La terza casta

Oltre a essere una delle capitali europee più caotiche che abbia mai visto (solo dopo Atene) Roma ha anche la sfortuna di possedere una delle razze di uomini più meschini e tragicomici che possiate incontrare. Ho a che fare con loro ogni volta che vado a Roma per lavoro. Ogni volta li vedo fuori dall’aeroporto appostati come avvoltoi pronti a piombare sulla preda, insistenti, invadenti come in qualsiasi capitale povera del Medioriente o del Sudest asiatico. Alla stazione Termini (dopo aver viaggiato su uno dei più vergognosi treni navetta che abbia mai visto, il Leonardo Express) e dopo aver attraversato un vero e proprio suk fatto di immondizia, zingari e senzatetto li rivedo appostati ad aspettarmi. Anzi a Termini la cosa è diversa: qui c’è la mafia, con i capoccia che smistano i clienti tra i propri scagnozzi. Ognuno ha il suo territorio e spesso il cliente viene portato da una parte all’altra della stazione per taxi perché in quel momento è come una merce al mercato. “Questo lo prendo io.” “Ma quella non è la tua zona.” “E’ troppo vicino, questo non mi conviene.”

Un tassista romano lo riconosci da chilometri di distanza: è un personaggio uscito da un film di Verdone. All’inizio pensi che lo stia facendo apposta per divertire i turisti ma invece sono fatti proprio così. E’ tutto un “Ahò! Ma te ne voj a na!”, mano sempre sul clacson, li mortacci sempre sulle labbra contro turisti a piedi e pedoni in generale. Passano col rosso a volte, altre sopra il marciapiede se la tipa davanti è “proppio scema”. Poi arriva la comica finale: sul contatore c’è 17 euro e loro ci provano sempre con “facciamo 20?”. Poi la proposta sottobanco: “Ma ce devi tornà a Fiumicino? Se vuoi te ce porto con soli 20 euri ma devi far finta de essere un amico. Te siedi qui affianco a me davanti.” Se solo avessi una microcamera ogni volta che vado a Roma farei certi reportage.

Lo shock per me è ancor più grande perché sono abituato alla gentilezza e professionalità di veri e propri gentlemen al volante qui in UK. Soprattuto pakistani di cui ho un rispetto enorme per la puntualità, gentilezza e onestà.

Quindi c’è poco da meravigliarsi se alla fine l’hanno vinta loro come sempre. Perché anche se la categoria è nazionale sono quelli di Roma che fanno il bello e il cattivo tempo per numero e per mafiosità del loro comportamento. I veri padroni della capitale e abbiamo visto di cosa sono stati capaci per le elezioni comunali. Si parla sempre di caste di politici e di preti che infestano la capitale, ma vogliamo parlare dei tassisti romani?

10 commenti

Archiviato in Italia provinciale, tristezze

10 risposte a “La terza casta

  1. Roma fa schifo anche per questo. Ma sai, c’è ancora chi dice che è la città più bella del mondo…

  2. Ma Roma è bella per tante altre cose e certo non tutti i suoi cittadini sono come i suoi tassisti. E meno male. Il problema è il traffico, Termini e appunto i tassisti.

  3. Vincenzo

    arrivare alla stazione Termini e’ sempre una esperienza shock per me …
    penso sia uno dei posti piu’ malfamati che abbia mai visto.
    Da menzionare:
    -gruppi di 3/4 carabinieri che passeggiano su e’ giu’ per la stazione senza fare niente
    -barboni che ti vogliono aiutare a fare i biglietti per poi prendersi i resto
    -sporcizia e carenza di segnaletica.
    ma i soldi dei biglietti dei treni per che cosa li usano?

  4. Per non parlare di quei tipi abusivissimi che ti aiutano a tirare su le valigie sul Leonardo Express per poi chiedere soldi. I turisti stranieri pensano che siano altri passeggeri che li aiutano per gentilezza, poi invece si rendono conto che sono lì per mendicare. E i Carabinieri sono sempre lì. Per chi non lo ha preso è il treno che porta da Fiumicino a Termini ed ha le scalette più ripide e pericolose che abbia mai visto. Se avete valigie, se siete portatori di handicap, incinta, anziani o semplicemente essere umani è come i vagoni per il macello. D’estate poi si raggiungono temperature tropicali. D’ora in avanti prenderò il taxi da fiumicino. Tanto poi si arriva a Termini e bisogna ritrovarsi di nuovo nel traffico. Tanto vale pagare un po’ di più ma evitare quelle due-tre ore di panico.
    E questa è la stazione che accoglie i milioni di turisti della capitale.

  5. Paolo C

    una curiosita’: ma da fiumicino non esiste un modo per arrivare in centro usando treno e metro?
    (mai stato a Roma in aereo)

  6. I taxisti romani sono molto peggio di quelli del medioriente o asiatici, là almeno non paghi quasi nulla. Ho ancora ben vivo il ricordo di uno che stizzito dal fatto che una signora davnti non gli desse urgentemente spazio se ne uscì con un”pe’ddajje a Smart devono passà un esame apposta de ‘gnorantezza”…

  7. Per PaoloC

    si appunto esiste il Leonardo EXpress che è un treno. 😉
    niente metro mi spiace.

  8. Pingback: La causa della malattia non può essere la cura | libertariaNation

  9. Labadal

    Concordo con te: c’e` un abisso tra il trattamento che ti viene riservato da un tassista inglese e uno italiano (non solo di Roma: in ogni grande citta’ italiana e` la stessa cosa).
    Parte e` dovuto alla diversa cultura: in Italia il taxi e` un lusso, qui in UK e` un modo sicuro ed efficiente di viaggiare dopo una serata al pub. Non riesco a togliermi dalla testa l’idea che se liberalizzassero le licenze in Italia potremmo finalmente avere anche noi un sistema di taxi diverso dal una moderna gilda dei ladri.

  10. Non è che il problema sono i romani in toto e non solo i taxisti? Mica sono marziani!

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