia su un libro. L’insegnante distribuisce fogli, test ecc. e i bambini scrivono sui loro quaderni dati dalla scuola. Si fanno progetti: per esempio per un term si studiano i vichinghi e allora si guardano video, si fanno disegni, modelli di navi, ci si traveste da vichinghi, si disegnano mappe di esplorazione e poi spesso vengono appesi in grandi cartelloni. L’idea è che si tratta di moduli multidisciplinari in cui si integra storia, geografia, scienze ecc. Magari un altro term si parla dei vulcani e fanno modelli di vulcani e si parla di fisica, geografia, storia ecc. dei vulcani. Spesso testi di letteratura vengono associati durante questi progetti.

Tutte le scuole hanno una biblioteca, spesso con scanner per registrare/rintracciare i prestiti e spesso sono i bambini ad esserne responsabili. Molte scuole hanno come obiettivo per i bambini di leggere tra i 100 e i 200 libri durante l’intero ciclo scolastico dei 7 anni. I libri di letteratura sono dappertutto nella scuola. Tra i banchi, nei corridoi, sui tabelloni dei progetti trimestrali. Considerate che non esistono lezioni di grammatica nelle scuole inglesi. L’inglese, e le sue regole, si imparano leggendo libri.

L’attività sportiva è centrale nel curriculum scolastico (ma non ai livelli americani) e la scuola offre una varietà di sport molto vasta (calcio, pallavolo, basket, cricket, rugby, hockey, tennis, ginnastica ecc.). Anche a livello competitivo e spesso le coppe vinte da una scuola sono esposte in una teca all’entrata.

Tutte le scuole che ho visitato o avevano un terreno con bosco adiacente o si associano ad una associazione che offre forestry school, ovvero attività nei boschi, simile ai boyscout. Questo è essenziale e molto importante per i genitori i quali vogliono che i bambini siano in mezzo alla natura e si sporchino di fango. Esatto, avete sentito bene: ho sentito alcuni genitori chiedere se i bambini avessero l’opportunità di sporcarsi e di saltare nelle pozzanghere. E tutte le scuole facevano vedere con orgoglio filmati o foto di bambini imbrattati di fango per far vedere che questo venisse garantito.

Tutti i bambini devono indossare le divise della scuola e ogni scuola ha i suoi colori e stemmi. Camicia o polo e a volte cravatta e giacca, bambine possono scegliere tra gonna e meno spesso pantaloni.

Ogni scuola ha una serie di valori a cui si attiene. Quasi ovunque i valori principali sono inclusione, rispetto, tenacia ma soprattutto l’onnipresente indipendenza. Independence e self-reliance. Il primo significa indipendenza dagli altri mentre il secondo significa capacita di autonomia, di farcela da soli. Concetti simili ma diversi. Mentre i genitori italiani (e anche noi in un certo grado) si preoccupano di sapere quanto e cosa la scuola insegna (il programma), i genitori inglesi si preoccupano di sapere se la scuola riesce a rendere i propri figli indipendenti. Gli insegnanti sottolineano quanto il loro modo di insegnare possa rendere i bambini indipendenti. Non ho mai sentito un insegnante (o un genitore chiedere) che cosa si insegna in una materia. Mai. Tutta la curiosità era sul metodo e su come i bambini erano in grado di imparare. Come, non cosa o quanto. Un modo di vedere l’educazione scolastica agli antipodi rispetto a quella italiana.

In generale la mia impressione tornando a casa dopo ogni visita è che un genitore medio italiano si sarebbe messo le mani nei capelli perché non sarebbe stato in grado di capire questo mondo. Per scherzo dicevo a mia moglie che le madri italiane in Italia avrebbero avrebbero denunciato la scuola per maltrattamenti o poca igiene (fango, pozzanghere ecc.) o per mancanza di alcuni capitoli fondamentali di una certa materia. Un altro mondo, un mondo alieno insomma per un italiano abituato a sedere fin da bambino di fronte ad un banco con un pesante libro da leggere di fronte ad una maestra dietro ad una cattedra. Forzato ad ingurgitare informazioni senza che gli venga insegnato come pensare. Forzato a ripetere a memoria regole, date, fatti ma senza alcuna capacità di pensare per se stesso. Senza alcuna indipendenza di pensiero, costretto a rimanere bambino fino all’età adulta.

 

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