Il silenzio è un assenso

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Trovo che la notizia secondo la quale l’Italia è stata declassata a paese parzialmente libero per quanto riguarda la libertà di stampa metta i brividi, non tanto per la notizia in sè, quanto per il fatto che nessun esponente del governo (che io sappia, o Google sappia) si sia degnato di commentarla.

In passato la classifica di Freedom House è stata criticata dai paesi come Cuba, Sudan e Cina perché rappresenterebbe uno strumento del potere statunitense. Da noi neppure quello. Cioè il nostro regime partitocratico è così spavaldo, tronfio e menefreghista (il “me ne frego!” Mussoliniano) che non considera di smentire la notizia. Un po’ come dire: “Sì è vero, controlliamo l’intera informazione e i giornali non sono liberi.”

Il loro silenzio è un’ammissione del regime in atto.

Il fatto poi che il rapporto indichi espressamente Berlusconi come causa di questo regime lascia veramente esterefatti tanto più perché Freedom House riceve finanziamenti direttamente dal governo degli Stati Uniti. Quello che Berlusconi considera il suo più fidato amico. Non proprio dei comunisti ecco.

Non so se la notizia sia passata per i media tradizionali come TV e radio, cioè i media che il 90% degli italiani seguono. E non me ne meraviglierei. So soltanto che l’Italia è l’unico paese dell’Europa Occidentale insieme alla Turchia ad essere parzialmente libera. Perfino paesi dell’ex-blocco sovietico e paesi dell’africa sono totalmente liberi.

Altra cosa: ma con che faccia i giornali italiani sono riusciti a dare questa notizia?

20 commenti

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20 risposte a “Il silenzio è un assenso

  1. nina76

    è uno schifo solo in Italia c’è questa censura…menomale che c’è ancora qualche politico come la Melchiorre che denunci questa tragica situazione

  2. juhan

    Berlusconi si vanta di avere l’approvazione del 70+% degli italiani. Anche grazie alla TV e ai giornali, suoi e dei suoi compari.

  3. sam

    non credo si prenderanno neppure la briga di segnalare la notizia…

  4. Nikkey

    Mi sbagliero´ma credo che siamo “partly free” da almeno 10 anni.
    Perche´tanto clamore ?
    Saluti.

  5. PEr nikkey

    intendi nella classifica di Freedom House o in generale?

  6. @Nikkey: no, lo siamo diventati quest’anno. In compenso lo è stato anche la Francia, nel 1984. Ma chissà quale motivo sarà stato.

  7. Ho commesso un errore:
    “In 2003, Italy joined Turkey as the only countries in the region to be rated Partly Free, which was the first time since 1988 that media in an EU member state have been rated by the survey as Partly Free. In 2005 media freedom in Italy remained constrained by the dominant influence of Prime Minister Silvio Berlusconi’s media holdings.”

    http://www.freedomhouse.org/template.cfm?page=70&release=356

    (una press release del 2006)

  8. Non è la prima volta che l’Italia risulta non libera. Questa è la serie storica dei punteggi per l’Italia dal 2002 al 2008.

    Categoria
    2002
    2003
    2004
    2005

    2006
    2007
    2008

    Legale
    2
    8
    11
    9

    9
    9
    10

    Politica
    11
    6
    13
    13

    13
    11
    10

    Economica
    14
    14
    9
    13

    13
    9
    9

    Totale
    27
    28
    33
    35

    35
    28
    29

    Come si vede, non siamo mai stati messi particolarmente bene. Il miglioramento del 2007 e 2008 è stato ora rovesciato.

    Da: http://www.noisefromamerika.org/index.php/articles/Il_rapporto_FreedomHouse_sulla_libert%C3%A0_di_stampa.#body

  9. Nikkey

    Grillo ne parlava diversi anni fa´, riguardo alla Freedom House, e al nostro declassamento a stato semilibero, riguardo alle liberta´di stampa.
    Ciao a tutti.

  10. Ops, non sapevo. Comunque rimane una notizia tragica. Soprattutto per il fatto che il declassamento è in contemporanea con l’arrivo al potere di Berlusconi.

  11. i miglioramenti di quegli anni, se ci fai caso è non perchè ci fosse prodi, ma percheè non c’era berlusconi al governo.
    è uno dei parametri.

  12. Paolo

    Riporto questa nota dal facebook di un amico:

    Come ogni anno di governo Berlusconi, ecco arrivare la bufala di Freedom House, che in maniera totalmente autonoma…. redige una classifica di libertà della stampa nel mondo.

    L’Italia, altrimenti non farebbe notizia, è cinquantesima, e parzialmente libera.

    Ma come arriva a questa conclusione la benemerita Freedom House? Facilmente spigabile: innazittutto non viene in Italia a vedere com’è la situazione, ma si affida all’onestà intellettuale di due giornalisti nostrani, uno de l’Unità e uno di Repubblica. Sono giornali storicamente molto equilibrati, equilibrati come uno al decimo whisky.

    Cosa’hanno raccontato questi giornalisti? Hanno detto che in Italia “su 7 quotidiani nazionali 4 sono di proprietà del presidente Berlusconi”. Ohibò! Ma va? E quali sono questi 6 quotidiani nazional? “Sono Corsera, Repubblica, Unità, Libero, Foglio, Il Giornale, Il Tempo”.

    A parte che solo il Giornale è di proprietà della famiglia Berlusconi, e il Foglio solo in parte (tant’è che Ferrara se ne frega, e ha pure fatto una lista in concorrenza con quella di Berlusconi).. Libero è sicuramente vicino, ma non di proprietà… Il Tempo, beh anch’esso è vicino ma non certo succube di Berlusconi.

    Ma, forse, dobbiamo andare ” a monte”. 7 quotidiani nazionali? I due liberissimi giornalisti di Freedom House se ne stanno dimenticando qualcuno.. no? A me risulta che in Italia non ci siano solo questi giornali, ma molti altri: La Stampa, Il Sole 24 Ore, il Mattino, Il Messaggero, Quotidiano Nazionale, Il Manifesto, Liberazione, più tutti i giornali regionali di Repubblica (La nuova Sardegna, la nuova Sicilia, ecc).. insomma questi “equilibratissimi” giornalisti di Freedom House hanno dimenticato – sicuramente in buonissima fede………- altri 10 quotidiani nazionali.

    Per le televisioni, stesso discorso: “In Italia ci sono 6 canali, e tutti del presidente Berlusconi”. Olè, la fiera del vino ha preso i nostri di Freedom House. “La Rai e Mediaset sono allineate, e i canali Sky pure”.

    A parte che la Rai non è così, visto che Raitre, non si sa perchè, è da sempre in mano alla sinistra e non gliela può toccare nessuno, e su Raidue e Raiuno imperversano personaggi non proprio Berlusconiani… Riotta, Santono, Travaglio, Vauro, Celentano..

    Mediaset offre la Gialappas che non è proprio Berlusconiana……anzi. Sky ha appena finito di protestare contro il governo per avere aumentato l’Iva: non hanno fatto altro per sei mesi.

    E la 7? Dimenticata: Bignardi, Gruber… tutte espressioni di destra no?

    Insomma, lasciamo stare, questa classifica vale come uno scritto di Travaglio: cioè nulla.

  13. Fonti? Link? E’ un commento che non mi dice niente senza fonti.

  14. juhan

    e non mi sembra molto equilibrato. Sbaglio o viene da qualcuno vicino a papiSilvio?

  15. Signori giusto per mettere una pietra sopra vi pregherei di leggervi la metodolgoai adottata da Freedom house qui:

    http://www.freedomhouse.org/template.cfm?page=470

    qui spiega in modo chiaro che sono stati presi 109 parametri, e questi 109 parametri misruano l’attivitaà dell’intero, paese, dell’intera società, dell’intero sistema non di Berlusconi e basta.
    Berlusconi è solo una goccia (grande) che ha fatto traboccare il vaso.
    Quindi evitiamo di farne una vittima o un capro espiatorio.
    Per prima cosa si parla di leggi sull’editoria, di leggi restrittive e di controllo della magistratura. Poi di controllo politico sul giornalismo. Non si sta dicendo che Berlusconi è il padrone dell’informazione, si sta dicendo che lui è uno dei padroni. Certo è il più grande padrone ma il problema sono i PARTITI. I giornalisti non sono indipendenti perchè fannos empre riferimento a partiti.
    In Italia poi esiste la possibiltà di vedere diversi punti di vista che non siano solo Forza Italia e Partito Democrattico? la risposta è no.
    Chi frequenta la blgosfera assiduamente sa che i blog riportano notizie che i TG o i giornali tradizionali non fanno. Ci sono parti politiche che non sono rappresentate o addirittura ignorate in modo illegal. I radicali denunciano la RAI ogni anno. Ogni anno perchè non ottempera agli obblighi di pluralità di informazione.
    poi si parla di aumento di denunce dei giornalisti per diffamazione da parte di politici o di imprenditori ecc.

  16. Macchè regime siete i soliti comunisti, vi ha risposto Gasparri e non ci sono repliche che tengano:

    “E’ sbagliato dire che un Paese come l’Italia non è libero, come è dimostrato dal fatto che il primo partito del Paese si chiama Popolo della Libertà”.

    :))))

  17. Un genio!
    Come dire che la Repubblica Democratica Tedesca (la RDT), era una repubblica democratica perchè si chiamava così!!!

  18. Nikkey

    Comunque, non e´che occorra essere esperti di mass media: l´editto bulgaro, “biagi santoro e quell´altro, comesichiama…” salvo smentire post mortem “mai avuto nulla contro biagi”, fino alla recente battutina di Silvan che ha fatto gelare tutta la rai, anche i cavi delle telecamere.
    Dicesi “Fascismo” questo stato di cose, certo e´ fascismo del terzo millennio, non puo´essere uguale a quello dell´eiar, ma il concetto e´quello.
    Ora metteranno sul trono parlamentare anche il principino di savoia, cosi non ci manca nulla.
    Saluti o forse dovrei dire “a noi” salutando romanamente per adeguarmi ai tempi.

  19. beh, vedere che il venezuela , dove l’opposizione ha gran parte dei media , risulta meno libero del Messico dove è l’area governativa ad aver i media
    qualche dubbio sulla serietà di questa classifica me lo metto
    (anche il cile completamente libero mi suona male)

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