Veramente pochi sanno che quasi tutte le mappe del mondo – inclusa quella di GoogleMaps- non rappresentano le vere proporzioni dei continenti della Terra. Avrete sicuramente notato che la Groenlandia risulta essere immensa, grande quanto l’intera Africa. Lo stesso vale per il Canada, la Scandinavia e la Siberia. In realtà è una distorsione data dalla proiezione di Mercator, utilizzata con successo per la navigazione marittima per secoli ma che ha grossi problemi di distorsione con le masse terrestri. Una conseguenza di questa distorsione è che i paesi dell’emisfero boreale risultano più grandi di quanto non lo siano, mentre quelli vicini all’equatore più piccoli. Sembra una cosa da nulla ma questo condiziona pesantemente il nostro modo di vedere il mondo e di rapportarci (noi occidentali) con gli altri paesi. Prendete l’Africa per esempio: l’Africa è immensa e al suo interno ci stanno USA, Europa, Cina e India. O il Brasile che è grande quanto gli USA. Gli stessi USA sono grandi appena quanto il Sahara. Non mi credete? Guardate voi stessi su questo sito theTruesize.com. Scrivete nome del paese in inglese e spostatelo a diverse latitudini. Un ottimo strumento da usare a scuola durante geografia.
Quali sono le conseguenze politiche di questo?
Cosa sarebbe successo se le mappe fossero state fedeli alle vere proporzioni dei paesi quando l’Occidente ha dichiarato guerra ad Afganistan, Siria o Libia? L’Afghanistan è grande quanto Francia e Germania messe assieme. Francia e Germania insieme e fatte di impenetrabili montagne e vallate. Davvero gli USA si sarebbero avventurati in un territorio cosi ostile con qualche migliaio di soldati? O la Gran Bretagna si definirebbe ancora così se la spostassimo nel Mediterraneo, grande appena quanto l’Italia? Volete fare la guerra all’Iran? Beh, spostatela in Europa e vediamo se riuscireste a conquistare un paese grande quasi quanto il continente europeo. Altro che D-Day.
Ma non solo guerre. Per esempio, da ragazzino negli anni 90 mi ricordo come fosse ieri che il WWF aveva una campagna di sensibilizzazione contro la deforestazione dell’Amazzonia. Dicevano che ogni anno un’area grande quanto l’Umbria veniva distrutta in Brasile. Guardavo la mappa e mi preoccupavo: in meno di 20 anni l’intera Amazzonia scomparirà! Provate a spostare l’Italia in Brasile e cercate di capire quanto piccola e insignificante sia l’Umbria rispetto al resto del paese. Poi non ci dobbiamo meravigliare se esistano ancora tribù di indios ancora isolate e che non hanno ancora avuto contatto col mondo!
I miei amici inglesi quando sentono parlare della Sardegna, pensano che sia un’isoletta come Santorini o Rodi, insomma una montagna in mezzo al mare. Pensano di poterla visitare in 48 ore. Quando invece la spostiamo più a nord ci accorgiamo che la Sardegna è grande quanto il Belgio, più grande della Slovenia e non cosi tanto piccola rispetto alla Svizzera. Grande quanto il Galles e il doppio rispetto al Nord Irlanda. Immaginatevi tutti i discorsi sull’indipendentismo di certe regioni se utilizzassimo le loro reali dimensioni. Chi negherebbe alla Sardegna (che molti in Europa neanche sanno dove sia) il diritto all’autodeterminazione se si scoprisse che è grande quasi quanto la Svizzera?
Il fatto è che questa rappresentazione falsata della realtà del Mondo è un’arma nelle mani dell’Occidente. Le nostre politiche, le nostre convinzioni di superiorità, perfino la giustificazione per nuove guerre si basano su questa percezione che gli USA e l’Europa siano continenti enormi mentre i paesi poveri all’equatore siano piccoli. Non è un caso infatti che la mappa dell’ONU, più vicina alla realtà, non sia una proiezione Mercator. Di certo non fu colpa di Mercator, che inventò la sua proiezione pensando alla navigazione (per cui è ottima), ma ormai tutti lo sanno e esistono alternative più veritiere ma si è preferito mantenere questa menzogna nelle scuole, nelle nostre mappe di navigazione su internet. Per esempio, recentemente (nel 2016) Narukawa inventò la proiezione Authagraph (vedi sotto), simile a quella dell’ONU, che viene definita quella più vicina alla realtà. Forse è giunto il momento di adottarla nelle nostre scuole, che dite?