X-men gay?

Oggi ho visto per la prima volta il terzo film degli X-men (X-men the last stand). In breve la storia è questa: viene scoperta una cura per i mutanti e i mutanti cattivi vogliono distruggerla perché rappresenta una minaccia per la loro libertà di essere quello che sono. Anche i mutanti buoni s’interrogano sulla possibilità di cura e anche alcuni di essi la sentono come un pericolo, più che altro da un punto di vista etico. Infatti una dei protagonisti dichiara che non esiste una cura se non vi è una malattia. E i mutanti sono felici di quello che sono (per lo meno la maggior parte). Per tutto il film non ho potuto fare a meno di fare un parallelismo con la vicenda della “cura dell’omosessualità”. La canzone di Povia di Sanremo ha riportato alla ribalta le teorie del signor Nicolosi e della cristoterapia.

X-men è un inno alla diversità, alla bellezza dell’essere speciali. Diversi certo ma con la volontà di essere accettati dagli altri “normali”. Credo che sia più incisivo di un Brokeback Mountain e i concetti alla sua base siano raggiungibili da tutti. Insomma la comunità gay potrebbe prenderlo come

Certo però immaginarsi il Gay-man mutante cattivo stile Magneto (chessò Elton John? George Michael?) che vuole uccidere Povia sul palco di Sanremo… 😀

14 commenti

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14 risposte a “X-men gay?

  1. alessandro

    Ma sai che ho pensato esattamente la stessa cosa quando l’ho visto? Il parallelo con i gay e la “cura dell’omosessualità” è così evidente, come lo sono altri paralleli (il “coming out” dei mutanti con la famiglia che non accetta la loro diversità e li obbliga a essere normali, la tendenza a ghettizzarsi per sfuggire all’ostilità del mondo circostante ecc.). Ma se il movimento gay cercasse di usare questo film come sembri suggerire (mi sembra che sia saltato qualcosa nel tuo post: “potrebbero prenderlo come” come cosa?) subito scatterebbero incazzati i tanti omofobi latenti o palesi a dire che i gay sono fissati, che vogliono mettere il cappello su tutto, che vedono gay dappertutto ecc. Sarebbe meglio sperare che chi lo vede capisca da solo certe cose, ma non so quanti ne avrebbero la capacità come te.

  2. Ops si’ mi e’ scappato un pezzo di frase. rimedio subito. 😀

    dopo il tuo commento mi sono rivolto a Google e ho trovato questo:

    http://www.afterelton.com/archive/elton/movies/2006/5/xmen.html

    Tra l’altro il regista de primi due X-men (ma non del terzo) e’ Bryan Singer, gay dichiarato. Forse il regista del terzo e’ voluto andare ancora piu’ in modo esplicito nel raccotnare una metafora del nostro mondo.

  3. Tra l’altro leggo solo ora che ci sono state proteste antigay in america per l’uscita del film. Allora non era solo una mia impressione!?

  4. fabri, proprio tu!
    ma come, il titolo è autoesplicativo no?
    X-man

    cribbio, per chi è convinto che X=female e Y= man quel titolo è una provocazzzzzzzzzzzzzzzione genetica!

    l’omofobia, quello sì che è un disagio sociale da curare. ma non ce ne si prende cura. lo vuol far restare un tabù e non trovandone una convenienza mi dico che è solo per becera ignoranza.

  5. ah ah ah ah 😀

    E perche’ non Z??

  6. Le serie di fumetti americane sono quanto di più omofobo esista.
    Leggiti la storia del tentativo di “mutante canadese gay”, ossia Northstar degli Alpha Flight…

  7. Beh allora questo e’ un motivo in piu’ per apprezzare X-men che invece pare sdoganarli!

  8. Beh credo sia limitativo però riferirlo solo ai gay, credo siano un esempio per tutte le minoranze di tutti i tipi.

    Comunque scusa, ma come transumanista non credi che sia diritto di un individuo autodeterminare -se tecnicamente possibile- ogni aspetto di sé, compresa la sessualità?

  9. Sì ovviamente vale per tutte le minoranze, ci mancherebbe. Ma infatti mi è vnuto in mente il paragone con i gay per la canzone di Povia.
    Secondo, non davo una valutazione mia personale alla cosa, soltanto facevo notare le coincidenze.
    Il film, se lo hai visto, pone i mutanti buoni e cattivi su due piani diversi. I cattivi vedono la minaccia, mentre i buoni pur shockati dalla novità lasciano libertà di scelta, come un transumanista vorrebbe.
    Ovvio che sono per l’autodeterminazione della propria sessualità-mutazione. ma una cosa è pubblicizzarla come scelta un’altra come cura. E’ come se le tinte di capelli di color castano venissero vendute per curare la biondità in farmacia.
    Ognuno è libero di tingersi i capelli ma ciò non significa che chi ha i capelli biondi sia malato. Non so se ho reso l’idea…

  10. sì sì assolutamente, la mia era solo una curiosità più che altro 🙂

  11. Mi sembra la scoperta dell’acqua calda, il successo in Usa e in Europa del fumetto X-Men sta proprio nel fatto che racconta la saga di una minoranza eroica che lavora insieme per inserirsi e dimostrare di valere quanto chi li odia e li disprezza se non di più.

    E’ un fumetto che strizza l’occhio a tutte le minoranze: disabili, affetti da sindrome di Down, nativi americani, afroamericani, ispanici, mormoni e forse anche i gay ma non cosi’ specificatamente come vorrebbe credere Fabristol.
    Comunque gli X-Men sono molto seguiti nella comunità gay sopratutto da chi ha già compiuto i 40 anni e non è cresciuto a Manga ma a fumetti Marvel.
    La X di X-Men, per chi non lo sapesse sta per “eXtra” il prefisso latino che vuol dire “fuori” da cui deriva “Straordinario= fuori dell’ordinario” (Extraordinary in inglese) perchè di uomini straordinari si tratta, non c’entra niente il cromosoma X.
    Il terzo film (il più brutto e superficiale) è ispirato dal primo formidabile ciclo di storie del comics “Astonishing X-Men”, apparso in italia su X-Men Deluxe 121-125 ( che vi consiglio caldamente di andare a cercare in fumetteria) e ripubblicato su un volume con la Gazzetta dello Sport.
    Se volete vedere un film di super eroi molto gay oriented, allora è meglio “Batman e Robin” di qualche anno fa, con Clooney-Bruce Wayne che esprime tutta la sua gratitudine ad Alfred e gli dice nell’originale americano “I love you” tradotto in italiano con un innocuo “Ti voglio bene”.
    Un ultimo consiglio, a Marzo uscirà “WATCHMEN” un altro film dello stesso regista di “300” ispirato a un fumetto che ha rivoluzionato i comics. Nella sceneggiatura originale ( di 20 anni fa ) i riferimenti gay e lesbici abbondavano, non so se sono stati depurati nella riduzione cinematografica ma chissà..

  12. fabri… tu quoque!

    XX= femmina
    XY=maschio

    debbo continuare? io metalmeccanico spiegare a te scientziato?
    oh, l’aria vitziata di marte ti fa proprio male o sono le verdure del tuo orto intossicate dal vicino di casa?

  13. Per il ferrista

    si si avevo capito!! 😀

    PEr Balik

    purtroppo non sono un esperto dei fumetti marvel. grazie comunque per i suggerimenti.

  14. “non c’entra niente il cromosoma X”

    oh cielo! che figuraccia! 😀

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