Differenze tra Risiko italiano e Risk internazionale

Ho sempre considerato Risiko uno dei giochi da tavolo più entusiasmanti e complessi. Lo adoro e quando ho amici a casa lo propongo sempre. Pochi però sanno che la versione di Risiko italiana è unica al mondo e si discosta abbastanza dalle versioni internazionali.  Ed è questa sua unicità a renderla la versione forse migliore in assoluto. Ieri ho avuto il piacere di giocare con la versione britannica, fedele all’originale. Vediamo le maggiori differenze:

  1. Come molti di voi avranno notato nella versione italiana ci sono carri armati ma quelli raffigurati nelle carte sono fanteria, cavalleria e artiglieria. Come è possibile? La versione originale infatti era basata sulle guerre napoleoniche e la mappa ne è un’altra prova. Significa che nelle versioni internazionali non ci sono carri armati ma fanteria, cavalleria e artiglieria. Vedi foto. Le differenti pedine non significano differenti livelli di potenza di fuoco (come pensavo fino a ieri) ma semplicemente un modo per aggregare numeri di battaglioni (da noi armate) superiori a 5 (1 cavalleria equivale a 5 fanterie) e 10 (1 artiglieria equivale a 10 fanterie o 2 cavallerie). Insomma, lo stesso uso che nel nostro si fa delle bandierine che equivalgono a 10 carri armati. Il motivo di questo non è solo per questioni di spazio ma anche perché nella versione internazionale i battaglioni di fanteria sono limitati a poco meno di 40. Quindi si è forzati a sostituirli con cavalleria e artiglieria.
  2. Questo significa che i movimenti di truppe sulla mappa sono limitati da questa aggregazione. Nell’italiano possiamo spostare carri armati uno ad uno da un territorio all’altro, in quelle internazionali la cavalleria e l’artiglieria non si possono dividere e quindi spesso ci si trova con territori sguarniti e esposti ad attacchi.
  3. I dadi per la difesa sono solo due, non tre. Questo fa sì che l’attaccante sia avvantaggiato. Insomma, è più facile conquistare territori in Risk rispetto a Risiko tanto che nella partita che ho fatto (durata appena 1 ora e mezzo) ho conquistato il Sud America e riperso completamente in due turni! Basta un errore o un po’ di sfortuna per vedere la partita ribaltarsi immediatamente. In Risiko in media per essere vincitori in una battaglia l’attaccante deve accumulare almeno tre volte tante armate della difesa. In Risk basta il doppio. Come potete capire le partite durano molto meno rispetto a quelle italiane.
  4. In Risiko c’è un collegamento marittimo tra Medio Oriente e Africa Orientale che rende l’Africa molto più esposta agli attacchi dall‘Asia.

Una curiosità: nella mappa del Risk del 1992 con cui ho giocato sono chiaramente segnate Sardegna, Corsica, Baleari, Creta e Cipro. In quella italiana queste non ci sono, segno che pure nei giochi da tavolo i continentali non hanno alcun riguardo nei confronti dei sardi! 😉

La versione britannica del 1992 invece è molto patriottica: la scatola rappresenta truppe britanniche e le Falkland sono rappresentate e ingrandite in maniera innaturale. Quando l’ho fatto presente al mio amico inglese ne è rimasto sorpreso, più che altro per il fatto che lui non se ne sarebbe mai accorto se non glielo avessi fatto notare io. Come dire che quando vivi nella tua bolla nazione pensi che il mondo giri intorno a te.

In conclusione per una volta la versione italiana è quella migliore e più equilibrata e che permette strategie a lungo termine complesse. La mappa italiana pero’ lascia a desiderare (soprattutto per la mancanza della Sardegna!) e infatti ho deciso di comprare la versione britannica e di usare la sua mappa con le regole italiane. Insomma, prendo il meglio delle due versioni.

 

6 commenti

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6 risposte a “Differenze tra Risiko italiano e Risk internazionale

  1. Kirbmarc

    In tutte le versioni manca la Nuova Zelanda!

    Comunque in tutte le versione c’è la Kamchatka, che è l’unica cosa che conta per avere un risiko come si deve.

  2. É vero non l’avevo notato!! Incredibile. Hanno messo un sacco di impegno a mettere e ingrandire le Falkland e poi si sono dimenticati della nuova Zelanda.

  3. amleta

    A me i giochi da tavolo mi annoiano proprio. Non sono una che ama stare a casa. Ho provato il monopoly, ho provato la roulette e lo scarabeo ma mi stavo addormentando. Quelli nuovi non ne parliamo proprio, con tutte quelle regole kilometriche non m’ispirano per niente. Boh. Questione di gusti 😊

  4. Emax

    Non vedo l’ora di tornare e fare una bella partita a risk senza nani di mezzo. Comunque, il fatto di avere partite che non durano 4 ore non è sempre un lato negativo..

  5. I nani bisogna darli ai nonni. 😉
    Sulla lunghezza è vero hai ragione. Però ti assicuro che vedere le tue strategie svanire perché qualcuno ti ha conquistato un continente in un turno non è bello. Insomma non si possono fare piani a lungo termine

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