Avatar – Recensione

Ho visto Avatar 3D in anteprima il 17 Dicembre, circa 15 ore prima che lo proiettassero nelle sale del New England statunitensi. E circa 30 giorni prima dell’uscita nelle sale italiane. Non nego di essere stato eccitato come un bambino la prima volta al cinema. Un film atteso, attesissimo, 15 anni di lavoro certosino e di annunci e preview centellinate negli anni da uno dei registi più acclamati degli ultimi anni, James Cameron.

Come sono uscito dal cinema? Soddisfatto, felice ma non completamente e razionalmente convinto di quello che avevo visto. Se dovessi descrivere Avatar con due parole: eccezionale ma banale.

Incominciamo col banale. Avatar ha una trama semplice e lineare (e questo non guasta soprattutto negli ultimi tempi dove Hollywood si è buttata in film cervellotici che non dicono niente se non il caos che vogliono trasmettere), ma è banalissima. Un soldato occidentale vive tra gli indigeni di una tribù primitiva. Si innamora della nativa principessa, si divide tra la fedeltà alla sua vecchia civiltà e alla nuova che lo ha accolto, alla fine decide di stare con gli indigeni e combatte contro i cattivoni occidentali che vogliono distruggere la loro civiltà primordiale. Quanti ne abbiamo visto di film così? Balla coi lupi, Pocahontas, L’ultimo samurai per nominarne solo tre. (e in un certo senso perfino Dune). Ecco, Avatar è un Balla coi lupi fantascientifico, niente di più, niente di meno. Ma non solo la trama è banale, è perfino scontata. Sappiamo fin dal principio come andrà a finire, sappiamo cosa accadrà, chi vincerà, chi perderà. Non esiste un elemento sorpresa. Il film va da A a B senza problemi. Ripeto, la semplicità non è un fattore negativo e alla fine il film scorre piacevolmente però ci saremmo aspettati qualcosa di più complesso da uno script durato 15 anni.

Ecco un altro elemento che fa pensare: 15 anni sono giustificabili per questo film? O Cameron è molto lento o ha avuto problemi finanziari. Gli effetti speciali è vero sono molto curati e con milioni di dettagli, ma niente di particolare dal punto di vista qualitativo se confrontato per esempio con un low-budget film come District 9. Si vede ancora che gli alieni e gli animali sono fatti al computer. Mmm non so, forse se non avessi visto District 9 quest’anno avrei urlato al miracolo per gli effetti di Avatar. Chissà. Sta di fatto che un programmatore di videogiochi oggi riesce a dare un prodotto qualitativamente migliore e in minor tempo. Forse è arrivato il momento di scritturare i programmatori di videogiochi come registi.

Davvero, non capisco dov’è la rivoluzione tecnologica e storica di Avatar rispetto al nostro presente cinematografico e videoludico. Ho visto il film proiettato in 3D ma, a parte qualche dettaglio qua e là non si nota nessuna tridimensionalità. Invece i trailer dei film prima di Avatar erano veramente 3D e più volte sono saltato sulla sedia perché mi sembrava che gli oggetti mi arrivassero addosso. Ma se la Pixar riesce a fare i film 3D in modo efficace da anni cos’ha Avatar di tanto speciale? Mi verrete a dire allora che questo film è stato fatto solo per l’IMAX, cioè per un mercato mondiale dello 0.0005% della popolazione?

Veniamo alla eccezionalità. Avatar è imperdibile, è un must sia per gli amanti della fantascienza che per i “turisti della fantascienza” (insomma anche per quelli che “Star Wars è quello dove c’è il tipo con le orecchie a punta, vero?”). Avatar è eccezionale (nel senso letterale del termine: è un’eccezione nel panorama cinematografico odierno) per due motivi fondamenteli: la cura maniacale per i dettagli e il giusto bilanciamento tra scene d’azione e pause di riflessione. Ci sono dei momenti in cui lo spettatore è costretto a riflettere, fare una pausa tra un’azione e l’altra e rimanere a bocca aperta di fronte alle meraviglie del pianeta Pandora. I dettagli sono maniacali e molto realistici (ad un livello simile a quello di un videogioco moderno). Si rimane colpiti dalla descrizione della biologia aliena del pianeta: veramente impressionante la carrellata di specie animali e vegetali descritte, come in un documentario. Ma proprio in questo eccesso di zelo nei dettagli si nasconde l’insidia più grande per Avatar. La popolazione indigena di Pandora, i Na’vì, sono umanoidi in tutto e per tutto simili agli uomini. E tutto questo stona col resto della biologia del pianeta. Su Pandora vedrete che tutte le creature condividono l’esapodia, la fotoluminescenza, la presenza di antenne, e spesso la presenza di due paia di occhi, di narici pettorali o nel collo. Ebbene i Na’vì sono semplicemente degli Homo sapiens blu. Sono degli alieni nel loro pianeta natio. Le femmine hanno persino i seni e la protagonista principale, intepretata sa Zoe Saldana, è una bellissima aliena. Insomma mi ricorda un po’ le tavole di Frazetta degli anni ’50 quando i film o i romanzi di fantascienza ambientati in pianeti esotici finivano sempre per essere una scusa per mostrarci donne aliene in vesti succinte.

Il film dura molto ma non fa pesare lo spettatore. Anzi, si vorrebbe sapere di più dalla trama che spesso lascia volutamente qualche buco.

Io credo che il problema di Avatar sia che è un film con idee vecchie fatto uscire nel momento sbagliato. Uno script che 15 anni fa si riallacciava ad un filone in voga come quello degli eroi noglobal un po’ new age che combattono contro i dominatori cattivi: Balla coi lupi, Pocahontas, Braveheart , L’ultimo samurai e via dicendo. Un filone morto trito e ritrito. Non solo ma mentre Cameron si scervellava a trovare soluzioni tecnologiche innovative i ragazzini di 12 anni stavano già giocando a capolavori di grafica e storia come Bioshock, Fallout 3 o Dead Space. Insomma un film uscito al momento sbagliato a causa del perfezionismo e dell’amore per il dettaglio del regista. Ma i tempi sono cambiati: il mercato è veloce e il pubblico si assuefà alle novità in maniera incredibile.

Il cast è ottimo: una sempre brava Sigourney Weaver, un ottimo Sam Worthington e un fantastico Stephen Lang nei panni del cattivo generale. Quando uscirà in Italia andate sicuramente a vederlo. E’ imperdibile, ma vi prego non andate a dire che è il più bel film dell’anno o che marca un’altra tappa della storia del cinema moderno.

Nota: se volete comprare il DVD o il Blu-ray potete andare qui.

126 commenti

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126 risposte a “Avatar – Recensione

  1. comunque bisognerà vederlo no?

  2. Sì come dico anche nel post è comunque da vedere perché rimane un bellissimo film, anche se il tema è banale.

  3. Chiaramente lo attendo con ansia, e mi fa piacere leggere una tua recensione tanto precisa e puntuale quanto piuttosto dura. Recensione a parte, mi sfugge il parallelo tra il film in questione e l’Imax.

  4. Gians cos’è che ti sfugge?

  5. La parte finale in cui parli del mercato mondiale dell’Imax e del fatto che alcuni potrebbero obbiettare che il film è stato creato per questo tipo di tecnica. Infatti Imax e 3D, sono sistemi che non hanno nulla a che fare l’uno con l’altro.

  6. Appunto. Siccome ho visto solo il 3D e mi è parso scarsino se non addirittura identico al normale 2D, mi stavo chiedendo se la bellezza di questo film fosse percepibile solo con l’IMAX, per il quale esistono pochissimi cinema al mondo.

  7. Ora mi è più chiaro, purtroppo il limite del 3D sta ancora in una definizione non del tutto perfetta in schermi che superano i 16 metri di base, ora non so su quale sistema tu abbia apprezzato Avatar, di 3D ne esistono in commercio diversi modelli, il più prestazionale pare essere tra quelli che ho messo in funzione il Real D large formate. Ma quì entriamo in campo minato, meglio quindi dare spazio alla tua recensione, sul film in quanto tale.

  8. mate

    Ciao Fabry!
    ieri volevo andare a vederlo ma era sold out, e ho ripiegato sul Christmas Carol (un signor 3D, con i fiocchi di neve che ti sembra di sentirteli sul viso!).
    Avatar rimandato al 23, e sara’ IMAX 3D (i motivi per cui amo Montreal): sono emozionata come una bambina anch’io!! ti faccio sapere come va 🙂 grazie per l’ottima recensione, come sempre.

  9. Chissà cosa ne pensa la Direzione Generale per il Cinema ….

  10. Paolo

    Il videogioco è una ciofeca!

  11. from UK

    Sara’ stato perche’ l’ho visto all’IMAX3D, e perche’ era la mia prima volta in un IMAX, ma secondo me marca una tappa.
    Forse non fondamentale, e condivido le tue critiche alla storia (che, passata l’epoca eroe un po’ new age va bene riciclata come critica alla guerra in Iraq), ma l’effetto e’ non da poco.
    I nuovi star trek e terminator hanno dei begli effetti speciali (ma 2012 fa troppo schifo), Moon e’ piu’ bello come film in generale, District9 ha entrambe le cose… vero.
    Pero’, Avatar all’IMAX3D andrei anche a rivedermelo.
    Immagino pero’ appunto che molto sia grazie all’IMAX.

  12. Premesso che non vado al cinema, per cui prenderò Avatar appena esce il CD, ho una domanda da porre.

    Come mai questo boom cinematografico di una tecnologia vintage come il 3D?

    No perché io, per guardare gli anaglifi in rete (immagini e video) uso ancora gli occhiali che ho portato a casa dopo Nightmare 6 3D, che se non erro è roba del 1991.

    🙂

  13. “Come mai questo boom cinematografico di una tecnologia vintage come il 3D?”

    Presto detto… il 3D è stato introdotto negli anni ’50 (non solo per filmacci di fantascienza: anche “Delitto perfetto” di Hitchcock per dire in origine era girato per il 3D), per contrastare il furto di spettatori da parte della TV. Era un sistema per incentivare le persone ad andare in sala.

    Different time, same story: oggi le persone guardano sempre più film su internet, gratis, e si cerca di aumentare i vantaggi del grande schermo sul piccolo.

    Personalmente, io sono feticista per ‘ste robe e un film che mi interessa veramente, o anche mediamente, se posso vado a vederlo al cinema (cinema vero, centro città, birra post-visione: i multisala in genere li evito come la morte anche se forse per Avatar farò un eccezione in virtù del super-dolby surround).

  14. emax

    Cavolo fabry mi stai un po smontando! Io contavo di andare a vederlo nel nuovo multisala, sala 3D vera e non riadattata, saletta VIP (poltrona personale reclinabile, con massaggio integrato e schiava a disposizione). e l’unica attrazione era il 3D!!

    Da quanto ne sapevo io questo era il primo film girato tutto direttamente in 3D digitale (due videocamere digitali affiancate) e se cameron ha aspettato tanto è proprio perchè la tecnologia (i computer) non erano abbastanza avanti.

    Se mi dici che di 3D c’è poco e niente, vado a vedermi A christmas carrol o Piovono polpette, mi hanno detto che gli effetti sono balordi!!

  15. Per Emax

    No no vai! E’ una bella esperienza comunque. Devi vederlo in 3D. Poi come diceva Gians dipende anche dal tipo di 3D usato. Forse il mio non era il massimo. Le mie erano critiche per l’eccessivo clamore intorno al film. Forse se non avessero annunciato questo come film rivoluzionario non le avrei portate avanti queste critiche. Ma quando un film pretende di essere una pietra miliare, e a me è sembrato che non lo fosse, bisogna criticarlo.

  16. @Cachorro: grazie per il chiarimento. Sull’ultimo punto io condividerei pienamente. Il problema è che nella nostra provincia i cinema tradizionali non ci sono più, esistono solo multisala che, a me, tra regole, obblighi e divieti ricorda più il cinematografo di una caserma che non un “luogo di svago”. Per cui, chiuso l’ultimo cinema vero ho smesso di andare al cinema e mi godo le tecnologie domestiche.

    🙂

  17. sam

    Ottima recensione, come sempre.

  18. qui un’altra recensione interessante del film 🙂

  19. e comunque Buon Natale anche dagli Avatar!

  20. Eccomi, eccomi. Tanti auguroni anche a voi! 😀

  21. Auguri di cuore di Buone Feste e un felicissimo Anno Nuovo che sia pieno di gioia e buona fortuna!

    neurobi

  22. Grazie! Anche a te!

  23. raptus

    Questo film mi ricorda proprio il gioco Unreal uno dei più bei giochi per pc mai fatti, la grafica, la trama, perfino i nomi mi ricordano quelli già visti nel 1998… spero proprio che sia valido e di non vedere una cosa banale…

  24. lk

    La parte sui programmatori di videogiochi-registi è così ridicola che scredita tutto quello che viene detto prima e dopo.

  25. La parte da “La parte…” fino a “..e dopo.” del tuo commento e´cosi´ridicola che scredita tutto quello che dici.

  26. xbledi

    Concordo pienamente con la recensione di fabristol.Leggendo i commenti in giro,credevo di essere l’unico a cui il film non era sembrato all’altezza delle aspettative in termini di trama.In più mi ha lasciato perplesso il personaggio del colonnello,è lo stereotipo del cattivone nei film per bambini…….

  27. Raptus

    Guardate, io non ho ancora visto il film e ovviamente lo andrò a vedere, solo non vorrei capitare in qualcosa di “già visto” nel 1998… cioè cavolo in UNREAL c’erano:
    – Alieni NA-LI (invece che na-vi)
    – Scavi minerari su pianeti e corporazioni
    – Pianeta alieno rigolioso carico di atmosfera
    – Isole “sospese nel cielo”
    – Divise ed armi umane pressochè identiche
    – Trama dove l’eroe sta con gli alieni per liberarli della schiavitù combattendo contro gli oppressori pure contro gli stessi umani
    – Computer grafica straordinaria, tanto da deridere chi allora si gasava della playstation (rimanendo a bocca aperta quando vedeva UNREAL)

    DITEMI VOI SE NON E’ COPIATO!!!!

    Che ne pensate?

  28. davide

    si poteva anche evitare di dire il finale nelle prime righe o almeno avvertire…

  29. andy

    condivido appieno.
    lo giudico un grande soggetto con delle grandissime potenzialità. ma una sceneggiatura pessima. 15 anni sono l’aggravante.
    questo è il grande problema del cinema digitale. il nuovo supporto non corrisponde ad un nuovo linguaggio. e l’effetto speciale toglie fiato alla complessita della storia.
    non hanno sfruttato un grande concetto: addormentarsi per risvegliarsi in un nuovo corpo. mobilità vs immobilità…solo accennato ma non approfinito. mi ha deluso doppiamente.

  30. Daniela

    Premetto che sono una “turista” della fantascienza, genere che non mi ha mai entusiasmato e che non sono nemmeno una fanatica di Cameron, che ho sempre trovato inferiore rispetto alle aspettative che suscitava. Ho guardato Avatar senza preconcetti e senza sapere nulla del fatto che era in cantiere da 15 anni e della sua travagliata genesi.
    L’ho visto per mera curiosità, in lingua originale, ma ammetto di essermene innamorata.
    La storia in sé, veramente semplice e di clichè mi ha ricordato al primo impatto “Balla coi Lupi”: un uomo alle prese con due civiltà che si innamora di un’indigena e finisce per schierarsi con il suo popolo. Niente di nuovo sotto il sole e fin qui siamo d’accordo, ma secondo me lo stupefacente, in questo film non sono né gli effetti speciali, né la trama in sé, quanto piuttosto il sotteso che è sussurrato delicatamente, ma arriva direttamente al cuore. Mai Cameron, a mio parere, aveva trasmesso sentimenti del genere: Avatar non è solo fantascienza (Alien), Avatar non è solo una storia d’amore (Titanic), e nemmeno l’ennesima variante dell’atavica lotta bene-male, buoni-cattivi. La trama, a mio parere volutamente semplice, è il pretesto per fare emergere prepotentemente tutta la spiritualità che pervade la storia ideata da Cameron. Credo che Cameron ci abbia messo molto di sé e la vera novità della sua ultima opera, a mio parere, è che Avatar vada ben oltre le apparenze. Avatar ha la pretesa di toccare l’anima ed il cuore. E’ un film che parla di legami, di cambiamento, di appartenenza, di fede, di amore, morte e risurrezione. Il lieto fine, molto americano in effetti, ma oserei dire anche molto terapeutico, è portatore del messaggio che al di sopra delle ragioni di stato, di patria, di denaro e di odio razziale possono affermarsi, se ci si crede veramente, le ragioni del cuore, della giustizia e della spiritualità. Il filo conduttore, più che ai dialoghi è affidato agli sguardi, al contatto con la natura e con gli esseri viventi..
    Avatar è un film intinto di spiritualità, basato paradossalmente sulla “fisicità”, ma ciò non rappresenta una contraddizione, bensì una sfida riuscita da parte di Cameron: in Avatar gli opposti si attraggono, le diversità si compenetrano, i contrasti si fondono per formare “il legame” unico ed inscindibile, con la natura e fra esseri viventi.
    Jake Sully è un ex marine, paraplegico in seguito ad una missione, destinato a salvare il popolo Na’vi.. Jake è predestinato inconsapevole riconosciuto puro dal Grande Spirito Eywa che, nell’affascinante quanto pericolosa missione su Pandora, grazie al progetto avatar ideato dalla dott.ssa Augustine, si trasformerà in leader cacciatore e guerriero rinascendo per la seconda volta, riconquistando un nuovo posto nel mondo, non più come umano, ma come Na’vi, trovando un nuovo corpo, una nuovo mondo e l’Amore.
    Jake e Neytiri si trovano, si studiano e si “annusano” in maniera quasi primitiva…si “sentono” e si scelgono, a dispetto delle diversità. Jake e Neytiri si appartengono e si “vedono”. Jake rinasce Na’vi con un corpo che gli permette di essere se stesso con tutto la sua forza e la sua fisicità, negatagli dalla paralisi che impietosamente lo aveva inchiodato su una sedia …Jake diventa Na’vi dalla sua prima folle corsa che gli permette di sentirsi ancora completamente vivo. Jake è sempre meno “umano” ogni volta che ritorna dal viaggio virtuale ed è costretto sulla sua sedia, sempre meno umano ogni volta che percepisce la purezza dei sentimenti di Neytiri e del suo popolo, dove è netta la distinzione tra bene e male e dove le contaminaxzioni del denaro e del potere non hanno terreno fertile, dove la guerra ha senso solo per la mera sopravvivenza. Il panteismo che regna a Pandora è primitivo e si avvicina ad un ideale religioso semplicistico, ma condivisibile, dove Eywa è uno spirito “equilibratore” ed imparziale che quando serve interviene comunque a sostegno dei giusti, lasciando tracce quotidiane della propria presenza…quanto ne avremmo bisogno anche noi…
    Grande Sigourney Weaver nella parte della dott.ssa Grace Augustine, scienziata disincantata e apparentemente cinica, che dopo una prima diffidenza nei confronti di Jake (un brillante Sam Worthington), finisce per apprezzarne l’intelligenza, lo spirito e l’innato coraggio.
    “I saw it” parafrasando Jake e Neytiri. Hope you do so…

  31. Francescoct

    Secondo me chi ha scritto questa recensione é un’ ignorante e presuntuoso…il solito pseudo/intellettuale che scalda le poltrone dei salotti scorreggiando, insomma tanto fumo e niente arrosto. Avatar é un film fatto in un modo in cui nessun film prima di questo, era stato fatto, punto primo.
    Punto secondo la storia a me piace e fa riflettere una volta di piú su chi sia veramente l’uomo, magari la storia sará come “balla coi lupi”… che comunque sia é uscito giá 19 anni fa (1990); quindi era ora di farne uno con la trama simile, l’ambientazione in un mondo che é un’albero gigantesco é nuovissima e rimanda alle mitologie celtiche, cosa che sicuramente questo maiale di recensore sconosce, ascolta caro recensore vatti a vedere i cinepanettoni ti si addice molto.
    Questo film é sicuramente preferibile a Titanic (odio le storie per piagnucoloni smidollati), per esempio io odio il film Titanic e se non fosse stato per il fatto che tutte le teen agers fun di leonardo dicaprio, sono andate a vederlo esclusivamente per la sua presenza , avrebbe incassato solo 2 lire. perché é un film da due lire Storia banalissima inventata e che si sa come va a finire dato che é ripresa da un fatto storico. Allora preferisco di bgran lunga un bel fantasy Science/fiction.

  32. Eccomi qua fine intellettuale con la pipa in bocca a scorreggiare le poltrone dei salotti. MMm…ops ora ne ho fatta una bella grossa. Aspé che apro la finestra.
    Ma ragazzi ma che ho scritto di tanto malvagio su questo film? Se non sapete leggere non e´colpa mia. A me il film e´piaciuto moltissimo. Scorreggiare meno e leggete i post fino alla fine grazie.

  33. roberto

    condivido ogni lettera della recensione, ed essendo un esperto ed appasionato di pc e videogiochi relativi (e di tante altre cose, tra le quali cinema e fantascienza) sono persino contento per alcune considerazioni in merito. mi è solo sfuggito district 9, ma rimedio subito.

  34. MARCO

    ottima recensione, ne ho lette tante ma questa è quella che condivido di piu’, d’ora in poi leggerò tutte le tue recensioni in anteprima.

  35. Giulio

    Una buona recensione anche se trovo eccessiva la critica sull’aspetto tecnico:il realismo e la fluidità del comparto grafico sono,e di molto,superiori a qualsiasi videogioco o film..

    Una nota su district 9: è indubbiamente un ottimo film ma,ad una attenta analisi,si nota la mancanza di budget e tecnologia ed inoltre è molto più semplice sceneggiare un alieno mostruoso insettoide che un essere dalle fattezze quasi umane (basti vedere alien che,seppur decisamente datato,propone degli “ottimi” alieni)quindi non credo che l’esempio sia calzante..

  36. sebastian

    Concordo in pieno con Giulio
    apparte effeti speciali e il tempo impiegato a produrlo c’e veramente da dire che avatar e uno dei pocchi film che in questo ultimo decenio ha un qualche significato capace di toccare il cuore e di farci capire quanto la nostra vita sia banale
    soldi,droghe,e sopratutto questo strano istinto che l’uomo moderno ha!!!
    ovvero modificare e distrugere l’ambiente
    va bene non vivere come dei maiali ma distruggere intere foreste per farci strade!! questo e innacetabile e sopratutto stupido visto che sono gli alberi a produrre ossigeno quindi se della natura non ve ne frega niente almeno fregatevene di voi
    Avatar in un modo incredibilmente “MAGICO”riesce a farci capire che l’essere umano potrebe benissimo vivere in armonia con la natura
    apparte questo gli effeti mi sono sembrati davvero ottimi e al pari di tutti i film 3d prodotti in questo anno(devo menzionare che per me il 3d non e tanto importante quanto il contenuto)
    Vorrei anche specificare che cio che ho detto riguardo al disboscamento non riguardava voi ma quei ricconi prepotenti che somigliano infatti al coloneloù
    Faccio anche i complimenti a Daniela per le sue riflessioni molto profonde e ad fabristol per aver reagito in modo pacifico ai commenti di francescot
    su altri siti gli utenti prendono a insultarsi come bestie!! il che e vergognoso non che fastidioso
    Un buon saluto a tutti e buon soggiorno a Pandora!!!

  37. Sebastian

    Grazie anche a te. Sul 3D vorrei aggiungere che per me non è importantissimo. Per me sono importanti la storia e gli attori. Solo che Cameron ha enfatizzato troppo su questo punto creando un’aura mitica intorno agli effetti speciali che a mio modestissimo parere non è giustificabile anche alla luce di altri film recenti.

    Ne approfitto per chiedere scusa a tutti quelli a cui non ho risposto. Ero in vacanza per due settimane e avevo raramente accesso al PC.

    P.S.
    Oggi nel blog sono entrate 1050 persone grazie ad Avatar… un record per un singolo post. Domani e nelle prossima settimana mi aspetto altrettanto. Significa che qui entreranno cani e porci, oltre a gente educata e gentile, ovviamente.
    Avverto quindi che potrò essere drastico nei commenti e li cancellerò nel caso di offese o linguaggio osceno.

  38. “Avverto quindi che potrò essere drastico nei commenti e li cancellerò nel caso di offese o linguaggio osceno.”

    Peccato…

    Comunque, su Avatar (che ho visto in 3D) concordo abbastanza con la tua recensione: trama ricchissima di clichè pseudo New Age, niente sorprese, buone interpretazioni (Worthington, la sempre convincente “Ripley” Weaver e Lang) , personaggi, invece, un po’ banalotti (i cattivi cattivissimi sembravano i villain di Capitan Planet; la scienziata cinica che si ricrede alla Nuova Era in punto di morte; la società aliena che prima è chiusa, poi accoglie lo straniero, poi se ne pente, poi ne fa un eroe, etc…).

    L’unico punto su cui non concordo è la CGI. E’ vero, non c’erano oggetti che “bucavano” lo schermo, ma c’era una ottima resa della profondità, un’espressività dei volti alieni eccezionale (quello della Weaver-aliena aveva lo stesso sorriso della Weaver-umana, ci sono rimasto), un’attenzione ai dettagli incredibile (la fauna di Pandora) ai riflessi, alle ombre. La qualità, a mio avviso, c’è e si vede (anche se ovviamente la differenza fra realtà e computer grafica è ancora notevole).

  39. Hai notato che la Weaver era perfetta mentre Worthington sembrava plasticoso?
    Secondo me la digitalizzazione della Weaver è stata fatta alcuni anni dopo. Se Worthington fosse stato fatto allo stesso modo sarebbe stato perfetto.
    Ci sono comunque alcune scene che si vede che sono state fatte prima ed altre dopo. Quando il protagonista scende dall’astronave all’inizio del film in sedia a rotelle gli umani e i mekka sembrano poco “embedded” con il background. Più avanti invece sono stati inseriti meglio nell’ambiente.

    Notevole poi la differenza tra il primo trailer d’inizio estate e il secondo dell’autunno. Ci furono molte proteste all’epoca e Cameron corse ai ripari rifacendo il trailer e sicuramente l’intero film con un rendering grafico migliore.

  40. Un film fantastico..non ci sono parole per descriverlo! L’ho visto due volte lo stesso giorno e mi sono davvero perso nel mondo di Pandora. Le immagini insieme alla colonna sonora sono da far venire le lacrime dall’emozione..

  41. Grixenda

    Il mio ragazzo(vero esemplare del paleolitico inferiore)alla fine del film mi ha detto:non ne esci.
    E per me è lo stesso.
    Saluti.

  42. Kirbmarc

    “Ci sono comunque alcune scene che si vede che sono state fatte prima ed altre dopo.”

    Sì, è vero, specialmente all’inizio del film. Quindici anni di preparazione sono un’era geologica di progressi nella CGI.

    Avatar, a mio avviso, non è che il primo passo. Tempo dieci o quindici anni e avremo una CGI “realistica” e (si spera) si potranno fare buoni film senza spendere una fortuna in attori noti.

  43. giuseppina

    Ho letto con piacere tutti i commenti è la prima volta che mi trovo a consultare un forum…mi piace ma, ho bisogno di un consiglio: vorrei vedere Avatar con mio figlio di 11 anni sarebbe adatto per lui? Vi ringrazio. Ciao.

  44. cinzia

    condivido pienamente la recensione fatta da fabristol. ieri sono andata a rimini a vedere questo film ma, fino a questa mattina, a chi mi chiedeva se mi fosse piaciuto o meno ho risposto che ancora non avevo deciso. per ora lo trovo solo eccezionalmente banale nella trama, scontato nella caratterizzazione dei “buoni” e dei “cattivi”. sicuramente molto curato nella spettacolarità e nei particolari ma non tutto questo non è sufficiente a farne il film cult.

  45. Per Giuseppina

    Benvenuta. Per prima cosa questo non è un forum ma un blog e quelli che leggi sono i commenti ad un post di un blog. 😀
    Comunque per rispondere alla tua domanda in Italia, diversamente dagli USA, il film è proiettato senza ristrezioni di età. E’ un bel film adatto anche ai bambini a mio parere. Certo ci sono scene di guerra ma il sangue non si vede mai. Credimi si vede di peggio nei cartoni animati.

  46. martina

    La trama è semplice ma non banale nè già vista.E uso semplice nel senso pregevole perchè si segue bene e non è mai buttata lì.Questo film è ambientato nel futuro pochaontas balla coi lupi e le tue altre citazioni si riferiscono a vicende antiche.Credo che nessuno dotato di un briciolo di cervello potrebbe dire ai nostri giorni che è stato giusto sterminare gli indiani d’america.Invece a molta gente non frega nulla di quello che succede in Iraq che è praticamente la stessa cosa.Per me Avatar semplifica ed esaspera tantissime guerre e non fa parte di alcun filone ma attraverso una commistione di influenze crea qualcosa di nuovo come tutte le opere d’arte.La storia d’amore non è l’elemento centrale del film. I cattivi sono i marines e gli imprenditori e questo ahimè non è uno stereotipo di cattiveria ma bensì
    la realtà.i soldati sono mercenari oggi ,come allora, come più tra cento anni.Con la differnza che non sono barbari del passato ma civilizzati noi stessi del futuro.Ora non voglio dire che si tratti di un film impegnato anche perchè come potrebbe esserlo un kolossal americano?Dico che oltre a intrattere con un meraviglioso splendidamente immaginato dettagliatissimo mondo onirico fa anche un pò riflettere e questo non guasta poi in più c’è l’azione,il romance e tutto quello che vuole il volgo.(E Che in fondo piace tanto anche a me) .Ti ricordo inoltre che loro sono umanoidi perchè sono fatti in capture motion per renderli più espressivi.La tua recensione mi è sembrata un pò cinica e buttata lì.A volte è carino anche sognare oltre che analizzare i particolari in maniera spieta,cosa che poi ,secondo me fa perdere una visione d’insieme

  47. Il parallelo con l’Iraq non sta né in cielo né in terra Martina. Al massimo puoi tirarmi fuori i conquistadores spagnoli in meso e sud america o gli inglesi in nordamerica e australia.
    Per quanto riguarda il cinismo della recensione non caspico a cosa ti riferisci: alla mia presunta insensibilità alle sorti delle popolazioni indigene o perché ho criticato alcuni aspetti del film?
    Sulla prima non so dove si possa leggere una cosa del genere. Ti invito a leggerti il primo post che ho scritto sul Messico di una settimana fa circa.

  48. martina

    Allora perchè gli americani neocon l’hanno definito antipatriottico ,sinistrorso, dannoso in pratica “un cult movie di Al Quaida” ?non me lo sono inventata…c’è scritto sul quotidiano secolo XIX di oggi.
    Credo che tutte queste accuse non si debbano a vicende di secoli fa?tu credi?Cinico lo dicevo per il modo di analizzare il film che ho trovato molto macchinoso fatto poco col cuore e tanto con la testa.

  49. Avatar parla di una civiltà superiore dal punto di vista tecnologico che uccide e sfrutta le terre di indigeni con tecnologie inferiori. In Iraq è stato abbattuto un governo di un paese moderno, ancorché non alla pari degli USA, per instaurarne uno meno ostile.
    In Iraq non c’erano selvaggi che vivevano in tribù, né usavano frecce. Non solo ma nell’occupazione temporanea dell’Iraq l’80% delle morti degli irakeni sono avvenute per mano degli attentati suicidi, perché c’è una guerra civile in atto tra jihadisti, sciiti e sunniti. Il paragone con l’Iraq non esiste, a meno che tu non abbia una immagine un po’ fatata dell’irakeno indigeno che con arco e frecce combatte contro i conquistadores americani arrivati con le caravelle. E lo dice uno che ora considera l’avventura dell’iraq una pazzia e uno degli errori più stupidi della storia contemporanea.

    Le stronzate dei neocon americani poi lasciano il tempo che trovano. Così come quelle di Avvenire che l’altro giorno ha definito il film anticristiano perché ha tematiche ecologiste e newage. Roba da pazzi.

    Le recensioni si scrivono con la testa e devono essere dirette e sincere. Tra l’altro è importante saperle leggere interamente fino alla fine. Il film come ho detto nella recensione è eccezionale, meraviglioso ed è un “must see”. Se per te questo è cinismo…

  50. avatar

    per paolo: il videogioco é una ciofeca?
    stai scherzando vero?
    no, perché é il migliore mai uscito.
    mi sa che non te ne intendi, ma vabbé, ognuno ha i suoi gusti.
    é un capolavoro in tutto, una rivoluzione, che vuoi di più?
    comunque spero che il film sia come il videogioco o quasi.
    recensione carina, potevi paralre di più del film.

  51. avatar

    i mostri di avatar sono i migliori mai visti, non pensate?

  52. Avatar (potevi sceglierti un altro nickname? 😀 ), se leggi le recensioni in giro su internet su riviste specializzate si dice che il videogioco è una ciofeca. E Paolo è per l’appunto un recensore in un sito internet alquanto famoso.

    I “mostri”sono molto interessanti ma peccano di una base terrestre molto evidente: vedi i cavalli, i draghi-pterodattili ecc.
    Ma d’altronde come dicono i Bluvertigo in Altre forme di vita: “se non ci fossero i funghi riusciresti ad immaginarli?”. Nel senso che la nostra immaginazione purtroppo deve partire sempre da qualcosa di preesistente per creare qualcosa di innovativo. Se pensi che i “mostri” di Avatar siano i migliori ti consiglio la complessa biologia della trilogia di Alien o Star Wars.

  53. Giulia

    Io l’ho visto oggi e sinceramente mi è piaciuto davvero tantissimo!!!!!! Scusa a chi ha pubblicato questa recensione ma a mio parere risulta “banale” la trama solo per chi non capisce il senso profondo e il segnale che il regista vuole lanciare. Io lo trovo da oscar.
    Saluti

  54. Giulia

    torno a dire che comunque hai fatto delle giuste osservazioni che, chiedo scusa, non avevo letto!

  55. martina

    Credo che tu abbia una visione un pò fatata degli americani :civilissimi dispensatori di buoni governi che lottano contro i dittatori in tutti i luoghi dove incombono lotte intestine (e dove c’è il petrolio).I Na’vy almeno sono dei fieri alti tre metri hanno le ossa rinforzate al carbonio le frecce assassine e le bestiacce gigantesche.Invece in Iraq devono farsi saltare in aria pensa un pò te come sono tecnologicamente evoluti.Lo sai che questa fottuta guerra l’avrebbero già vinta spendendo molto meno bombardandoli di cibo medicine e libri.Documentati un pò meglio su cos’hanno fatto i militari americani e non solo americani in Iraq .e mò non ti rispondo più che ho di meglio perchè è sabato sera e ho 19 anni.
    e poi guarda meglio il film anche gli homo sapiens blu sono fotoluminescenti come dici tu e hanno solo tre dita delle mani.

  56. Martina non mettermi in bocca cose che non ho detto. Non ho mai detto che gli americani sono civilissimi dispensatori e ho detto a chiare lettere che la guerra in Iraq è stato un errore colossale. Punto.
    Se vuoi seminare zizzania vattene pure in un forum a bisticciare coi ragazzini che qui non abbocca.

  57. martina

    Non voglio seminare zizzania da nessuna parte.E non sono mai andata in un forum in vita mia.Ho solo scritto anche io una recensione di Avatar e ne ho lette altre. Questa non mi è piaciuta e te l’ho detto .E comunque nemmeno io ho mai detto che gli iraqueni sono primordi con le frecce se vogliamo citarci parola per parola.E non sono nemmeno l’unica che ha visto in questa storia qualche richiamo anche alle vicende dell’Iraq.Ho visto che ti occupi di scienza quindi magari non essere così categorico per quanto riguarda le tue tesi sui film e lascia esprimere un pò anche gli artisti come me che ho fatto la minchiata di iscrivermi all’accademia di belle arti dopo il liceo classico . ora ti saluto senza zizzania e esco che sono già in ritardo…ciao ciao

  58. avatar

    ma x favore martina, basta.
    a parte ke po’ è cn l’apostrofo e no l’accento.
    e modera il linguaggio.
    grazie a fabristol x la risposta.
    sapete se il mal di testa viene a tutti o solo a ki ha problemi di vista?

  59. Vica

    Mi rendo conto che se cominciassi a trascrivere il mio parere…perderei un sacco d tempo…x ciò:
    E’ semplicemente STUPENDO…

  60. Leggo in queste ore su altri forum e blog altri recensioni e commenti, e mi sono reso conto che se uno dice che il film è bello ma ci sono alcune pecche arrivano una marea di ragazzini a dirti “ke nn kapisci un kzz. Il film e il + bllo della storia!!1!”.
    Ormai la discussione su internet è diventata così piatta che la gente capisce solo BELLO e BRUTTO, anzi FIGATA e CAGATA. Non esiste più il ragionamento pacato, la misura nel commentare un’opera cinematografica o letteraria. Gli stessi ragazzini che osannano questo film non hanno mai visto un film di Cameron e al prossimo Transfomers diranno che è quello “il +figo dell’ anno!”. E questo verrà dimenticato in pochi mesi.
    Questo mi rassicura, non sono l’unico a subire le critiche per una recensione che ho fatto PIU’ che positiva.

  61. Luca

    Premettendo che sono un amante della fantascienza, fantasy, ma soprattutto dei film con una trama interessante, quello che penso di Avatar é che é un film davvero mediocre. Se non avesse il 3d sarebbe allo stesso livello di Eragon e tutte quelle storie che sfruttano un ambientazione fantasiosa per rendere interessante una storia banale.
    Sei stato troppo buono. E dai troppa retta ai trolls(oddio..i trolls in un blog?) e ai ragazzini che ti contestano. Lasciali sfogare, poi andranno a rompere nel blog di qualcun’altro.
    Saluti

  62. Giulia

    ma poi dico io…. le critiche come le recensioni sono a mio parere personali!!!!! Perché stare qui a prendersi per i capelli?? Ognuno ha i propri pensieri e li esprime, sta a noi tutti rispettarli!!!
    Su su che il mondo è già pieno di cose orribili… non c’è bisogno di tutto questo astio!!! o sbaglio??

  63. Ema

    Premesso che ho 15 anni e che sono andato a vedere Avatar oggi, dico la mia: intanto il film mi è sembrato bello se non stupendo e poi la tua recensione non mi è sembrata interessantissima: primo perchè per alcuni versi ti contraddici da solo in secondo luogo ti do torto se mi dici che Avatar è un “Balla coi lupi” fantascientifico perchè a parte qualche frase/scena detta/fatta e ridetta/rifatta trentordicimila volte in ambito di cinema americano(ma quello ci deve essere perchè se no per gli americani il film non ha senso) a me non sembra un film rivisto. Per il resto hai ragione, di 3D non ce n’è molto ma se ti sei visto i 3D del 2009-2010 avrai constatato che sn tutti uguali ovvero col tentativo ri rendere la visione un pochino più realistica. Di 3D decenti ne ho visti solo a Gardaland, sarà perchè bene o male erano cortometraggi?…

  64. Roswell

    visto stasera in terza fila laterale (versione 3d dolby, perchè purtroppo al warner dove era real 3d era pieno fino a mercoledì)

    personalmente mi è piaciuto tantissimo; ultimamente al cinema mi era piaciuto molto district 9 e iron man; ma questo mi ha colpito molto di più.

    per quanto riguarda la trama, è vero che è molto sintetica e lineare; per certi versi può dare anche fastidio se si va ad analizare come i na-vi siano riusciti a vincere (con arco e frecce contro l’essere umano che teoricamente avrebbe anche potuto nuclerizzare tutto; tanto già che c’era..)

    però penso che questa semplificazione (della battaglia e della vittoria dei na-vi, e anche di altri aspetti logistici) sia stata in parte voluta, per spostare la vera attenzione sui sentimenti e le emozioni che giravano intorno ai due protagonisti (il marine e l’aliena); mi è sembrato molto azzeccato il commento di Daniela sopra.

    un’altro esempio di semplificazione era quella del minerale per cui i marines vogliono scacciare i na-vi; un amico mi ha fatto notare che era molto banale come pretesto per un film; ma è chiaro che è stato fatto apposta per evidenziare come nella realtà basti effettivamente un giacimento minerario (o anche petrolifero) per far scatenare una guerra/invasione (e qui concordo col richiamo alla guerra in iraq; non serve che per forza tutti gli elementi del film combacino con i fatti reali; basta solo la questione del sassolino prezioso per rimandare al vero motivo della guerra (poi ovvio che sia anche una citazione più in generale a tutte quelle guerre che l’uomo fa per avidità di potere e denaro; ma penso che sia abbastanza evidente un minimo di critica e presa di posizione del regista nei confronti della guerra in iraq)

  65. Roswell

    ah, concludo dicendo che per me è stato sicuramente un film che rimarrà dentro a lungo (evidentemente a me certi aspetti sentimentali hanno colpito di più per come sono fatto io e per come l’ho vissuto io); concordo con chi dice che tutte le critiche che si possono fare non possono che crollare di fronte alla soddisfazione che si prova uscendo dalla sala dopo 2 ore e mezza di film; alla fine se piace perchè bisogna andare a cercare il pelo nell’uovo? come pure le montagne fluttuanti, un film come questo non può prendersi certe licenze poetiche?

    ognuno ha i propri gusti (e mi rendo conto sempre di più che a film che io darei 10 la critica rifila spesso la sufficienza scarsa) per me avatar è stato veramente il film più bello dell’anno; anzi è dai tempi del signore degli anelli che non restavo cosi commosso e soddisfatto da un film al cinema (mi erano piaciuto molto iron man e district 9, ma qui siamo su un altro livello di appagamento..)

    considerando poi i fastidi del dolby 3d (che cmq

  66. Roswell

    mi ha soddisfatto) e anche la posizione (terza fila laterale-laterale estrema); se l’avessi visto con un sistema 3d migliore e ben centrato …

    comprerò sicuramente il bluray per rivedermelo a casa

  67. Roswell

    anche a livello tecnico mi è sembrato notevolissimo, ma poi cioè trovare difetti sulla computer rafica di questo film mi sembra difficile (io tutti i giochi citati nella rece li ho finiti bioshock, FallOut3 (con relative EXP) Dead Space, sono fantastici ma non si può paragonare la grafica di un gioco con quella di un filmato in computer grafica, sono altri livelli proprio; i na-vi sembravano veri esseri viventi (ora solo perchè il loro design non è orripilante come quello di bagliori nel buio o district 9 e indipendence day? è chiaramente voluto e meno male, sinceramente che l’aliena protagonista sia carina lo vedo come un lato positivo; non sarebbe stato lo stesso se fosse stata una gamberona (e penso che anche il marine protagonista la penzasse in questo modo

  68. Kirbmarc

    “Così come quelle di Avvenire che l’altro giorno ha definito il film anticristiano perché ha tematiche ecologiste e newage. Roba da pazzi.”

    Ti prego, dimmi che è uno scherzo. Nemmeno LORO possono essere così pazzi.

    “un’altro esempio di semplificazione era quella del minerale per cui i marines vogliono scacciare i na-vi”

    A me quell’aspetto è piaciuto (anche perchè lo hanno chiamato, con un po’ di ironia, unobctanium ;). Anche il particolare del soldato povero in canna che non può permettersi le gambe nuove (sia pure clichè) è interessante (anche nel futuro ci sarà gente che vive con i problemi del Ventesimo secolo).

    A darmi fastidio è stata la mancanza di sfumature. La scienziata interpretata dalla Weaver, ad esempio, poteva essere un buon punto di vista “terzo” rispetto alla società dei na’vi e agli umani bastardi, ma è stata fatta fuori con una “redenzione” sospetta, i na’vi accettano subito il marine (non si capisce bene perchè) e a parte il fidanzato della principessa (a cui compensibilmente girano i cosiddetti) nessuno lo ostacola, gli altri animali arrivano alla fine in un letterale deus-ex-machina, i cattivi sono monlitici e anche un po’ scemi (mezzo pianeta ci sta addosso, ma non ci ritiriamo, no, continuiamo ad attaccare)…

    Insomma Cameron ha calcato la mano. Per carità, è un film, non una lezione di morale, ed è divertente (come i film Star Wars) ma non chiamatelo capolavoro, per favore.

    Per fare un paragone, District9 ha alcuni particolari simili (umani cattivissimi e un umano che si “converte”) ma sa usare le sfumature: l’umano è atterrito dalla possibilità di trasformarsi in alieno, gli alieni sono anche ostili, dipendendenti dal cibo per gatti, in crisi, ghettizzati. L’eroe alieno è principalmente motivato dal volere salvare il figlio, litiga anche con l’umano, insomma non è una “Mary Sue”, l’ereo umano è, per la maggior parte del film, un “everyman”, quasi patetico e anche un po’ sadico.

    Sulle “opinioni” dei neocons e di Avvenire taccio per evitare querele a fabri….

  69. Per Kirbmarc

    Ho controllato, non era l’Avvenire ma L’Osservatore Romano, il giornale ufficiale del Vaticano:

    http://it.movies.yahoo.com/12012010/15/avatar-in-italia-cresce-l-attesa-15.html

    L’esempio di Star Wars è calzante. Io sono un fan sfegatato di Star Wars, ma proprio ne vado pazzo ma mai mi permetterei di dire che è un capolavoro. Star Wars è pieno di incongruenze, spesso è fatto proprio male, la storia è così così e non ha niente di originale ma… ma mi piace tantissimo. E tutti, tutti, perfino quelli che non lo hanno visto sanno a memoria qualche linea dello script e tutti conoscono i personaggi della storia. I capolavori del cinema sono quei film che rimangono nella memoria collettiva dell’umanità, sono quei film da cui puoi rubare una frase storica ad effetto ed usarla nella tua vita così per gioco.

    Cosa ci ricorderemo di Avatar? Che frase vi ricorderete fra dieci anni? Troverete mai qualcuno per strada che assomiglia ad un personaggio del film?
    Cameron ha fatto dei film eccezionali che sono entrati nell’immaginario collettivo. Quando uno si mette sulla poppa della nave a braccia aperte cantando una canzone struggente tutti sanno a cosa si riferisce. Quando uno si mette gli occhiali da sole e dice Hasta la vista baby, non c’è alcun dubbio. Quando uno che ha mangiato pesante mima un verme che gli esce dal petto Ripley è lì nella vostra testa che riaffiora dalla memoria.
    Davvero non mi viene in mente nessuna scena memorabile di Avatar e nessuna frase mi è rimasta impressa.
    E’ un film bellissimo (ne facessero sempre di film così!!), con tecnologie avanzate pure, ma non merita tutta questa isteria collettiva.

  70. Visto in un cinema piccolino, con un 3D qualsiasi… e comunque mi ha conquistato.

    Stereotipi vecchi come la fantascienza, se non di più (in quanti fumetti di Raymond Flash Gordon diventa il campione di un popolo esotico e conquista la figlia del capo?), e un ecologismo non particolarmente originale (meglio nella trattazione del tema di “Gaia”, perchè più ambivalenti, i film di Miyazaki come Mononoke e Nausicaa alla cui epica “Avatar” si ispira sicuramente), prendono vita grazie alla tecnologia mozzafiato e, mi arrischio a dirlo, all’amore che è stato messo nel
    progetto.

    Guerre Stellari era un’altra cosa (però per ogni film c’è la sua stagione… io quello l’ho visto da bambino, bisognerebbe chiedere a qualcuno che ha 10 anni ora), ma questo film si avvicina all’opera di Lucas più di tutti gli altri aspiranti al titolo (Il Signore degli Anelli, la nuova trilogia, King Kong…).

    Sul versante negativo: la debolezza dei personaggi secondari, la musica (uguale a quella di Titanic, che faceva cagare già nel 1997), e un doppiaggio italiano inqualificabile (vabbè, questa non è colpa di Cameron).

  71. killerfrost95

    avtar è semplicemente il film più bello ke abbia mai visto al cinema , purtoppo nn in 3d , ma il l’eccitazione era alle stelle , cavolo , tutti mi dicevano ke era stupendo ma nn volrvo crederci , adesso lo voglio scarcare e riguardarmelo 2010 volte , fino alla pazzia , credetemi voi ke nn lo avete ancora visto , se velo volete godere , mettetevi in alto in mezzo con pop corn medio e cola , e vi ritoverete a iverlo in 1a persona , credetemi .

    by KILLERFROST95

  72. Paolo

    A me pare evidente che Avatar sia un film modesto, scontato – storia, personaggi, “dialettica” tra questi, “messaggio” ecc – e la conferma che una nuovo tecnica cinematografica (che, per altro, nei cinema italiani dove l’ho visionato da risultati irrilevanti e, talora, ridicoli: occorrono sale certificate Imax!) può contribuire, forse…forse, ad un nuovo tipo di esperienza cinematografica ma non aggiunge nulla al valore artistico ed estetico del film.
    Quello che colpisce, al solito, è come tanti addetti ai lavori rivelino la loro inconsistenza ad esercitare una critica cinematografica con adeguate metodologie scientifiche.

  73. Giulio

    Non sarà una frase od una scena particolare che mi ricorderà sempre avatar,ma la sensazione di tristezza che mi ha colpito all’uscita del cinema posando lo sguardo sul grigio panorama cittadino…

    Questo mi ha veramente colpito del film…

  74. riccardo

    E’ vero che avatar propone dei temi oramai visti e rivisti in mille altri film, e propone una trama assai scontata, ma non possiamo negare che sia un film fantastico che coinvolge completamente lo spettatore ( lo testimonia il fatto che le 2.40 ore di film non pesano per nulla a chi guarda). Per quanto riguarda la critica sugli effetti speciali, non sono per nulla daccordo. Tutto ciò che è stato svolto a computer presenta una naturalezza e una verosomiglianza da lasciare a bocca aperta, come testimoniano le espressioni e i movimenti dei na’vi. L’unica pecca secondo me è la visione in 3d che va ancora migliorata e anche perkè rappresenta un nuovo orizzonte nella visione dei film.

  75. @ Paolo

    “A me pare evidente che Avatar sia un film modesto, scontato – storia, personaggi, “dialettica” tra questi, “messaggio” ecc”

    Ti cito Umberto Eco su Casablanca: “Un clichè è stucchevole, mille sono sublimi”.
    E anche Samuel Fuller (ma la frase è stata attribuita pure a John Wayne e mille altri): “Se voglio comunicare un messaggio mando un telegramma, non faccio un film”.

    Una sceneggiatura più articolata e approfondita in certi snodi forse avrebbe elevato il film ulteriormente. Anche così, però, è un film che non può lasciare indifferente. L’innovazione tecnologica non si limita al 3D ma al rendere vivi ambienti e personaggi digitali (cosa che era riuscita per Gollum e in poche altre occasioni, basti pensare a quanto risultava falsa la nuova trilogia di Star Wars) e, più in generale, tutta la collaudata parabola ecologista.

  76. Emmanuele

    Ho letto la recensione perchè consigliatami da un amico. Ieri notte ho avuto l’occasione di vedere il film e volevo dire la mia su quanto scritto, spero che nessuno si senta particolarmente insultato. Innanzitutto un paio di dati. La realizzazione del film non è durata 15 anni, ma circa 4/5. L’idea di base è del 1994 mentre le riprese sono iniziate nel 2007 e la Weta ha iniziato a lavorare sugli effetti, pre produzione e test iniziali compresi, nel 2006.
    Sulla storia è stato detto tutto e il contrario di tutto, personalmente ho apprezzato molto lo svolgimento del racconto e, cosa che mi ha stupito, lo sviluppo dei personaggi mi ha convinto pienamente. Certo l’archetipo del guerriero redento abbiamo già avuto modo di vederlo più volte, ma vorrei che mi si citasse un film la cui trama non sia un semplice rimescolare elementi già noti. La verità è che dai greci in poi non è stato più possibile inventare nulla per quanto riguarda i drammi. Direi però che la critica sulla trama non mi ha particolarmente sconvolto, quanto invece quella sugli effetti speciali.
    Lì veramente siamo fuori rotta. Quello che è stato scritto è talmente assurdo che è difficile da commentare.
    -“niente di particolare dal punto di vista qualitativo”
    -“un programmatore di videogiochi oggi riesce a dare un prodotto qualitativamente migliore e in minor tempo”
    Mettere sullo stesso piano District 9 e Avatar, o addirittura un videogioco, significa non sapere nulla di Computer Grafica. In District 9, peraltro ottimo film anche dal punto di vista della CG, si tratta di inserire alieni renderizzati in riprese live action. In Avatar l’80 % delle scene (stima inventata, non conosco i numeri esatti) è COMPLETAMENTE ricreata in CG. La scala è la complessità di questo compito dovrebbero parlare da sole, ma non basta. Il livello di espressività raggiunto in questo film è semplicemente fenomenale. Mai prima d’ora dei personaggi completamente sintetici erano stati in grado di emozionare fino a questo punto. La comunità mondiale della post produzione è letteralmente attonita di fronte a quello che è stato prodotto da Weta (e in alcune scene ILM e Framestore). Tutti i commenti del tipo “si vede che una è stata fatta prima e una dopo” “quello è fatto meglio dell’altro” sono solo sciocchezze, che denotano una mancanza totale di conoscenza dei processi di post produzione video.

    Perchè perdere il proprio tempo a commentare ciò con cui non si è d’accordo nel fantastico mondo di internet, dove basta chiudere una tab e non pensarci più? Così, non avevo molto da fare e il film mi ha colpito a tal punto che non ho resistito. Spero di non aver offeso nessuno.

  77. yackle

    non ci ha messo 15 anni a fare sto film!! ci ha messo 7 anni per sviluppare la tecnologia camera 3d fusion e altri 4 anni per girare il film!! se proprio devi criticarlo negativamente faresti meglio a informarti bene prima!

  78. leon XIV

    concordo pienamente con emmanuele,questo film segnerà un’era…

  79. Genny

    Direi che se trovate questo film banale allora non avete capito proprio un cazzo di niente…non è l’assai prevedibile storia il fulcro del film ma il fatto che stiamo distruggendo il nostro pianeta e che se riuscissimo a tornare indietro e capire i nostri sbagli potremmo iniziare a vivere cm i Na’vi un popolo che vive a stretto contatto con la natura, come fossero una cosa sola…Chi non comprende ha solo scaldato il posto al cinema.

  80. Beatrice

    Concordo pienamente con Emanuele, non avrei potuto esprimere ciò che penso in maniera migliore, sono inoltre d’accordo con Genny, l’importanza della trama non è basata sulla storia di Jack ma sulla storia della natura con vui i Na’vi vivono a stretto contatto chiedendo persino scusa ad una animale dopo averlo ucciso, questo è sintomo di grande apertura mentale e di rispetto verso la natura.

    A Fabristol non saprei che dire se non che la sua recensione è la meno appropriata che io abbia mai letto. Peccato che proprio tu abbia avuto l’opportunità di vederlo in antreprima.
    Per quanto riguarda la grafica nn me ne intendo perciò faro ciò che avresti dovuto fare tu, non parlerò di qualcosa che non conosco.

  81. “ma il fatto che stiamo distruggendo il nostro pianeta e che se riuscissimo a tornare indietro e capire i nostri sbagli potremmo iniziare a vivere cm i Na’vi un popolo che vive a stretto contatto con la natura, come fossero una cosa sola…”

    “storia della natura con vui i Na’vi vivono a stretto contatto chiedendo persino scusa ad una animale dopo averlo ucciso”

    Sì ma questo messaggio è tutt’altro che originale. E’ il clichè dei nativi rispettosi della natura come entità organica (vedi anche Dune), che poi discenda dalla teorizzazione di Rousseau del “buon selvaggio” e ancora prima dal mito dell’Età dell’Oro presente in tantissime antiche tradizioni.

    La bravura di Cameron è rinnovare l’archetipo, attraverso mezzi cinematografici e tecnologici. Tanto che poi quando si esce dal cinema si prova una sensazione struggente nei confronti di Pandora.

    A me ha appassionato, ma già vedo che sta nascendo un culto… che sinceramente mi fa piacere. Non è un capolavoro, ma è un film con un suo peso, rispetto alle opere derivative, autoreferenziali e cinematograficamente deboli che sembravano essere diventate lo standard del cinema fantastico e fantascientifico di cassetta (Harry Potter, i tremendi Pirati dei Caraibi, per non parlare poi di cose ancora più scarse tipo Narnia).

  82. Beatrice

    Non un clichè mio caro, semplicemente è la pura realtà, e cmq è ovvio che sia così, se un qualsiasi popolo vive comprendendo ciò che lo circonda è inevitabile che faccia di tutto per rispettare la natura, non si tratta dell’indiano o del ricco avvocati newyorkese…si tratta dell’uomo nella sua pienezza e interiorirà.

    Il cinema ha smesso di essere originale molto tempo fa, che siano storie reali o inventate tutto ciò che vediamo è solo una realtà apparente piò o meno simile alla nostra.

  83. lizard queen

    potete anche avere ragione, la trama non sarà originalissima ma non è un plaggio e la novità è la cosa più vecchia che ci sia. io so solo che l’ho visto al cinema ed eravamo tutti emozionati perchè, esperti o no, fa sognare.
    continuate a distruggerlo, ma è bellissimo.

  84. Alex

    Il 3D dipende molto dal cinema italiano in cui lo si vede. Nel Cineplexx di Bolzano (aperto da poco) il 3D e gli occhialini sono all’altezza di quelli americani. Non tutti i cinema italiani sono attrezzati, alcuni hanno un 3D scadente.

    Quando sono andato a vederlo sapevamo già, avendo visto il trailer, che la trama seguiva pari-pari il cliché di “Pocahontas” e “Balla coi lupi”. E devo dire che non è SEMPRE “politically correct” e buonista. Ci sono anche scene in cui i “buoni” indigeni appaiono feroci e selvaggi, e altre in cui i “cattivi” marines sono colorati con una nota di simpatia.

  85. Damiano

    Secondo me la vera forza del film e’ l’ immersione, totale che si prova nel guardarlo, da metà film in poi non si stà più guardando un film, ma si e’ nel film, non e’ una cosa che si percepisce subito ma quando finisce ci rendiamo conto che per un attimo eravamo anche noi su quel pianeta fantastico !

    Non so se sia merito del 3d, o nel modo in cui e’ girato ma questo e’ sicuramente il punto suo punto di forza.

    Poi e’ vero che la storia e’ un po banale, ma è veramente importante ?

    buona visione, io presto torno su pandora e voi ?

  86. Paolo

    <>

    La citazione di Eco – non so da quale contesto critico è stata estrapolata – non credo che infici la mia osservazione. Quanto alla frase attribuita a Fuller e Wayne non mi pare che i due personaggi abbiano mai svolto attività (seria) di critica cinematografica. Evidentemente parlavo di “messaggio” non in modo didascalico, ma del “contenuto” che si articola con la “forma”.
    A me pare che il valore estetico del film sia inesistente.Tutto quello che si vede è già stato visto (nei contenuti e nei modi di rappresentazione) in opere di sicuro superiori a questa di Cameron.
    Diciamo che “avatar” è definibile la stessa operazione culturale effettuata dal regista. Se l’avatar è solo un personaggio, un contenitore che deve essere riempito di contenuti (umani, mentali, psicologici ecc) dislocati altrove, in un certo senso questo vale per l’intero film Avatar. Nel senso che i contenuti sudddeti non sono presenti – in modo diretto (carne e sangue) – nel film, il quale presenta solo un surrogato (l’avatar appunto) di detti contenuti. Che poi la tecnologia sia superba non si discute, ma la tecnica da sola non basta a dare un valore estetico ad una qualsivoglia opera.

  87. Secondo me tu sbagli a dipingere un rapporto gerarchico contenuto –> forma. In realtà le due cose si compenetrano.
    In questo caso, il contenuto E’ la forma, perchè le scelte tecnologiche e cinematografiche di Cameron danno vita alla risaputa parabola.
    Ti segnalo questa recensione da spietati.it: http://www.spietati.it/archivio/recensioni/rece-2009-2010/a/avatar.htm e anche questo intervento di un amico su un forum:

    “non siamo di fronte a filosofie zen/new age basate sull’astrattismo di forze cosmiche imponderabili: tutti i legami spirituali e mistici avvengono attraverso forme di connessioni concrete e tangibili, fatte di carne e sangue. Lo stile registico da sempre molto muscolare di Cameron rende la mistica dei Na’vì impregnata di fisicità. Quella dei Na’vì è una tecnologia a tutti gli effetti, sullo stesso piano di quella umana. La riflessione sulla tecnologia non è declinata secondo la scontata opposizione primitivo/moderno o natura/tecnologia, ma secondo quella per cui esistono varie tecnologie e vari usi di essa. E questo non può non ripercuotersi sulla natura del film, non si può non vedere l’handicap di Sully come una mancanza che Cameron vede nello spettatore tradizionale, il suo ingresso nell’avatar è il nostro ingresso nel mondo del 3D, il suo stupore è la nostra suggestione. […] alla resa dei conti Avatar rimarrà il primo film ipertecnologico con/sulla tecnologia 3D ad aver affrontato di petto il problema della sua applicazione teorica al cinema. ”

    che poi dicono in modo più articolato quello che ho pensato e scritto dopo aver visto il film.

  88. Premetto che ho letto tutti i commenti e ho visto il film Sabato (giorno dopo l’uscita) in 3d, non sò che tecnica fosse ma vi giuro che è stato molto realistico (il mio amico di fianco ha cercato di schivare un razzo). Io non scrivo con il linguaggio dell’sms però secondo mè questo film è il migliore per sceneggiatura ed effetti che io abbia visto fino ad ora.
    Non ho visto film come Pocahontas (non sò nemmeno come si scrive) perchè li trovavo monotoni.
    Questo mi ha davvero colpito, mi è rimasto nel cuore, stranamente succede con i film. Se qualcuno ora mi invitasse a vederlo ci andrei subito, lo rivedrei con occhi diversi cogliendo tutte le sfumature che non si riescono ad apprezzare la prima volta che lo si vede (come il fatto delle 3 dita, non me ne ero accorto!).
    Per concludere, Avatar è un’esperienza UNICA da vivere ASSOLUTAMENTE.

    PS: Basta dire che è diverso da Star Wars o simili. La tecnologia và avanti, i modelli cambiano e questo secondo mè è e sarà il modello per i prossimi film (e si porterà a casa anche qualche Oscar)

  89. il pepe sopratutto

    anche io sono andato a vedere questo film senza preconcetti. eppure già dopo pochi minuti ho avvertito che Cameron ha appozzato a piene mani a un altro autore che da voi non è mai stato nominato: Miyazaki. In particolare i riferimenti al film princess Mononke sono tantissimi: gli spiriti della foresta, il grande albero, la caduta nella cascata, tutta la metafora della natura e il legame con gli esseri viventi, lo stesso protagonista che sceglie di schierarsi contro gli stessi umani… e ancora sempre di Miyazaki le figure femminili e il volo. Sinceramente ho trovato questa storia poco originale….la cosa buffa è che i personaggi piu belli sono quelli provenienti agli anime giapponesi, piu complessi e veri dei classici “buoni e cattivi” americani.

  90. Valentino

    Dunque… ho visto Avatar il giorno d’uscita. Premetto che non ho letto TUTTI i commenti e le discussioni, ma ne ho letti parecchi.

    Gira93, credo tu abbia espresso in poche parole il parere più comune ed il motivo per cui Avatar sta per battere Titanic come incasso più alto di sempre: nonostante tutti i difetti che gli vengono attribuiti (e che io continuo a credere essere solo una serie di elucubrazioni intellettualoidi fatte per il solo gusto di bocciare qualunque cosa appartenga alla mass-culture), il film di Cameron sa parlare al cuore e all’animo umano come forse nessun altro film è riuscito a fare, complice il 3D e la straordinaria realizzazione tecnica. E se lo fa con una storia “semplice”, “stravista” o “piena di cliché”, questo non gli impedisce di essere più emozionante e, perché no, molto più comprensibile di opere che cercano di porsi ad un livello più alto o più “intellettuale” appunto.

    Io sono uscito dalla sala con le lacrime agli occhi ed il cuore pieno di emozioni. Avatar è un film assoluto, capace di condensare in 2 ore e 40 un ampio spettro dei sentimenti umani, dai più alti e nobili ai più terreni e quotidiani, raccontando allo stesso tempo una storia di politica e sfruttamento, di un amore senza tempo, di spirito e religiosità, il tutto squisitamente condito da personaggi “umani” (anche quando hanno la pelle blu) in cui chiunque può riconoscersi. Cameron mi ha riempito il cuore e la mente, mi ha fatto riflettere su diversi aspetti della mia vita (incluso il mio rapporto con la natura e la spiritualità) in modo semplice ma così forte che è impossibile non ascoltare la voce di questo suo capolavoro cinematografico.

    E quindi anche io, che non scrivo a linguaggio sms, ho ventidue anni e sono uno studente universitario che mastica cinema di ogni genere da quando era piccolo, dico che sì: Avatar è il miglior film della storia del cinema.

    Ovviamente è un giudizio personale, ma a sentire alcune delle critiche mosse al film (solo alcune, beninteso) penso che molta gente abbia perso la capacità di sognare.

    P.S. Miyazaki? Miyazaki pesca nella tradizione del suo paese, il Giappone (di cui non per cattiveria ma ne so parecchio, studiandone la lingua), cui Avatar deve davvero pochissimo. Gli “spiriti della natura” sono un concetto basilare e comune a molte delle prime civiltà umane, esattamente come tutti gli elementi elencati da “il pepe soprattutto”. Quindi va bene Pocahontas (che è una leggenda antica, non solo un film della Disney, grazie), ma Princess Mononoke anche no eh XD

  91. cachorroquente

    @ il Pepe soprattutto: assolutamente sì. Non è solo la questione dell’animismo shintoista, ma proprio alcuni aspetti specifici della trama di Mononoke che sono ripresi; solo che nel capolavoro di Miyazaki la dialettica uomo-natura era più complessa e ambigua.
    Pocahontas poi non è una leggenda, ma un episodio storico della colonizzazione del Nord America una cui versione altamente romanzata, prodotta dalla Disney, ha una trama praticamente identica ad Avatar. Ma lo schema è talmente archetipico che non ha senso muovere questo tipo di critiche al film.

    Il film, mi ripeto, è bello e importante. E’ probabile, viste le reazioni che suscita, che si possa considerare il Guerre Stellari di quest’epoca nonostante quello che ho detto io stesso (continuo a preferire quello, un po’ per motivi generazionali – sono nato dopo la sua uscita, ma l’ho visto comunque da bambino -, un po’ perchè il gioco con gli archetipi è più complesso e ideativo). Paragonato ai Bay e ai Bruckheimer e agli Snyder (ma anche al Jackson di King Kong e al Lucas dei nuovi Star Wars) Cameron è un gigante tra nani. Ma per dire che è il film migliore della storia ce ne vuole. E’ come dire che, prima di Avatar, il film migliore in assoluto era Guerre Stellari… il cinema può offrire molto più di una fiaba, con tutto il rispetto per le fiabe.

  92. Paolo

    Ma dai ragazzi, ci vuole il milionario signor Cameron da Hollywood e il suo film 237 milioni di dollari per la produzione in 15 anni e 150 per la distribuzione e il marketing per dirci che la terra ha problemi energetici e che l’uomo occidentale ha fatto male a massacrare indios, indiani e aborigeni???

    E non mi dite che ci sono riferimenti e critiche alle invasioni in Iraq e Afganistan e a quelle che purtroppo arriverranno…visto che ora le strategie di invasione per sfruttare le risorse di questi paesi sono completamente diverse e ahimè piu subdole e pericolose.

    Questo film non è altro che la solita furbata Holliwoodiana, carica di buoni sentimenti banali e volutamente strappalacrime (come ha scritto bene il recensore, in un mondo pieno di creature orribili la razza dominante é simile all’uomo e la principessa…rullo di tamburi..una gnocca paurosa), il tutto condito da effetti speciali stupefacenti (e la parola stupefacenti non la uso certo a caso).
    Lasciam perdere la sceneggiatura inesistente, i dialoghi assurdi e i plagi fatti a mezzo cinema d’animazione.

    Wake up, andate a vedermi del sano cinema che non ha bisogno di artifizi e miliardate di dollari per dirci qualcosa di vero ed originali.

    Tornate a vedervi 2001

  93. Paolo

    Approvo totalmente e radicalmente il ridimensionamento di un film abbastanza inconsistente e colmo di amabili banalità. Non capisco perché stiamo qui a parlarne:). D’accordo anche io nel suggerire di andarsi a rivedere – per rimanere nello stesso “genere” – il film di Kubrick, 2001: odissea nello spazio.

  94. Scusate ma tengo a precisare una cosa:
    La produzione del film NON è durata 15 anni:
    Cameron aveva scritto una parte del copione nel ’97, solo che le tecnologie di quel “tempo” non erano sufficienti per l’idea di Cameron e il progetto fu abbandonato, infatti Cameron si dedicò al “film” Titanic. Nel 2005 (o 2007) visto che la tecnologia per creare il film esisteva (ed esiste) Cameron riprese il copione e lo finì per poi cominciare la produzione.

    Ricordatevi che non sono i numeri (soldi spesi o anni di produzione) a fare di un film una “furbata Hollywoodiana” ma il contenuto, e questo NON è una furbata Hollywoodiana.

    Ripeto ciò che ho detto più in alto: Basta rimanere attaccati ad un modello ormai vecchio, 2001 di Kubrick sarà anche bello ma ormai i tempi cambiano.

  95. @ Gira93: i tempi cambiano ma il cinema è sempre quello. Il mezzo cinematografico ha raggiunto la sua piena maturità tra gli anni ’40 e gli anni ’50 (quindi dieci-vent’anni prima di “2001 odissea nello spazio”), forse anche prima: da allora i film possono e devono essere confrontati tra di loro, al di là delle innovazioni tecnologiche che si sono succedute.
    Per me “Avatar” è un 8 pieno (diciamo 3 stelle del Mereghetti), ma 2001, che rimane un film incredibilmente spettacolare, ha una tale stratificazione di significati che rimane su un altro livello.

    In una cosa però non sono d’accordo con Paolo (quello che ha commentato citando il budget di Avatar): il fatto che Cameron abbia speso tutti quei soldi e ci abbia messo tutto quel tempo è una nota A FAVORE del suo film.
    Adesso i film di cassetta sono degli istant movie (ad esempio escono sei mesi dopo un successo letterario, vedi Twilight), li girano tre o più alla volta per sparagnare su cast e sceneggiatori (anche la più infima stronzata diventa una trilogia) e il digitale è utilizzato per risparmiare sui costi di dolly, steadycam oltre che modellini e animatronic (non penso si possa dire la stessa cosa per Avatar dove sono state introdotte tecniche avvenieristiche tipo la Virtual Camera).
    Il grande cinema è fatto di capolavori a basso costo ma anche di film “bigger than life” che richiedono investimenti titanici (oltre al da te citato 2001, prendi ad esempio Apocalypse Now). E il cinema ha sempre bisogno di “artifizi”, perchè altrimenti non sarebbe cinema (anche l’assenza di artificio è un artificio mascherato, vedi la farsa del manifesto “Dogma”).

  96. Sostengo la stessa cosa riguardo al 3D nel mio blog: http://lalapide.iobloggo.com/202/avatar-di-james-cameron – la storia di Avatar sà di già visto, e la realizzazione tecnica non è niente di poi così clamoroso, rispetto alle recenti produzioni videoludiche.
    Con Avatar, sembra che il film sia il passato (becero) del videogioco.

    Film interessante, ma neanche troppo.

  97. Daniele

    ho letto il tuo articolo nel blog, non ho effettivamente letto il romanzo dune (ho visto solo il film più volte) e sono abbastanza navigato in quanto a videogame (FFVII l’ho finito sulla play 1 a 13 anni) e attualmente possiedo x360 e wii come console fisse; mi ricordo ovviamente anche dei primi film in computer grafica e ho l’UMD di FF il primo film..

    secondo il tuo criterio io dovrei già essere da tempo in quello che chiamano “futuro” e dovrei esserne cosi assuefatto che avatar mi avrebbe dovuto dare noia;

    invece al contrario l’ho adorato e mi è rimasto dentro come un chiodo fisso..

    ho alcune teorie a riguardo: i 2 protagonisti in CG sono cosi vivi che ci si affeziona; per quanto riguarda la novità, apparte gli effetti 3d e la computer grafica; il concetto di avatar vivente è praticamente nuovo nel cinema; il protagonista finisce per far diventare reale la vita nel suo avatar e un incubo la vita vera, quell’aspetto fondamentale del film (al punto da dargli il nome) è tutt’altro che un dettaglio; è proprio il fulcro del film (più ancora della vita sul pianeta pandora,) poi in quanto a citazioni, non mi avete citato asimov e il pianeta gaia (da cui è palesemente ispirato direttamente o indirettamente)

  98. Daniele

    in ogni caso era per dire che il film non è piacuto solo alle masse ignare di tutto; al contrario, praticamente chiunque conosca tra i miei amici (aggiornati come me ” nel futuro”) lo hanno apprezzato moltissimo e molti se lo rivedranno una seconda volta;

    la computer grafica qui è stata usata per dare vita al pianeta e ai suoi abitanti, non solo per fare la graficona (alla transformers) senza quel mezzo, non si sarebbe potuto ottenere l’effetto voluto di un pianeta vivo e vero virtuale.

    i na-vi sarebbero tranquillamente potuti sembrare degli umani truccati (come gli orchi del signore degli anelli) tanto sono curati; siamo anni luce da personaggi come shreck e il risultato è visibilissimo.

    poco importa se tra 1 anni si potrà giocare con quegli stessi modelli; in questo film hanno potuto anche recitare (catturare il 95% dei movimenti ed espressioni facciali è praticamente uguale a trasferire la recitazione su quei modelli perfetti, e quindi dargli vita) io non capisco come ci si possa non rendersene conto; il fatto che diventerà il film campione di incassi al primo posto nel mondo, è meritato;

    certo sarà questione di gusti, ma alla fine i numeri parlano chiaro, e qui non c’è di caprio a spingere le ragazzine a rivedere il film 10-15 volte; quindi se ci sarà nonostante tutto un 5% di persone che lo disprezza, amen (sia chiaro nemmeno io dico che sia il miglior film di tutti i tempi, semplicemente ho smesso da molto di fare questo genere di classifiche, e semplicemente per me è un gran bel filmone)

  99. Daniele

    intendevo “10 anni” per i modelli giocabili (e l’ho buttata lì senza pensarci troppo, ma siccome per sbaglio ho scritto “1 anni”, preferisco specificare

  100. Valentino

    Allora rispondo prima di tutto a Paolo.
    Scusami, ma le tue sono le solite critiche pseudo-intellettualoidi, paragonabili a quelle di Faenza (che forse dovrebbe imparare a guardarsi uno dei suoi film e rendersi conto che sono NOIOSI). Il cinema ha lo scopo, prima di tutto, di intrattenere ed emozionare. Avatar lo fa, meglio di qualsiasi altro concorrente. Meglio di 2001, meglio di Guerre Stellari, meglio di tutta quella marmaglia di filmetti da quattro soldi a cui dobbiamo la colpa di questi pregiudizi verso i film “costosi” provenienti da Hollywood (sto parlando di Twilight, Transformers ecc ecc)

    Tu dici che Avatar è una furbata Hollywoodiana. Io vorrei sapere perché accettare il fatto che Pandora sia un mondo “fantasy” sia così difficile per voi: la principessa è gnocca? E allora? I Na’vi sono umanoidi? E quindi? Credete davvero che Avatar sia una mera operazione commerciale appoggiata dai media per spillare soldi agli spettatori di tutto il mondo? Beh, signori, imparate a sognare un po’.
    Paolo, 2001 (film che reputo bellissimo, ma che è talmente lento che più di una visione non sono mai riuscito a reggerla), come tanti altri film di quel tempo, era una meravigliosa metafora sull’uomo e la sua natura. Avatar è una metafora della vita, un auspicio di rinascita per tutti noi. Ha pochi livelli di lettura? MEGLIO! Il suo messaggio è più forte e diretto, meno confuso, meno intellettuale, meno di elite! E’ il trionfo del cinema popolare che si carica di sentimenti e valori, forse non “nuovi, ma potenti. Potenti come pochi film sono in grado di esprimerli.

    @Monti: scusami, ma non sono proprio d’accordo. I videogames sono un mondo affascinante e meraviglioso (sono un grande appassionato, ad esempio, di Final Fantasy, di cui ho fatto anche cosplay) ma paragonare Avatar, anche solo tecnicamente (a livello artistico è come paragonare Dante a Moccia, scusami), è decisamente azzardato. Il realismo e la fotografia del film sorpassano di gran lunga qualunque produzione mediatica realizzata finora.

  101. Giulio

    Solo un appunto in più riguardo all’aspetto tecnico,per il resto quoto Valentino.

    NON esiste e,purtroppo,non esisterà ancora per lungo tempo un videogame in grado di eguagliare Avatar in fatto di grafica,soprattutto perchè le tecnologie impiegate nel film sono completamente diverse da quelle sfruttate nei games..

    Giusto per quotare Emmanuele che ne ha parlato qualche post più sopra:

    “Mettere sullo stesso piano District 9 e Avatar, o addirittura un videogioco, significa non sapere nulla di Computer Grafica. In District 9, peraltro ottimo film anche dal punto di vista della CG, si tratta di inserire alieni renderizzati in riprese live action. In Avatar l’80 % delle scene (stima inventata, non conosco i numeri esatti) è COMPLETAMENTE ricreata in CG. La scala è la complessità di questo compito dovrebbero parlare da sole, ma non basta. Il livello di espressività raggiunto in questo film è semplicemente fenomenale. Mai prima d’ora dei personaggi completamente sintetici erano stati in grado di emozionare fino a questo punto. La comunità mondiale della post produzione è letteralmente attonita di fronte a quello che è stato prodotto da Weta (e in alcune scene ILM e Framestore). Tutti i commenti del tipo “si vede che una è stata fatta prima e una dopo” “quello è fatto meglio dell’altro” sono solo sciocchezze, che denotano una mancanza totale di conoscenza dei processi di post produzione video. “

  102. 15 anni sono 15 anni. So benissimo che le riprese le ha fatte da soli cinque o sei anni. E’ lo script che è stato scritto 15 anni fa. Altrimenti avremmo visto gli attori giovani nelle prime riprese e poi vecchi di quindici anni nelle ultime!
    Ma che critica del menga che mi venite a fare.
    Ma le pecche della trama ci sono. Ora non starò qui ad elencarle altrimenti la gente mi lincia. In 15 anni si sarebbero potute risolvere quelle pecche ma non è stato fatto.
    Ora basta però. La prossima settimana vado a rivederlo perché è un film bellissimo. Ma non credo che cambierò idea su quello che ho scritto. Saluti.

  103. toni

    caro recensore, se la trama richiama alla mente balla coi lupi, pocahontas ecc… non ha alcuna importanza perchè è COME viene raccontata, ti faccio un esempio, è come se io e te dipingessimo la Monna Lisa… permetti che un Leonardo possa dipingerla in un modo unico e insuperabile? Possiamo filmare all’infinito un Titanic ma è il modo con cui lo narri che cambia tutto! Riguardo il tempo dei 15 anni, non era di certo per l’ideazione, è ovvio che la tecnologia non era ancora all’altezza di ciò che il regista voleva portare sullo schermo. E non farci ridere con quei videogames tipo Bioshock paragonati all’eccezionalità della grafica di questo film, non esiste attualmente videogame al mondo che possa riprodurre quell’ espressività della mimica facciale.

  104. Kat

    Sono d’accordissimo con il post di Grixenda del 16gen, ho pensato la stessa identica cosa e mi sono sentito addirittura depresso nel tornare alla realtà. Troppo bello, devo tornarci….

  105. elf

    Inannanzitutto complimenti per la recensione, un analisi davvero accurata anche se (come è stato già detto da altri), a mio parere doveva essere analizzato anche l’aspetto più profondo del film, e cioè il messaggio (anche abbastanza esplicito), che il regista vuole trasmettere agli spettatori.
    Detto questo devo dire che quando sono andato al cinema per vedere avatar non ero del tutto convinto di questo film perchè, soprattutto dopo l’enorme campagna pubblicitaria (150 milioni di dollari per promozione e marketing non sono pochi), credevo fosse il classico film d’azione fantascientifico con idee apparentemente innovative ma in realtà banale e vuoto.
    Invece Avatar è riuscito a conquistarmi, dopo i primi minuti passati a chiedermi se il film fosse cominciato o se quello che stavo vedendo fosse un trailer sono rimasto con gli occhi incollati allo schermo per tutta la durata del film.
    La trama davvero banale e scontata, ma raccontata magnificamente, gli stereotipi assurdi, soprattutto il generale “cattivo”, servono soprattuto a trasmettere nel modo più semplice possibile il vero significato di avatar, che viene letteralmente urlato dai primi minuti trascorsi su pandora fino al finale, che sinceramente avevo previsto già un oretta prima ^^.
    Avatar è un film che mi ha fatto veramente riflettere sull vera natura dell’uomo, è un film che ti conquista, è il mondo perfetto dove tutti vorremmo vivere in pace e lontani dalla corruzione, è un messaggio forte e a mio parere mai banale, perchè ancora attuale (oggi forse l’uomo rispetta e protegge la natura?).
    Un film apparentemente banale e basato su clichè che nasconde un significato profondo.

    P.S. Sono rimasto veramente deluso e sconcertato nel notare che la maggior parte degli spettatori se ne fregava altamente del vero significato del film e alcuni parlavano e scherzavano anche di fronte alle scene di sofferenza e di dolore (distruzione dell’albero-casa ecc.), senza rendersi conto che quelle che stavano vedendo non erano solo “caxxate fantascientifiche”, ma la cruda realtà, cose che sono successe realmente e che continueranno a succedere.
    Forse a gente del genere farebbe bene studiare la storia degli indigeni americani, o delle varie colonizzazioni, e sensibilizzarsi un po’ ai messaggi ambientalisti.

  106. Paolo

    Vedo che in diversi interventi si fa appello alle emozioni e al coinvolgimento che la vicenda promuove. Questo livello di fruizione del film va rispettato, perché le emozioni sono la cosa che ci rende vivi ed esseri umani. Questo livello – se si vuole – corrisponde alla cosidetta “critica del cuore”. Ma ci sono altri livelli di intervento critico e accogliendo tali livelli io resto impressionato come non ci si accorga della estrema banalità del contenuto ed intendo il “modo” di rappresentare una tematica già vista. Il tema (o se si vuole uno dei temi) – come altri hanno sottolineato – è quello dell’incontro/scontro tra civiltà diverse. Nel cinema (e in letteratura) c’è una pletora di opere di tal genere. Il film di Cameron non brilla certo di originalità. Basti pensare che della civiltà Na’vi non viene svolta alcuna indagine antropologica (fermo restando che il film è tale e non deve essere un opera scientifica di antropologia). Ci si limita a registrare gli aspetti più esteriori, ad effetto.
    Tutti i personaggi non mi pare che si stratifichino in modo tale da poter offrire chiavi di lettura alternative.Domina la più vestusta stereotipicità. Lo stesso incontro tra il marine (in funzione di avatar) e la civiltà aliena non da luogo a soddisfacenti approfondimenti. Tutto rimane in sospeso, tutto rimane come quei corpi privi di vita dei Na’vi in attesa di essere vestiti da esseri umani . Questo può portarci a vedere nell’avatar il burattino di Collodi, che ambisce a diventare bambino (ma nel romanzo italiano vi era ben altro). Il protagonista nel finale effettuerà proprio questa transustanziazione. Ma anche questo è affidato più all’immaginazione dello spettatore che ad una oggettiva rappresentazione da parte dell’autore (ma autori non sono in realtà le centinaia di tecnici degli effettiti speciali, digitali?). Uno spettatore, sopra, lamenta la lentezza di 2001. Io penso che il film di Kubrick _ con la sua “ambiguità” e complessità di livelli di realtà – rimane nell’aura che caratterizza la grande opera d’arte. Il film di Cameron si esaurisce in un’operazione culturale superficiale e furbastra.

  107. Corrado

    Ho visto oggi il film Avatar e devo dire che è il più fikissimo che abbia mai visto in vita mia. Tutto quanto è moltissimo originale tanto che sono rimasto con gli occhi sgranati per quasi tutto il film invece e che addormentarmi a metà come al solito, ho dormito solo 5 minuti a 3\4 di film.
    La storia è molto originale e posso dire che ci sono enormi differenze con Pokahontas… mica avevano i mitra a quel tempo. E poi basta confrontare le storie e vedremo che sono molto diverse! http://img687.imageshack.us/img687/6916/1262726475698.jpg

    /Delirio Bimbominkia OFF.
    Tornando seri…
    Ho visto il film oggi, in 3D. Devo dire che sono rimasto molto colpito da certe scene e sono rimasto a bocca aperta. Vedevo accanto a me persone spostarsi dal viso i semi dell’albero sacro…
    Però mi aspetto di più in tal senso da Alice…la mia vicina di sedia ha provato a fare i grattini allo Stregatto!!!
    La storia è banalotta, con qualche intuizione interessante e qualche tentativo di rapportarsi al futuro… peccato che se 15 anni la fibra ottica era il futuro, ora è un po’ vintage… mi ricorda un po’ la fantascienza di qualche romanzo di Gibson vista oggi…
    Il messaggio super buonista mi lascia sempre un po’ l’amaro in bocca. Ho invece apprezzato moltissimo le tematiche ecologiche che al giorno d’oggi non sono ribadite mai abbastanza. Fantastica il concetto della natura come imparziale, che non aiuta nessuno e cerca solo di mantenere l’equilibrio. Dovremmo imparare molto da questo. E fantastica la rivolta della natura. Anche da questo avremmo da imparare e da temere!

    Tirando le somme non posso che concordare con Fabristol per la recensione…
    Film da vedere, ho buttato soldi in boiate ben peggiori di questa. Fotografia bella, FX spettacolari anche se si nota l’evoluzione della tecnologia via via che il film procede. Attori tra lo scarso e il decente esclusa la protagonista femminile e la sempre ottima Sigurney. Trama banalotta con le note positive già citate. Personaggi stereotipatissimi per la gran parte.

    Peccato, senza tutto l’Hype che ci hanno costruito sopra poteva avere un effetto molto migliore, e probabilmente se fosse uscito qualche anno fa, anche con la tecnologia che troviamo a inizio film, sarebbe potuto essere veramente una pietra miliare. Oggi possiamo dire che è un bel lavoro ma su console girano filmati in CG a livello paragonabile che non hanno però bisogno di 15 anni di lavorazione.

  108. Grazie Corrado. Aspettavo il tuo commento con ansia sapendo che coi gusti siamo abbastanza simili.
    Concordo su Alice e su tutti i trailer che ho visto prima di Avatar. L’effetto 3D era molto più realistico nei trailer dei film che verranno rispetto ad Avatar.
    Poi l’immagine che hai linkato è FENOMENALE!! E poi dicono che la trama non è uguale a Pocahontas. 😀

  109. Corrado

    Grazie F…
    Una cosa che ho dimenticato…
    è un vero peccato che alcune delle tematiche più importanti come quella della natura che si rivolta e quella della connessione di tutto il pianeta come un unico individuo siano buttate là e per nulla approfondite(pochi minuti la prima, una singola frase la seconda) calcando invece la mano su mezzore di combattimenti aerei, o addestramenti di Sully o storie strappalacrime gnè gnè.
    Magari in una extended version recupera un po’ questo messaggio che invece passa un po’ defilato. Soprattutto il pianeta-individuo, che è molto meno rimasticato di tante altre idee banali presenti nel film, e che dovrebbe, questo sì, insegnarci qualcosa su come non si può cambiare una singola cosa senza influire complessivamente sull’ecosistema.

  110. Sì l’ho pensato anch’io. Ma credo che verrà approfondito nel sequel di cui già si parla.

  111. Corrado

    Speriamo in meno di 15 anni. lol!

  112. Pingback: Avatar e l’ipotesi Pandora « Snow Crash

  113. stefano

    Nonostante gli incredibili sforzi produttivi e le numerose innovazioni tecnologiche che questo film presenta, il film proprio non mi è piaciuto.
    Purtroppo, è veramente amaro dirlo, non si può nascondere che dietro cotanto sforzo ci sia il solito noioso beverone hollywoddiano: una sceneggiautura scontata fa da struttura alla solita abbuffata di azione violenta.
    Sin da subito e per ben 2 ore e 40 la sceneggiatura sceglie con decisione la strada della quantità di avvenimenti a scapito del loro approfondimento. Tutto è tracciato con linee nette e noiosamente prevedibili.
    In questo contesto appaiono alquanto posticcie le innumerevoli strizzate d’occhio all’ambientalismo moderno, che in ogni caso mal si concilia con l’ennesima pomposa legittimazione della violenza come risoluzione delle controversie tra popoli e con l’esaltazione del vincitore ( militare ovviamente ) sul perdente.
    Insomma, la parvenza ecologista resiste solo ad uno sguardo poco approfondito. Quello che rimane sono gli incredibili e bellissimi effetti speciali e, comunque, la qualità di un lavoro Titanico ( è il caso di dirlo..).

    Un commento soggettivo al 3d. Semplicemente superiore nelle scene con leggeri movimenti di macchina o nelle (rarissime) inquadrature fisse, mi è sembrato inadeguato nelle scene con movimenti di macchina troppo accentuati. Mentre nello schermo in 2d posso scegliere in piena libertà di guardare le zone a fuoco o le zone sfuocate, nel 3d con scene molto veloci guardare lo sfuocato da fastidio. Un pò come se la regia costringesse eccessivamente a guardare le zone a fuoco, dando così un senso di generalizzata claustrofobia anche nelle scene in campo lungo .

    Riassumendo: un brutto film rappresentante della Hollywood più retriva e conservatrice. I soliti vecchi schemi vengono riproposti alzando il volume degli effetti speciali e travestendosi da ecologisti. Una operazione banale ma a quanto pare efficace per molti spettatori.

  114. Roswell

    mah, secondo me se uno si fa prendere troppo dall’hype finisce che non è mai soddisfatto di nulla; è cosi anche per i videogiochi; se uno aspetta un film da 15 anni le aspettative sono cosi alte che sarà quasi impossibile soddisfarle; ma il tempo impiegato per farlo e la campagna publicitaria devono incidere sulla qualità di un film? se fosse uscito più in sordina sarebbe stato valutato di più? (per quanto non pare che ne abbia bisogno visto che la critica in generale ne parla più che bene)

  115. Roswell

    il link di prima è spassoso, però bisogna ammettere che una cosa del genere si può fare con migliaia di film e anche fatti storici e storie realmente accadute;
    insomma non è strano se la storia si ripete, più qualcosa si riduce ai minimi termini e più è facile trovare similitudini, è il come che è importante; poi la perfezione non esiste ognuno ha una visione di come dovrebbero essere le cose diversa e quindi è normale che un film non possa piacere a tutti tutti

  116. jailer

    visto oggi…il miglior film ke abbia mai visto (nn è ke ne abbia visti tanti, eh. ho 12 anni d’altronde). certo ke potevano fare + creature…dai ce ne sn circa 7 o 8!
    gli effetti sn ottimi, ma nn sn tt sta roba…e la battaglia finale è 1 po’ incasinata.
    certo ke è 1 film ke tocca…mi ha ftt inca**are e quasi commuovere…ha messo anke tensione…
    il mio voto è 9 su 10
    p.s. l’ho visto in 3d, ke è molto buono ma nn mi sembra ke alcune cose sembrino vere.
    guardatelo

  117. massimo

    film stupendooooooooo!!!!!oggi lo guardero per la terza volta,2 volte in 3d e oggi senza 3d perche secondo me si perde un po di colori col 3d….e i colori sono stupefacenti..cmq altro k film banale…

  118. Corrado

    @Roswell: per me tempo impiegato e campagna incidono sulla qualità del film, eccome, e ancora di più incide il momento storico in cui viene pubblicato.
    Un film che al momento del concepimento può avere idee innovative, dopo 15 anni si trova a proporre idee che sono già state super sfruttate.
    Questo è il caso.
    Riguardo all’immagine postata… un conto è avere dei punti in comune con altre storie, non esiste nulla di nuovo dopo l’Iliade e l’Odissea. Ma è molto diverso avere la stessa identica trama, con espedienti simili.
    Avatar è una bella revisione della favola di Pocahontas senza una idea originale a pagarla uni miliardo, piena degli stessi stereotipi che abbondano in tutte le “ammereganate” e, come ho già detto, lascia andare le poche idee innovative presenti in favore del sensazionalismo.
    Lo stesso film anche con effetti meno spettacolari, se fosse uscito prima che la trama fosse supersfruttata in centomila versioni, sarebbe stato un film storico, come lo è Balla coi Lupi.
    Oggi come oggi è un bel film per passare la serata, con effetti bellissimi e una bella ambientazione(neppure troppo originale), ma in soldoni lascia il tempo esattamente come l’ha trovato.

  119. massimo

    ben detto toni….il regista e unikoooooooo!!!!

  120. avatarina

    .,il film è semplicemente belliximo e nn è affato banale..e i kolpi di scena ci sn ekkome,.,.,e poi riguardo agli alieni…nn è x nnt vero k si vedeva k erano al PC…xk erano ft proprio bene,..,.,sembravano quasi persone vere… e il film è un mix di fantascienza..futuro…sentimento…fantasia…tnt kose…isnomma è belliximo e la trama NN è affatto banale….(cmq qst è un mio parere…poi ognuno la pensa cm vuole)

  121. Non ho capito la storia di chi ha visto 3 dita, le dita sono cinque e le ho controllate attentamente anche nel trailer. Non è che gli occhiali fanno male anche all nervo ottico?

  122. ramantic61

    Salve. Scusate il ritardo, Avatar è uscito ormai da oltre un mese ma ieri sera l’ho rivisto per la terza volta, così ero alla ricerca di qualche recensione interessante e curiosando qua e là mi sono imbattuto in questo interessantissimo blog. Complimenti davvero per il livello culturale oltre che per il tono del dibattito. Ho 48 anni e da più di 40 sono appassionato di cinema, per cui ci terrei ad esprimere alcune mie considerazioni. Prima però vi chiedo di sopportare una lunga premessa storico-biografica. Ho avuto la fortuna di abitare dai 7 ai 12 anni sopra un cinema di 3° visione. Negli anni 70 esistevano ancora e proiettavano film vecchi di parecchi mesi o addirittura anni. Non esisteva ancora la TV commerciale né la tv a colori, per cui molti ricorrevano alla macchina dei sogni senza tempo del cinema. I primi film li vidi verso i 5 anni. Ricordo chiaramente la sera che mio padre mi portò a vedere “Il buono, il brutto e il cattivo” e che rimasi sveglio fino a mezzanotte. Da lì in poi credo di aver visto tutti gli spaghetti western apparsi sul mercato, dai Ringo giù fino ai Sartana e Sabata, compresi “Arizona si scatenò e li fece fuori tutti”, “Cimitero senza croci” e “20000 dollari sul 7”. Ma la vera passione durante il periodo della scuola elementare erano i film di fantascienza, o meglio “di mostri” . Con gli amici facevamo a gara a chi riusciva a vedere e raccontare il maggior numero di film giapponesi, ma siccome soltanto una soletta divideva il mio letto dal cinema non dovevo fare molta strada per avere libero accesso ai film di scarso richiamo durante la settimana. Naturalmente il gestore del locale mi aveva preso in simpatia. Ricordo bene tutti i Godzilla, anche “Il figlio di Godzilla”, Rodan, il gigantesco pteranodonte e tutta la serie di film giapponesi anni 50 e 60 di serie B, compreso il cult “Matango il mostro che minaccia il mondo”. Una sera vidi “2001 Odissea nello spazio”, ma di questo parlerò dopo. Vidi “Guerre stellari” che ero un adolescente con alle spalle migliaia di ore di cinema e sicuramente centinaia di fantascienza. Beh, non mi piacque. So che per la maggioranza dell’umanità suona blasfemo ma l’impressione fu quella. E noin sono mai riuscito a cambiarla. Vidi anche “Il ritorno dello Jesi” a Londra in un mega cinema come da noi non esistevano, con effetti galattici, ma… la saga di Lucas semplicemente mi annoiava. Ok, ora molti di voi smetteranno di leggere questo infinito commento. Pazienza. Lo trovai troppo sfarzoso, un grande fumetto animato alla Flash Gordon ma fine a se stesso, ricco di tecnologia ma povero di poesia, soprattutto poco profondo dal punto di vista filosofico. Questa purtroppo è stata un’impressione indelebile che mi porto dietro e che ancora oggi mi attira accuse di eresia da parte dei miei amici cinefili, tutti più giovani di me. Perché per me la fantascienza erano i telefilm in bianco e nero di UFO o al limite Spazio 1999, ma non Star Treck (altre accuse di eresia e blasfemia da parte dei più giovani), era “L’invasione degli ultracorpi”, ma soprattutto era “2001 Odissea nello spazio”. Perché l’aver visto 2001 al cinema nei primi anni 70 forse non ci avrà cambiato la vita, ma sicuramente ha cambiato il nostro modo di vedere, anzi di godere il cinema e non solo quello di SF. Sono abbastanza d’accordo con chi afferma che il cinema SF ha raggiunto la perfezione tecnica e stilistica negli anni 50, ma il vero capolavoro, il vertice assoluto si è compiuto nel 1968 con il film di Kubrick. Sono dell’idea che si debba parlare di cinema SF before and after 2001, il quale, come scrive Cachorro Quente il 19 gennaio: “ha una tale stratificazione di significati che rimane su un altro livello”. La spettacolarità delle scene, la profondità del pensiero filosofico, la scelta delle musiche, il senso di angoscia dell’uomo di fronte all’immensità dello spazio e lo sgomento nella consapevolezza della sottomissione alle macchine …. sono solo l’aspetto più evidente del suo valore, ma se si scava un po’ più a fondo si giunge, attraverso la sintesi storico-filosofica dell’origine dell’umanità, alla spiegazione del significato e al valore morale della nostra esistenza, in breve alla nostra anima collettiva. Mia moglie, non amante del genere, l’ha visto solo nel 90, ma senza apprezzarlo molto (“troppo lento”). In compenso ha apprezzato “Blade Runner”, per me, (ma non solo), il numero 2 dell’era post 2001. Non ha ancora visto ”Alien” (di Ridley Scott naturalmente), per me il numero 3. Bene, vogliate scusare questa interminabile premessa, consideriamola come il primo tempo, e passiamo ad Avatar. Ho letto tutti i commenti di questo interessantissimo blog e ne ho trovati molti davvero validi, degni di comparire su riviste specializzate. Non sto esagerando, chi scrive ha seguito corsi e sostenuto un esame di Storia e Critica del Cinema all’Università di Torino 25 anni fa, per cui di critica cinematografica qualcosa ne capisce e se ha deciso (alla sua età!) di partecipare a questa discussione (non è un forum ma è più di un blog) significa che la considera davvero importante. Molti commenti, dicevo, li ho trovati validi, ben motivati e personali. Altri mi sono sembrati un po’ ingenui, dettati più che altro dallo slancio emotivo, comunque importanti. Altri ancora li ho trovati piuttosto aridi, troppo tesi alla perfezione tecnologica e videogames oriented, ma comunque degni di attenzione e spunto di riflessione. Altri invece mi sono sembrati un po’ presuntuosi, soprattutto quelli negativi, (sinceri o forzati che fossero), alla ricerca dell’originalità ad ogni costo e desiderosi di remare contro corrente. Comunque quasi tutti mi sono sembrati interessanti. Ora vorrei aggiungere qualcosa di mio, anche se mi sono ritrovato quasi totalmente nei numerosi interventi che mi hanno preceduto, (specialmente in daniela del 05/01, Cachorro Quente, Emmanuele del 17/01, Valentino del 19/01, ma anche martina, roswell, Daniele, Toni e elf del 21/01) per cui molte mie impressioni sono già state condivise. Cosa posso aggiungere? Che a me Avatar è piaciuto molto, l’ho visto tre volte di cui le prime due in 3D e l’ultima due sere fa in versione normale. Che non è il film più importante nella storia del cinema (ma questo sarà la Storia a raccontarlo), ma che sicuramente è un film importante, che spicca tra la barbarie porno-horror-satanista da cui siamo sommersi.
    Per prima cosa, non condivido le critiche alla non originalità e alla semplicità della trama. Certo il soggetto è tutt’altro che originale, ma come già espresso da molti, la sua semplicità non è il suo limite bensì la sua forza. Provate a pensare ai miti greci, all’immagine di Atlantide che sorregge il mondo, o i miti della creazione. Essi sono semplici non perché le antiche civiltà non fossero capaci di crearne di più sofisticati ma perché destinati a diventare accessibili a tutti. Un bene per gli uomini a venire di cui poter sempre usufruire, al di là delle barriere linguistiche e razziali. Il mito come rappresentazione simbolica di qualcosa di inspiegabile con la razionalità ma chiaro e inequivocabile per tutti e da trasmettere ai posteri. E in quanto alla poca originalità, beh tutto è già stato raccontato secoli fa nella Bibbia, anche i generi fantasy e horror, per cui pretendere una storia originale oggi …… E come scrive Corrado il 24 gennaio “non esiste nulla di nuovo dopo l’Iliade e l’Odissea”. In effetti Omero non ha fatto altro che raccogliere le testimonianze orali della sua epoca, le storie, le leggende e i miti dell’età arcaica e riordinarle in modo coerente e scorrevole. Poi ha dato loro corpo e vita permanente inserendo il tutto in una storia.
    Certo c’è qualcuno che si sforza o crede di essere originale a tutti i costi, ma si tratta di tentativi elitari e quasi sempre estremi e noiosi (o estremamente noiosi).
    Qualcuno ha visto il corto “The Blow Job” di Andy Warhol? Originale e coraggioso per la sua epoca, ma patetico se non ridicolo oggi. Cameron ha voluto trasmettere il suo messaggio in modo chiaro e comprensibile per tutti e il messaggio in un film (parlo di film dall’indiscutibile valore artistico) è il suo valore aggiunto, quello che fa la differenza, che gli fa meritare la lode. Certamente Cameron ha copiato da molti film ( e da alcuni ha addirittura ricalcato) sia la trama che l’idea per alcune immagini e personaggi, da “Balla coi lupi” e “Pocahontas” citati fin dall’inizio da migliaia di critici, a “Dune” e ai film di Miozacky….. , e in alcuni passaggi da “Apocalypse Now” , “Jurassic Park”, “Matrix 3”…….. Mio figlio mi ha mostrato dei modellini di elicottero Warhammer 40000 chiamati Valchiria pressoché identici a quelli del film. Pare ci sia anche una denuncia per plagio nei suoi confronti da parte degli autori di “Aida degli alberi”. E’ tutto vero, il film è in buona parte un copia e incolla di spezzoni di decine di altri film. Ma allora Tarantino? Perché per lui tanti elogi e riconoscimenti? Quando le citazioni sono così palesi in una produzione di portata planetaria non si può parlare di plagio, semmai di omaggio (e in molti casi come di un favore, un invito ad andarsi a rivedere gli originali, vedi “Aida”). La differenza fra Tarantino e Cameron è che Quentin copia e assembla secondo un’ideale puramente tecnico (da cinefilo), ma il suo è un cinema fine a se stesso, altamente spettacolare ma autoreferenziale, insomma privo di messaggio. Un cinema condito da adrenalina pura e violenza spettacolare (d’altronde la plebe questo vuole), dal forte impatto emotivo, ma sostanzialmente vuoto. Cameron invece usa le citazioni per comunicare, per trasmettere un messaggio che gli sta a cuore e che molti prima di me hanno già spiegato in maniera esemplare (in questo blog ad esempio elf il 21 gennaio). Ma non si è limitato a copiare perché ci ha offerto molto di suo e di nuovo, come descritto da Daniela il 5 gennaio: “Avatar è un film intinto di spiritualità, basato paradossalmente sulla “fisicità”, ma ciò non rappresenta una contraddizione, bensì una sfida riuscita da parte di Cameron: in Avatar gli opposti si attraggono, le diversità si compenetrano, i contrasti si fondono per formare “il legame” unico ed inscindibile, con la natura e fra esseri viventi” e da Corrado il 21 gennaio “della connessione di tutto il pianeta come un unico individuo” e da altri ancora. Altro punto: i 20 anni impiegati per la sua realizzazione. Ma chi se ne frega! Sergio Leone ne ha impiegati 20 per realizzare “C’era un a volta in America”, e allora? Questo semmai testimonia l’autonomia e l’indipendenza di un regista, non costretto a sfornare un prodotto angosciato dal timer. E veniamo alla questione tecnologica. Altri, molto più giovani di me, hanno già risposto in modo definitivo al problema sollevato (Emmanuele il 17 gennaio, Daniele il 19 gennaio …..) Io posso solo aggiungere: la tecnologia di Avatar è superata? E chi se ne frega!! (2) Allora la techno è superiore a Mozart? O la video art superiore a Van Gogh? Ma stiamo scherzando! Un regista (grande) è libero di scegliere la tecnologia che vuole, pensate a Kubrick che girò “Barry Lyndon” a lume di candela, e se non ne esiste una adeguata piuttosto non fa il film. Pensate al “Signore degli anelli” e a quanti vi hanno rinunciato prima di Peter Jackson. O a Watchmen. Bene ha fatto Cameron ad aspettare. Un grazie in più. Secondo me poi Avatar è tecnicamente perfetto.
    Altro punto: il budget stratosferico. Forse qualcuno non considera che un film è anche un prodotto industriale e commerciale, per cui se incassa molto di più di quello che è costato non vedo il problema. Forse qualche purista può storcere il naso, ma tant’é. A meno che si voglia ridurre il cinema d’autore a iniziative velleitarie come il Dogma 95 o al cinema italiano povero di idee oltre che di soldi. Il cinema d’arte, il grande cinema, è al di sopra del bilancio. Ma questo vale per tutte le arti. O credete forse che la Cappella Sistina sia costata quanto un quadro di Ligabue? L’importante è saper sfruttare al meglio le risorse che si hanno a disposizione per dimostrare il proprio talento. Ci sono stati (e ci saranno sempre) film di altissimo valore girati con budget limitati e tecnologie essenziali, il primo che mi viene in mente è “Alice nelle città” di Wim Wenders, ma anche film a basso costo noiosi e inutili. Così come alcuni colossal sono da considerare dei capolavori (dai film d i Ejzenštejn alla trilogia dell’anello) e altri delle boiate pazzesche, anche se campioni d’incasso. Pensate alla maggior parte dei film hollywoodiani (ma anche bollywoodiani) o anche solo ai Vanzina and co “de noantri”. Ma Cachorro Quente lo spiega meglio di me il 19 gennaio. E infine il discorso 3D. Io ho visto Avatar in un multisala (non c’è da scandalizzarsi, purtroppo in molte città di provincia non ci sono più alternative) in 8° fila laterale e in 10° fila centrale, con platea rialzata e devo dire che l’ho apprezzato incredibilmente. Tutti gli effetti citati li ho vissuti e li ho notati nei vicini di posto. L’altra sera invece l’ho visto in un cinemino di montagna e la differenza è stata enorme, certamente lo schermo, l’impianto audio e la “pellicola” non erano all’altezza. In visione normale, almeno nelle condizioni in cui l’ho visto io, il film perde decisamente in spettacolarità, in nitidezza dei colori e ovviamente nella profondità di campo, ma è soprattutto il coinvolgimento emotivo a risentirne, perché viene meno quella compartecipazione che questo 3D riesce a permetterti. Ma a mia moglie, che non l’aveva ancora visto, il film è piaciuto molto lo stesso, nonostante le critiche e le osservazioni negative mie e di nostro figlio. Avevo già visto altri film in 3D in passato (Lo squalo, qualcuno se lo ricorda?) e perciò ero piuttosto scettico prima della visione di Avatar, ma non c’è paragone. Purtroppo Avatar è un film pensato in 3D e perciò non potremo più vederlo e apprezzarlo come merita a casa nostra (non c’è Blue Ray e mega schermo che tenga), almeno quelli come me già avanti con gli anni. In conclusione ritengo Avatar un capolavoro, non il più grande comunque un grande film, innovativo e appassionante, destinato a diventare se non una pietra miliare senz’altro un punto di riferimento importante per la storia del cinema e ad aprire nuovi orizzonti nel panorama di tutto il cinema a venire.
    Ho sforato e di molto, lo so e vogliate perdonarmi per questo, per cui dico grazie a tutti per la pazienza e l’ospitalità (soprattutto a Fabristol)

  123. Ema

    Romantic61…me lo sn letto e non l’ho trovato noioso…tutto quello che si è detto fino ad adesso non si poteva riassumere e arricchire meglio di così, concordo pienamente con tutto quello che hai detto…aggiungo sl: clapclapclapclapclapclap

  124. Corrado

    @romantic61: sono d’accordo nelle conclusioni, ossia che sia un gran film e che vada la pena di essere visto. Sono d’accordo a proposito di Tarantino, per me decisamente sopravvalutato.
    Non sono d’accordo per quanto riguarda Avatar sullo spessore, a mio parere, sia della trama che dell’ambientazione.
    Quanto dico a proposito delle idee “ottime” del film è riportato in maniera parziale… le idee buone ci sono, ma sono solo abbozzate a favore della classica ammereganada.
    Quanto c’è da vedere in questo film e quanto c’è da carpire si vede e si carpisce alla prima visione. La seconda e la terza possono servire solo per un orgasmo visivo, che è tutto ciò che questo film mi ha regalato.

    Interessante il paragone con The Blow Job di Warhol: Avatar è esattamente lo stesso… oggi è un film che segna una tappa perchè è un film innovativo. Tra 10 anni sarà un film superato sotto tutti i punti di vista, con una trama già vecchia prima di essere concepita e con una tecnologia ormai datata.

    Ovviamente è un parere personale.

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