Notizie dal fronte 3

img_20160918_080843Incredibile, proprio non si puó avere una informazione completa e imparziale sulla Siria. E le notizie non riportate in questi giorni confermano l’insabbiamento delle notizie e la totale sottomissione dei media occidentali ai diktat degli USA. La situazione in Siria sta degenerando come non si vedeva da anni e nessuno riporta nulla.

  1. Gli Stati Uniti hanno attaccato le postazioni dell’esercito siriano a Deir Ezzor minuti prima di un attacco dell’ISIS. 66 soldati uccisi e l’ISIS ha conquistato alcune postazioni strategiche. Ditemi voi se questo non é un attacco concertato tra ISIS e USA! Incredibile poi che nessuno lo riporti. Ripeto ISIS e USA alleati contro la Siria durante la tregua che gli USA hanno firmato qualche giorno fa. L’ISIS ha finalmente la sua aviazione di supporto.
  2. Pensate questo: dopo anni in cui Israele ha difeso e curato nei suoi ospedali centinaia di jihadisti nelle alture del Golan e ha assassinato con droni alti esponenti di Hezbollah all’interno del territorio siriano, nei giorni scorsi é passata ad un vero e proprio attacco per procura utilizzando Ahrar Al-Sham e Jabhat Fath Al-Shami (Al Qaeda in Siria) per attaccare le postazioni dell’esercito siriano al confine con Quneitra. I suoi caccia hanno prima colpito le postazioni di artiglieria siriane poi hanno coperto l’avanzata dei gruppi terroristi. Purtroppo per i terroristi l’avanzata gli é costata circa 1000 militanti uccisi (confermato da fonti jihadiste) e forse l’abbattimento di un drone israeliano (Israele nega). I jihadisti si sono poi ritirati nel territorio controllato da Israele. Questo attacco avviene esattamente il giorno seguente l’annuncio della tregua garantita da USA e Russia. Sul fatto che Israele sia alleata con Al Qaeda nel Golan nessuno dice niente in Occidente. Non una mosca.
  3. Ahrar Al-Sham e Jabhat Fath Al-Shami hanno violato la tregua ben 199 volte secondo fonti russe. Su Twitter circolano decine di video di colpi di mortaio su Aleppo per esempio. E nessuno alle Nazioni Unite dice niente.
  4. Come dimostra questo video e i comunicati ufficiali dei jihadisti di Aleppo Est sono gli stessi militanti a non volere gli aiuti dell’ONU, nonostante i media occidentali dicano che sia il governo siriano a bloccarli. Vedere questo video. Motivo? “Non abbiamo fatto una rivoluzione per aver gli aiuti dell’ONU. […] Il sangue dei martiri libererá Castello road […].”
  5. La situazione a Jarablus, al confine turco, sta degenerando. Ci sono stati scontri tra gruppi dei cosiddetti “ribelli moderati” (FSA) e alcuni morti. Inoltre sappiamo per puro caso che gli USA hanno inviato forze speciali per appoggiare l’avanzata turca in Siria. Infatti queste stesse forze speciali sono dovute scappare dal campo degli “alleati” jihadisti. Motivo? Gli “alleati” li hanno scacciati con cori razzisti definendo gli americani “maiali e cani da uccidere”. Gli americani hanno preferito scappare. Qui video.
  6. Ci sono stati scontri tra i curdi siriani (SDF) e le forze turche, ambedue appoggiati dagli USA. Il fatto é che ci sono anche cittadini americani che combattono all’interno dell’SDF. Questi allora hanno avuto l’idea di aizzare la bandiera americana per evitare che i turchi li bombardassero.
  7. Secondo fonti interne all’ISIS e in Turchia molti combattenti ISIS non sono scappati da Jarablus durante l’occupazione turca. Hanno semplicemente tagliato le barbe e ora sono entrati all’interno dei gruppi FSA. A pochi giorni dall’occupazione turca decine di militanti del gruppo fascista dei Lupi Grigi sono entrati a Jarablus e hanno incominciato a farsi selfie con bandiera turca e bandiera ISIS con il classico segno fascista del lupo. Ormai la differenza tra nazionalismo turco e ISIS é irrilevante.

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Queste cose non entreranno mai nei libri di storia ma ormai é chiaro che gli USA e TUTTI i suoi alleati (Turchia, Arabia Saudita, Qatar e Israele) stanno coordinando alleanze e attacchi insieme a ISIS e Al Qaeda. Tutto questo sotto gli occhi di migliaia di giornalisti che non hanno le palle di riportare una sola di queste notizie.

 

 

8 commenti

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8 risposte a “Notizie dal fronte 3

  1. Rimango basito che Israele preferisca far crollare quel che resta dello stato siriano e aiuti entità teocratiche fondamentaliste ben peggiori e temibili di Assad e degli Hezbollah.
    O forse questo aiuto mira a far proseguire per ulteriori anni la guerra civile e il massacro siriano?

  2. Anche per me il comportamento di Israele é shockante. Oltretutto oggi Israele ha bombardato continuamente villaggi al confine dove stazionavano soldati siriani di un reggimento di drusi. Drusi che Israele opsita in decine di migliaia nel suo territorio e nelle alture del Golan e che sono sempre stati fedeli ad Israele. Drusi che hanno chiesto recentemente ad Israele di proteggerli dagli attacchi degli islamisti. Islamisti che ora sono alleati di Israele. Rischiano di far esplodere un’altra guerra settaria nel sud della Siria.

  3. “O forse questo aiuto mira a far proseguire per ulteriori anni la guerra civile e il massacro siriano?”

    totalmente d’accordo. Infatti l’attacco di Israele esattamente il giorno dopo della tregua puo’ essere letto come un messaggio a USA e Russia: continuate a massacrarvi. Per Israele la guerra in Siria e’ una manna venuta dal cielo. Hezbollah, Siria e Iran sono occupati contro i sunniti. Inoltre Israele punta ad avere un cuscinetto tra le alture del Golan, occupate dal ’67 e le forze siriane cosi da spostare il proprio confine ufficiale al Golan per sempre.

  4. Kirbmarc

    Il comportamento degli USA e dei loro alleati (Israele, Arabia Saudita, Turchia) tanto scioccante non è se si capisce quale è il vero obiettivo della guerra in Siria, ovvero abbattere a tutti i costi il regime di Assad, contenere l’Iran (e la Russia) e sostenere il controllo Saudita dell’OPEC e il sistema dei petro-dollari.

    Il primo concetto da mettersi bene in mente è che le élite (tutte le élite) se ne strasbattono sempre e comunque dei civili e degli ideali se non quando possono usarli come un’arma della propaganda.

    Il secondo concetto da ricordare è che gli americani (come governo) sono contraddittori perché sono invischiati in un gioco che a mala pena comprendono.

    Concetto numero tre: la vera guerra è fra Iran e Sauditi, con Israele e Turchia dalla parte dei Sauditi, Russia e Assad dalla parte dell’Iran, e gli Americani avvinghiati al petro-dollaro saudita.

    Quarto concetto: il petro-dollaro. Gli Americani (qui si parla degli interessi finanziari) devono difendere il sistema che fa pagare tutte le transazioni di petrolio in dollari. Lo hanno fatto eliminando Saddam, lo hanno fatto facendo cadere Gheddafi, ora hanno provato a rifarlo con Assad.

    Quinto concetto: il regime dei petro-dollari interessa a delle precise persone nella finanza americana, gente legata a doppio filo ai sauditi, come Hillary Clinton, e non allo stesso modo ad altri, come Kerry o Obama. Ma la Clinton punta a diventare presidente.

    Siamo al sesto: gli americani non sono i padroni dei sauditi, gli americani con loro devono giocare alla pari. Do ut des.

    Settimo: gli americani devono comunque fare una guerra di PR e appoggiare apertamente lo Stato Islamico è pessima PR.

    Il quadro che appare dopo avere considerato questi concetti è chiaro: gli americani non hanno, in realtà, alcun interesse ad abbattere lo Stato Islamico o gli altri gruppi islamisti sunniti.

    Gli americani hanno tutto l’interesse a mantenere il dominio saudita sul Medio Oriente e sull’OPEC, dominio che stava iniziando a scricchiolare visto che l’Iran stava creando una rete di supporto alternativa ai paesi dominati dai salafiti filo-sauditi e all’OPEC.

    Questa rete comprendeva gli Sciiti dell’Iraq, Assad, Gheddafi, la Russia e la Cina. Gli americani e i sauditi hanno visto una minaccia al sistema di “oil for dollars only” e hanno eliminato Gheddafi, ammaccato il regime di Assad e intimidito gli Sciiti dell’Iran. Il rischio è stato contenuto.

    Dato che ai petro-finanzieri americani e ai sauditi dei civil uccisi in Siria o altrove non frega un cazzo, i jihadisti salafiti (Al-Nusra e i nugoli di ex- e neo- che sono diventati lo Stato Islamico) sono stati degli ottimi utili idioti/carne da macello. Il problema è sorto quando Assad non è crollato come Gheddafi, quando lo Stato Islamico è diventato un fenomeno internazionale e soprattutto quando Putin ha colto la palla al balzo ed è intervenuto in Siria per far cadere la pressione sull’Ucraina.

    Gli americani si sono trovati con le mutande calate: Putin ha usato la scusa di combattere lo Stato Islamico per aiutare Assad ed è quindi diventato il Buono, o almeno uno di quelli che combattono il Cattivo. Un colpo di PR da maestro, non c’è che dire: usare le vecchie scuse americane di “intervento umanitario” e “operazioni di pace” (Serbia, Iraq, Afganistan, Iraq di nuovo, etc.) per fare i propri interessi. Tutto si può dire di Putin tranne che sia stupido.

    Non credo che gli americani o i sauditi se lo aspettassero, e non hanno potuto reagire in maniera coerente. Come si fa a dire “no, vattene via, dei morti ammazzati dallo Stato Islamico non ce ne frega un cazzo, noi siamo qui per buttar giù Assad e basta”? Non si fa. Si continua a dire che Assad è come Hitler (quando in realtà è un normale satrapo mediorientale, dittatore come tutti gli altri ma tutto sommato laico, relativamente isolazionista e interessato all’ordine, non al caos), ed ecco che gli americani (a denti stretti) riscoprono i curdi e li finanziano e aiutano (guerra di PR). I sauditi mugugnano ma gli tocca far buon viso a cattivo gioco.

    Gli americani e i sauditi non si possono mettere certo ad attaccare la Russia, e anche attaccare l’Iran è assurdo in queste condizioni. Quindi giocano di sponda: guarda questo bambino insanguinato, che cattivo che è Assad, noi siamo quelli della tregua, dei curdi. Mentre sottobanco si aiutano i jihadisti.

    A Israele non frega nulla dei Siriani, quello che importa è indebolire l’Iran e i loro alleati in Libano. Ai jihadisti non frega un cazzo di Israele, l’importante è far fuori i cani maledetti sciiti. Il nemico del mio nemico è il mio amico.

    I Turchi ormai sono anche loro mezzi jihadisti e salafiti. Erdogan ha
    sfasciato ogni residuo di laicità in Turchia, e i jihadisti fanno fuori i curdi, cosa che ai turchi fa sempre piacere.

    I sauditi tengono i jihadisti al guinzaglio da sempre. L’islam salafita, quel ritorno alle origini, al vero islam, a quel guerrigliero pedofilo che era Maometto, fa comodo a, ed è stato creato dai Sauditi. Ci sono almeno due generazioni di sunniti che hanno imparato in madrassa che c’è una guerra contro l’islam e che devono fare il loro dovere per i loro fratelli mussulmani.

    Grazie al mito della fratellanza mussulmana (una cazzata immane come poche storicamente parlando, ma tant’è) i sauditi hanno aiutato gli americani a sconfiggere i sovietici in Afganistan, a fare a pezzi ogni minaccia al petro-dollaro (Saddam, Gheddafi, ora Assad), a rompere le uova nel paniere ai Russi in Cecenia. I sauditi disprezzano l’occidente e gli americani ma apprezzano i loro soldi e il loro supporto.

    E agli americani il petro-dollaro fa tanto, tanto comodo. Se muore qualche cittadino in qualche attentato pazienza, li vendicheremo prima o poi eliminando i jihadisti quando non ci sono più utili, per ora ci servono.

  5. Bravo Fabristol, è giusto stigmatizzare le porcherie che gli USA compiono in Medio Oriente, sulle quali i mass media europei occidentali tacciono oppure deformano i fatti.
    Sono pure d’accordo con Luca Massaro, Israele punta a creare un’area di guerra civile permanente nella vicina Siria in chiave di cuscinetto difensivo;
    e la guerra è sempre e comunque un business per i mercanti di armi, anche quando si svuotano gli arsenali scaricando bombe nel deserto oppure sopra le case di contadini, per simulare attacchi alle postazioni ISIS.

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