Deir Ezzor

Quando le truppe siriane sono entrate ad Aleppo Est la prima cosa che i soldati hanno scritto sui social network è stata: “La città è vuota. Dove sono le centinaia di abitanti intrappolati?” Impossibile stimare il preciso numero degli abitanti di Aleppo Est ma dopo la sua liberazione pare che fossero tra i 40000 e i 50000, e questo numero includeva pure i militanti jihadisti stranieri provenienti da mezzo mondo. L’intera macchina propagandistica occidentale si era messa in moto per mesi e mesi, usando informazioni false e ricostruite, per lo più prese dallo Syrian Observatory for Human Rights, una “agenzia” di stampa capitanata da un proprietario di una bottega di Coventry, in UK. La BBC prende il 99% delle notizie da un uomo che vive in Inghilterra e che ha “contatti sul terreno” e che come lavoro full time ha un negozio a Coventry. Che giornalismo! Pagato dai contribuenti ovviamente. Tutto quello che i media mainstream vi dicono è premeditatamente edulcorato, cambiato e filtrato e molto più spesso di quanto pensiate inventato di sana pianta. La guerra siriana è il più grande scam dell’epoca moderna, la madre di tutte le fake news. Ogni volta che leggo notizie sui media occidentali e poi le confronto con quelle delle mie fonti locali rimango shockato dall’approssimazione, partigianeria e malignità di quello che viene riportato.

Ora prendete come esempio quello che sta succedendo in questo momento in Siria: una città assediata da 30 mesi dall’ISIS in mezzo al deserto siriano con al suo interno 120000 persone è stata attaccata nelle ultime ore da migliaia di jihadisti che hanno conquistato buona parte dei quartieri vicino all’aeroporto (l’unico modo per civili e militari di ricevere beni di prima necessità). Questa città che per anni ha eroicamente resistito contro un’orda di barbari sta per essere conquistata e i suoi abitanti sterminati. Questa città si chiama Deir Ezzor. Nessuno ne parla, nessun hashtag #savedeirezzor, nessuna crisi umanitaria, nessun ONU che chiede l’intervento della coalizione. Niente, silenzio più totale. Queste persone, civili assediati da anni non meritano alcuna attenzione. Tanto più che questo attacco è risultato letale grazie anche al bombardamento di alcuni mesi fa in cui i caccia americani hanno ucciso quasi 100 soldati siriani e ha permesso all’ISIS di conquistare una collina strategica che si affaccia sull’aeroporto. Ne parlai qui. E guarda caso avviene proprio dopo che il governo siriano stava avanzando verso Al Bab per evitare che la Turchia la conquistasse. I casi della vita. Infatti fa tutto parte di un piano per niente segreto degli USA per cui la parte nord-orientale della Siria deve essere ripulita da elementi siriani/sciiti. E Deir Ezzor è proprio lì a rompere i piani, un puntino rosso circondato dal nero dell’ISIS. Un brufolo di 120mila anime che deve essere eliminato. Con il silenzio complice dei media del mondo.

 

5 commenti

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5 risposte a “Deir Ezzor

  1. Se solo tu portassi delle fonti. Perché io posso anche crederti sulla parola (e francamente non ho motivo di dubitare della veridicità delle tue affermazioni), ma credere sulla parola a quello che dici tu o credere sulla parola a quello che dice la BBC stanno sullo stesso piano ontologico. Ovvero il bersi acriticamente qualunque opinione rinforzi il tuo bias.

  2. Purtroppo ho un lavoro full time che non mi permette di dedicare ore alla documentazione delle fonti e me ne scuso. Ora per dire scrivo questo messaggio su un treno per Londra. Al contrario chi dovrebbe farlo per lavoro ovvero giornalisti non lo fa. Cercherò nei prossimi giorni di mettere alcuni link sui commenti insieme alle mie fonti.

  3. > a quello che dice la BBC stanno sullo stesso piano ontologico
    E’ bene non credere a nessuno. Bisogna mantenere proprio discernimento, attingere a una pluralita’ di informazioni, considerare la fonte dell’informazione, gli interessi speculativi economici, morali(stici), politici, demagogici, geopolitici della fonte, conoscere la storia, scienza e conoscenza etc. .
    Infine, questi sono criteri, pratiche necessarie e comunque non sufficienti.

    La BBC e’ autorevole? Sempre?
    Prego, osservare le denunce (di quanto quasi ovvio) di Eva Barlett e la scomparsa di questi giorni di Udo Ulfkotte.

    Certamente NON si puo’ ignorare l’impedenza caratterizzata dalla natura economica che caratterizza il giornalismo “reddituale”: persone che scrivono “cose” per ottenere un reddito e questo introduce un conflitto d’interessi strutturale.

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