The Second Cold War won’t be televised

Leggo ogni giorno i maggiori giornali in lingua inglese, ho Google alert su ISIS, Russia, Medio Oriente e vi posso assicurare che nel mondo stanno succedendo delle cose di una importanza storica indescrivibile. E’ desolante notare come l’Italia sia un’isola di ignoranza per quanto riguarda le notizie internazionali. Gli italiani vivono come se il resto del mondo non esistesse. Lasciate perdere i giornali italiani: i giornalisti italiani non hanno alcuna conoscenza del mondo, dell’inglese e di quello che gli succede intorno. Quello che fanno è semplicemente copia-incolla di lanci d’agenzia. E l’unica agenzia da cui prendono notizie è ANSA. Controllata dai soliti noti ovviamente. Monopolio della propaganda governativa come nel fascismo. Ecco perché non leggo più notizie nei giornali italiani: se voglio vedere gattini coccolosi o donne nude ci sono altri siti…

Visto che non tutti capiscono l’inglese credo che sia importante fare un punto della situazione geopolitica attuale senza il filtro della propaganda di regime occidentale: italiana, europea e americana. Motivo? Siamo nella merda fino al collo e gli americani ci stanno scavando una fossa senza accorgercene.

 

  • voi non lo avrete sicuramente notato in Italia ma il prezzo del greggio nel mondo è sceso vertiginosamente. Ora in UK mi faccio il pieno con 10 sterline in meno rispetto a 6 mesi fa. Motivo? L’Arabia Saudita ha aumentato il numero di barili al giorno d’improvviso e il prezzo è sceso del 25%. E questo contro tutte le previsioni che vogliono che una guerra in Medio Oriente faccia alzare i prezzi al barile. Come è possibile che l’Arabia Saudita aumenti la produzione e abbassi i prezzi diminuendo il profitto per barile? La risposta è semplice: aumentando la produzione Russia, Iran e Iraq vendono meno e con meno profitto. John Kerry qualche settimana fa è volato in tutta fretta a Ryad esattamente dopo che la crisi in Ucraina ha ripreso e poco prima del summit del G20. Il giorno dopo l’Arabia Saudita ha aumentato la produzione a 100 mila barili. Ora capite bene che US e sauditi stanno facendo una guerra commerciale contro la Russia. Di tutta risposta Putin ha appena firmato un accordo trilionario con la Cina per vendere il gas siberiano ai cinesi. Per fare questo devono costruire un gasdotto che collegherà i due paesi. In pratica gli USA hanno spinto tra le braccia dei russi i sempre neutrali cinesi. E lo hanno fatto in grande stile perché ora non ci sono solo accordi commerciali sul piatto ma infrastrutture. Le infrastrutture tra due paesi sono le fondamenta di un’alleanza duratura. Praticamente Obama ha per la prima volta messo le basi del blocco orientale saldando un’alleanza improbabile tra Cina e Russia. E tutto questo per quale motivo? Lasciate perdere le cazzate sul popolo ucraino, la democrazia: il motivo è shale gas americano da vendere ai polli europei tagliando la Russia. Gli USA sono già in guerra con la Russia con embargo, alleanze e prezzi del petrolio ai minimi storici e Putin si comporta di conseguenza.
  • I protagonisti minori: Serbia e Russia hanno appena fatto esercitazioni congiunte! Una cosa impensabile fino a qualche mese fa nel cuore dell’Europa. La Serbia, un paese che l’UE ha sempre voluto nella propria sfera d’influenza (Kosovo anyone?) è la testa di ponte del blocco orientale in Europa. In questi giorni il conflitto armeno-azero si è riacceso proprio perché Putin ha dato l’OK. Armenia è appena entrata nel patto eurasiatico insieme a Russia, Kazakistan e Bielorussia creando di fatto una sorta di Patto di Varsavia 2.0. Il Caucaso è in fermento e la Georgia sarà la prossima a sentire i tentacoli di Mosca di nuovo. Ora spostiamoci nel Pacifico dove Vietnam, Filippine, Giappone e Sud Korea stannno aspettando aiuto da USA. Un aiuto per cui gli USA non hanno abbastanza risorse. La Cina detiene la maggior parte del debito USA e tutte le commodity che l’Occidente produce sono prodotte in Cina. Gli US stanno per affrontare una guerra commerciale che sono destinati a perdere. E con loro gli alleati europei.
  • il problema turco: è evidente come la Tuchia si sia infilata in un problema da cui non potrà mai uscire. L’aiuto attivo all’ISIS è lampante e il motivo è semplice: togliere di mezzo Assad e i curdi. Più di 50 turchi furono rilasciati mesi fa dall’ISIS e il giorno dopo è incominciato l’attacco a Kobane. Ovviamente non fu per caso. La Turchia ha stretto un patto con ISIS di mutua non interferenza negli affari fintanto che ISIS distrugge i curdi. E la Turchia è nella NATO! Pensate quanto sono scemi gli americani.
  • ISIS: immaginatevi un esercito che apre il fronte nord in Kurdistan su sette punti diversi, attacca Kobane al confine sirano-turco, conquista la provincia più grande ll’Iraq, l’Anbar e nel frattempo combatte contro la Siria; tutto questo nello stesso momento. Non parliamo di 4 gatti scapestrati ma di un esercito di almeno 200mila soldati ben armati e ben organizzati. Questa è la stima più accurata che abbiamo dell’ISIS. Secondo la propaganda occidentale, ovvero la CIA, sono al massimo 20mila e stanno perdendo terreno.
  • Il califfato islamico sta diventando sempre più grande ogni giorno che passa. Ora controlla decine di milioni di persone in 5 paesi differenti in Africa e Asia. Al contrario di quanto predetto i bombardamenti dell’alleanza USA contro ISIS hanno rafforzato i jihadisti e hanno unito Al Qaeda e ISIS. Grande Obama! I leader di Boko Haram in Nigeria, di Al Nusra in Siria, di Ansar Bayt al-Maqdis nel Sinai, di Ansar al Sharia in Algeria e Libia e di ex Al Qaeda in Pakistan hanno giurato fedeltà al califfato. Significa che i territori che controllano ora fanno parte del califatto islamico. Un terzo della Nigeria è in mano a Boko Haram che si sposta incontrollato tra Ciad, Cameroon e Nigeria. Il Sinai è quasi interamente in mano ai terroristi di al-Maqdis, i quali hanno legami con Hamas. La situazione in Libia è la seguente: Bengazi e Tripoli sono quasi del tutto in mano ai jihadisti. Tanto che il parlamento libico si riunisce in una nave da crociera nel porto di Tubruk, al confine con l’Egitto. Egitto che insieme agli Emirati Arabi aveva da poco bombardato le postazioni jihadiste in Libia. L’idea è quella di creare un corridoio Nigeria-Ciad-Libia-Egitto-Gaza-Siria-Iraq e creare uno Stato Islamico sparso che vive di mercato nero, cyberspazio. E’ la fine dello Stato classico. Parliamo di una istituzione senza confini netti e a cui i cittadini possono far parte anche se all’interno di altri stati classici. Spesso sono province, altre volte città, altre ancora quartieri ma tutti interconnessi e che prendono ordini dal Califfo.
  • Golfo di Aden: forse la pirateria nel golfo di Aden è stata eradicata ma Al Shaabab controlla ancora ampie parti della Somalia e nonostante non abbia ancora giurato fedeltà al califfato ora sappiamo che uno dei suoi capi recentemente ucciso era in dialogo avanzato con ISIS; il che fa supporre che il prossimo fronte sarà il Corno d’Africa: Somalia, Kenia, Tanzania, Eritrea. Dall’altra parte del golfo ma strettamente legato: in Yemen è il caos. La minoranza sciita del sud Houthi, stanca di essere martoriata dal governo sunnita, burattino di Riad, ha conquistato Sanaa e buona parte della regione. In questo momento c’è una guerra civile in atto tra Houthi e sunniti. Tra i sunniti ci sono anche jihadisti che fino a ieri venivano bombardati dai droni americani. Ma oggi credo che i droni si fermeranno: i sauditi hanno bisogno dei jihadisti per vincere conro gli sciiti Houthi. Se gli jihadisti dovessero vincere il collegamento con Al Shaabab avvicinerebbe il Corno d’Africa al califfato. Dietro agli Houthi ovviamente c’è l’Iran. Nell’eterna lotta tra i clericali sunniti e i clericali sciiti è il jihadismo a vincere.

Buona Seconda Guerra Fredda a tutti! Ah dimenticavo: l’importante è che Facebook continui a farci vedere i gattini pucciosi.

 

 

 

26 commenti

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26 risposte a “The Second Cold War won’t be televised

  1. Grazie della mediazione: alcune cose si riuscivano a cogliere anche nel non detto dei nostri media nazionali; altre invece non pervenute.
    Ora, che gli USA, per mantenere lo status quo, giochino sporco è risaputo; quello che fa specie (che fa incazzare, meglio), è che nessun alleato europeo si renda conto che partecipare al tale gioco li manderà in rovina

  2. Incidentalmente e qualora ti fosse sfuggito, ti segnalo che Malvino ha citato questo tuo post.

  3. Ciao lector. Infatti avevo notato un aumento vertiginoso delle entrate. 😉

  4. Uhm.. temo che il mio commento sia sparito. E’ stato mangiato da wordpress?

  5. OdG

    La produzione di petrolio dell’Arabia Saudita nei primi sette mesi dell’anno è in linea con quella del 2012 (o anche inferiore). I sauditi hanno poi potenziato a settembre la produzione di mezzo punto percentuale, a 9,6 milioni di barili al giorno, inferiore comunque a quella del 2012 dove si toccarono punte di oltre 10 milioni. Ritiene sufficiente questo fatto, come scrive nel post, con il crollo del prezzo del barile? È bastato questo lieve aumento della produzione saudita per far crollare il Brent da 115 dollari di giugno agli 82 di ottobre?

    http://ycharts.com/indicators/saudi_arabia_crude_oil_production

    lei cosa intende per commodity?
    è sicuro che “e tutte le commodity che l’Occidente produce sono prodotte in Cina”?

  6. Altro input penso stia venendo (e verrà ancora per un po’) da fb, visto che abbiamo condiviso l’onore di una citazione del dottore.

  7. Nova ho guardato sullo spam ma non c’era nulla. Mi spiace 😦

    Odg: il prezzo del petrolio è sceso ai minimi storici dal 2010. Aumento di produzione accompagnato da sconti nei mercati asiatici lo hanno fatto abbassare drasticamente.
    Ho sbagliato ad usare commodities anche se ora leggo che commodities fino a qualche anno fa erano solo materie prime e cibo di base, ora si intende anche tutti i prodotti tecnologici di base come smartphone, tablet, computer ecc. Quindi in un certo senso era quello che intendevo. In realtà la cina sta subaffittando Laos, Cambogia e Vietnam per la produzione di molti prodotti di base perchè il costo del lavoro è pià basso che in Cina.

  8. Il mio commento era puramente sulla strategia dei sauditi. La mia ipotesi è che vogliano far concorrenza ai metodi estrattivi americani che hanno poco senso economicamente con un barile a <80$. Sinceramente credo che tra far male a Russia/Iran e salvare i propri investimenti miliardari nel settore energetico, Obama preferirebbe i secondi.

  9. nova77

    @fabristol, permettimi un alto grado di scetticismo (per usare un eufemismo) sull’articolo della nave che si spegne. Una veloce ricerca su internet non rivela nessuna sorgente affidabile ed pare tutto affidato al “sentito dire”..

  10. Allora le cose che sono accadute per certo sono: la nave è stata attaccata virtualmente 12 volte da un caccia russo senza bombe o missili. Il jet ha sorvolato per 90 minuti la nave simulando 12 attacchi a meno di 1000 piedi dalla nave. Subito dopo la nave è tornata indietro in un porto rumeno. Questo è quello che sappiamo. Fonti russe dicono che il jet russo aveva un sistema di spegnimento sofisticato per bloccare il sistema missilistico AEGIS.

    http://www.voltairenet.org/article185860.html

    Ora sappiamo che i giornali russi non sono affidabili per questo tipo di notizie ma questa volta sono propenso a crederci pe due motivi: il primo è che i media occidentali hanno fatto finta che questa notizia non esistesse e quando fanno così vuol dire che hanno avuto ordini di non gonfiarla troppo. Questo è l’atto di guerra più grave dalla crisi di Cuba. Mai e poi mai un jet russo aveva osato fare una cosa del genere. Evidentemente gli US non vogliono che si sappia ,quindi hanno qualcosa da nascondere. Faccio notare che ogni scoreggia dei russi viene messa in prima pagina ma quando si tratta di un attacco simulato nessuno ne parla. Secondo motivo è: come è possibile che i russi inviino un jet disarmato a simulare un attacco contro una nave russa? Erano sicuri che la nave americana non avrebbe risposto perché il sistema AEGIS era fuori uso, ecco il motivo. Neppure durante la crisi cubana i due si erano trovati così vicini. E nessuno ne parla?
    E’ chiaro che i russi volevano dimostrare qualcosa agli americani e lo scopriremo solo più avanti. Infatti son sicuro che la questione ucraina rimarrà in secondo piano nei prossimi mesi proprio perché i russi stanno lanciando segnali da mesi. Stanno dicendo a chiare lettere: basta, smettetela di accerchiarci, fatevi gli affari vostri e noi ci facciamo i nostri.

  11. nova77

    Uhmm.. mi dispiace ma le mie antenne scettiche continuano a vibrare.
    “Allora le cose che sono accadute per certo sono: la nave è stata attaccata virtualmente 12 volte da un caccia russo senza bombe o missili”. Per certo? E dove sono le fonti? Come hai detto tu i media russi sono inaffidabili (interamente controllati dal governo), ed il link che hai messo specifica “The State Department acknowledged that the crew of the destroyer USS Donald Cook has been gravely demoralized”, eppure di tale “acknolwedgement” non si trova traccia se non nei sopracitati media. Invece quando in aprile una simile situazione si è presentata ne hanno parlato tutti. La cosa puzza.

    E che i russi mandino “segnali” non è nulla di nuovo. Si stanno pizzicando da mesi ed è una strategia ben collaudata. Che poi abbiano davvero usato armi “magiche” è un altro paio di maniche. “Extraordinary claims,.. ” eccetera eccetera..

    In termini di guerra mediatica vorrei ricordare il goffo tentativo di un non-meglio identificato gruppo (che però ha ricevuto ampia visibilità nei media russi) di incolpare dell’abbattimento del volo MH17 gli ucraini con foto satellitari (malamente) contraffatte.
    In un simile contesto chiedere qualche prova in più non mi sembra irragionevole.

  12. In genere condivido i tuoi dubbi ma allo stesso modo di come non mi fido dei media russi quando affermano qualcosa non mifido dei media occidentali quando nascondono qualcosa. Hai ragione qualcosa puzza e nessuno ce lo vuole far sapere. Nel dubbio mi limito a far notare quello che ho detto prima: come può un caccia disarmato attaccare virtualmente per 12 volte in sorvoli a raso terra una nave US indisturbto per 90 minuti? Ripeto, una cosa del genere avrebeb douto generare una crisi militare senza precedenti ma non è successo. E il motivo è che gli americani non vogliono dirci tutto qeullo che è successo. Magari non è quell’arma magica ma qualcosa puzza…

  13. dottornomade

    Sempre interessanti segnalazioni/analisi.

    Io ovviamente indico il dito e ti trovo un typo: itaiani –itagliani

  14. dottornomade

    Segnalo anche (mi era scappato): nello momento – nello stesso momento

  15. Grazie Doc Nomade, ora correggo. 😉

  16. guardate questo video:

    http://www.dailymail.co.uk/news/article-2845531/ISIS-release-shocking-new-video-child-soldiers-Kazakhstan-trained-AK47s.html

    agghiacciante, decine di bambini kazaki che vengono addestrati per diventare mujaeddin.ISIS è il nuovo nazismo e l’islam è la sua religione.

  17. Cornel

    Fabri, dovresti scrivere i tuoi articoli in inglese.

  18. ciao Corne!
    ma come, non riesci più a leggerlo l’italiano? 😉 A parte gli scherzi: di qui ci passano solo persone che parlano italiano.

  19. in generale convincente, ma perché non può essere credibile anche un tentativo dei produttori di mantenere basso il prezzo del petrolio per mettere fuori gioco lo shale americano? Sotto i 70 Obama trova lungo estrarre..

  20. laperfidanera2

    Vuoi sapere cosa davvero puzza? Come sapete, è l’Olanda la nazione che coordina le investigazioni sul famoso aereo malese abbattuto sull’Ucraina (per combinazione all’incirca quando lì vicino passava l’aereo di Putin). Ora, qualche giorno fa avevo letto che la commissione investigativa era arrivata alla conclusione che non ci fossero evidenze che fosse stato abbattuto dai pro-russi. (Diplomaticamente non si è però sbilanciata ad affermare che ci fossero evidenze del contrario, come affermano i russi). Subito dopo, l’Olanda ha ottenuto dagli USA la restituzione di parte del suo oro, impresa che non era affatto riuscita ad altre nazioni, tra cui la Germania… Qui sopra leggo un commento a proposito di foto satellitari contraffatte: siamo sicuri che quelle fossero contraffatte e non le altre? e i famosi convogli di “carri armati russi che invadono l’Ucraina”, con tanto di “foto satellitari”, che poi si sono rivelati essere invece convogli di camion con aiuti umanitari per i pro-russi?
    Mi sa che c’è ancora troppa gente che crede alle “armi di distruzione massiva di Saddam”! 😉

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