Archivi del mese: agosto 2008

I frutti della terra di Fabristol

Dopo mesi e mesi di sacrifici e tanto sudore ecco i frutti del mio orticello:

Due chili di patate (ma a breve ne arriveranno altre) una quantità industriale di pere (ne abbiamo usati due chili per fare la marmellata) e una cinquantina di pomodori ancora verdi ma spero pronti fra un po’. In realtà c’è anche l’aglio ma per quello devo aspettare ancora settimane credo. 😉

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Qualcuno mi legge in USA

Appena scritto il post di prima e ora (finalmente) i giornali del mondo si sono accorti di McCain grazie alla sua furbata di mettere come vice una donna (forse)!

Ora mi immagino il cittadino medio europeo che vede la notizia: “Ehi cara hai visto. C’e’ un tipo sconosciuto che sfida quel nero Osama-o-come-cavolo-si chiama boh, per le presidenziali americane! E con una donna come vice!”

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Sfida a… uno

In una partita a pallone o a scacchi i contendenti sono due squadre o due giocatori. La stessa cosa vale per le elezioni (in realta’ alle elezioni sono piu’ di due ma nell’esempio seguente ci sono due grandi contendenti). Ancor di piu’ per le presidenziali americane. Invece a seguire i giornali italiani e quelli europei, con la BBC in testa, esiste un solo candidato che verra’ votato. Parlo di Obama.

Per quanto la qualita’ della BBC sia ottima, ha il vizietto di essere antiamericana fino al midollo e di odiare i repubblicani fino addirittura ad evitare di nominare l’altro contendente. I giornali italiani fanno lo stesso e l’altro non viene mai nominato. Se un alieno dovesse arrivare sulla Terra e guardare le TV europee penserebbe che Obama gareggia contro se stesso e che ovviamente vincera’ le elezioni. L’avversario di Obama e’ un fantasma, un reietto, l’innominabile. Non compare mai nei servizi e negli articoli. L’Europa ha un filtro mentale inguaribile e non riesce a concepire un’America diversa da quella che si proietta nel proprio immaginario. E quando l’altro vincera’ (si’ perche’ il repubblicano negli ultimi sondaggi pare proprio che ce la faccia a vincere) tutti saranno meravigliati: “Ma come?” “Ma che trogloditi questi americani!” “Come hanno fatto a votare un altro repubblicano?!” ecc ecc.

Ho parlato dell’avversario, dell’altro, del repubblicano, ma sono sicuro che piu’ della meta’ degli europei non conosce neppure il nome di McCain.

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Home rainy home

Tornato a casa.

Un altro shock termico: questa volta inverso. Sono passato da 37 gradi sotto il sole a 14 sotto pioggia e vento. Purtroppo qui alle Isole Svalbard… ehm volevo dire Inghilterra, ha fatto un Agosto decisamente novembrino. Diciamo che i bristoliani mentre io ero spaparanzato al sole di qualche spiaggia della Costa Smeralda per tre settimane si sono beccati secchiate d’acqua ogni santo giorno (a parte, dicono, due giorni in cui si e’ intravisto il sole). Facce scure, pelli pallide qui al rientro erano tutti incazzati come caimani. Si dice che un’estate (!?) cosi’ non si vedeva da anni qui su. In effetti si e’ passati da una primavera autunnale al pieno inverno.

Ieri ho fatto l’inglese mio maglrado. Sono sceso dall’aereo in pantaloncini e magliettina mentre gli inglesi avevano gia’ rispolverato dall’armadio il cappottino invernale. Una bella soddisfazione, oltre al raffreddore intendo…

Nella foto: Porto Zafferano nel Sud della Sardegna, una delle spiagge dove sono stato.

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Atletica, Cina e Sicilia for dummies

Ci sono certe cose che mi fanno inalberare (volevo dire “far girare i coglioni” ma non mi sembrava bello su internet. Si può dire “far girare” su internet?). Ognuno di noi ha un tasso di ignoranza variabile. E d’accordo. Per alcuni è più alto ovviamente. Ma ci sono delle cose su cui non posso soprassedere. Dopo le persone che pensano che la ginnastica sia la stessa cosa dell’atletica (come dire che canoa e scherma sono lo stesso sport) e anche se ti metti lì a spiegarglielo continuano a non capire. Niente come di coccio (“Ah sì quelli col tutù e il nastro!”); dopo le persone che pensano che Cina e Giappone siano lo stesso stato (“sì ma hanno gli occhi a mandorla tutti e due.”). Ecco dopo queste due catergorie di persone non sopporto gli stranieri che non solo pensano che la Sardegna non esista (sotto la Corsica c’è il nulla) ma quando glielo spieghi ne escono fuori con un: “Ahhh certo, Sicilia, mafia, il padrino!”

Ma cristo ti ho detto che la Sardegna e la Sicilia sono due isole distanti 300 chilometri. “Sì vabbè Sicilia-Sardegna uguale no!?”

Cribbio svedese del menga, sei venuto in vacanza in Sardegna, ti ho fatto fare il giro della città, e tu a fine serata mi chiedi “Ma quanto dista la confinante Grecia?”

Cioé tu vai in vacanza in un posto e non ti degni neppure di guardare una mappetta cagata su Google?!?

Dra åt helvete!

P.S.

Pensava di poter affittare una bici e andarsene a spasso per la Sardegna in un paio di ore… (la Sardegna è grande quanto il Belgio testa di cipolla).

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La caccia è aperta

Dopo aver chiuso Colombo Bit Torrent, il più grande sito di condivisione file italiani su torrent, è arrivata la seconda censura illegale dell’anno (lo Stato agisce in modo incostituzionale e criminale ma nessuno può arrestarlo). Preparatevi ad un 2009 bollente.

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La ginnastica è divina

Questa foto mi ha ricordato della mia infanzia e adolescenza. Sono stato catapultato in un microsecondo in un altro mondo. I calli insanguinati, la pelle morta da tagliare, l’odore acre della tintura di iodio, il bruciore che ti portavi ogni notte sotto le lenzuola come stigmate. E l’odore del magnesio, il rito della fasciatura di polsi, caviglie e il cuoio del paracallo fra le dita, come una seconda pelle. La concentrazione prima dell’inizio della gara, le tempie che ti esplodono sotto il peso della tensione, il respiro pesante e cadenzato come un om tibetano. Le cadute dagli attrezzi, la groppa del cavallo sotto i miei palmi, l’ebbrezza delle granvolte sulla sbarra e l’uscita finale che ti porta vicino ad identificarti ad un dio. Ogni volta che mi vestivo della maschera del ginnasta toccavo il cielo, sentivo la vita fluirmi dentro, un dio mi possedeva e per pochi attimi si era divini.

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Il capo-tribù dipende visceralmente dallo stregone

Di fronte allo Stato l’uomo di scienza è oggi inerme, naturalmente sottomesso. Nella storia della scienza moderna non sono segnalati atti eroici. Si confronti Galileo con Bruno, di fronte al pericolo. Già Leonardo serviva i principi, con le sue macchine belliche. Lo scienziato spesso pretende di vivere per la conoscenza. La realtà è più modesta, si tratta della ricerca di un cantuccio in cui sentirsi sicuri, di un atteggiamento difensivo in un individuo di scarsa aggressività. Ormai è tardi per sperare in un rovesciamento delle cose. Agli scienziati moderni non è ancora venuto in mente ciò che era ovvio per gli antichi: che bisogna tacere le conoscenze destinate ai pochi, che le formule e le formulazioni astratte pericolose, capaci di sviluppi fatali, nefaste nelle loro applicazioni, devono essere valutate in anticipo e in tutta la loro portata da chi le ha ritrovate, e di conseguenza devono essere gelosamente nascoste, sottratte alla pubblicità. La scienza greca non raggiunse un grande sviluppo tecnologico perché non volle raggiungerlo. Tacendo, la scienza fa paura allo Stato, e ne è rispettata. Lo Stato può vivere, combattere, potenziarsi solo con i mezzi offertigli dalla cultura: esso lo sa perfettamente. Il capo-tribù dipende visceralmente dallo stregone.

Giorgio Colli, Dopo Nietzsche, Adelphi, Milano, 1974, pag. 55

Via Lucamassaro.blogspot.com

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Putin è un criminale

Al tempo delle olimpiadi antiche il mondo greco si fermava. E perfino le guerre si fermavano. Invece nei tempi moderni si approffitta delle olimpiadi per sferrare gli attacchi.

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Involuzione oclocratica

In un commento ad un post precedente Lector ha nominato l’oclocrazia, un termine greco per indicare una degenerazione della democrazia. Non conoscevo il termine. Su Wikipedia ho trovato questo:

“L’oclocrazia (dal greco όχλος = moltitudine, massa e κρατία = potere) è una forma di governo in cui le decisioni sono prese dalle masse.

Il termine, che ha un’accezione negativa, compare per la prima volta nelle Historiae (6.4.6) di Polibio, che la considera una forma di degenerazione della democrazia, in quanto inevitabile conseguenza dei comportamenti demagogici legati all’acquisizione del consenso.

Nella visione di Polibio, il disordine politico che consegue all’instaurazione di un sistema oclocratico ha come unico sbocco il ritorno alla monarchia.”

Quello che mi ha impressionato è stata l’ultima frase. Gulp!

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