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Alcune letture interessanti (finalmente)

OK, poco tempo fa me l’ero presa con l’assenza di cose interessanti sul web. Ho trovato qualcosa da linkare finalmente, anche se due sono autoreferenziali (perdonateil narcisismo):

1) “Insomma, siamo sicuri che lo invitino così di rado in tv perché il Regime lo teme? Siamo proprio sicuri, amici radicali, che, se i sondaggi vi danno allo 0,4%, la colpa sia del fatto che in tv Marco Pannella si veda troppo poco? Io penso sia il contrario.” Condivido quello che dice Malvino. Senza Pannella i Radicali non esisterebbero, con Pannella non esistono. Punto. Aspettiamo quel giorno.

2) Anche se fate logout da Facebook, il browser comunicherà a Facebook in quali siti siete andati tramite i cookies. Scary eh? What about that Big Zuckerberg Brother?

3) Davvero Obama ha voluto ritirare le truppe dall’Iraq entro Dicembre? O forse era un piano di Bush già firmato con il govenro provvisorio irakeno e invece Obama voleva ancora mantenerle? Le cose che i media europei non vi dicono.

4) Un giorno di (stra)ordinaria assenza di coercizione nel Regno Unito.

5) Noi crediamo nel mercato libero, non nel capitalismo.

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Un nuovo progetto, una nuova avventura

Oggi 3 Ottobre nasce un nuovo progetto web, e non solo, che ha come ambizioso progetto quello di creare un laboratorio di idee, opinioni e cultura libertarie che possa andare oltre le solite argomentazioni libertarie classiche. Un progetto nuovo quindi che ha come scopo quello di creare novità e opinione per utenti in lingua italiana in qualsiasi parte del mondo siano. Un workshop per menti coraggiose e innovative che osano andare al di là dei soliti cliché e collocazioni politiche.

Nasce LibertariaNation e vi invito caldamente a dargli uno sguardo e se sarete interessati a seguirci in questa nuova avventura che speriamo ci possa portare a fare qualcosa di costruttivo e innovativo per il futuro. Per seguirci potete iscrivervi ai feed, su Facebook, su Twitter o ancora meglio con la newsletter per avere accesso a tutte le novità in anteprima.

LibertariaNation lo potete trovare a questo indirizzo: libertarianation.org/

Grazie mille! 😉

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Surrealismo finanziario

Tutto questo giro di manovre finanziarie mi sembra alquanto surreale. Lasciando perdere il fatto che il governo ne spara una il lunedì, guarda la reazione delle categorie interessate il martedì, poi rimangia tutto per poi trovare un’altra categoria da colpire il giorno dopo (giusto per far capire che la democrazia è in mano a gruppi di potere che tengono in ostaggio i governi). Ecco, lasciando perdere le comiche nostrane quello che mi sconvolge di più è il fatto che abbiamo questa scena: ci sono dei ladri che hanno il nostro portafoglio aperto davanti ai nostri occhi e stanno decidendo quanti soldi rubare o quante carte di credito clonare. Tutto questo davanti a noi, lì di fronte che maneggiano e decidono della nostra sorte. Nella vita di tutti i giorni chiamereste la polizia, ma peccato che la polizia sono loro. In un paese civile prendereste un fucile e PUM!, peccato che non vi permettono di averlo. Non vi pare surreale tutto ciò?

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Facce da culo reloaded

I più grandi evasori in Italia, 4 miliardi di tasse su immobili e attività  non pervenute, condannano gli evasori italiani come immorali. Non c’è più limite alla decenza. Sarebbe bastato tagliare i fondi di Stato alla Chiesa per un anno per salvare i conti e farci uscire dalla crisi. Con la casta dei politici e dei preti possiamo davvero parlare di un parassita che infetta un altro parassita come nel caso del batterio del genere Wolbachia con i nematodi, vermi parassiti dell’intestino. Lo Stato parassita i cittadini e la Chiesa parassita lo Stato. Quelli che ci perdono sono solo i cittadini.

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Ho 30 anni e pago per chi ne ha 60

“Ho 30 anni e la mia generazione passerà alla storia come quella che pagherà il grande sperpero dei padri.”

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I veri parassiti

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Come distruggere un’azienda

Gentile Cliente,

ti informiamo che dal 1° settembre entrerà in vigore la legge sul libro che prevede non possano essere più effettuati sconti superiori al 15% sul prezzo di copertina, tranne poche eccezioni (tra di esse le campagne promosse da editori col limite del 25%, titoli invenduti da tempo).

Il Fuori tutto è l’ultima occasione per acquistare i libri che desideri con sconti anche superiori al 15% e fino al 50%!

Non perdere quest’opportunità!

 

Nonostante la giovialità del messaggio, quello qui sopra arrivato per e-mail oggi sulla mia casella di posta elettronica, mi pare più un epitaffio che altro.

IBS.it non riuscirà mai a competere con Amazon.it e ora che è arrivata la legge mafiosa approvata al Parlamento IBS.it sarà destinato a fallire in pochi anni. Ma si sa, lo Stato non ha pietà quando si tratta di distruggere la concorrenza che danneggia gli amici. R.I.P.

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Effetti collaterali del Sì al referendum

[…] Dopo essersi occupato dei cda, infatti, il regolamento cancellato insieme alle norme a cui si riferiva impediva anche di affidare incarichi di gestione dei servizi nelle partecipate agli amministratori e ai dirigenti dell’ente socio, ai loro parenti fino al quarto grado, ai consulenti e ai collaboratori dell’ente locale e a chi avesse partecipato a commissioni di gara. Anche in questo caso, l’incompatibilità sopravviveva per tre anni al mandato politico o all’incarico amministrativo che l’aveva generata.
Un terzo filtro agiva invece sulle commissioni di gara, e impediva l’accesso a tutti i dipendenti dell’ente e agli ex dipendenti usciti dal Comune o dalla Provincia negli ultimi due anni. Cancellata, infine, anche una norma entrata anche nell’agenda dei vari provvedimenti ‘anti-corruzione’ discussi ma mai approvati nell’ultimo anno, che avrebbe escluso dalle commissioni di gara chiunque avesse concorso, in base a una sentenza non sospesa, ad atti illegittimi in precedenti selezioni.”

continua qui.

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Privatizzati il cervello

La propaganda per il Sì sul referendum sulla cosiddetta “privatizzatione dell’acqua” ha raggiunto livelli di ignoranza e sciatteria che non vedevo da molto tempo. Una massa di zombie che ripetono slogan senza sapere assolutamente nulla riguardo ai quesiti e alle leggi coinvolte nel referendum del prossimo weekend. Sono talmente disgustato che sto cominciando a coltivare seri dubbi sull’uso dello strumento referendario.

La metto semplice semplice:

Chi vi dice che l’acqua verrà privatizzata è un ignorante o nella peggiore delle ipotesi un mentitore da quattro soldi. L’acqua è e rimane di proprietà pubblica così come le infrastrutture. Solo la gestione è (ora, tuttora, adesso e spero in futuro) a partecipazione privata. Esatto, avete capito bene: i privati partecipano insieme al pubblico alla gestione dove l’azionista di controllo è sempre il pubblico con più del 50%.

Esiste un decreto Ronchi il cui articolo 15 recita che il servizio è di “piena ed esclusiva proprietà pubblica delle risorse idriche, il cui governo spetta esclusivamente alle istituzioni pubbliche.”

La proprietà dell’acqua pubblica è garantita anche dall’articolo 23-bis al comma 5 che verrà abrogato se voterete Sì nella scheda rossa.

Non solo ma non è obbligatorio da parte dei comuni dare la gestione ai privati.

Se vince il Sì è probabile che si torni a prima della legge Galli quando i comuni assegnavano la gestione delle risorse idriche ai privati senza gara d’appalto. Se vince il Sì i comuni e i politici locali potranno concedere a chi più loro aggrada (e quindi agli amici e parenti) la gestione delle acque senza alcuna trasparenza. Anche se è molto più probabile che ci venga in aiuto la UE che obbliga comunque gli stati a fare gare d’appalto pubbliche e aperte anche ai privati.

Questo referendum sull’acqua è solo una dimostrazione di come l’ideologia antimercato possa creare dei mostri acefali. Le parole capitalismo, privato, denaro, profitto innescano reazioni incontrollate in certa gente.

Punto. Non ho nient’altro da dire.

Tutto il resto è propaganda da stadio. Vomitevole.

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Orrore geometrico

“For every equation, every formula in the superficial world, there is a corresponding curve or solid. For irrational formulas, for my √-1, we know of no corresponding solids, we’ve never seen them . . . But that’s just the whole horror – that these solids, invisible, exist. They absolutely inescapably must exist. […] And if we don’t see these solids in our surface world, there is for them, there inevitably must be, a whole immense world there, beneath the surface.”

We di Yevgeny Zamyatin

Prima di questo passaggio nel romanzo distopico We di Zamyatin l’unica volta in cui avevo sentito parlare di orrore derivato dalla geometria fu in Lovecraft. Ne Il richiamo di Chtulhu i protagonisti sono terrorizzati dalle forme e dagli angoli assurdi della città di R’Lyeh che sorge dal mare. Le geometrie vengono definite non-euclidee e creano sconcerto, nausea e appunto orrore puro. Non ho potuto fare a meno di pensare a Lovecraft quando ho letto questo pezzo. E’ possibile che sia solo un caso che i due autori contemporanei abbiano associato alla geometria la categoria dell’orrore. Oppure Lovecraft ha letto Zamyatin? Possibile ma alquanto improbabile. Quindi direi che l’unica soluzione, a parte il caso, è che in quel periodo, in quel ventennio qualche trattato scientifico, matematico o geometrico abbia avuto un certo successo di pubblico generalista. Lovecraft cita Einstein in alcuni suoi racconti e sicuramente l’impiegato svizzero dai capelli bianchi fluenti aveva incominciato a minare alle basi le più grandi convinzioni della fisica e del mondo proprio in quegli anni. Reimann e la sua geometria non-euclidea sono della seconda metà dell’800 e fece un certo scalpore all’epoca, ma qui parliamo di 70-80 anni dopo. Insomma mi dovrò rassegnare: è solo una coincidenza ma per poche ore è stato bello fare delle congetture tra l’opera di Lovecraft e di Zamyatin. Per chi volesse sapere di più di quest’ultimo e del suo romanzo distopico semisconosciuto ma che servì a Orwell per la stesura di 1984 potete andare qui. Buona lettura.

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